cultura barocca
MAPPA DEL MONDO DEL XVI SECOLO

Il Brasile era un enorme possedimento portoghese, in gran parte inesplorato e come qui si legge luogo per eccellenza ritenuto abitato da creature incredibili se non mostruose oltre che destinate ad ispirare una intiera scuola della letteratura fantastica e orrorifica = fatta salva qualche mirabile eccezione sostenuta dalle prime rigorose osservazioni suggerite dalla Scienza Nuova (come nel caso della seicentesca STORIA DEL BRASILE...) gli indigeni precolombiani ovvero gli Indios (alla maniera secondo cui per esempio SONO EFFIGIATI -COME QUI SI VEDE- NEL "FRONTESPIZIO" de Il moro trasportato nell'inclita cittą di Venezia, Bassano, 1687 si veda, emblematicamente, sulla sinistra l'uomo di colore che deve, alla stregua di un fanciullo, esser pazientemente guidato verso la "vera civiltą" dal saggio Missionario gesuita) furono, sin al XIX secolo, effigiati e giudicati nel senso di esseri quantomeno DIVERSI da educare ai soli valori indiscussi, quelli della "societą occidentale e cristiana". Siffatto concetto, non privo di interne contraddizioni e di qualche illuminata contestazione, fu saldamente alla radice delle diverse posizioni di fronte al problema degli SCHIAVI o alla distinzione/ contrapposizione pił nota, aristotelicamente, come antitesi SCHIAVO DI NATURA - SCHIAVO DI GUERRA [e non a caso bisognerą risalire al XVIII secolo e al PENSIERO DELL'ILLUMINISMO per vedere trionfare (presto anche legalmente e politicamente per i Paesi Europei) il proncipio dell'ANTISCHIAVISMO e della conseguente AFFRANCAZIONE DEGLI SCHIAVI DI RAZZE DIVERSE: al proposito giunge illuminante quanto ha scritto le scienziato e naturalista BUFFON in un'OPERA CHE EBBE GRAN DIFFUSIONE ANCHE IN ITALIA e dove si legge un'appassionata accusa contro lo SCHIAVISMO. E' comunque nel manoscritto Weiditz di Norimberga del 1529 che si vedono le prime immagini delle POPOLAZIONI PRECOLOMBIANE di Maya, Atzechi ed Inca (e non solo) su cui si propone qui l'INTEGRALE DIGITALIZZAZIONE DI RELAZIONI COEVE E DI LIBRI ANTIQUARI CHE NE TRATTANO LA ROVINA AD OPERA DEI CONQUISTADORES