cultura barocca
"Antiporta" (con ampia esplicazione critica moderna sulla sua significanza quale messaggio iconografico) del repertorio biblioteconomico del 1673 La Biblioteca Aprosiana qui integralmente digitalizzato e multimedializzato (intitolato come la "Libraria aprosiana" eretta in Ventimiglia) ove scrisse Aprosio a riguardo della chiesa e quindi del "sopraelevamento per la Libraria" (si possono anche qui consultare dal testo multimedializzato -voci attive in rosso- tutte le riflessioni dell'erudito in merito al complesso abbaziale) = ma analizza soprattutto l'incredibile lotta nel modificare una struttura religiosa nel passato ovvero lo scontro Aprosio - "Frate Tragopogono" per rivisitare architettonicamente il Convento di S. Agostino a Ventimiglia accorpandovi la prima "Prima Biblioteca Pubblica Ligure" (oggi però dopo danni vari per guerre dal '700 e la spoliazione Semino/-i voluta da Napoleone Bonaparte restaurata e rivisitata) all'epoca reputata da intransigenti conservatori ed oppositori impropriamente strutturata in un convento e peraltro non esclusivamente fratesca = considerando che per Aprosio "il Ventimiglia" il materiale culturale non doveva essere un previlegio dei pochi, appartenenti ai ceti dominanti, ma un bene di tutti in nome di una superiore proprietà di documentazione e preparazione anche di quanti non potevano permettersi spese gravose per acquistare libri finendo per dipendere, anche in merito alle informazioni più semplici, da ristretti ed esosi ristretti gruppi culturale e, soprattutto, per non cadere in truffe di vario genere pepetrate da professionisti veri ma soprattutto da ciarlatani e pure da pseudoreligiosi abili nell'"arte del raggiro" (proprio perché Pubblica e quindi maggiormente esposta a furti e danneggiamenti vari Aprosio prese provvedimenti superiori a quanto usuale onde tutelarne la conservazione = molti personaggi illustri la visitarono ma la loro memoria dipende da quanto scrisse Aprosio sì da non poter citare nomi di visitatori comuni su cui nulla registrò: merita comunque un cenno, per quanto non fosse un umile, G. D. Cassini futuro "Astronomo dei Re", condottovi, anche per conoscere Aprosio che gli fu mentore per vie di approfondimento in ambito genovese, dal suo istitutore G. F. Aprosio di Vallecrosia rettore di Vallebona [qualcuno potrebbe obbiettare che gli umili avrebbero fatta fatica ad avvalersi di una Biblioteca Aprosiana ove i testi scritti in latino erano forse più numerosi di quelli stampati in italiano = è un luogo comune e in buona parte condivisibile ma è da dire, come peraltro si vede da documenti notarili, che una certa conoscenza del latino era offerta da scuole, di matrice ecclesiastica (istituite su lasciti testamentari, la cui proliferazione divenne però poi col tempo causa di problemi sì da comportare una revisione da Napoleone Bonaparte) come nel caso di un ricco abitante seicentesco di Vallecrosia, tale Giovanni Aprosio figlio del defunto Marco, per cui appunto a Vallecrosia dal 1632 prese a sussistere una "Scuola Pubblica di leggere, scrivere ed elementi di Lingua Latina" (questi ultimi impartiti a pagamento e su richiesta) = chiaramente sussistevano tanti limiti a fronte della scuola per ragazzi di ceti abbienti e della lunga mancanza di scuole pubbliche per fanciulle ma alcuni motivati genitori di più larghe vedute ambizioni oltre che di maggiori disponibiltà economiche, non furono refrattari dallo spendere pur di potenziare anche nel latino la competenza dei figli, utile se non quasi necessaria specie per quanti nei borghi giunsero a ricoprire cariche pubbliche come quella di Sindaci sì da sapere scrivere oltre che calcolare riuscendo, pur nei limiti di quanto appreso, ad intendere il latino, lingua peraltro da giudicare basilare nel campo dell'epocale amministrazione]
Informatizzazione e digitalizzazione per Cultura-Barocca ad opera di Bartolomeo Durante

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