cultura barocca
INFORMATIZZAZ. B. DURANTE

VALERIANO PIETRO (Belluno 1477 - ivi 1558) è il nome umanistico assunto da GIOVANNI PIETRO BOLZANI DELLE (o DALLE) FOSSE.
Di umile casato e rimasto presto orfano si fece religioso seguendo lo zio
URBANO BOLZANIO.
A Venezia studiò con M. A. Sabellico e pubblicò la raccolta di poesie latine Praeludia quedam (Giovanni Tacuino, Venezia, 1509).
Si spostò poi a Roma per mettersi sotto la protezione dei Medici e in tale città scrisse il trattatello De fulminum significationum (Antonio Blado Asolano, Roma, 1517).
Poco dopo concluse il suo rilevante studio filologico sulla tradizione testuale di Virgilio sotto il titolo de le castigationes et varietates virgilianae lectionis (Antonio Blado Asolano, Roma, 1521).
A Roma pubblicò quindi la sua Defensio pro sacerdotum barbis (M. Calvo, Roma, 1531).
Ricoprì intanto la carica di Protonotario alla Curia ed insegnò eloquenza allo Studio (sono sue le Praelectiones in Catullum nel Codice vaticano latino 5215): ebbe anche allievi di spessore culturale e di importanza sociale elevatissima tra cui Alessandro ed Ippolito de' Medici.
Si fermò a Roma sin al 1527 l'anno del tragico "sacco della città" ad opera delle truppe imperiali luterane ma vi tornò ancora, seppr per breve temp, nel 1536 dopo aver soggiornato nel frattempo in Toscana a Firenze.
Dal '36 si trasferì definitivamente nella natia Belluno.
Al primo periodo romano appartengono opere come gli Hieroglyphica, sive de sacri Aegyptiorum aliarumque gentium literis Commentariis (di cui nel '56 uscirono due edizioni, la prima, comprendente solo i libri I - VIII, del gennaio [Torrentino], Firenze; la seconda, completa di tutti i LVIII libri [Michele Isingrino], Basilea), il dialogo in due libri dal titolo De litteratorum infelicitate [ed è quello cui allude Aprosio parlando nel suo repertorio del milanese letterato Carlo Giuseppe Orrigoni] opera che però venne ditata postuma nel 1620 a venezia per i tipi del Sarzina.
Oltre a ciò stese i carmi latini degli Amorum libri V (Gabriel Giolito de' Ferrari, Venezia, 1549) ed ancora il Dialogo della volgar lingua che , finalizzato dall'autore tra il '16 ed il '24, venne parimenti editato dopo la sua morte da G. battista Ciotti, Venezia, 1620.
Molte altre opere del Valeriano in effetti risultano postume e tra queste le Antiquitatum Bellunensium (Iacopo Sarzina, Venezia, 1620) ed i versi accorpati da Ottavio Stefanio nei Poemata (Giovanni Antonio e Giacomo de Franceschi, Venezia, 1604 in cui sono raccolti: De studiorum conditione sermo; Epigrammatum liber I; Odarum alter; Carpionis fabula; Leucippi fabula; Protesilaus Laodamiae; Vitae suae calamitas; In Francisci Grittaei obitum naenia; Monasticha in Iliados Homeri Periocham).







BOLZANIO VALERIANO URBANO (Belluno 1443 - Venezia 1524): nato nella famiglia Delle Fosse, entrò presto nell'Ordine minorita e compì alcuni viaggi in Egitto, Grecia e medio oriente.
Ritornato in patria si stabilì a Venezia dedicandosi all'insegnamento del greco e compilò la prima grammatica greca scritta in latino cioè le Institutiones Graecae grammatices (Aldo, venezia, 1497; redazione rivista e corretta, Giovanni da Tridino, Venezia, 1512).




















ORRIGONI CARLO GIUSEPPE: letterato milanese del XVII secolo: sulla sua presenza e attività in Genova vedi Le glorie degli incogniti o vero gli huomini illustri dell’Accademia de’ signori Incogniti di Venetia, in Venezia, appresso Francesco Valvasense, 1647, pp. 91-95. Di lui si son riscontrate nelle biblioteche italiane le seguenti opere:
- Orrigoni, Carlo Giuseppe, Pensieri poetici di Carlo Gioseppe Orrigone, In Genoua: Calenzani, Pietro Giovanni & Farroni, Giovanni Maria, 1636
Orrigoni, Carlo Giuseppe, Poesie di Carlo Gioseppe Orrigoni. All'ill.mo et eccell.mo Gio. Andrea Doria .., In Genoua: Pavoni, Giuseppe, 1627
Orrigoni, Carlo Giuseppe, Discorsi amorosi di Carlo Gioseppe Orrigoni, all'illustrissimo signor Alessandro Saoli .., In Genoua: Pavoni, Giuseppe, 1627
Orrigoni, Carlo Giuseppe, Idilii di Carlo Gioseppe Orrigoni milanese. All'illustrissimo signor D. Aluaro Bazano .., In Genoua: Pavoni, Giuseppe, 1627
Orrigoni, Carlo Giuseppe, Rime liriche di Carlo Gioseppe Orrigone, In Genoua: Calenzani, Pietro Giovanni & Farroni, Giovanni Maria, 1636
Orrigoni, Carlo Giuseppe, Poesie eroiche di Carlo Gioseppe Orrigone, In Genoua: Pavoni, Giuseppe, 1634
Dell'
Aprosiana fu "Fautore" ed Aprosio eternò a suo modo l'ORRIGONI -di cui si conosce in B.U.G, 1 lettera a. 1640 Ms.E.VI.22- elencandolo nel suo repertorio accostandolo a Pietro Valeriano s' da trarre l'occasione per questa lunga dissertazione -con accurate citazioni bibliografiche- su filologi classici, classicisti, sillogisti ecc.
Di questo autore ed erudito milanese all'Aprosiana si conservano tuttora:
Orrigoni, Carlo Giuseppe , Le glorie del Vaticano. Encomio alla santita' di N.S. Urbano 8. di Carlo Gioseppe Orrigone, In Genova : per Pier Gioanni Calenzani, 1641 15 p. ; 4°.
Orrigoni, Carlo Giuseppe , La porpora. Encomio di Carlo Gioseppe Orrigone all'emin.mo e rev.mo sig.re il Signor Cardinale Odescalco, In Genova : per Pietro Francesco Barbieri, e Nicolo' Pesagno, [16..] 7 p. ; 4°.
Orrigoni, Carlo Giuseppe , Poesie di Carlo Gioseppe Orrigoni .. , In Genova : per Giuseppe Pavoni, 1627 79 p. ; 8°. Orrigoni, Carlo Giuseppe , Le giuste contentezze. Epitalamio di Carlo Gioseppe Orrigone nelle felicissime nozze de gl'Illustrissimi Signori Conte Carlo Doria e Settimia Spinola, In Genova : per Pier Giovanni Calenzani, 1644, 21 p. ; 4°.