cultura barocca
Digitalizzazione di B. E. Durante

Nel Libro III del Museo Cospiano si parla diffusamente delle armi e della loro evoluzione non esclusi i "Coltelli diversi da sacrifizio" giungendo sin alle armi da fuoco e giungendo sin ai primi elementari archibugiarchibugi più moderni compresi quelli che tanto peso avrebbero avuto nell'impresa dei Conquistadores = nel contesto di questa trattazione giova comunque rammentare quello che il naturalista Ferrante Imperato definì "Vetro Fossile - Vetro Bianco fattizio" [precisando]: "si adopra il Vetro fossile da gli Americani in aprire, e tagliare in vece di Ferro" alludendo verosimilmente all'ossidiana che costituiva l'asse portante delle armi da taglio dei mesoamericani vale a dire una sorta di terribile e letale spada detta Macuahuitl. Non è da pensare che un numero limitato di spagnoli -peraltro in disaccordo con altri spagnoli indirizzati ad arrestare Cortés ma da questi sopraffatti-, dotati di armi da fuoco individuali (archibugi) di limitata precisione e con cannoni più rumorosi e spaventosi che efficaci se non in casi di assedio (a meno di usarli per sparare molteplici corpi contundenti anziché una sola palla di cannone) [in effetti la vera rivoluzione dell'artiglieria data come qui si vede a tempi posteriori sin alla sua esaltazione nel XIII secolo, con la "nuova artiglieria" alla cui realizzazione molto contribuì la tecnologia piemontese] potessero avere facilmente la meglio di un esercito, nell'uso degli Aztechi, sempre immenso per quanto dotato di armi assai inferiori e valentesi di una strategia ancora limitata ( L' archibugio -vedi sopra da museo Poldi Pezzoli ("archibuso a ruota, 1560-1570 circa, Augsburg) -destinato a varie trasformazioni sio al '700- era un'arma ad avancarica, a canna liscia, di calibro compreso tra i 15 ed i 18 mm, l'archibugio aveva una gittata utile limitata a circa 50 m a causa dei rimbalzi che il proiettile subiva contro le pareti della canna liscia e che imprimevano a quest'ultimo una traiettoria piuttosto erratica. Rispetto all'arco lungo, dominatore della guerra dei cent'anni, l'archibugio aveva alcuni difetti: 1.una gittata utile di 50 m, dove l'arco lungoarrivava anche a 200 (più attendibile forse 120–150 m); 2.una cadenza di fuoco di 1-2 colpi al minuto, mentre l'arco poteva arrivare a 10-12 - Ma l'archibugio aveva un vantaggio che ne decretò il successo: una relativa facilità di utilizzo tale che un soldato poteva apprenderne l'uso in due settimane laddove l'arco richiedeva un esercizio di anni (in Inghilterra vi era una legge che obbligava ogni contadino a fare una pratica giornaliera di tiro con l'arco lungo). Inoltre mentre l'arco lungo richiedeva una grande forza per essere teso, dalle 100 alle 160 libbre inglesi per ogni flessione, comportando uno sforzo notevolissimo per l'arciere durante un combattimento prolungato limitando la capacità di tirare efficacemente solo alle persone fisicamente prestanti, l'archibugio poteva essere utilizzato a prescindere dalla forza fisica, l'arma anzi si surriscaldava molto prima che il soldato fosse spossato dal rinculo. ). Personalmente ritengo che i nativi americani inizialmente sian stati ancor più impressionati dalla apparente duplicità e quindi "semidivinità" di certi nemici (il cavallo poteva esser abbattuto dalle frecce ma sopravvivere il cavaliere) e dalla supposta invulnerabilità degli invasori cui le corazze offrivano spesso assoluta resistenza contro armi non in grado di perforare i metalli. Però una volta Superata la superstizione pare improbabile che, a lungo tempo, centinaia di uomini avrebbero potuto sopravvivere contro eserciti di centinaia di migliaia di uomini pur vagliando la diversità di strategia militare messa in evidenza nella battaglia di Otumba: atteso che gli Spagnoli avevano dovuto imparare a proteggersi le parti non protette dalle corrazze, utilizzando un elemento delle "corazze" proprie dei comandanti aztechi cioè le imbottiture di cotone, visto che queste potevano ferire le parti non difese dal ferro, per via diretta od anche solo rimbalzando causando piaghe destinate facilmente ad infettarsi senza possibilità di rimedio. E' anche per questo che, per quanto facilmente sembri nella cultura corrente che i Conquistadores di Cortés, si ritene "abbiano fatto tutto da soli" la realtà ci dice come gli Spagnoli abbiano approfittato dello stato di inimicizia tra popoli assoggettati o timorosi di esser asseggettati, divenendone tributari, dall'Impero e che la sostanza consistesse in fondo nell'amputare la testa di questo avvalendosi dell'ostilità latente contro l'Impero azteco o più propriamente la potente federazione delle tre città Tenochtitlán, Texcoco e Tlacopán. Cortés doveva essere ben consapevole di ciò ed alla fine riuscì ad agire con l'ausilio della forza di migliaia e migliaia di soldati della Confederazione di Tlaxala, non ancora assoggettata dall'Impero, e conseguentemente disposta, dopo scontri e dispute con gli Spagnoli, ma anche grazie all'intermediazione, in varie ambascerie ed incontri, di Marina ovvero la "Malenche" cioè la fidata interprete di Cortés a combattere al loro fianco contro l'Impero: senza dimenticare che, all'interno dellla potentissima Confederazione, di cui Montecuzoma era signore qual reggente della più potente città, erano latenti lotte di potere tanto che alla morte di Nezahualpilli saggio re di Texcuco l'elezione qual re del valoroso e giusto figlio primogenito Cacamatzin ( che sarebbe presto morto, il giorno antecedente la "Notte Triste") fu contestata dall'ambizioso e crudele fratello terzogenito Ixtlilxochitil che alla fine, con l'appoggio degli Spagnoli, conquistò il trono e che con i "Conquistadores" ed altri alleati -tra le difese di qualche storico discendente ma anche le critiche dell'eruditissimo Bustamante- contribuì alla rovina di Tenotichlan pur non potendo alla fine come scrisse nella sua critica "Conclusione" -atteso anche il comportamento degli invasori europei- godere delle sue antipatriottiche azioni venendo del tutto emarginato sino alla sua dipartita da questa terra.

(vedi qui = Premessa)

CLICCA INVECE QUI PER RITORNARE ALLA PAGINA INIZIALE CON LE VARIE OPERE SULLA CONQUISTA DEL MESSICO E L'ASSERVIMENTO DELL'ANTICO IMPERO ALLA SPAGNA SOTTO NOME DI "NUOVA SPAGNA"