cultura barocca
INFORMATIZZ. B. DURANTE

ANTIPORTA

FRONTESPIZIO

DEDICATORIA DELL'OPERA A GIO: NICOLO' CAVANA SCRITTA DA LORENZO LEGATI

IMPRIMATUR
AUTORIZZAZIONE ALLA STAMPA CONCESSA DAL CONTROVERSO INQUISITORE GENERALE
MICHELE PIO PASSI DA BOSCO

INIZIO DEGLI OMAGGI POETICI

INDICE DE' FAUTORI DELL'APROSIANA

L'AUTORE A CHI CORTESE, E NON TOTALMENTE AMUSO LEGGERA' QUESTA SCONCIATURA

[ERRATA - CORRIGE]

LA BIBLIOTECA APROSIANA PASSATEMPO AUTUNNALE DI CORNELIO ASPASIO ANTIVIGILMI

[La reale ragione della scrittura in terza persona e dell'uso fra tanti già usati da Aprosio dello pseudonimo anagramma puro "Cornelio Aspasio Antivigilmi"]

OCCASIONE DELLO SCRIVERE / AL SIGNOR LORENZO LEGATI DOTTOR MEDICO CREMONESE, FIGLIUOLO DI APOLLINE, ED ALLIEVO DELLE MUSE

[Descrizione della città di Ventimiglia dove fu edificata la biblioteca: sito, clima ed antica storia - suoi monumenti, chiese e conventi ecc.]

[Si sostiene che Ventimiglia abbia clima insalubre ma è diceria non provata: a differenza di quanto risulta per Albenga la cui piana è ammorbata, specialmente quando nel fiume Centa si mettono a macerare i "canapi"]

[Al contrario nel territorio intemelio si raccolgono vini eccellenti]

[Anche in luoghi climaticamente rinomatissimi come Albaro, Sampierdarena, Posillipo l'aria diventa maleodorante e dannosa se, come accade a Ventimiglia, per colpa di privati e poca cura degli amministratori non si salvaguarda l'igiene rimuovendo immondizia e varie porcherie]

[E semmai Ventimiglia ha un fiume, il Roia, dalle acque purissime, dove albergano trote dal gusto sopraffino]

[Anche nel Roia, come nel Centa di Albenga, si fan macerare "lini e canapi": ma data la lor poca quantità e l'abbondanza della portata fluviale non si sviluppano danneggiamenti dell'aria]

[N.D.R. = l'enorme e non del tutto riuscito sforzo aprosiano per attribuire a Ventimiglia i connotati del luogo ameno ideale per l'otium negotiosum dei classici e, oltre a varie considerazioni su acqua e pesci, in ultima analisi solo l'individuazione, di aree privilegiate e sane per la quiete e lo studio, dal Convento Agostiniano alla Villeggiatura di Latte anche se comunque secondo il giudizio del frate al degrado ambientale, per quanto potessero risultare oggettive le responsabilità degli umili ma ignoranti e privi di potere decisionale, ".....potrebbero porger rimedio li Capitani, li Commissarii, o Governatori, che si appellino: li Sindici, o siano Consoli della Città: e lo farebbero, se fussero così zelanti del publico, quanto del proprio interesse....." ]

[Pianta della città: la cattedrale e le altre chiese (p. 42)]

[Fuimus Troes: come l'antica Troia la città di Ventimiglia sta degradando a favore dei centri che da essa si son sviluppati, le ville, tra cui merita un cenno la novella Bordighera abitata da poveri pescatori, devotissimi però, che tanta cura hanno delle loro chiese (p. 43)]

[I Conventi di Ventimiglia (p. 44)]

[Il Convento agostiniano di S. Maria della Consolazione "volgarmente detto di S. Agostino", sede della futura biblioteca (p. 45)]

[ secoli XIV-XV: dalla chiesa campestre "fuori mura" di S. Simeone alla chiesa di N. S. della Consolazione (poi detta di S. Agostino), con convento, per lascito dei nobili Curlo: l'opera di Alessandro di Campo Fregoso vescovo di Ventimiglia]

[ Anno 1487: inizio dell'edificazione di Chiesa e Convento Agostiniani di Ventimiglia vedi riprodotti da Aprosio (voci attive evidenziate in rosso)]

[Anno 1487 - Rescritti di Papa Innocenzo VIII e del vescovo di Ventimiglia Alessandro di Campo Fregoso sull'erezione del Convento intemelio agostiniano della Consolazione]

[Sei sacerdoti, un Chierico e due Conversi: l' "organico istituzionale" del Convento agostiniano intemelio ]

[ N.D.R. = ANALIZZA QUI, IN CHIAVE MODERNA E CON VARIA ICONOGRAFIA, LA STORIA DI CHIESA E CONVENTO AGOSTINIANO SINO AI NOSTRI GIORNI]

[Tracce di romanità presso il convento: a proposito di una iscrizione romana attualmente introvabile]

[Interessi aprosiani per i reperti archeologici di Ventimiglia romana: importanza della salvaguardia delle antiche iscrizioni - lode per i tedeschi che salvaguardano gli antichi reperti]

...Senza dimenticare osservazioni estese a ricercatori di altre nazionalità, anche italiani ....soffermandosi in particolare sull'amico Ovidio Montalbani e sui suoi ritrovamenti di antichità, anche epigrafiche, in area bolognese.

[Chiesa di S. Michele e vari oratorii: altre tracce di romanità]

[Il sito esatto, secondo le investigazioni di Aprosio, del principale complesso demico di Ventimiglia romana: i suoi ricordi di quando da bambino un'alluvione del torrente Nervia scoprì antichi ruderi, camere sotterranee e permise il ritrovamento di varia suppellettile romana]

[Nascita, infanzia, primi studi e manifeste inclinazioni di Aprosio]

[ Si fa frate agostiniano prendendo i voti nel convento di Ventimiglia e svolgendo il noviziato in quello della Consolazione di Genova: dopo tre anni inizia, dapprima verso la Toscana, le sue peregrinazioni religiose e culturali]

[Prende stanza a Siena nel Convento di S. Agostino: cartografia dei suoi spostamenti in area senese e toscana]

[ Approfondimento critico = i molteplici aspetti del soggiorno di Aprosio a Siena e nell'area senese = i viaggi, le amicizie, la formazione, l'abbandono dell'importante residenza]

[ Approfondimento critico = i molteplici aspetti del soggiorno di Aprosio a Siena e nell'area senese basilari per la comprensione della sua successiva formazione culturale]

[Aprosio si rivela sostenitore dell'Adone di G.B. Marini e si palesa avversario del detrattore di quello, Tomaso Stigliani]

[Lettera del marinista messinese Scipione Errico ad Aprosio: inizio di un'amicizia erudita]

[A difesa dell'Adone mariniano Aprosio scrive la sua Sferza poetica]

[Aprosio redasse una copia nella Biblioteca Aprosiana (vedi il testo antico) in cui parlò della sua Sferza Poetica (potremmo dire della I stesura) che tuttavia non potè mandarla da Siena a stamparsi a Firenze come concordato per via della chiusura dei passi a ragione della peste del 1630 sì che l'opera solo parecchio tempo verrà stampata a Venezia = stupisce che al di la' di queste considerazioni sulla sua esperienza contro il grande male, causa di infinite calamità, non abbia poi parlato in quest' opera ma nello Scudo di Rinaldo parte II della letale peste che colpì Genova proprio quando egli vi risiedeva e gran parte della Liguria tuttavia risparmiando sostanzialmente Ventimiglia come scrisse il Gandolfo ne il Beneficato Beneficante (ma anche dimostra che la sua attenzione era rivolta ad altre contrade e non all'occidente ligure donde era lontano nemmeno menzionando la peste del 1628-1630 che provenendo dalla Provenze e Lione attivò le difese, a titolo profilattico, a Ventimiglia: nella fattispecie del saggio contro i religiosi, tra i più restii a rispettare i controlli, sì che il vescovo Gandolfo (10/XII/1530) redasse la "Tavola della Sanità per gli ecclesiastici, religiosi e qualsiasi essere posto sotto la Corte Vescovile]

[Aprosio inviato qual lettore a Monte San Savino nel senese: inizio dell'intima amicizia con Pier Francesco Minozzi - lettera del Minozzi all'Aprosio sulla reciprocità degli interessi culturali]

[Pier Francesco Minozzi, la vita e le opere - la sua amicizia con il ventimigliese Angelico Aprosio nella comune passione per crittografia, emblematica, pseudonimia, scritture cifrate, lingue arcane, "scrivere in maschera" ma anche nel graduale incupimento esistenziale di fronte alla scoperta precarietà della vita]

[Instaura amicizia con Alessandro Spinola futuro doge genovese: ritorna a Genova prendendovi residenza]

[Sempre più convinto marinista elabora l'idea di comporre altra opera a difesa dell'Adone e precisamente il Veratro]

[Aprosio lascia ancora Genova per recarsi ancora in Toscana, a Pisa]

[Da Pisa decide poi di portarsi a Firenze ove breve fu il soggiorno]

[Partenza obbligata per Bologna: avventure di viaggio in carrozza]

[Incontro col poeta marinista Claudio Achillini: quindi viaggio per Padova, soggiorni a Ferrara e Rovigo e finalmente arrivo a Venezia]

[(da metà p. 105) Aprosio instaura profonda amicizia con lo stampatore Jacopo Sarzina nella cui tipografia impara l'arte della composizione a piombo: prosegue narrando le vicissitudini del Sarzina e della di lui libreria anche dopo l'avvenuta sua morte nel 1639]

[Aprosio deve lasciare Venezia per raggiungere Treviso]

[Aprosio a Treviso compone in una settimana l'antistiglianeo Vaglio critico: lo edita sempre a Treviso in 500 copie ma sotto falsi nomi di luogo e tipografo]

[Riceve da Toldo Costantini una lettera di complimentazioni per tal sua impresa letteraria: seguono per scritto d'Aprosio notizie varie sul Costantini]

[ ESTREMI DI BIBLIOFILIA APROSIA, PG.30 DI QUESTA OPERA = Amare i propri libri sin al punto di proteggerli col corpo dalle avversità e dalle calamità naturali sistemandoli al riparo dalla pioggia gocciolante dal tetto sotto il letto su cui Aprosio dorme]

[Aprosio si deve recare in Istria e Dalmazia, quindi nell'isola di Lesina: in questi luoghi "selvatici" inizia la stesura dell' antistiglianeo Occhiale Stritolato e della Spugna]

[Ritorna in Terraferma: dapprima a Murano, quindi nel trevigiano e finalmente si riavvicina a Venezia]

[Prende stanza nel modesto ma ospitale convento di Chioggia: conosce il dotto religioso spagnolo Pietro Romero]

[Entra nel Convento di Santo Stefano a Venezia, coronando il sogno di risiedere nella città lagunare: si dedica all'insegnamento e alla frequentazione degli ambienti culturali]

[ ADDENDA = APROSIO A VENEZIA ENTRA IN CONTATTO CON LA LIBERTINA "ACCADEMIA DEGLI INCOGNITI" =
"DA PIETRO MICHIELE, A SCIPIONE ERRICO, A GIO. FRANCESCO LOREDANO ECC."]

[La ragione per cui dopo questi spostamenti all'Aprosio, tra altri appellativi, viene conferito anche quello di "Poeta"]

[Si impegna per far editare l'opera del Romero Venetia Eviterna: ne trae occasione per stringere amicizia con vari tipografi e librai]

[Si dedica, anche di persona, alla composizione e stampa dell'antistiglianeo Buratto]

[Entra in contatto con molti nuovi eruditi, italiani e non: si interessa alla ritrattistica encomastica e all'arte pittorica in genere]

[Un madrigale composto per celebrare un ritratto dell'Aprosio]

[Una lettera all'Aprosio dell'eruditissimo Gronovius]

[Scritti all'Aprosio e sull'Aprosio dell'erudito e scienziato danese T. Bartholin: altre notizi sui suoi viaggi]

[Alcune problematiche di Aprosio insorte con stampatori veneziani]

[Aprosio si reca a Pieve di Cadore per emancipare da un'"indecorosa schiavitù amorosa" l'erudito amico Pietro Michiel (1643)]

[Pietro Michiel scrive una lettera ad Aprosio dedicandogli un'elegia, qui trascritta, per l'aiuto morale datogli]

[Tornato a Venezia Aprosio si dedica alla ricerca nelle "librarie" di un libro prezioso e rarissimo]

[Aprosio incontra l'erudito marinista messinese Scipione Errico giunto a Venezia]

[Aprosio dedica una sua opera a Gasparo Bartholin, danese, che lo ricambia eruditamente]

[Il poeta Paolo Zazzaroni celebra con un sonetto l'aprosiana Sferza Poetica]

[Il frate stringe amicizia con Giuliano Spinola figlio del defunto doge genovese Tommaso: lo Spinola gli affida l'educazione del figlio ventenne Tommaso e lo sollecita a ritornare a Genova]

[Aprosio e l'antifemminismo: la sua polemica intellettuale con la suora veneziana Arcangela Tarabotti]

[Vedi qui LETTERE AUTOGRAFE della Tarabotti all'Aprosio prima della loro polemica]

[Nella polemica si inserisce prepotentemente l'"apostata" per eccellenza, a detta di Aprosio, cioè G. Brusoni]

[Delusioni della Tarabotti e dell'"apostata"]

[Aprosio si reca a Lubiana a predicare la Quaresima: stringe nuove amicizie]

[Rientra a Venezia dove si è compita la stampa della parte I del Veratro: con la carrozza pubblica raggiunge Ferrara e da qui a cavallo con un servitore si porta a Bologna ove soggiorna un mese: vi frequenta il pittore G.G. Negri]

[Raggiunge lo Spinola a Piacenza, progettano di recarsi a Napoli ma sono dissuasi dall'insurrezione in atto di Masaniello, ripiegano sull'idea di spedizioni a Torino, Roma e Loreto prima di rientrare a Genova ma lo Spinola inaspettatamente muore di febbre maligna]

[Aprosio torna nel genovesato e si ferma a Rapallo ove ha fatto portare la sua raccolta di libri: confessa la sua intenzione di lasciare la propria biblioteca al convento genovese di S. Maria di Consolazione]

[Aprosio vien dissuaso dal confratello Basilio Bernardi di fare tal lascito ed abbandona anche l'idea di lasciare i libri alla biblioteca Angelica di Roma: si reca a Ventimiglia e, per ispirazione di concittadini e promesse d'un confratello, opta per sistemare nel convento la "libraria" anche se necessita di un locale per la cui erezione si avvale della perizia edile del confratello Fabiano Fiorato]

[ ADDENDA = VEDI QUI LE DALLE BASI DELLE INVESTIGAZIONI SU VENTIMIGLIA ROMANA (ALBINTIMILIUM: L' "URBE" DI QUANTI POTEVANO DIRE DI SE STESSI FUIMUS TROES, DISPERSI COME GLI ANTICHI SUDDITI DI PRIAMO DA UNA CITTA' INTROVABILE) L'EVOLVERSI APROSIANO PER UNA BIBLIOTECA QUALE WUNDERKAMMER E IN DETTAGLIO PER ARCHEOLOGIA, TOPOGRAFIA ANTICA, CLASSIGITA' GRECA E ROMANA, EPIGRAFIA, FILOLOGIA, COLLEZIONISMO, RELAZIONI CON COLLEZIONISTI = IL "MUSEO APROSIANO" DI AREA VENETA E LA NUMMOTECA CITATA DA T. BARTHOLIN ]

[Aprosio progredisce nelle gerarchie agostiniane ma la sua principale premura resta la sistemazione della biblioteca: insorgono però alcuni problemi]

[Aprosio vien fatto Priore del "Convento del Crocifisso in Promontorio": son però tempi difficili per la "Bolla di soppressione dei piccoli Conventi": progredisce comunque il suo disegno per erigere la biblioteca di Ventimiglia]

[Diventa Vicario generale dell'Ordine e con l'aiuto del priore della Consolazione di Genova Fedele Gottello porta avanti il potenziamento della biblioteca: i due si premurano di ottenere Breve papale per la salvaguardia del materiale librario]

[Aprosio diventa VICARIO DELLA SANTA INQUISIZIONE: e per questo sarà fatto anche "coprotagonista" di un celebre romanzo del '600]

[Un confratello chiamato da Aprosio Tragopogono o "Barba di Caprone" si oppone, vanamente, fin alla sua morte alla realizzazione della fabbrica della biblioteca nel convento intemelio realizzata da F. Fiorato]

[Contributo moderno per chiarire aspetti connessi all'edificazione della Biblioteca, alla realizzazione e funzione della Pinacoteca, allo scontro di Aprosio col frate "Tragopogono", ecc.]

[Da p. 197 Aprosio passa a dissertare sulle vicende della pubblicazione del suo Scudo di Rinaldo]

[Da fine p. 199 Aprosio passa a discutere della Grillaia la sua principale opera moralistica: non passata inosservata dal S. Uffizio per certi eccessi, fatti poi espurgare dalla stampa]

[Secondo Aprosio la Grillaia non è opera oscena, a detta d'alcuni prossima agli scritti del Franco e dell'Aretino, ma moralistica perché mostra la colpa e segnala la giusta punizione]

[Grillaia e Scudo di Rinaldo son opere moralistiche: e si sarebbe meglio inteso ciò se sifosse potuta leggere la II parte dello Scudo che da Venezia un falso, innominato "amico" s'offrì di portar a Messina a Giovanni Vintimiglia che la voleva lì stampare mentre poi se la condusse seco in Puglia a Lucera, donde sol dopo 13 mesi lo riebbe l'Aprosio senza poter più trovare però un editore]

[Titoli dei vari capitoli della II parte dello Scudo di Rinaldo]

[Relazione della Grillaia con i contenuti dello Scudo di Rinaldo II: del contenuto dei "Grilli", di alcuni "Grilli" andati dispersi ecc.]

[Varie riflessioni sulla dotazione libraria della "Biblioteca Aprosiana" di Ventimiglia]

[Una delle ragioni per cui Aprosio avrebbe eretta la biblioteca: la filantropia verso i poveri e gli incolti]

[Libri di medicina]

[Libri di classici ed antichi scrittori]

[Libri di filologia ed erudizione]

[Libri di teologia, di prediche, di polemismo controriformista]

[Libri di interpretazione delle Sacre Scritture]

[Libri classici e moderni di poesia, libri di interpretazione, commento, valutazione grammaticale dell'opera letteraria]

[Volgarizzazioni e traduzioni: altri libri per indurre allo studio i frati ventimigliesi e i concittadini d'Aprosio poco versati per gli studi classici]

[Contributo moderno sulla pinacoteca dell'Aprosiana, sui ritratti del frate e sui progetti figurativi dell'emblema della biblioteca]

******Morale della favola:...visto però che a Ventimiglia, fatta qualche eccezione, Li poeti non fanno numero
i frati e i cittadini sapranno realmente apprezzare la grandezza della "Biblioteca Aprosiana"?******

LA BIBLIOTECA APROSIANA

***[Repertorio dei Fautori e delle opere donate: Aprosio seguì l'indice alfabetico dei nomi e non dei cognomi]***

LETTERA A

I. AGOSTINO CALCAGNINI CANONICO PENITENZIERE DELLA CATTEDRALE DI S. LORENZO DI GENOVA

II. AGOSTINO CARILLO INDIANO

III. AGOSTINO CERMELLI DELL'ORDINE DEI PREDICATORI GIA' INQUISITORE A FERRARA, GENOVA E DAL 1661 A FAENZA

IV. AGOSTINO COLTELLINI

V. AGOSTINO GASTI, MAESTRO DI TEOLOGIA, VICARIO GENERALE DELLA CONGREGATIONE DI S. MARIA DELLA CONSOLATIONE DI GENOVA

VI. AGOSTINO LAMPOGNANI, MILANESE, ABBATE CASINENSE

VII. AGOSTINO LEONI DEL SASSELLO, ALUNNO DEL CONVENTO DI S. MARIA DI MISERICORDIA DI CELLE

VIII. AGOSTINO NIBBIO DI VINTIMIGLIA, DE' FRATI MINORI CONVENTUALI

IX. AGOSTINO PAVOLETTI DI BUON-CONVENTO...CONDISCEPOLO IN SIENA DI F. ANGELICO

X. F. AGOSTINO DE ROSSI MAESTRO AGOSTINIANO...DI GIOVANNI ANDREA PRINCIPE DORIA LANDI

XI. ALBERTO ALBERTI DA TRENTO DELLA COMPAGNIA DI GIESU'

XII. ALBERTO BARTOLINI, DANESE

XIII. ALBERTO CAREZZANO DI NOVE, MAESTRO AGOSTINIANO

XIV. ALESSANDRO ADIMARI, NOBIL FIORENTINO, ACCADEMICO LINCEO, ED INCOGNITO

XV. ALESSANDRO MAGNI BOLOGNESE, DOTTORE DELLE ARTI, E DELLA MEDICINA

XVI. ALESSANDRO NEGRI, BOLOGNESE, CANONICO NELL'INSIGNE COLLEGIATA DELLA BASILICA DI S. PETRONIO

XVII. ALESSANDRO PORRO, MILANESE, C.R.T. ASSUNTO ALLA CHIESA VESCOVALE DI BOBBIO DA PAPA INNOCENTIO X

XVIII. ALESSANDRO SPINOLA... DUCE DELLA SERENISSIMA REPUBLICA

XIX. ALESSANDRO SPERELLI D'ASSISI, VESCOVO DI GUBBIO

XX. ALESSANDRO ZILIOLI, CITTADINO VENETIANO, POETA, ED HISTORICO

XXI. F. ALFONSO ROVERI DA ORVIETO, AGOSTINIANO

XXII. ALVIGI MAGNI, BOLOGNESE, ACCADEMICO APATISTA

XXIII. ALVIGI NOVARINI C.R.T.

XXIV. ALVIGI QUIRINI, SEGRETARIO DE' RIFORMATORI DELLO STUDIO DI PADOVA

XXV. F. AMBROGIO LANDUCCI NOBIL SANESE, VESCOVO DI PORFORIO...

XXVI. ANDREA BARBAZZI CO: CAVALIERE DI S. MICHELE, E SENATOR BOLOGNESE

XXVII. ANDREA BIANCHI, GENOVESE DELLA COMPAGNIA DI GIESU'

XXVIII. ANDREA CAVALCANTI, NOBIL FIORENTINO

XXIX. ANDREA FOSSA, GIA' ABBATE GENERALE DE' CANONICI REGOLARI

XXX. ANDREA ONDA DA CERIANA, NOTARO

XXXI. ANDREA PESCHIULLI DA CORGLIANO HIDRONTINO

[Per errore di numerazione si passa qui da p. 336 p. 387 ma non sussiste mancanza di testo ]

XXXII. ANDREA ROSSOTTI DI MONDOVI' MONACO CISTERCIENSE...

XXXIII. ANDREA VALFRE' DI BRA'

XXXIV. ANFRANO MATTIA FRANSONI

XXXV. F. ANGELICO APROSIO SENIORE

XXXVI. F. ANGELICO AVENA DA CUNEO AGOSTINIANO

XXXVII. F. ANGELICO DA CHIAVARI AGOSTINIANO

XXXVIII. ANGELO BRITIO CANONICO DI CERIANA

XXXIX. FR. ANGELO CORRADI SAVONESE...AGOSTINIANO

XL. ANGELO LUPI SACERDOTE DA CERIANA

XLI. ANGELO SECCHI AGOSTINIANO

XLII. ANGELO VANTI DA RIMINI MAESTRO AGOSTINIANO

XLII.(BIS = errore di numerazione) FR. ANGELO MARIA SOMMARIVA MILANESE

XLIII. ANNIBALE LOMERI, NOBIL SANESE

XLIV. ANNIBALE MARESCOTTI, PATRICIO BOLOGNESE

XLV. ANTONINO GALEANI

XLVI. ANTONINO MERELLO E MORA MESSINESE

(P. 332 così erroneamente numerata invece che 432)

XLVII. ANTONIO BALESTRA DI CAMPOROSSO, CANONICO DI VENTIMIGLIA

XLVIII. ANTONIO CHIANEA DI TENDA

XLVIIII. ANTONIO GODEAU O SIA GODO' VESCOVO DI VENZA

L. ANTONIO LAMBERTI DI VALLECROSIA...

LI. ANTONIO MAGLIABECHI FIORENTINO

LII. D. ANTONIO MUSCETTOLA

LIII. ANTONIO PORRO...CITTADINO VINTIMIGLIESE

LIV. ANTONIO BATTAGLINO ORENGO, CITTADINO DI VINTIMIGLIA

LV. ANTONIO FRANCESCO DE LORENZI [DI VENTIMIGLIA]

LVI. ANTON GIULIO BRIGNOLE SALE, MARCHESE DI GROPPOLI

LVII. F. ANTONIO MARIA APROSIO AGOSTINIANO...

LVIII. F. ANTONIO MARIA LAMBERTI DI VALLECROSIA, SACERDOTE

LIX. F. ANTONIO MARIA REVELLI DI SAORGIO, CONVERSO AGOSTINIANO...

LX. F. AURELIO CANESSA DI RAPALLO AGOSTINIANO

LETTERA B

I. BALDASSARE BONIFACCIO RHODIGINO, VESCOVO GIUSTINOPOLITANO

II. BARTOLO BARTHOLINI [DANESE]

III. BARTOLOMEO ALBERTI [PRIORE DEL CONVENTO AGOSTINIANO DI VENTIMIGLIA DEL TEMPO IN CUI APROSIO VI VESTI' L'ABITO DELL'ORDINE]

IV. F. BARTOLOMEO ARCHI GENOVESE [AGOSTINIANO]

V. F. BARTOLOMEO DE GALLICANO, FIORENTINO, AGOSTINIANO...

VI. BARTOLOMEO IMPERIALI, NOBILE GENOVESE...

VII. BARTOLOMEO MONSELICE...

VIII. D. BASILIO BERNARDI C.R. TEATINO...

IX. BASTIANO PADO DOTT. MEDICO GENOVESE...

X. F. BASTIANO CORDERY DI MARSIGLIA AGOSTINIANO

XI. BASTIANO DIANA DA CERIANA, SACERDOTE

XII. BENEDETTO GUASCO, GENOVESE, MERCATANTE DI LIBRI

XIII. BENEDETTO MARIOTTI DA CITERNA, UMBRO, LETTERATO...

XIV. BENEDETTO MILLINI ROMANO...

XV. BERNARDINO TIBERTI DI MENTONE ARCHIATRO GIA' DI HONORATO GRIMALDI PRINCIPE DI MONACO...

XVI. BERNARDO MORANDI, NOBIL GENOVESE [ROMANZIERE]...

XVII. BIANCO NEGRI, BOLOGNESE...

XIIX. F. BONAVENTURA THEULI, VELLETRANO, MINOR CONVENTUALE

LETTERA C

I. CARLO CARTARI, NOBILE ORVIETANO...

II. CARLO DATI GENTILHUOMO FIORENTINO...

III. CARLO FACCIO DI MONDOVI' DOTTOR DI LEGGE

IV. CARLO FERRANDI LIBRARO MILANESE

V. CARLO GIANO DI PIGNA, RETTORE DELLA CHIESA PAROCHIALE DEL BUGIO...

VI. F. CARLO DE CONTI DELLA LENGUEGLIA...

VII. CARLO MORONI CANONICO DI S. LORENZO IN DAMASO E BIBLIOTECARIO DELLA BARBERINA...

VIII. CARLO PAICHOUX AGOSTINIANO

IX. CARLO PANICELLI DOTTOR MEDICO DI GARBAGNA NELLA DIOCESI DI TORTONA

X. CARLO RIDOLFI PITTORE VICENTINO

XI. CARLO SETTALA VESCOVO DI TORTONA

XII. CARLO SPERONE NOBILE GENOVESE ORIGINARIO DI VENTIMIGLIA [?]...

XIII. CARLO ANTONIO CHIESA DA CUNEO...

XIV. CARLO ANTONIO MANZINI CONTE

XV. CARLO BARTOLOMEO TORRE, MILANESE, CANONICO...

XVI. CARLO COSTANZO COSTA DA RAPALLO, DOTTOR MEDICO

XVII. CARLO GIUSEPPE ORRIGONI LETTERATO MILANESE

XIIX. CATTARINA ZILIOLI...MATRONA VENETIANA

XIX. F. CELESTINO BRUNI DA VENOSA VESCOVO DI BOIANO

XX. CELSO QUATTRO-CASE DA MILANO C.R. TEATINO, ACCADEMICO APATISTA

XXI. CESARE ZAROTTI DA CAPO D'ISTRIA, DOTTOR MEDICO

XXII. CESARE BURCHELATI

XXIII. CHRISANTO SOLARI DA PIACENZA C.R. THEATINO

XXIV. CHRISTOFORO TOMASINI MERCATANTE DI LIBRI IN VENETIA

XXV. CURZIO PICOTTI NOBILE GUBBINO

[A fine di p. 629 Aprosio dichiara che questa prima parte dell'opera (lettere A - B - C) è da ritenersi conclusa ma che non intende finito questo suo lavoro senza inserirvi, anche contravvenendo al sistema alfabetico di elencazione, NOTIZIE VARIE SU GIO: NICOLO' CAVANA, suo intimo amico e mecenate della biblioteca intemelia: la ragione esplicitamente sottolineata dall'Aprosio sta nel fatto che -come di fatto avverrà- teme di morire prima di poter editare le parti successive dell'opera, e comunque quella dove dovrebbe essere giustamente collocato, in ordine alfabetico del nome proprio (lettera G), l'amico Cavana]

***. GIOVAN NICCOLO' CAVANA PATRICIO GENOVESE

[Aprosio elenca quindi appunti vari su CONTENZIOSI LEGALI DELLA FAMIGLIA CAVANA IN MERITO AL CONTROLLO DI ALCUNI FEUDI: specificatamente egli disserta, trascrivendo molti documenti della questione legale, in merito ai diritto dei CAVANA sull'avito "CASTELLO DI GAZZO, PRESSO NOVI, NELLA DIOCESI DI TORTONA"]

FINE DEL TESTO DEL REPERTORIO (p. 666)

LA BIBLIOTECA APROSIANA CANTATA DA PIER-FRANCESCO MINOZZI PROFESSORE DI LEGGI MONSAVINESE ALL'ILLUSTRISSIMO SIGNOR GIO: NICCOLO CAVANA NOBILE DI GENOVA, E PROTETTORE DI PINDO [In Bologna, per li Manolessi, 1673 (p. 667)]

[ Si fa presente che nella presente riproduzione è stata omessa la pagina 668 che è bianca: segue quindi il canzoniere dalla p. 669]

INDICE
DI COGNOMI DE' SOGGETTI MENTOVATI NELL'OPERA;
IN CUI QUELLI CHE VENGONO RACCORDATI COME SCRITTORI SI NOTANO DI CARATTERE CORSIVO

[Poichè gli INDICI sono molto estesi e complessi (pp. 683 - 733) si è provveduto a fine di ogni pagina ad inserire un collegamento multimediale nominato AGEVOLAZIONE DI RICERCA: tramite esso sarà possibile accedere alle pagine cui INIZIANO le varie LETTERE DEI COGNOMI: oltre a ciò, per una ricerca più rapida saranno indicati SETTORI DI PAGINE distinti per GRUPPI DI 50 entro cui più facilmente ricercare le VOCI desiderate, recuperate dagli INDICI]

















*OPERE EDITE ED INEDITE DI ANGELICO APROSIO

[SCRITTI BIBLIOTECONOMICO - BIBLIOGRAFICI]

LA BIBLIOTECA APROSIANA PASSATEMPO AUTUNNALE DI CORNELIO ASPASIO ANTIVIGILMI..., BOLOGNA, PER LI MANOLESSI, 1673

2 - VEDINE QUI UNA RISTAMPA SETTECENTESCA TEDESCA CON TRADUZIONE IN LATINO
********************

[SCRITTI POLEMICO - MORALISTICI]

1 - LO SCUDO DI RINALDO

2 - LA GRILLAIA
[ ******* Visualizza qui una proposta alternativa di lettura critica e di interpretazione dell'aprosiana Grillaia ******* ]

ALCUNE OPERE COMPOSTE AVVERSO T. STIGLIANI CRITICO NEL SUO QUI DIGITALIZZATO OCCHIALE... DEL MARINO, VENERATO DA APROSIO, E DEL SUO POEMA ADONE:
BURATTO: VEDINE QUI LA DIGITALIZZAZIONE
OCCHIALE STRITOLATO: VEDINE QUI LA DIGITALIZZAZIONE


LA VISIERA ALZATA. ECATOSTE DI SCRITTORI CHE VAGHI D'ANDAR IN MASCHERA FUOR DEL TEMPO DI CARNEVALE SONO SCOPERTI DA GIO PIETRO GIACOMO VILLANI SENESE, INFECONDO E GENIALE...PASSATEMPO CANICOLARE / PENTECOSTE DI ALTRI SCRITTORI CHE ANDANDO IN MASCHERA FUOR DEL TEMPO DEL CARNEVALE SONO SCOPERTI DA GIO GIACOMO VILLANI SENESE, ACCADEMICO ANSIOSO E INFECONDO (CONTINUAZIONE DELLA VIERA ALZATA)
PER AGEVOLARE LA CONSULTAZIONE SI PUO' ANCHE VISUALIZZARE QUI L'
"INDICE PARTICOLAREGGIATO DI VISIERA ALZATA E PENTECOSTE"





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LO SCUDO DI RINALDO (I PARTE)

ANTIPORTA

FRONTESPIZIO

[MANOSCRITTO ORIGINALE PREDISPOSTO PER LA STAMPA]

DEDICA DI SCIPIO GLAREANO A GIULIANO SPINOLA MARMI PATRIZIO GENOVESE (CON SUO RITRATTO)

LIRICA ENCOMIASTICA DI PAOLO ZAZZERONI A GIULIANO SPINOLA MARMI PATRIZIO GENOVESE

LETTERA DEL GLAREANO A VARI SIGNORI (SIGNIFICATO DELL'OPERA)

VATICINIUM ARITHMETICUM di FRANCESCO MARIA GIGANTI

EPIGRAMMA LATINO ALL'AUTORE di JOANNES RHODIUS

CAPITOLO I AL SIGNOR OVIDIO MONTALBANO: Scopo, ed Illustratione dell'Opera

[N. D. R. = MODA, ABBIGLIAMENTO, ACCONCIATURE, COSMESI MA PURE COSTUME, SOCIETA'...ADDIRITTURA SESSUALITA', CONTRACCEZIONE ECC. ECC.]

CAPITOLO II AL SIGNOR GIO: BATTISTA APROSIO: Vesti, e loro Origine. Uso qual deve essere

CAPITOLO III AL SIGNOR LAZZARO FERRO: Vestimenti de gli Antichi di che materia fussero. Quanto durassero. Chi fusse l'inventore delle vesti vane. Donne biasimate

CAPITOLO IV AL SIGNOR BERNARDO MORANDO: Come la Donna imparasse dal Diavolo l'inventione delle vesti vane, e perche volesse più tosto insegnarle alla Donna, che all'huomo

CAPITOLO V AL SIGNOR GIROLAMO BOSSIO: Il nome Homo appo i latini di che genere sia. Luogo di S. Pavolo spiegato contro le donne

CAPITOLO VI AL PADRE AGOSTINO LAMPOGNANI: Qual peccato fusse maggiore o quello di Adamo, o quello di Eva?

CAPITOLO VII AL SIGNOR PAVOLO VENDRAMINO: Se le Donne siano atte a gli esercitij delle Armi, e delle Lettere, e se perciò meritino di essere superiori a gli huomini

CAPITOLO VIII AL SIGNOR VETTOR CONTARINI: Qual sia la cagione, che poche Donne attendono all'essercitio delle Armi, e delle Lettere

CAPITOLO IX AL SIGNOR CORNELIO MALVASIA: Dell'Oro, e suo Potere con le Donne

CAPITOLO X AL SIGNOR CONTE CARLO BENTIVOGLIO: Che le Donne s'imparadisino nell'Oro

CAPITOLO XI AL SIGNOR SACRAMOSO SACRAMOSI: Onde proceda, che le Donne si lascino pratticar per casa le Raffaelle

CAPITOLO XII AL SIGNOR GUID'UBALDO BENAMATI: Se le Donne siano piacevoli, o crudeli: e se vendichino le ingiurie, che le son fatte

CAPITOLO XIII AL SIGNORE ANGELO CUNGI: Vesti colorate da chi pigliassero origine

CAPITOLO XIV AL SIGNOR GIO: BATTISTA CAPPONI: Quanto sia grande il lusso d'hoggidì

CAPITOLO XV AL SIGNOR BERLINGIERO GESSI: Se gli huomini in Donne, e le Donne in huomini possano trasformarsi

CAPITOLO XVI AL PADRE DON LUIGI NOVARINI C.R.: Se sia credibile, che una Donna possa esser giunta ad esser Sommo Pontefice. Malvagità de' Cortigiani scoperta. Mastro Grillo Medico insigne. Invidia cagione d'ogni male

CAPITOLO XVII AL SIGNOR HENRICO FUIRENIO DANO: Capelli lunghi. Se stiano bene alle Donne

CAPITOLO XVIII AL SIGNOR ALESSANDRO ADIMARI: Se stiano bene a gli Huomini

CAPITOLO XIX AL P. GIO: BATTISTA ANDRIANI GIESUITA: Quanto grande sia il lusso delle Donne ne' capelli. Che ecceda quello di Venere. Chiome posticcie se lecite à gli huomini. Se alle Donne

CAPITOLO XX A MONSIGNOR GIO: BATTISTA VERO: Quanto s'ingannino quelli, che si tingono i capelli

CAPITOLO XXI AL SIGNOR DANIEL BLANCK DANTISCANO: Qual colore convenga a capelli per bellezza maggiore

CAPITOLO XXII AL SIGNOR ALVISE PISANI GORZONE: Che la fronte debba portarsi scoperta

CAPITOLO XXIII AL SIGNOR CAVALIER CASSIANO DAL POZZO: Degli orecchini. Loro uso. Se siano segno di libertà, ò di servitù. Peso di essi. Forza delle orecchie donnesce nel sostenerli. Se sturino le orecchie alle Donne. Fanno uffitio di campanelli

CAPITOLO XXIV AL PADRE DON PRESIDIO ROMANO DE CRESCENZI MONACO DI S. GIROLAMO: Dell'imbellettarsi. Quanto disdica

CAPITOLO XXV AL PADRE GABRIELLO FOSCHI: Della barba

CAPITOLO XXVI AL SIGNOR GIACOMO LIPSIO: Del tormento delli mostacchj

CAPITOLO XXVII AL SIGNOR FRANCESCO TONDI: Quanto disdica alli Religiosi, & alle Religiose la coltura del corpo

CAPITOLO XXVIII AL PADRE FRA AGOSTINO PAVOLETTI: Dell'Oppressione della Virtù

CAPITOLO XXIX AL SIGNOR FRANCESCO MARIA GIGANTE: Quanto disdica alle Donne il portar le Poppe scoperte

CAPITOLO XXX AL PADRE DON LORENZO LONGO SOMASCO: Delle Unghie lunghe

CAPITOLO XXXI AL SIGNOR FRANCESCO BERNARDINO FERRARI: Dell' altezza de Zoccoli

CAPITOLO XXXII AL SIGNOR BALDASSAR BONIFACIO: Quanto sia disdicevole il Lusso nella Donna

CAPITOLO XXXIII A MONSIGNOR IACOMO ANTONIO CHIAVENNA: Della vanità de gli Huomini nel lussureggiare, e che la colpa di questo errore si debba attribuire alle Donne

CAPITOLO XXXIV AL SIGNOR GIULIO CENTURIONI DEL FU SIGNOR GIO: AGOSTINO: Quanto s'ingannino le Donne nel vestire di veste colorata di varii colori

CAPITOLO XXXV AL SIGNOR GIOVANNI ARGOLI: Deformità delle Donne moderne nel vestire

CAPITOLO XXXVI AL SIGNOR GIOVANNI COTTUNIO: Donna pudica qual sia. Carattere della Donna

CAPITOLO XXXVII A MONSIGNOR LELIO MANCINI: Che cosa siano le Donne. Un mazzo di Carte

CAPITOLO XXXVIII AL SIGNOR TOMMASO SPINOLA MARMI DEL SIGNOR GIULIANO: Qual Donna si debba eleggere nel matrimonio? grande, o picciola; bella, o brutta; dotta, od ignorante; giovane, o vecchia; vedova, o fanciulla; povera, o ricca; gobba, cieca, o Zoppa, &?

CAPITOLO XXXIX A MONSIGNOR GIULIO CLEMENTE SCOTTI: Dell'infelicità de' maritati

CAPITOLO XL AL SIGNOR PIETRO ZAGHIS: Chi sia manco infelice, o'l Marito, o la Moglie

XLI AL SIGNOR OTTAVIO FERRARI: Che le Donne siano cagion principale dell'infelicità del Matrimonio. Che rimedio possa trovarsi per poterlo felicitare

XLII AL SIGNOR MARCAURELIO SEVERINI: Delle Donne Gobbe

CAPITOLO XLIII AL SIGNOR AMBROGIO NEGRONE DEL SIGNOR GIO: BATTISTA: Se siano maggiori li tradimenti usati da gli huomini alle donne, o dalle donne a gli huomini

CAPITOLO XLIV AL P. D. LODOVICO ANTINORI C. R.: Del predicare alla Moda

RACCONTO DE' SOMMARI DE' CAPITOLI

INDICE DEGLI SCRITTORI CITATI NELL'OPERA

INDICE ACCURATISSIMO DELLE COSE NOTABILI RACCOLTO DAL SIGNOR D. MATTEO DEFENDI

[IMPRIMATUR, LICENZA, PRIVILEGI E ALTRI DATI DI STAMPA]