cultura barocca
Vedi dibattito sulla "prostituzione romana" Il dibattito sulle Spintriae ritenute contromarche erotiche ma con interpretazioni alternative di rilievo - vedi altresì qui uno degli affreschi erotici che si trovano nelle Terme suburbane di Pompei ma che ornavano anche i Lupanari specie di maggior lusso = vedi esemplari di oggettistica erotica e tra questi gli "Olisboi" ed anche un esempio di Itifallo o "Pene in erezione solito connesso al culto del Dio Pan ma usato anche per segnalare questi locali mentre la rappresentazione di attributi erotici a scopo scaramantico anche in certe insegne per esempio delle Tabernae Lusoriae equivalenti delle odierne "Case da Giuoco d'Azzardo" o "Casino'": Vedi anche le lucerne a carattere erotico comprese le lucerne della raccolta dell'Elettore del Brandeburgo ed ancora un argomento di complessa discussione erotica ma anche sociale sui Romani antichi e la pratica del sesso orale sia in chiave eterosessuale che omosessuale (analizza in questo contesto la condanna del Cristianesimo non solo per i Lupanari ma anche per Bagni e Terme alla fine di incentivare con la varietà dei giuochi erotici l'esasperazione della sessualità e del meretricio ) = analizza anche qui la Prostituzione Occasionale e la cattiva reputazione attribuita ad attrici, ballerine, musiciste, cantanti ritenute disponibili ad occasionali prestazioni di meretricio [ma tra le donne dello spettacolo le reputazione peggiore era quello delle " Mime ", che non indossavano maschere e spesso recitavano discinte sì da poterne apprezzare la bellezza, e che nonostante quanto detto ebbero sempre libero accesso nelle case e nella società dei grandi signori romani, massime durante l'Impero come scrisse il celebre Federico Lubker] = con il crollo della Religione Antica e dell'Impero dei Gentili si ebbe poi la terribile sanzione di immoralità avverso di loro lanciata contro di loro dalla condanna ufficiale del Cristianesimo originario ma anche la sua continuazione nel tempo, fino ad epoche abbastanza recenti = vedi altre donne romane fuori della norma istituzionale della buona famiglia ovvero le supposte gladiatrici e a fianco dell'attività ginnica e guerriera la supposta significanza erotica del loro esibirsi[fermo restando l'eniggmatico ma affascinante discorso sulle Navi di Nemi dell'Imperatore Caligola: sedi di feste grandiose ed ospiti di schiave e schiavi sì ma anche di magnati, potenti e tantissime belle donne tra cui donne dello spettacolo]

In effetti locali pubblici come il termopolium individuato in Ventimiglia Romana non erano dei veri e propri "Lupanari" cioè dei "bordelli" o "casini" preposti specificatamente all'esercizio della prostituzione: si sarebbero semmai potuti definire "locali utili per incontri mercenari occasionali".
Per avere l'idea di un vero e proprio LUPANARE è necessario ricorrere alla città romana che, per la tragica eruzione vesuviana del I sec. d. C., meglio si è conservata cioè la campana POMPEI.
Gli scavi hanno qui permesso di di individuare veri e propri LUPANARI: naturalmente senza escludere che altri scavi, indubbiamente fortunati, possano riesunmare nell'agro intemelio le tracce almeno di una consimile struttura.
Quello che si vede così ben conservato nell'immagine era un grande edificio con due piani e tre entrate.
Dall’atrio al pianterreno si aprono cinque camere, con letti di pietra (su cui evidentemente si sistemavano coperte e "materassi" per la comodità di clienti e prostitute) oltre a delle piccole finestre che garantivano illuminazione ma adeguata intimità e riservatezza.
Una latrina, discretamente conservata e di qualità evoluta, garantiva il necessario per quell'igiene di cui nella romanità si teneva gran conto.
Essa era posta sotto delle scale di legno che portavano al piano superiore dove c’erano altre cinque stanze ed un balcone.
Gli affreschi alle pareti (purtroppo in parte danneggiate dagli eventi calamitosi oltre che dallo scorrere dei millenni) rappresentavano le diverse "prestazioni" che si potevano esigere, pagando però il diverso prezzo specificato per ognuna di esse.
Per un senso di riservatezza affatto ignoto nel mondo classico anche questo, come gli altri 24 bordelli individuati, era stato edificato ad un’intersezione tra due strade secondarie.












Il sesso orale è stato considerato un tabù in gran parte delle nazioni occidentali sin dall'inizio del Medio Evo.
Prima di allora, entro certi limiti, la pratica del sesso orale era generalmente accettata in quelle culture che praticavano regolarmente e socialmente
la balneazione con l' utilizzazione di terme e bagni pubblici [ La Chiesa delle Origini (ma poi per secoli ancora) condannò in un contesto di esasperazione e fanatismo la frequentazione di Bagni e Terme come luoghi di sessualità estemporanea ma anche meretricio più o meno occasionale = si parlava al riguardo, seppur in maniera faceta, delle bugie dell'Eros tra bagni, piscine e terme: e tra molteplici aspetti connessi ai giuochi erotici etero ed omosessuali resi possibili dalle piscine, Aprosio per esempio scelse di investigare a suo modo, quindi non senza accenni pruriginosi ma anche acutezza di mente, l'" inganno boccaccesco dei furbi " ovvero il presunto ma non vero concepimento involontario nel bagno o nella piscina della Terme utilizzando un gioco letterario del mordace Marziale( in linea incidentale vale comunque la pena di rammentare che la riprensione morale di lavacri, sorgenti e terme da parte della Chiesa rientrava anche nella lotta contro i presunti ritorni o la conservazione di costumanze pagane = a livello storico e archeologico sorgenti termali, acque termali, terme a carattere curativo e sacrale erano infatti così profondamente radicate nelle costumanze dei cristianizzati che non raramente la Chiesa dovette conciliare per via di sincretismo e sovrapposizione i culti per le sorgenti storicamente più frequentate relegando quelle meno insite nella tradizione spirituale dei popoli entro il contesto della " Falsa e diabolica religione del Drago o della Bestia " destinata sempre, comunque, alla sconfitta contro Santi istituzionali in questo tipo di lotta come S. Giorgio e S. Martino pur se spesso si ricorreva più semplicisticamente a favore della narrazione della "vittoria di un Santo Cristiano divenuto mago bianco su un seguace della scienza diabolica o magia nera" = vedi qui, per ulteriore documentazione, nell'areale del Municipio Romano di Albintimilium alcuni attestati di culti connessi a boschi, sorgenti e boschi sacri = ex voto romani a diviniità guaritrici come Esculapio ed Apollo nel municipio di Albintimilium: le fonti termali di Lago Pigo e del Montenero poi sgorgante anche presso l'antichissimo ospedale religioso della Madonna della Ruota )].
Anche in questi casi vi erano dei notevoli tabù: nell'antica Roma precristiana le attività sessuali erano generalmente viste in un'ottica di sottomissione e controllo.
Ciò è evidenziato da due parole latine che descrivono l'atto: irrumare (penetrare oralmente) e fellare (essere penetrati oralmente).
In questo sistema, era considerata un'aberrazione per un maschio essere penetrato (o controllato) da un'altra persona di classe sociale inferiore.
Questa stessa logica permetteva ad un uomo di ricevere la fellatio da una donna o da un altro uomo di una classe sociale inferiore (come uno schiavo o un debitore), perché avrebbe diretto le azioni della persona di classe inferiore.
I Romani relegavano il sesso orale come pratica molto più deplorevole rispetto, per esempio, al sesso anale (benché a differenza dei Greci essi o comunque quanti, cioè i più, fossero orgogliosi della loro mascolinità non praticassero l'omosessualità come spontanea costumanza erotica ma essa stessa fosse colpita da riprovazione = specie come espressione dell'effeminatezza e della degradazione che il loro spirito guerriero attribuiva ai Graeculi). Così, mentre in Grecia la persona che eseguiva il sesso orale era considerata attiva e quella che lo riceveva era considerata passiva, nei tempi della Roma antica eseguire la fellatio ed il cunnilingus era considerata una pratica passiva e perciò deplorevole per un maschio, ed il sesso orale tra membri di classi sociali basse era considerato quasi superfluo e quindi spesso visto come tabù: né si riteneva che fosse accettabie per una donna di buona reputazione praticare il sesso orale sì che mediamente si ricorreva all'opera di prostitute e meretrici .
Si affermava inoltre con disgusto che chi era noto praticarlo soffriva di alito pesante ed era spesso un ospite sgradito a tavola.
Si pensava che fossero state le donne di Lesbo (splendida isola dell' Arcipelago Greco illuminata dalla grandezza poetica di Saffo di Mitilene), ad aver introdotto la pratica della fellatio, e si diceva che usassero tingere di bianco le labbra con il seme = come suggerisce il nome le Donne di Lesbo (cosa amplificata dalla celeberrima poesia saffica) si proposero alla letteratura per gli amori omosessuali tanto da esser loro attribuita l'ideazione del sesso orale fra due donne o cunnilingus (anche cunnilictus), dal latino cunnus (vulva) e lingere (leccare), è una pratica di sesso orale che prevede la stimolazione dei genitali femminili con la bocca e, in particolare, con la lingua. È considerato il rapporto oro-genitale omologo per la donna rispetto alla fellatio per l'uomo [ Nell'età intermedia non si parlava apertamente di questi argomenti come nemmeno dell' omosessualità maschile quasi sempre, e non correttamente, identificata con la Sodomia di cui invece si discuteva giuridicamente come di colpa estrema meritevole di estremo supplizio e di cui per esempio l'Alciato nei suoi Emblemata redasse questa chiarissima raffigurazione = ancor più reticenza sussisteva a parlare di omosessualità femminile, lesbismo, saffismo e tribadismo oltre che di ermafroditismo e/o transessualità anche per una sorta di timore evolutosi sempre più nei contrasti tra Riforma e Controriforma in forza non solo dell'episodio pseudostorico della Papessa Giovanna ma pure di quello assai più recente connesso alla drammatica vicenda di Giovanna d'Arco: erano argomenti che si preferiva trattare nell'ombra poiché oltre a persone comune vi risiedevano dal lato comportamentale e sessuale personaggi intoccabili le cui affermazioni -come nel caso di Maria Cristina ex Regina di Svezia potevano far interpretare diversamente tale status e con esso, storicamente e giuridicamente, la reale giustezza della condanna dei costumi del paganesimo. Eppure come non mancarono raffigurazioni di donne omosessuali e pariteticamente pure discussioni sul tema per quanto portate avanti dai religiosi più aperti ai confronti come "il Ventimiglia". E tuttavia, più o meno sorprendentemente a seconda dei punti di vista, il segnale dei fermenti e di una nuova temperie culturale su questi presunti misteri delle "riprovata sessualità" da valutare fimalmente in maniera più oggettiva e senza diabolici convolgimenti provennero ancor più dalle donne stesse: e tra queste -seguendo l'ordine temporale a sempre nel '600- addirittura due Suore vale a dire la Suora veneziana Arcangela Tarabotti che attaccando nei suoi scritti l'autoritarismo maschilista non solo non evitò di celebrare donne della storia a lungo ritenuti simboli imperituri di perfidia e lussuria ma giustamente di onorare proprio la poetessa Saffo di Mitilene nell' isola di Lesbo della cui grandezza tutti sapevano ma la cui fama di bisessualità ne sconsigliava studio e lettura e quindi ancora un'altra Suora, questa volta messicana oltre che celebre poetessa, Suor Juana Inés de la Cruz -in italiano "Suor Giovanna della Croce" che strinse, suscitando feroci odi e mute ritorsioni, un legame di complice amicizia evolutasi in autentica storia d'amore e ragione di delicatissime poesie, degne di Saffo stessa, con la nuova viceregina del mesico María Luisa Manrique de Lara contessa di Paredes ] .
Il cunnilingus è una pratica sessuale atta ad offrire a chi la riceve una grande gamma di intense sensazioni che derivano dalla stimolazione, con bocca e lingua, del clitoride, dell'orifizio vaginale e delle piccole e grandi labbra mediante sfregamento, leccamento e suzione. L'utilizzo della saliva come lubrificante consente peraltro una stimolazione dolce e fluida che, combinata con la stimolazione anche manuale della parte interna della vagina (in particolare la più sensibile area a diretto contatto con il ventre), è indicata per indurre il piacere nel partner che lo riceve.
Al contempo risulta particolarmente appagante per il partner che lo esercita, in quanto sollecita contemporaneamente tutti i sensi in un crescendo di sensazioni coinvolgenti all'estremo. (Violet Blue, Margaret Cho, The Ultimate Guide to Cunnilingus: How to Go Down on a Women and Give Her Exquisite Pleasure, San Francisco, Cleis Press, 2010) In definitiva, eseguire qualsiasi tipo di sesso orale era considerato passivo (nel senso di sottomettente) mentre ricevere il sesso orale era considerato attivo (ovvero riflesso di una attività controllante).
A proposito del sesso orale ma anche della sodomia, Catullo, nel suo carmen XVI, scrive
Pedicabo ego vos et irrumabo,
Aureli pathice et cinaede Furi,
qui me ex uersiculis meis putastis,
quod sunt molliculi, parum pudicum.
nam castum esse decet pium poetam
ipsum, uersiculos nihil necesse est;
qui tum denique habent salem ac leporem,
si sunt molliculi ac parum pudici,
et quod pruriat incitare possunt,
non dico pueris, sed his pilosis
qui duros nequeunt mouere lumbos.
uos, quod milia multa basiorum
legistis, male me marem putatis?
pedicabo ego vos et irrumabo

TRADUZIONE
" Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano
Aurelio pompinaro e Furio culattone,
a voi, che per certi miei versi, è vero,
un po' sconci, mi credete un degenerato.
Un poeta all'altezza dev'essere casto
lui stesso, non certo i suoi versi,
che di fatto hanno arguzia e sapore
proprio in quanto un po' spinti e senza pudore
e in grado d'eccitare quel certo prurito,
non dico nei ragazzi, bensì nei caproni
ormai incapaci nel darci dentro coi fianchi.
Voi, perché leggete di tutti quei baci a milioni,
voi non pensate che io sia maschio a dovere?
Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano