La fama internazionale di Aprosio destinata a divenire leggendaria dopo che istituì a Ventimiglia la sua Biblioteca raccogliendovi volumi italiani, europei ed anche extraeuropei come qui si vede e quantomeno, per via di corrispondenze e prestiti di tomi, studiando prodotti di autori oggi misconosciuti (qui proposti, coi loro nominativi opere e bio-bibliografie, da "Cultura-Barocca") risulta attestata già ai tempi del suo, qui analizzato, soggiorno, nello Stato della Serenissima Repubblica di Venezia e soprattutto nella grande città lagunare, sublime e dal frate sempre rimpianto centro di cultura
da questa
LETTERA AUTOGRAFA DEL 1646 [ che attivando questo collegamento si può LEGGERE SENZA INTERVENTI CRITICI PROPOSTI INVECE IN QUESTO ALTRO COLLEGAMENTO] del MAZZARINO (che sempre ammirò ed esaltò "il Ventimiglia" anche presso Luigi XIV).
Siffatta epistola fu scritta dal potentissimo Cardinale onde ringraziare l'agostiniano per avergli inviata una sua nuova opera dopo esser già stato prodigo di donativi di libri quando a Venezia ove era l'Aprosio, su suo ordine , si era recato il coltissimo "NAUDEO" (NAUDE') vedi qui riga VIII dal basso di pag. 245 allo scopo di acquisire dati biblioteconomici dal frate ventimigliese già celebre come bibliofilo e se possibile consultarne i libri da lui raccolti, seppur non sistemati nelle scansie di vari scaffali ma custoditì entro molte casse, allo scopo del potenziamento della "BIBLIOTECA MAZZARINA"(qui in una vecchia fotografia).
Dopo la morte del MAZZARINO nel 1661 la stima del Cardinale come pure dei dotti francesi
venne ribadita al bibliotecario intemelio entro questa altra LETTERA AL "VENTIMIGLIA" DEL POTENTISSIMO JEAN BAPTISTE COLBERT.
L'autografo del Cardinale si trova ora assai ben custodito nel "fondo Aprosio" presso la Biblioteca Universitaria di Genova
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