ANTIPORTA DEDICATORIA DELL'OPERA A GIO: NICOLO' CAVANA SCRITTA DA LORENZO LEGATI INIZIO DEGLI OMAGGI POETICI INDICE DE' FAUTORI DELL'APROSIANA L'AUTORE A CHI CORTESE, E NON TOTALMENTE AMUSO LEGGERA' QUESTA SCONCIATURA LA BIBLIOTECA APROSIANA PASSATEMPO AUTUNNALE DI CORNELIO ASPASIO ANTIVIGILMI [La reale ragione della scrittura in terza persona e dell'uso fra tanti già usati da Aprosio dello pseudonimo anagramma puro "Cornelio Aspasio Antivigilmi"] OCCASIONE DELLO SCRIVERE / AL SIGNOR LORENZO LEGATI DOTTOR MEDICO CREMONESE, FIGLIUOLO DI APOLLINE, ED ALLIEVO DELLE MUSE [Si sostiene che Ventimiglia abbia clima insalubre ma è diceria non provata: a differenza di quanto risulta per Albenga la cui piana è ammorbata, specialmente quando nel fiume Centa si mettono a macerare i "canapi"] [Al contrario nel territorio intemelio si raccolgono vini eccellenti] [Anche nel Roia, come nel Centa di Albenga, si fan macerare "lini e canapi": ma data la lor poca quantità e l'abbondanza della portata fluviale non si sviluppano danneggiamenti dell'aria] [N.D.R. = l'enorme e non del tutto riuscito sforzo aprosiano per attribuire a Ventimiglia i connotati del luogo ameno ideale per l'otium negotiosum dei classici e, oltre a varie considerazioni su acqua e pesci, in ultima analisi solo l'individuazione, di aree privilegiate e sane per la quiete e lo studio, dal Convento Agostiniano alla Villeggiatura di Latte anche se comunque secondo il giudizio del frate al degrado ambientale, per quanto potessero risultare oggettive le responsabilità degli umili ma ignoranti e privi di potere decisionale,
".....potrebbero porger rimedio li Capitani, li Commissarii, o Governatori, che si appellino: li Sindici, o siano Consoli della Città: e lo farebbero, se fussero così zelanti del publico, quanto del proprio interesse....." ] [Pianta della città: la cattedrale e le altre chiese (p. 42)] [Fuimus Troes: come l'antica Troia la città di Ventimiglia sta degradando a favore dei centri che da essa si son sviluppati, le ville, tra cui merita un cenno la novella Bordighera abitata da poveri pescatori, devotissimi però, che tanta cura hanno delle loro chiese (p. 43)] [I Conventi di Ventimiglia (p. 44)] [ Anno 1487: inizio dell'edificazione di Chiesa e Convento Agostiniani di Ventimiglia vedi riprodotti da Aprosio (voci attive evidenziate in rosso)] [Anno 1487 - Rescritti di Papa Innocenzo VIII e del vescovo di Ventimiglia Alessandro di Campo Fregoso sull'erezione del Convento intemelio agostiniano della Consolazione] [ N.D.R. = ANALIZZA QUI, IN CHIAVE MODERNA E CON VARIA ICONOGRAFIA, LA STORIA DI CHIESA E CONVENTO AGOSTINIANO SINO AI NOSTRI GIORNI] ...Senza dimenticare osservazioni estese a ricercatori di altre nazionalità, anche italiani ....soffermandosi in particolare sull'amico Ovidio Montalbani e sui suoi ritrovamenti di antichità, anche epigrafiche, in area bolognese. [Chiesa di S. Michele e vari oratorii: altre tracce di romanità] [Nascita, infanzia, primi studi e manifeste inclinazioni di Aprosio] [ Approfondimento critico = i molteplici aspetti del soggiorno di Aprosio a Siena e nell'area senese = i viaggi, le amicizie, la formazione, l'abbandono dell'importante residenza] [ Approfondimento critico = i molteplici aspetti del soggiorno di Aprosio a Siena e nell'area senese basilari per la comprensione della sua successiva formazione culturale] [Lettera del marinista messinese Scipione Errico ad Aprosio: inizio di un'amicizia erudita] [A difesa dell'Adone mariniano Aprosio scrive la sua Sferza poetica] [Aprosio redasse una copia nella Biblioteca Aprosiana (vedi il testo antico) in cui parlò della sua Sferza Poetica (potremmo dire della I stesura) che tuttavia non potè mandarla da Siena a stamparsi a Firenze come concordato per via della chiusura dei passi a ragione della peste del 1630 sì che l'opera solo parecchio tempo verrà stampata a Venezia = stupisce che al di la' di queste considerazioni sulla sua esperienza contro il grande male, causa di infinite calamità, non abbia poi parlato in quest' opera ma nello Scudo di Rinaldo parte
II della letale peste che colpì Genova proprio quando egli vi risiedeva e gran parte della Liguria tuttavia risparmiando sostanzialmente Ventimiglia come scrisse il Gandolfo ne
il Beneficato Beneficante (ma anche dimostra che la sua attenzione era rivolta ad altre contrade e non all'occidente ligure donde era lontano nemmeno menzionando la peste del 1628-1630 che provenendo dalla Provenze e Lione attivò le difese, a titolo profilattico, a Ventimiglia: nella fattispecie del saggio contro i religiosi, tra i più restii a rispettare i controlli, sì che il vescovo Gandolfo (10/XII/1530) redasse la "Tavola della Sanità per gli ecclesiastici, religiosi e qualsiasi essere posto sotto la Corte Vescovile]
[Aprosio inviato qual lettore a Monte San Savino nel senese: inizio dell'intima amicizia con Pier Francesco Minozzi - lettera del Minozzi all'Aprosio sulla reciprocità degli interessi culturali] [Pier Francesco Minozzi, la vita e le opere - la sua amicizia con il ventimigliese Angelico Aprosio nella comune passione per crittografia, emblematica, pseudonimia, scritture cifrate, lingue arcane, "scrivere in maschera" ma anche nel graduale incupimento esistenziale di fronte alla scoperta precarietà della vita] [Aprosio lascia ancora Genova per recarsi ancora in Toscana, a Pisa] [Da Pisa decide poi di portarsi a Firenze ove breve fu il soggiorno] [Partenza obbligata per Bologna: avventure di viaggio in carrozza] [Incontro col poeta marinista Claudio Achillini: quindi viaggio per Padova, soggiorni a Ferrara e Rovigo e finalmente arrivo a Venezia] [Aprosio deve lasciare Venezia per raggiungere Treviso] [Riceve da Toldo Costantini una lettera di complimentazioni per tal sua impresa letteraria: seguono per scritto d'Aprosio notizie varie sul Costantini] [Aprosio si deve recare in Istria e Dalmazia, quindi nell'isola di Lesina: in questi luoghi "selvatici" inizia la stesura dell' antistiglianeo Occhiale Stritolato e della Spugna] [Ritorna in Terraferma: dapprima a Murano, quindi nel trevigiano e finalmente si riavvicina a Venezia] [Prende stanza nel modesto ma ospitale convento di Chioggia: conosce il dotto religioso spagnolo Pietro Romero] [Entra nel Convento di Santo Stefano a Venezia, coronando il sogno di risiedere nella città lagunare: si dedica all'insegnamento e alla frequentazione degli ambienti culturali] [Si dedica, anche di persona, alla composizione e stampa dell'antistiglianeo Buratto] [Un madrigale composto per celebrare un ritratto dell'Aprosio] [Una lettera all'Aprosio dell'eruditissimo Gronovius] [Alcune problematiche di Aprosio insorte con stampatori veneziani] [Tornato a Venezia Aprosio si dedica alla ricerca nelle "librarie" di un libro prezioso e rarissimo] [Aprosio incontra l'erudito marinista messinese Scipione Errico giunto a Venezia] [Aprosio dedica una sua opera a Gasparo Bartholin, danese, che lo ricambia eruditamente] [Il poeta Paolo Zazzaroni celebra con un sonetto l'aprosiana Sferza Poetica] [Il frate stringe amicizia con Giuliano Spinola figlio del defunto doge genovese Tommaso: lo Spinola gli affida l'educazione del figlio ventenne Tommaso e lo sollecita a ritornare a Genova] La Tarabotti ( p. 168) risponde con la sua Antisatira alla Satira del Buoninsegni contro il lusso donnesco che Aprosio reputa piena di mille spropositi, e di non poche impertinenze di seguito (p.169) proponendosi di stendere contro la suora la sua Maschera Scoperta di cui prima della stampa ormai imminente il Brusoni ne recupera una copia vendendola alla Tarabotti che come scrive "il Ventimiglia" (fine p.169) =..s'ingegnò con tutte le arti accioché non fusse conceduta la licenza: la mancata autorizzazione alla stampa, stando a quanto riporta l'agostiniano non lo turba affatto (cosa peraltro non vera!) affermando d'aver poi ripreso ed assai ampliati i contenuti della Maschera Scoperta avverso i troppi lussi e le troppe vanità delle donne nel suo pubblicato primo Scudo di Rinaldo. Di seguitoi quasi a voler tesimoniare d'essere uomo capace di sprassedere a simili minuzie elenca del Buoninsegni (pagina 171) una composizione latina in propria lode (seppur sotto uno dei suoi usuali pseudonimi, quello di Sscipio Glareano) furbescamente facendoli seguire (pp.173-175) da 4 sonetti di Francesco Buoninsegni in lode della Tarabotti.
Ma, in cauda venenum, a pagina 176 proponendo quindi due epigrammi dell'intimo suo amico Lorenzo Legati nei quali agli apparenti elogi per la suora segue la domanda perché ella si sia perduta in argomenti profani senza, cosa più consona ad una religiosa, produrre composizioni volte a celebrare fede e spiritualità . [NOTA BENE= COME ALTROVE TUTTE LE VOCI EVIDENZIATE CON SOTTOLINATURA IN ROSSO SONO ATTIVE E MULTIMEDIALI] [ Così Aprosio descrive le vicende dalla polemica cui giunse a partecipare in prima persona = Cultura Barocca ha digitalizzato il testo del volume "Biblioteca Aprosiana" del 1673 [come di tutte le opere pubblicate da Aprosio] con voci, autori, libri evidenziati in rosso nel testo antico attivi e rimandanti a spiegazioni e documenti [caso unico in Italia e non solo]. [Vedi qui LETTERE AUTOGRAFE della Tarabotti all'Aprosio prima della loro polemica] [Delusioni della Tarabotti e dell'"apostata"] [Aprosio si reca a Lubiana a predicare la Quaresima: stringe nuove amicizie] [Rientra a Venezia dove si è compita la stampa della parte I del Veratro: con la carrozza pubblica raggiunge Ferrara e da qui a cavallo con un servitore si porta a Bologna ove soggiorna un mese: vi frequenta il pittore G.G. Negri] [Aprosio torna nel genovesato e si ferma a Rapallo ove ha fatto portare la sua raccolta di libri: confessa la sua intenzione di lasciare la propria biblioteca al convento genovese di S. Maria di Consolazione] [Aprosio vien dissuaso dal confratello Basilio Bernardi di fare tal lascito ed abbandona anche l'idea di lasciare i libri alla biblioteca Angelica di Roma: si reca a Ventimiglia e, per ispirazione di concittadini e promesse d'un confratello, opta per sistemare nel convento la "libraria" anche se necessita di un locale per la cui erezione si avvale della perizia edile del confratello Fabiano Fiorato] [Aprosio progredisce nelle gerarchie agostiniane ma la sua principale premura resta la sistemazione della biblioteca: insorgono però alcuni problemi] [Un confratello chiamato da Aprosio Tragopogono o "Barba di Caprone" si oppone, vanamente, fin alla sua morte alla realizzazione della fabbrica della biblioteca nel convento intemelio realizzata da F. Fiorato] [Da p. 197 Aprosio passa a dissertare sulle vicende della pubblicazione del suo Scudo di Rinaldo] [Titoli dei vari capitoli della II parte dello Scudo di Rinaldo] [Relazione della Grillaia con i contenuti dello Scudo di Rinaldo II: del contenuto dei "Grilli", di alcuni "Grilli" andati dispersi ecc.] [Varie riflessioni sulla dotazione libraria della "Biblioteca Aprosiana" di Ventimiglia] [Una delle ragioni per cui Aprosio avrebbe eretta la biblioteca: la filantropia verso i poveri e gli incolti] [Libri di classici ed antichi scrittori] [Libri di filologia ed erudizione] [Libri di teologia, di prediche, di polemismo controriformista] [Libri di interpretazione delle Sacre Scritture] LA BIBLIOTECA APROSIANA ***[Repertorio dei Fautori e delle opere donate: Aprosio seguì l'indice alfabetico dei nomi e non dei cognomi]*** LETTERA A I. AGOSTINO CALCAGNINI CANONICO PENITENZIERE DELLA CATTEDRALE DI S. LORENZO DI GENOVA VI. AGOSTINO LAMPOGNANI, MILANESE, ABBATE CASINENSE VII. AGOSTINO LEONI DEL SASSELLO, ALUNNO DEL CONVENTO DI S. MARIA DI MISERICORDIA DI CELLE VIII. AGOSTINO NIBBIO DI VINTIMIGLIA, DE' FRATI MINORI CONVENTUALI IX. AGOSTINO PAVOLETTI DI BUON-CONVENTO...CONDISCEPOLO IN SIENA DI F. ANGELICO X. F. AGOSTINO DE ROSSI MAESTRO AGOSTINIANO...DI GIOVANNI ANDREA PRINCIPE DORIA LANDI XI. ALBERTO ALBERTI DA TRENTO DELLA COMPAGNIA DI GIESU' XII. ALBERTO BARTOLINI, DANESE XIII. ALBERTO CAREZZANO DI NOVE, MAESTRO AGOSTINIANO XIV. ALESSANDRO ADIMARI, NOBIL FIORENTINO, ACCADEMICO LINCEO, ED INCOGNITO XV. ALESSANDRO MAGNI BOLOGNESE, DOTTORE DELLE ARTI, E DELLA MEDICINA XVI. ALESSANDRO NEGRI, BOLOGNESE, CANONICO NELL'INSIGNE COLLEGIATA DELLA BASILICA DI S. PETRONIO XVIII. ALESSANDRO SPINOLA... DUCE DELLA SERENISSIMA REPUBLICA XIX. ALESSANDRO SPERELLI D'ASSISI, VESCOVO DI GUBBIO XX. ALESSANDRO ZILIOLI, CITTADINO VENETIANO, POETA, ED HISTORICO XXI. F. ALFONSO ROVERI DA ORVIETO, AGOSTINIANO XXII. ALVIGI MAGNI, BOLOGNESE, ACCADEMICO APATISTA XXIV. ALVIGI QUIRINI, SEGRETARIO DE' RIFORMATORI DELLO STUDIO DI PADOVA XXV. F. AMBROGIO LANDUCCI NOBIL SANESE, VESCOVO DI PORFORIO... XXVI. ANDREA BARBAZZI CO: CAVALIERE DI S. MICHELE, E SENATOR BOLOGNESE XXVII. ANDREA BIANCHI, GENOVESE DELLA COMPAGNIA DI GIESU' XXVIII. ANDREA CAVALCANTI, NOBIL FIORENTINO XXIX. ANDREA FOSSA, GIA' ABBATE GENERALE DE' CANONICI REGOLARI XXX. ANDREA ONDA DA CERIANA, NOTARO XXXI. ANDREA PESCHIULLI DA CORGLIANO HIDRONTINO [Per errore di numerazione si passa qui da p. 336 p. 387 ma non sussiste mancanza di testo ] XXXII. ANDREA ROSSOTTI DI MONDOVI' MONACO CISTERCIENSE... XXXIII. ANDREA VALFRE' DI BRA' XXXIV. ANFRANO MATTIA FRANSONI XXXV. F. ANGELICO APROSIO SENIORE XXXVI. F. ANGELICO AVENA DA CUNEO AGOSTINIANO XXXVII. F. ANGELICO DA CHIAVARI AGOSTINIANO XXXVIII. ANGELO BRITIO CANONICO DI CERIANA XXXIX. FR. ANGELO CORRADI SAVONESE...AGOSTINIANO XL. ANGELO LUPI SACERDOTE DA CERIANA XLI. ANGELO SECCHI AGOSTINIANO XLII. ANGELO VANTI DA RIMINI MAESTRO AGOSTINIANO XLII.(BIS = errore di numerazione) FR. ANGELO MARIA SOMMARIVA MILANESE XLIII. ANNIBALE LOMERI, NOBIL SANESE XLIV. ANNIBALE MARESCOTTI, PATRICIO BOLOGNESE XLVI. ANTONINO MERELLO E MORA MESSINESE (P. 332 così erroneamente numerata invece che 432) XLVII. ANTONIO BALESTRA DI CAMPOROSSO, CANONICO DI VENTIMIGLIA XLVIII. ANTONIO CHIANEA DI TENDA XLVIIII. ANTONIO GODEAU O SIA GODO' VESCOVO DI VENZA L. ANTONIO LAMBERTI DI VALLECROSIA... LI. ANTONIO MAGLIABECHI FIORENTINO LIII. ANTONIO PORRO...CITTADINO VINTIMIGLIESE LIV. ANTONIO BATTAGLINO ORENGO, CITTADINO DI VINTIMIGLIA LV. ANTONIO FRANCESCO DE LORENZI [DI VENTIMIGLIA] LVI. ANTON GIULIO BRIGNOLE SALE, MARCHESE DI GROPPOLI LVII. F. ANTONIO MARIA APROSIO AGOSTINIANO... LVIII. F. ANTONIO MARIA LAMBERTI DI VALLECROSIA, SACERDOTE LIX. F. ANTONIO MARIA REVELLI DI SAORGIO, CONVERSO AGOSTINIANO... LX. F. AURELIO CANESSA DI RAPALLO AGOSTINIANO LETTERA B I. BALDASSARE BONIFACCIO RHODIGINO, VESCOVO GIUSTINOPOLITANO II. BARTOLO BARTHOLINI [DANESE] IV. F. BARTOLOMEO ARCHI GENOVESE [AGOSTINIANO] V. F. BARTOLOMEO DE GALLICANO, FIORENTINO, AGOSTINIANO... VI. BARTOLOMEO IMPERIALI, NOBILE GENOVESE... VIII. D. BASILIO BERNARDI C.R. TEATINO... IX. BASTIANO PADO DOTT. MEDICO GENOVESE... X. F. BASTIANO CORDERY DI MARSIGLIA AGOSTINIANO XI. BASTIANO DIANA DA CERIANA, SACERDOTE XII. BENEDETTO GUASCO, GENOVESE, MERCATANTE DI LIBRI XIII. BENEDETTO MARIOTTI DA CITERNA, UMBRO, LETTERATO... XIV. BENEDETTO MILLINI ROMANO... XV. BERNARDINO TIBERTI DI MENTONE ARCHIATRO GIA' DI HONORATO GRIMALDI PRINCIPE DI MONACO... XVI. BERNARDO MORANDI, NOBIL GENOVESE [ROMANZIERE]... XVII. BIANCO NEGRI, BOLOGNESE... XIIX. F. BONAVENTURA THEULI, VELLETRANO, MINOR CONVENTUALE LETTERA C I. CARLO CARTARI, NOBILE ORVIETANO... II. CARLO DATI GENTILHUOMO FIORENTINO... III. CARLO FACCIO DI MONDOVI' DOTTOR DI LEGGE IV. CARLO FERRANDI LIBRARO MILANESE V. CARLO GIANO DI PIGNA, RETTORE DELLA CHIESA PAROCHIALE DEL BUGIO... VI. F. CARLO DE CONTI DELLA LENGUEGLIA... VII. CARLO MORONI CANONICO DI S. LORENZO IN DAMASO E BIBLIOTECARIO DELLA BARBERINA... VIII. CARLO PAICHOUX AGOSTINIANO IX. CARLO PANICELLI DOTTOR MEDICO DI GARBAGNA NELLA DIOCESI DI TORTONA X. CARLO RIDOLFI PITTORE VICENTINO XI. CARLO SETTALA VESCOVO DI TORTONA XII. CARLO SPERONE NOBILE GENOVESE ORIGINARIO DI VENTIMIGLIA [?]... XIII. CARLO ANTONIO CHIESA DA CUNEO... XIV. CARLO ANTONIO MANZINI CONTE XV. CARLO BARTOLOMEO TORRE, MILANESE, CANONICO... XVI. CARLO COSTANZO COSTA DA RAPALLO, DOTTOR MEDICO XVII. CARLO GIUSEPPE ORRIGONI LETTERATO MILANESE XIIX. CATTARINA ZILIOLI...MATRONA VENETIANA XIX. F. CELESTINO BRUNI DA VENOSA VESCOVO DI BOIANO XX. CELSO QUATTRO-CASE DA MILANO C.R. TEATINO, ACCADEMICO APATISTA XXI. CESARE ZAROTTI DA CAPO D'ISTRIA, DOTTOR MEDICO XXIII. CHRISANTO SOLARI DA PIACENZA C.R. THEATINO XXIV. CHRISTOFORO TOMASINI MERCATANTE DI LIBRI IN VENETIA XXV. CURZIO PICOTTI NOBILE GUBBINO [A fine di p. 629 Aprosio dichiara che questa prima parte dell'opera (lettere A - B - C) è da ritenersi conclusa ma che non intende finito questo suo lavoro senza inserirvi, anche contravvenendo al sistema alfabetico di elencazione, NOTIZIE VARIE SU GIO: NICOLO' CAVANA, suo intimo amico e mecenate della biblioteca intemelia: la ragione esplicitamente sottolineata dall'Aprosio sta nel fatto che -come di fatto avverrà- teme di morire prima di poter editare le parti successive dell'opera, e comunque quella dove dovrebbe essere giustamente collocato, in ordine alfabetico del nome proprio (lettera G), l'amico Cavana ***. GIOVAN NICCOLO' CAVANA PATRICIO GENOVESE [Aprosio elenca quindi appunti vari su CONTENZIOSI LEGALI DELLA FAMIGLIA CAVANA IN MERITO AL CONTROLLO DI ALCUNI FEUDI: specificatamente egli disserta, trascrivendo molti documenti della questione legale, in merito ai diritto dei CAVANA sull'avito "CASTELLO DI GAZZO, PRESSO NOVI, NELLA DIOCESI DI TORTONA"] FINE DEL TESTO DEL REPERTORIO (p. 666) [ Si fa presente che nella presente riproduzione è stata omessa la pagina 668 che è bianca: segue quindi il canzoniere dalla p. 669] [Poichè gli INDICI sono molto estesi e complessi (pp. 683 - 733) si è provveduto a fine di ogni pagina ad inserire un collegamento multimediale nominato AGEVOLAZIONE DI RICERCA: tramite esso sarà possibile accedere alle pagine cui INIZIANO le varie LETTERE DEI COGNOMI: oltre a ciò, per una ricerca più rapida saranno indicati SETTORI DI PAGINE distinti per GRUPPI DI 50 entro cui più facilmente ricercare le VOCI desiderate, recuperate dagli INDICI]
*OPERE EDITE ED INEDITE DI ANGELICO APROSIO
[SCRITTI BIBLIOTECONOMICO - BIBLIOGRAFICI]
LA BIBLIOTECA APROSIANA PASSATEMPO AUTUNNALE DI CORNELIO ASPASIO ANTIVIGILMI..., BOLOGNA, PER LI MANOLESSI, 1673 2 - VEDINE QUI UNA RISTAMPA SETTECENTESCA TEDESCA CON TRADUZIONE IN LATINO [SCRITTI POLEMICO - MORALISTICI]
2 - LA GRILLAIA
ALCUNE OPERE COMPOSTE AVVERSO T. STIGLIANI CRITICO NEL SUO QUI DIGITALIZZATO OCCHIALE... DEL MARINO, VENERATO DA APROSIO, E DEL SUO POEMA ADONE: LA VISIERA ALZATA. ECATOSTE DI SCRITTORI CHE VAGHI D'ANDAR IN MASCHERA FUOR DEL TEMPO DI CARNEVALE SONO SCOPERTI DA GIO PIETRO GIACOMO VILLANI SENESE, INFECONDO E GENIALE...PASSATEMPO CANICOLARE / PENTECOSTE DI ALTRI SCRITTORI CHE ANDANDO IN MASCHERA
FUOR DEL TEMPO DEL CARNEVALE SONO SCOPERTI DA GIO GIACOMO VILLANI SENESE, ACCADEMICO ANSIOSO E INFECONDO (CONTINUAZIONE DELLA VIERA ALZATA)
CLICCA SOPRA SULLE FRECCE PER RITORNARE ALLA HOME PAGE
[MANOSCRITTO ORIGINALE PREDISPOSTO PER LA STAMPA]
DEDICA DI SCIPIO GLAREANO A GIULIANO SPINOLA MARMI PATRIZIO GENOVESE (CON SUO RITRATTO)
LIRICA ENCOMIASTICA DI PAOLO ZAZZERONI A GIULIANO SPINOLA MARMI PATRIZIO GENOVESE
LETTERA DEL GLAREANO A VARI SIGNORI (SIGNIFICATO DELL'OPERA)
VATICINIUM ARITHMETICUM di FRANCESCO MARIA GIGANTI
EPIGRAMMA LATINO ALL'AUTORE di JOANNES RHODIUS
CAPITOLO I AL SIGNOR OVIDIO MONTALBANO: Scopo, ed Illustratione dell'Opera
CAPITOLO II AL SIGNOR GIO: BATTISTA APROSIO: Vesti, e loro Origine. Uso qual deve essere
CAPITOLO IX AL SIGNOR CORNELIO MALVASIA: Dell'Oro, e suo Potere con le Donne
CAPITOLO X AL SIGNOR CONTE CARLO BENTIVOGLIO: Che le Donne s'imparadisino nell'Oro
CAPITOLO XIII AL SIGNORE ANGELO CUNGI: Vesti colorate da chi pigliassero origine
CAPITOLO XIV AL SIGNOR GIO: BATTISTA CAPPONI: Quanto sia grande il lusso d'hoggidì
CAPITOLO XVII AL SIGNOR HENRICO FUIRENIO DANO: Capelli lunghi. Se stiano bene alle Donne
CAPITOLO XVIII AL SIGNOR ALESSANDRO ADIMARI: Se stiano bene a gli Huomini
CAPITOLO XX A MONSIGNOR GIO: BATTISTA VERO: Quanto s'ingannino quelli, che si tingono i capelli
CAPITOLO XXII AL SIGNOR ALVISE PISANI GORZONE: Che la fronte debba portarsi scoperta
CAPITOLO XXIV AL PADRE DON PRESIDIO ROMANO DE CRESCENZI MONACO DI S. GIROLAMO: Dell'imbellettarsi. Quanto disdica
CAPITOLO XXV AL PADRE GABRIELLO FOSCHI: Della barba
CAPITOLO XXVI AL SIGNOR GIACOMO LIPSIO: Del tormento delli mostacchj
CAPITOLO XXVIII AL PADRE FRA AGOSTINO PAVOLETTI: Dell'Oppressione della Virtù
CAPITOLO XXX AL PADRE DON LORENZO LONGO SOMASCO: Delle Unghie lunghe
CAPITOLO XXXI AL SIGNOR FRANCESCO BERNARDINO FERRARI: Dell' altezza de Zoccoli
CAPITOLO XXXII AL SIGNOR BALDASSAR BONIFACIO: Quanto sia disdicevole il Lusso nella Donna
CAPITOLO XXXV AL SIGNOR GIOVANNI ARGOLI: Deformità delle Donne moderne nel vestire
CAPITOLO XXXVI AL SIGNOR GIOVANNI COTTUNIO: Donna pudica qual sia. Carattere della Donna
CAPITOLO XXXVII A MONSIGNOR LELIO MANCINI: Che cosa siano le Donne. Un mazzo di Carte
CAPITOLO XXXVIII AL SIGNOR TOMMASO SPINOLA MARMI DEL SIGNOR GIULIANO: Qual Donna si debba eleggere nel matrimonio? grande, o picciola; bella, o brutta; dotta, od ignorante; giovane, o vecchia; vedova, o fanciulla; povera, o ricca; gobba, cieca, o Zoppa, &?
CAPITOLO XXXIX A MONSIGNOR GIULIO CLEMENTE SCOTTI: Dell'infelicità de' maritati
CAPITOLO XL AL SIGNOR PIETRO ZAGHIS: Chi sia manco infelice, o'l Marito, o la Moglie
XLII AL SIGNOR MARCAURELIO SEVERINI: Delle Donne Gobbe
CAPITOLO XLIV AL P. D. LODOVICO ANTINORI C. R.: Del predicare alla Moda
RACCONTO DE' SOMMARI DE' CAPITOLI
INDICE DEGLI SCRITTORI CITATI NELL'OPERA
INDICE ACCURATISSIMO DELLE COSE NOTABILI RACCOLTO DAL SIGNOR D. MATTEO DEFENDI
[IMPRIMATUR, LICENZA, PRIVILEGI E ALTRI DATI DI STAMPA]
Qui sono nel contesto dell'integrale digitalizzazione de "La Biblioteca Aprosana" le pagine in cui Aprosio tratta della
polemica Buoninsegni- Tarabotti
che si può giudicare uno scontro tra un misogino ed una protofemminista, essendo il primo autore di una "Satira antidonnesca" e la Tarabotti di una fortunata risposta con la propria "Antisatira" che si propose di scrivere a difesa delle donne visto il fallimento di una prima risposta al Buoninsegni leggibile nella medestissima, e non solo per aprosiano giudizio, di un mediocre erudito tal Giovanni Battista Torretti.
Lo "scontro" Buoninsegni-Tarabotti andò a costituire una vicenda intricata (coinvolgente eruditi, tipografi, protettori politici e religiosi dell'uno e dell'altra e persino avidi avventurieri) di maniera che siffatta vicenda, divenuta ideologica oltre che letteraria, può elevarsi a simbolo di tante contrapposizioni intellettuali dell'ieri come dell'oggi = i "tempi" di tale "storia" si possono qui leggere tramite le stesse parole utilizzate da Aprosio nel descriverne, certo dal suo punto di vista, il frenetico succedersi di eventi
Il "Ventimiglia" ,soprannome di Aprosio , dopo aver letto una copia autografa dell' "Antisatira" [fattagli pervenire dall'ambiguo cognato della suora Giacomo Pighetti si adopera con lo stesso Pighetti, che giudica un ottimo amico, a convincere, ma senza successo, la donna a non farla stampare, come già convenuto, per i tipi del Valvasense].
Con sorpresa della Tarabotti, irremovibile nella sua decisione, Aprosio si propone allora di pubblicare la "Maschera Scoperta di Filofilo Misoponero" a favore del Buoninsegni, ma la stampa di tale libello, scritto invero in fretta e furia, viene impedita per l'opposizione della suora agevolata da imbrogli perpetrati dall' apostata Brusoni (che le procura, dietro lauto compenso, una copia manoscritta della stessa da lui con destrezza sottratta al tipografo Valvasense) e soprattutto per gli appoggi di cui può fruire in virtù della sua potente condizione sociale.
L'erudito frate agostiniano continua il suo racconto [dopo uno scatto d'ira messo in bocca al Michiel in virtù d'una considerazione di questi "su quanto le donne siano bestiali e vendicative"] affermando che il divieto di pubblicare la "Maschera Scoperta" libello invero tanto breve quanto lieve non gli arrecò la delusione sperata dall'avversaria anche perché destinato ad essere ampliato e sostanzialmente proposto entro il proprio ben più vasto, pubblicato e fortunato, per l'accoglienza ricevuta tra i lettori, "primo Scudo di Rinaldo".
Il tutto in realtà detto con un naso da Pinocchio, perché Aprosio soffrì tantissimo siffatta mancata stampa della "Maschera" della quale, parecchi anni dopo ed ormai vecchio, in effetti malfidando nell'aiuto del bibliotecario Mediceo Antonio Magliabechi allestì una seconda redazione [il manoscritto dell'originale si trova oggi custodito alla Biblioteca Universitaria di Genova (ed in microfilm presso "Cultura Barocca")] dopo la morte del frate intemelio trattenuta dal Magliabechi a Firenze ma del pari mai stampata fino a che in tempi recenti la prof. Emilia (Emily) Biga l'ha editata criticamente e brillantemente
per uno dei "Quaderni dell'Aprosiana" = recuperando dati inediti su una vicenda che all'epoca ebbe anche un certo pubblico riscontro, importante saggio poi integrato da altre riflessioni contenute in Ventimiglia nel '600: "Madre dei Saggi"..., di Bartolomeo Durante in "Riviera dei Fiori", 1992, 1 [ultimo di tre articoli (i primi due dell'anno 1991, nn. 5 e 6)] che qui viene parzialmente proposto digitalizzato .
********************
[ ******* Visualizza qui una proposta alternativa di lettura critica e di interpretazione dell'aprosiana Grillaia ******* ]
BURATTO: VEDINE QUI LA DIGITALIZZAZIONE
OCCHIALE STRITOLATO: VEDINE QUI LA DIGITALIZZAZIONE
PER AGEVOLARE LA CONSULTAZIONE SI PUO' ANCHE VISUALIZZARE QUI L'
"INDICE PARTICOLAREGGIATO DI VISIERA ALZATA E PENTECOSTE"