cultura barocca
Da biblioteca privata = riproduzione di B. Durante per Cultura-Barocca

Io lo ripeto, Rodi è la mia terra favorita (riprendendo Orazio che nell'Ode 6 del Libro II poetò ".../A me quell'angolo/ Fra l'altre terre mi sorride") scrive il Marcellus = il soggiorno, questa volta, come annota l'autore, è più lungo a Rodi [ rispetto a quello -menzionato in altro suo libro- in cui tuttavia ha occasione di ammirare commosso l'insegna del suo Casato, per linea materna i cui membri erano ascritti ai "CAVALIERI DI RODI" ( prima che questi, cacciati dall'espanzionismo turco, trovassero riparo e fortificazione nell'isola di MALTA assumendo titolo di CAVALIERI DI MALTA)] e gli permette di visualizzare meglio ancora la Via dei Cavalieri il loro celeberrimo Ospedale e quindi ancora il cimitero abbandonato dei difensori cristiani di Rodi, rispettato come altri reperti dagli Ottomani , a giudizio del Marcellus, soliti passeggiare penssi e rispettosi per quei luoghi rammentando forse i versi del poeta persiano Saady dettanti
Guardati, fratello, dal godere quando passi sulla tomba del tuo nimico; gitta piuttosto un'occhiata pensierosa e taciturna su quella che stà per chiudersi sotto i tuoi passi!.
Il Visconte di Marcellus aveva una cultura non comune ma a dimostrazione di quanto anche
APROSIO "IL VENTIMIGLIA" MOLTO PRIMA GIA' SI INTESSASSE, RACCOGLIENDONE LE OPERE, AD AUTORI DELL'EST EUROPEO SOTTOPOSTO ALLA PRESSIONE OTTOMANA COME PURE, OLTRE CHE A SCRITTORI EBREI, AD AUTORI TURCHI, ARABI, PERSIANI ECC. CON PARTICOLARE CURA AI TESTI COMPORTANTI LA RIPRODUZIONE DELLE LORO LINGUE (VEDI)
vale la pena di rammentare come il ventimigliese abbia citato nel qui, dalla Grillaja digitalizzato Grillo XIII intitolato "Della poca stima, che si fà delle buone lettere, e de' letterati, e della cagione" Angelico Aprosio dimostra, seppur per intermediazione di un autore olandese, di avere conoscenza di "Musladino Sadi", grande poeta persiano
Parimenti non è da dimenticare come Aprosio, amante non meno dei testi geografici conosceva l'opera di
Tommaso Porcacchi Le isole più famose del Mondo ove aveva steso con la cartografia una serie di notizie su Rodi
senza escludere il vigoroso e valoroso insediamento dei Cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme divenuti dopo la perdita della città santa i
CAVALIERI DI RODI.
Nel 1522 il sultano Solimano I il Magnifico (1520-1566) impegnato, su più fronti, in un grandioso sforzo espansionistico a scapito dell'Europa Cristiana volle impadronirsi di Rodi, difficilmente espugnabile, con un esercito di 100.000 militi e una flotta di 300 navi. I turchi penetrarono nel centro fortificato dal bastione difeso dalla Lingua spagnola, aiutati dal cavaliere d'Amaral, deluso dall'elezione magistrale, in vece sua, di Philippe Villiers de L'Isle-Adam, destinato ad essere l'ultimo Gran maestro di Rodi e il primo di Malta. Il pesante assedio durò dal 28 luglio al 22 dicembre 1522: i settemila abitanti dell'isola combatterono con fermezza insieme ai cinquecento cavalieri. La cittadella, però, fu occupata. Venne concesso al Villiers e ai trecento cavalieri sopravvissuti di caricare le navi con tutti i loro beni mobili, allorché il primo gennaio del 1523 partirono in direzione di Malta che avrebbero lasciata solo nel caso, mai più verificatosi, avessero ripreso Rodi. Lì rimasero fino al 1799, quando furono cacciati dai francesi" (da Wikipedia, Enciclopedia Libera on Line).
F. Dodiacus Rodriguez dedicò invece a
CLAUDE DE LA SANGLE (1553 - 1557) QUINTO GRAN MAESTRO DEI CAVALIERI DI MALTA GLI "STATUTI" QUI PROPOSTI DELL'ORDINE CON UNA INTERESSANTE STORIA E I NECESSARI CAPITOLI QUI PROPOSTI
Aprosio che mai nascose la sua simpatia per gli Ordini Religiosi Cavallereschi
(e verosimilmente ancora si avvalse di quanto scrisse Tommaso Porcacchi ne Le isole più famose del Mondo anche a proposito di Malta e pure della Malta divenuta roccaforte dei Cavalieri di S. Giovanni)
dedicò nel suo repertorio bibliografico della "Biblioteca Aprosiana" pagine significative a quanto i Cavalieri di Malta oprarono
CONTRO L'ESPANSIONISMO TURCO DA QUESTA NUOVA POTENTE BASE MILITARE
SOTTO LA
VOCE DEDICATA A CARLO DELLA LENGUEGLIA
(NEL TESTO ANTICO DIGITALIZZATO LE VOCI SOTTOLINEATE IN ROSSO SONO ATTIVE)



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