L'attesa da parte degli EBREI del MESSIA non ha mancato di suscitare POLEMICHE CRISTIANO CATTOLICHE incentrate anche su aspetti ironici. Una testimonianza eclatante fu offerta nel '600 dalla pubblicazione, da parte di un anonimo ma sicuramente personaggio legato alla Curia romana, di questa LETTERA (data da Costantinopoli, 21 ottobre 1666) in cui si dileggiava la CREDENZA DEGLI EBREI PER L'AVVENTO DEL MESSIA e specificatamente si menzionava il caso di "un giovane Ebreo di bella presenza", che, con scherno ma solo di una parte di correligionari mentre altri presero a seguirlo con devozione, "s'era spacciato pe'l vero Messia" (vedi sopra il frontespizio della pubblicazione in merito = Ma costui qui in un ritratto non era un impostore si trattava di: Sabbatai Zevi (Shabtaï Tzvi in ebraico; Smirne, 1626 – Dulcigno, 1676)un mistico ottomano che nato in una famiglia sefardita estudente di Yosef Eskapa, rabbino capo di Smirne, fondò la setta ebraica del sabbatianismo sì che nel XVII secolo venne considerato da molti ebrei come un Messia
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