cultura barocca
INFORMATIZZAZIONE B. DURANTE DA FONTI VARIE SOTTO REGISTRATE

Nel novembre dell’anno 1897, presso i Mulini di Peglia, la Compagnia inglese: Woodhouse & Baillie, allestiva uno stabilimento per la produzione di energia elettrica da essere distribuita a Ventimiglia e Bordighera. L’anno successivo, alla prima turbina ne aggiungeva una seconda, che avrebbe dato forza motrice alla costruenda tranvia per Bordighera. La centrale funzionerà fino al 1936. Il Regio decreto del 14 marzo 1901 conferì alla società Woodhouse & Baillie l'autorizzazione ad esercire la tranvia elettrica che fu realizzata per una lunghezza di 5,750 km e venne inaugurata il 20 dicembre dello stesso anno[2]. La direzione di esercizio fu affidata all'ingegner Bernardo Zanolli. Il binario percorreva la strada provinciale ed avrebbe dovuto, nelle intenzione dei due investitori, raggiungere Mentone, posta subito oltre il confine francese, dove era in corso la realizzazione di una linea di collegamento con Nizza poi inaugurata nel 1902. L'autorizzazione a tale prolungamento, avanzata il 21 novembre 1899, non fu però mai concessa, lasciando la breve linea ligure isolata. Un altro collegamento avrebbe dovuto allacciare la linea con la tranvia Ospedaletti-Sanremo-Taggia, gestita dalla Società Tranvie Elettriche Liguri (STEL), imponendo di fatto una fragilità economica al sistema di tranvie della zona ciascuna rimasta isolata: nonostante i buoni risultati riscontrati nei primi venti anni di esercizio, la crisi economica degli anni 30 condusse alla chiusura dell'intera rete della Costa Azzurra, avvenuta fra il 1929 ed il 1933, e a quella della breve Ventimiglia-Bordighera, soppressa nel 1936 in favore di un autoservizio. Nel gennaio del 1902, veniva inaugurata la linea tranviaria Ventimiglia-Bordighera.Nel 1906, la Società depositava il capitale necessario a collegare con una tranvia Ventimiglia a Taggia, tanto che il 20 agosto del 1908, un Regio Decreto la autorizzava a prolungare la tranvia fino a Taggia e dall’altra parte fino a Ponte San Luigi. Il prolungamento per Taggia sarebbe stato realmente effettuato anche se questo concetto non è avallato, come invece scritto nel sito della "Cumpagnia d'i Ventemigliusi" donde qui in parte si attinge (stante a quanto pubblicato nel Memoriale intimo di Girolamo Rossi, , dalla "Cumpagnia" nel 1983, in collaborazione con l’Istituto Internazionale di Studi Liguri ove leggesi 1906 Maggio 5 - La Società Woodhouse e Baillie ha fatto deposito di L. 100/m. per la costruzione del Tram elettrico Ventimiglia, Bordighera, San Remo e Taggia. Non resta che a legare Garavan con Ventimiglia e poi ancora 1908 Agosto 20 - È stato sottoscritto il Regio Decreto che autorizza la ditta Woodhouse a prolungare la Tramvia da Ventimiglia a Taggia e da Ventimiglia al Ponte di San Luigi. ), da quanto leggesi su "wikipedia" alla voce Tranvia Ventimiglia-Bordighera supportata da vasta bibliografia , mentre il collegamento con Ponte San Luigi è abortito sul nascere. L’asperità della salita del Cavo ha fiaccato le velleità della Ditta inglese. Dapprima sopperì al collegamento elettricizzato per spingere il tram fino al centro cittadino, sito in Ventimiglia Alta, con un tram trainato a cavalli, che continuerà il servizio, dalla Stazione Ferroviaria alla Colla e al Funtanin, almeno fino al 1919; poi verrà soppresso.
Il capolinea di Ventimiglia era ubicato in piazza Vittorio Emanuele, ai piedi del centro storico. Percorso il ponte sul fiume Roia i tram elettrici imboccavano via Cavour attraversando longitudinalmente la città; al termine di questa, in corrispondenza del teatro romano, un ponte in ferro permetteva di scavalcare la ferrovia Genova-Ventimiglia raggiungendo Camporosso Mare e Vallecrosia, per arrivare infine Bordighera. Quest'ultimo abitato era anch'esso attraversato per intero, fino a raggiungere il capolinea orientale della tranvia sito in piazza Mazzini. Nel secondo dopoguerra, la concessione per la tranvia veniva acquisita dalla F.I.A.T., con la Società S.T.E.L., che impianterà la filovia ancora in funzione. La tratta verso il Confine con la Francia verrà assegnata alla S.A.T.I., che la servirà con autocorriere. La S.T.E.L., come la S.A.T.I. ed altre ditte provinciali minori, confluiranno nella pubblica “Riviera Trasporti"

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