archivio fotografico bibl. Aprosiana

Al Palazzo Ducale di Genova, è stata allestita la mostra Arte e lusso della seta a Genova dal '500 al '700 un affresco del lusso e della gloria della Repubblica prima e della città dei grandi commerci poi, che esalta l'arte della SETA un comparto manifatturiero in cui a lungo primeggiò la stessa INDUSTRIA DI GENOVA dopo che i GENOVESI in avevano iniziato a primeggiare su quell'antichissima VIA DELLA SETA
che già i mercanti dell'IMPERO DI ROMA avevano frequentato con assiduità.
Si è trattato della prima mostra genovese dedicata ai tessuti, curata da Marzia Cataldi Gallo, storica dell'arte presso la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici della Liguria, e ha fatto parte delle manifestazioni de El Siglo de los Genoveses.
Centocinquanta i pezzi esposti (tessuti d'arredamento, abiti, paramenti sacri, accessori, oggetti preziosi, stipi e portiere dei più famosi casati) in 2 sedi, a Palazzo Ducale e nella Galleria Nazionale di Palazzo Spinola dove si è ricostruita la giornata di una nobile aristocratica, fra le ritualtà dell'eleganza.
Le caratteristiche delle manifatture tessili genovesi è stata caratterizzata dal cinquecentesco PIVIALE di velluto cremisi (dal latino pluvialis = "mantello da pioggia": nella liturgia cattolica "ampia veste a forma di mantello, aperta sul davanti e fermata sul petto da un fermaglio") per estendersi quindi agli abiti di nobildonne come Caterina Balbi Durazzo effigiata nel 1624 da Van Dyck (vesti ricamate a filo d'oro che costavano 2000 lire dell'epoca, quanto un veliero di 60 tonnellate), ai ricchissimi baldacchini di damasco ed ancora alle portiere con gli stemmi dei Doria e dei Pallavicino: prove tangibili dello splendore e della potenza di Genova come capitale mondiale della produzione tessile della seta.
Nell'ultimo quarto del '500, su circa 60.000 abitanti, erano attivi 15mila tessitori e 38mila erano le persone impegnate parzialmente nel settore, che portò enormi guadagni a famiglie come i Balbi e i Brignole-Sale ricchezze : noa a caso l'abbigliamento sfarzoso di Francesco I di Francia e Enrico VIII d'Inghilterra era caratterizzato da tessuti e velluti neri genovesi.