cultura barocca
Sulla linea del clericalismo tradizionalista ma, in direzione artistica, anche della poesia dell' "corrispondenza d'amorosi sensi" del Foscolo oltre che della lirica delle macerie e del passato di Giuseppe Luigi Biamonti di S. Biagio della Cima (IM) ed ancora di una poesia cimiteriale più legata a temi civili e patriottici come Un'Ora al Cimitero del Briano vari provvedimenti anticlericali ma non solo di Napoleone Bonaparte vennero intesi blasfemi o quantomeno riprovevoli sia dal clero [vedi qui l' esempio di Padre Vitaliano Maccario da S. Biagio della Cima(IM)] che dalla popolazione fortemente cattolica (tra questi si possono citare il tentativo dell'introduzione dell'Istituto del Divorzio in Italia quanto la prigionia francese (1805) di Papa Pio VII che -liberato nel contesto della crisi napoleonica- che non a caso attraversò la Liguria tra una folla immensa e festante di cui qui si parla entro il basilare Manoscritto Borea qui digitalizzato) fu avversato per molteplici ragioni e, prescindendo dalle tassazioni, per la revisione dei regolamenti di inumazione dei cadaveri nei cimiteri [nei collegamenti precedenti dettagliatamente esposti nel latino ecclesiastico ma, per intenderne iridescenza e severità, meglio comprensibili leggendone l'interpretazione nel qui digitalizzato -con indici moderni- volume seicentesco "sulle sepolture" redatto in italiano di Floriano Dolfi] passato alla storia come Editto di "Saint-Cloud" del 5-IX-1806 (essendo la normativa già stata regolata in Francia dell'Editto del 12-VI-1804). In effetti la condizione dei Cimiteri e delle Inumazioni nelle Chiese era un problema di cui la scienza si era già resa conto e di cui come si legge nel qui digitalizzato "Manoscritto Wenzel" ed in particolare, ma non soltanto, laddove a riguardo dei problemi di igiene ma anche di illeciti commerci e paurose superstizioni usuali nei Vecchi Cimiteri, si riscontra in questa "Relazione" del Medico Giuseppe Gautieri Delegato del Dipartimento dell'Agogna [Il Dipartimento dell'Agogna (che prende il nome dall'omonimo corso d'acqua) fu uno dei dipartimenti della Repubblica Italiana (1802-1805) e del Regno d'Italia Napoleonico. Il dipartimento comprendeva il territorio delle attuali province di Novara, Verbano-Cusio-Ossola e in parte quello delle province di Pavia e Vercelli, con la Valsesia a sinistra del fiume]: e, analizzando il suo studio, per quanto Gautieri fosse personaggio gradito al Governo Francese pare indubbio che le sue considerazioni dal lato scientifico risultano inoppugnabili e per nulla condizionate ma anche oltremodo utili anche per evitare il secolare terrore delle morti apparenti e dell'inumazioni di individui destinati ad uno spaventoso risveglio senza dimenticare il caso della dispersione delle ceneri degli arsi sul rogo come eretici e supposte streghe e delle sepolture scomposte, per rei di sacrilegio non esclusi i suicidi inumati in terra non consacrata con "testa volta all'ingiù". INTEGRANDO IL DISCORSO: dopo aver precisato che l'erezione di nuovi cimiteri e lo smantellamento dei vecchi, fatto avvenuto in un tempo abbastanza lungo, fece disperdere alcune inumazioni di personaggi importanti ed alcuni monumenti sepolcrali, per quanto concerne qui l'immagine essa riguarda l' antico cimitero di Vallecrosia Medievale pur passato attraverso varie modificazioni (l'argomento non è semplice e giova leggere qui quanto stampato da p. 267 a p. 270 del volume I graffiti della Storia: "Vallecrosia e il suo retroterra" (donde si recupera qui anche la mappa del Cimitero Valdese) = in base ai dettami napoleonici un cimitero fu ricavato presso la chiesa cimiteriale di S. Bernardo ma fu presto surrogato da altro e più moderno negli anni '70 del XIX secolo [le pratiche di trasporto delle salme e delle inumazioni per gli aderenti cattolici continuarono ad esser praticate a Vallecrosia come in tanti altri luoghi dagli aderenti alla Confraternita dei Disciplinanti (vedi) = è da ricordare che ancora tra il 1870 ed il 1890 essi operavano e ne siano rimasti i nomi per la Confraternita di Vallecrosia qui trascritti] = "cimitero nuovo" contenente anche un settore per eretici, protestanti e valdesi stanti gli attriti tra Regno d'Italia (vedi Leggi Siccardi) e Chiesa Romana (peraltro invitata ad un suo riammodernamento socio-amministrativo in forza d'un Memorandum di Potenze Straniere): il nuovo cimitero, con la parte non cattolica destinata per lo più ad ospitare salme di Valdesi voluta da Luisa Boyce che produsse il seguente progetto (vedi mappa) pur se divenuto anche questo, insufficiente data l'esplosione demografica dei Piani di Vallecrosia, come riferito dal Manoscritto (qui da metà p. 269) Libro di Vallecrosia di Antonio Curti si dovette realizzare un "Nuovo Cimitero" benedetto nel 1910 ma poi, stante il costante incremento demografico, sempre secondo il manoscritto del Curti qui consultabile non integralmente ma quantomeno nell'essenza dei dati si impose la pressoché inevitabile realizzazione di un secondo cimitero nell'anno 1935 VEDI A TITOLO DI NECESSARIA INTEGRAZIONE QUI DIGITALIZZATO CON INDICI MODERNI IL SEICENTESCO TRATTATO DE SEPULTURIS... DI FLORIANO DOLFI [COMPLETA L'INDAGINE DEL DOLFI ANALIZZANDO VARIE VOCI = - Cimiteri - funerali - riti funebri - inumazione - imbalsamazione - mummificazione - pietrificazione segni della morte (in dettaglio si veda anche qui = sepoltura in terra consacrata negata con altri ai praticanti di magia nera) - La morte e le sue onoranze una storia antica e complessa = sepoltura in terra consacrata negata anche ai suicidi: vedi quindi i provvedimenti contro siffatta postazione del Concilio Vaticano II ecc. ecc.

La vita sociale era mediamente grigia nell'età intermedia e non essendosi ancora sviluppata quella che potremmo dire la Civiltà e la Cultura dei Fiori a scopo ornamentale (questo fine era sospettato talora di connivenze con relitti di paganesimo) col passar dei secoli e nonostante alcuni provvedimenti i Cimiteri, di per se stessi cupi, erano divenuti luoghi spaventosi specie tra '500 e '700 in cui non solo la superstizione ma anche le considerazioni pur varie e spesso in contraddizione di eruditi e teologi facevano operare ed agire inspiegabili poteri e in particolare creature preternaturali come Streghe, Maghi, Vampiri, Licantropi, Lupi Mannari (come qui si vede) o più estesamente varie sorti di praticanti di incantamenti a scapito delle creature ritenute più esposte ai malefici , cioè le Donne ma anche gruppi di criminali tra cui i Mangones che li frequentavano di notte per manipolare i cadaveri nel contesto dell'uso della Mummia come costosissimo medicamento di maniera che -non potendosi più reperire Mummie vere dell'Antico Egitto - si utilizzavano fraudolentemente con grande scandalo dei sostenitori di questa cura quelle che si chiamavano Mummie Effimere o Mummie False.
I Mangones rientravano nel campo dei tanti perpetratori di frode che andavano dai ciarlatani mercanti di meraviglie agli adulteratori e falsificatori tra cui T. Garzoni in un suo celebre libro parlando di speziali (aromatarii e antichi farmacisti) pur elogiando ampiamente l'opera di tanti fra questi professionisti non mancò di inserire alcuni speziali ingannevoli che confezionavano e vendevano per originali dei prodotti inefficaci e/o adulterati.
Furono i Romani ad importare in Europa la mummificazione come processo di imbalsamazione ma siffatta costumanza non attecchì e mediamente se ne valevano solo personaggi e funzionari che avevano operato in Egitto e che ne avevano apprezzata la valenza = benché rara qualche importante testimonianza di Mummie d' epoca romana rinvenuta in Italia pur si è avuta = come in particolare si può tuttora vedere da questi ritrovamenti archeologici = contestualmente i primi cristiani riempirono le catacombe di scheletri mentre i vescovi erano sepolti nelle cattedrali sì che per quanto non imbalsamati spesso per le condizioni ambientali, i loro corpi naturalmente si mummificarono = l'eccezionalità del ritrovamento di questa mummia di fanciulla presso Roma e soprattutto i fatti incredibili che si sarebbero osservati successivamente alla scoperta alimentarono la superstizione di modo che Innocenzo VIII notoriamente sostenitore della "Caccia alle Streghe" fece disperdere i resti di quello che sembrava un segno del potere demoniaco.
Tra tanti incredibili ed anche incompresi e quindi paurosi e temuti misteri individuati in seguito alla scoperta e poi conquista del Nuovo Mondo e in particolare dell'Impero Inca (la cui sanguinosa distruzione risulta qui dettagliata con la digitalizzazione di opere antiche = leggi in particolare la "Relazione dello Xeres") tra il generale stupore e sgomento comparve anche una nuova forma di mummificazione/imbalsamazione (vedi qui esemplari) che pur non avendo le proprietà delle "Mummie Egizie" contribuì ad alimentare interessi ma anche terrori contro questo sistema di sepoltura ritenuto pagano e quindi demoniaco, sì che molti reperti vennero distrutti.
Così, anche spargendosi ad opera di scienziati dell'epoca, la notizia che la Mummia racchiudesse vari altri segreti -oltre alle proprietà medicamentose- tra cui l' alchemica e quindi proibita "possanza dell'Universo per via del magnetismo naturale" si procedette gradualmente ad una demonizzazione della Mummia o quantomeno a renderne spaventosa l'immagine come qui si vede.
Ma la fama grande ed antica che la Mummia aveva come irrinunciabile componente di quel prodigioso medicamento che sarebbe stato l'"Unguento Armario" fece sì che -sfidando superstizioni e credenze- la si cercasse comunque con avidità e che lestofanti come i Mangones non si facessero scrupolo -attesa l'impraticabilità delle ricerche in Egitto oramai sotto dominio Turco (vedi qui gli Indici)- di depredare i sepolcreti ove fossero corpi naturalmente mummificati o a procedere essi stessi a mummificazione di corpi esumati dalle tombe, Mummie che però erano effimere cioè false non contenendo quegli ingredienti che gli antichi Egizi avevano utilizzato realmente nelle Mummie Vere e ai quali solo eran attribuite le potenzialità terapeutiche: di modo che attraverso tutta questa letteratura e questo commercio pregno di credenze, superstizioni ed inganni la Mummia divenne simbolo dell'Orrore sì da influenzare poi la letteratura del terrore: vedi La mummia, romanzo breve di Arthur Conan Doyle del 1892.
Ma non basta!
Nei Cimiteri tra i profanatori erano da ascrivere anche parecchi ladri che
violavano i sepolcri benché come si legge in questa opera seicentesca di Floriano Dolfi fossero costruiti e difesi in modo vieppiù ingegnoso e talora con trappole sì per derubare i cadaveri dei monili con cui eran stati sepolti ma pure per scovare i corpi di quanti si eran fatti inumare dopo aver incaricato qualche persona intima e fidata di cucire dopo la morte, nelle cavità della loro carne, denaro ed oggetti preziosi che volevano portare con se stessi nella tomba (sia per avidità sia per retaggi di paganesimo: cose su cui esistono testimonianze sia archeologiche che documentarie come qui si vede).
La legge dello Stato e della Chiesa molto operò sia contro Ladri che contro Profanatori ma risultava difficile operare e ottenere risultati senza Cimiteri sufficientemente custoditi e con rinnovate tecniche di inumazione = si ricorse anche a "Fogli Volanti", in fondo un archetipo della Cronaca Nera quanto della Giallistica e della Letteratura Horror, per ammonire il pubblico non più solo contro i grandi criminali puniti così severamente come qui si vede ma anche per allertare contro gli imbroglioni, ciarlatani, venditori di "medicine eccezionali valide contro tutti i mali" quanto pure contro coloro che truffavano fingendo di possedere doti sovrannaturali o vantando titoli di Santità e poteri taumaturgici anche contro la morte.
I risultati non furono però eclatanti in quanto, per ciò che concerneva la piaga della
"Profanazione dei Cimiteri tutto era inevitabilmente collegato alla prioritaria necessità di una loro completa riforma e ristrutturazione
come per esempio scrisse il medico Giuseppe Gautieri nel 1802"
.
Con la caduta dell' Antico Regime si ebbe finalmente un radicale mutamento e rinnovamento in molti settori grazie soprattutto alle tante Riforme di Napoleone I tra cui un ruolo importante -anche per ragioni igieniche oltre che per annullare gli abusi e le paure di cui sopra- ebbe la pur contestata Riforma dei Luoghi di Inumazione e dei Cimiteri = che si materializzò in Italia con l'Editto di Saint-Cloud del 1806.
Tutto questo, pur contribuendo potentemente alla pubblica igiene e alla consistente riduzione di sacrilegi e profanazioni, non impedì comunque il sopravvivere di paure antiche destinate ad influenzare sia la letteratura lugubre e sepolcrale del preromanticismo (basti qui citare l'asse G. Biamonti - U. Foscolo) quanto ancor più -specie sulla linea del terrore per le Morti Apparenti e più estesamente del tema ancestrale della paura della morte e della lotta per la conservazione del corpo- ad alimentare quella potente letteratura fantastica e orrorifica che caratterizzò l'Ottocento e che fu spesso incentrata su lugubri sepolcrali vicende e i nomi dei cui autori costituiscono di per sé garanzia di grandezza.

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DATI GENERALI DI APPROFONDIMENTO

CULTURA DELLA MORTE = approfondisci PAURE E SUPERSTIZIONI (DAI LUPI MANNARI AI CAVALIERI DELL'APOCALISSE) entro i SEGNI DI FEDE E MORTE
MA PERCHE' L'EREZIONE DI QUESTO CIMITERO IN VALLECROSIA (LIGURIA - RIVIERA DEI FIORI)? = VEDI L'ORATORIO DEI DISCIPLINANTI - LA "PORTANTINA DELLA MORTE" - IL TERRORE EPOCALE DI RITORNANTI E NON MORTI (DAL MANOSCRITTO WENZEL AD ALFREDO NOBEL) NELL'AFFASCINANTE CONTESTO DELLE CHIESE DELLA CITTA' DI VALLECROSIA

Dal volume: Vallecrosia e i "graffiti della storia"

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