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Il Servizio Bibliotecario Nazionale riporta non QUESTO QUI DIGITALIZZATO INTEGRALMENTE ma altri tre panegirici IN MERITO A S. VINCENZO DE' PAOLI e precisamente QUESTO = Agnelli, Francesco Antonio, Panegirico sagro in onore del beato Vincenzo de Paoli fondatore della congregazione della missione detto nel triduo della sua beatificazione ... dal M.R. padre Francesco Antonio Agnelli ..., In Torino : nella stampa di Gio. Francesco Mairesse all'insegna di S. Teresa di Gesù, 1730, Descrizione fisica 31, [1! p. ; 4º - Impronta = toti e.da a-za fafi (3) 1730 (R) - Codice identificativo IT\ICCU\TO0E\005725 - conservati in = CR0062 LO128 Biblioteca statale di Cremona - Cremona - CR - [consistenza] 1 esemplare - GE0039 LIG27 Biblioteca provinciale dei Cappuccini di Genova - Genova - GE - [consistenza] 1 esemplare - TO0240 BCT01 Biblioteca civica centrale - Torino - TO - TO0265 BMT01 Biblioteca Nazionale Universitaria - Torino - TO - TO0326 TO097 Biblioteca del Seminario Arcivescovile - Torino - TO - [consistenza] 1 esemplare - QUINDI = Conventati, Marcantonio, Panegirico in onore del beato Vincenzo de Paoli fondatore della Congregazione della missione e delle Figlie della carità composto dall'illustrissimo signor Marc'Antonio Conventati ..., Pubblicazione In Macerata : per Giuseppe Francesco Ferri, 1730 Descrizione fisica 42, [2] p. ; 4o - Note generali Cors. ; rom. - Segn.: A-D4 E6 - Bianca l'ultima carta - · Iniziale e fregio xil. - Impronta = n-g- elto e?t- legr (3) 1730 (R) - Codice identificativo IT\ICCU\UMCE\023713 - conservato in = AL0004 TO0GQ Biblioteca diocesana del Seminario vescovile - Alessandria - MC0049 UMCCM Biblioteca comunale Mozzi-Borgetti - Macerata - MC - [consistenza] un esemplare ED INFINE ANCORA = Giordano, Gaspare Antonio, I Trionfi dell'innocenza, del zelo, e della carità Panegirico sagro in onore del beato Vincenzo de Paoli ... detto li 15 aprile 1730 ... celebrato per la sua beatificazione nella chiesa della sua congregazione di Torino coll'assistenza di S.E. monsignore arcivescovo Francesco Gattinara ... dal priore D. Gaspar Antonio Giordano, Pubblicazione In Torino : nella stampa di Gio. Francesco Mairesse all'insegna di s. Teresa di Gesù, 1730 Descrizione fisica 40 p. ; 4º - Impronta = o-al ,ea- sael glfa (3) 1730 (R) - Codice identificativo IT\ICCU\TO0E\005722 - conservato in = CR0062 LO128 Biblioteca statale di Cremona - Cremona - CR - [consistenza] 1 esemplare - GE0039 LIG27 Biblioteca provinciale dei Cappuccini di Genova - Genova - GE - [consistenza] 1 esemplare - TO0265 BMT01 Biblioteca Nazionale Universitaria - Torino - TO -
La storia delle MISSIONI (CLICCA E VISUALIZZA GLI INDICI TEMATICI)
, man mano che l'Europa si industriò in processi di colonizzazione, finì per intersecarsi con quella degli STATI (CLICCA E LEGGI) di maniera che, non raramente, vennero scritte pagine controverse, in cui l'incomprensione, l'imposizione, l'avidità e talora una giustificabile quanto inefficace locale opposizione finirono con il disonorare vicende che avrebbero dovuto vertere al contrario su comprensione, tolleranza ed amore: e tutto questo, specie, come scrisse Bartolomeo de Las Casas (clicca e vedi il suo lavorio indefesso fra l'estasi ed il tormento), al segno di sublimarsi anche orrorificamente nei Paesi del Nuovo Mondo od Americhe, nemmeno mancando di trasformarsi talora in una sorta di guerra fra religiosi, di opposte postulazioni, a riguardo dei nativi e comunque inducendo -per la stanchezza e la frenesia degli eventi- lo stesso Apostolo delle Indie Occidentali in un
errore di cui si pentì amaramente vivendo le sue ultime e senili scelte come una sorta di indelebile colpa per aver incautamente suggerita, a fronte della crescente debolezza dei nativi tormentati da tante malattie importate dall'Europa, la "Tratta di robusti ceppi di africani".
A titolo integrativo pare utile qui rammentare ancora che
la ferrea politica dei Vicereami strettamente sottoposti alla Corona di Spagna (e la sostanziale impraticabilità di quell'immenso dominio portoghese che era il Brasile, peraltro controllato principalmente sulle coste, e per il resto in gran parte inesplorato, dai lusitani) resero agevole -data anche la postazione cattolica dei due Stati- [pur se il controllo portoghese sancito, come quello spagnolo, tra 1493 e 1494 dal Trattato di Tordesillas non fu esente da rivolte anche sanguinose (reindirizzamento a "Wikipedia l'Enciclopedia Libera on line")]- l'Opera dei Missionari [ L'emancipazione, poi tormentata da ulteriori vicende, dalla Corona di Spagna (descritta nel qui monumentale volume Viaggio nell'America Spagnuola (Messico, Guatemala, N. Granata, Perù, Chili ec. in tempo delle guerre dell'Indipendenza in tempo delle guerre dell'Indipendenza opera di Gabriele Lafond , Capitano di nave e membro della Società geografica di Parigi ed in cui, specialmente per l'Argentina ebbero presto un ruolo basilare, quali autentici Padri della Patria, molti immigrati di origine italiana e ligure in particolare) risale ad un periodo segnato da grandi ed epocali trasformazioni in riferimento ai quali non escluse le conseguenze per certi aspetti ha importanza il qui digitalizzato con indici moderni volume del Viaggio di C. Volney negli Stati Uniti dell'America Settentrionale emancipatisi dalla Corona d'Inghilterra).
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Giova comunque precisare che la
"Congregazione della missione" (in latino Congregatio Missionis)
- una società clericale di vita apostolica di diritto pontificio ove i membri della compagnia, detti comunemente lazzaristi o signori della missione o preti della missione o vincenziani, pospongono al loro nome la sigla C.M.-
fondata nel 1625 a Parigi da
san Vincenzo de' Paoli (reindirizzamento a "Wikipedia, l'Enciclopedia Libera on line") non ebbe originariamente una funzione apostolica tra genti lontane ma esclusivamente una finalità di predicazione delle missioni tra la gente di campagna e in dettaglio
UN'OPERA ASSIDUA PER COMBATTERE IL DILAGANTE PAUPERISMO.
Solo a fine '600 si ebbero grandi trasformazioni = nel 1632 la compagnia prese sede nell'antico priorato di Saint-Lazare (donde il nome di "lazzaristi") e il 12 gennaio 1633 fu approvata da papa Urbano VIII: quindi la congregazione conobbe un rapido sviluppo sotto i primi due successori di Vincenzo, René Alméras (che definì meglio le regole dei lazzaristi) ed Edmond Jolly colui che nel 1697 inviò i primi missionari in Cina, i padri Lodovico Appiani e Johannes Müllener = nel grande paese asiatico e in terre limitrofe in effetti procedeva da tempo l'opera missionaria dei Gesuiti -tra cui era anche lo scrittore ligure De Marini- ma dopo un promettente inizio i rapporti con il clero tradizionale e con il potere imperiale divennero estremamente difficili e pericolosi con gravissimo pregiudizio per il Cattolicesimo ed una sostanziale conclusione che si rivelò tragica quando si giunse all'assassinio (8 giugno 1710) del visitatore apostolico in Cina Cardinale Carlo Maillard di Tournon, ivi recatosi partendo da Genova per dirimere le tante questioni che stavano sorgendo (sulla tragica storia che lo coinvolse assieme ad altri religiosi leggi qui integralmente digitalizzato un testo divenuto una assoluta rarità biblioteconomica la relazione originale della drammatica vicenda integralmente digitalizzata: con altri riferimenti e con opportuno commento critico) = si leggano anche qui ancora le indicazioni date dai nuovi testi canonici al fine di superare le crescenti incomprensioni tra missionari, indigeni e soprattutto autorità locali)
Quando poi nel 1773 papa Clemente XIV soppresse la Compagnia di Gesù si giunse alla decisione che i preti della missione sostituissero i gesuiti nelle missioni nell'estremo Oriente sì che iniziarono progressivamente una "campagna missionaria" anche in terre lontanissime (clicca e vedi).
La congregazione risentì di un grave periodo di crisi ai tempi della Rivoluzione Francese quando Jean-Félix-Joseph Cayla de la Garde, superiore generale dal 1788 e deputato all'assemblea nazionale, votò contro la costituzione civile del clero: cosa che gli procurò a lui l'esilio e alla congregazione il dissolvimento.
Almeno 31 lazzaristi vennero giustiziati durante la Rivoluzione.
Il 27 maggio 1804 Napoleone Bonaparte ristabilì la congregazione per le missioni in Cina e in Oriente ma nel 1809 la compagnia venne nuovamente dissolta; mediante decreto regio del 3 febbraio 1816 la congregazione venne definitivamente ricostituita e i lazzaristi poterono riaprire case in Francia.
Le sorti dei lazzaristi si risollevarono definitivamente sotto il generalato di Jean-Baptiste Étienne, durante il quale raddoppiarono il numero dei membri e delle case della congregazione: anche le missioni estere lazzariste ebbero una nuova fioritura, soprattutto in Louisiana e in Persia.
La congregazione è diffusa nei cinque continenti: è presente in Africa (dov'è organizzata in 4 province e 2 viceprovince), nelle Americhe (19 province e 1 viceprovincia), in Asia (6 province), in Europa (18 province, 1 viceprovincia e 1 regione) e in Oceania (1 provincia).
La Congregazione è retta da un superiore generale eletto con mandato di sei anni dall'assemblea generale (o capitolo) che è composta dai superiori provinciali (o visitatori) e da deputati eletti dai membri delle province; nel governo della congregazione il superiore generale è coadiuvato da un vicario generale, quattro assistenti, un segretario, un economo generale e un procuratore; la sede generalizia, dal 1963, è in via dei Capasso a Roma. Al 31 dicembre 2008 la congregazione (L'abito originario dei preti della missione fu molto simile a quello del clero secolare: veste talare nera chiusa in fondo e con 14 bottoni, colletto in tela bianca rivoltato all'esterno, fascia nera ai lombi e zucchetto ) contava 521 case e 3.903 membri, tra cui 3.068 sacerdoti.

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