cultura barocca
Inf. di B. Durante

RIPRODUZIONE A CURA DI BARTOLOMEO DURANTE

































Mnesiteo è uno degli eruditi citati nei Deipnosophisti da Ateneo il compilatore qui menzionato da A. Aprosio sulla base del volume:
Athenaeus : Naucratita, Athenaei Dipnosophistarum siue Coenae sapientum libri 15. Natale De Comitibus Veneto nunc primum e Graeca in Latinam linguam uertente. Compluribus ex manuscriptis antiquissimis exemplaribus additis: quae in Graece hactenus impressis uoluminibus non reperiebantur. ... , Venetiis : apud Andream Arriuabenum ad signum Putei, 1556 - 12, 288, 12 p. ; 2o - Marca (Z981) sul front. - Cors. ; gr. ; rom. - Segn.: \ast!6A-2A6,"2A6 - Iniziali e fregi xil - Impronta - i.ia s.ra s.i? tule (3) 1556 (R) - Marca editoriale: Samaritana al pozzo offre da bere a Gesu. Citta sullo sfondo. Motto: Quicunque biberit ex hac aqua, non sitiet in aeternum.
Conti, Natale, sopra menzionato alla latina Natale De Comitibus, nacque a Milano nel 1520, studiò a Venezia e fu precettore di Francesco Panigarola, compose per Cosimo de’ Medici un poemetto in esametri sulle Ore del giorno e compilò la traduzione di alcuni classici tra cui appunto Athenaei Dipnosophistarum siue Coenae sapientum libri 15.
Le Mythologiae sono però la sua opera più conosciuta che contò numerose riedizioni: dopo la prima, edita da Manuzio nel 1551 e ristampata ancora ai tempi del Conti nel 1568 con dedica a Carlo IX re di Francia e nel 1581 con chiose di Geoffroy Linoicer: alla
C.B.A. di Ventimiglia si custodiscono le Natalis Comitis Mythologiae, sive Explicationis fabularum, libri decem: in quibus omnia prope naturalis & moralis philosophiae dogmata contenta fuisse demonstratur ..., Coloniae Allobrogum: Crespin, Samuel, 1612).
Sebbene poco sia noto della vita dell’autore le dediche costanti a Carlo IX farebbero supporre un suo soggiorno in Francia ove l’opera ebbe immediata e duratura fortuna (la prima traduzione in francese è del 1604), già nell’ambiente della Pleiade (ritroviamo così gli dei di Conti ad esempio nell’entrata trionfale di Carlo IX a Parigi del 1572 e nell’incoronazione di Elisabetta d’Austria dello stesso anno). Rispetto ai mitografi contemporanei Conti, pur utilizzando fonti analoghe, si dimostra più attento alla letteratura greca degli epigrammi, agli idilli e all’ekphrasis e predilige un tipo di narrazione del mito più legato a modelli letterari che puramente filologici o divulgativi. Nell’introduzione infatti dedica un lungo paragrafo al significato delle favole antiche, al loro metodo di composizione, agli artifici della retorica ispirandosi al noto motivo dell’ut pictura poesis. Anche all’interno del libro, a differenza di Giraldi e Cartari, abbondano spiegazioni allegoriche dei miti condotte secondo i tre metodi indagati da Seznec: l’esegesi storica, morale e fisica, con sfumature neoplatoniche più accentuate rispetto a quelle riportate dai suoi colleghi [Caterina Volpi].


Vissuto nel II-III secolo d.C., Ateneo, nato a Naucrati in Egitto da famiglia greca, si trasferí nella Roma imperiale per insegnare la lingua e la cultura greca ai rampolli delle famiglie di notabili. La sua enciclopedica cultura ci ha permesso di venire in possesso, attraverso il capolavoro I Deipnosofisti, di centinaia di frammenti di commedia e lirica greca altrimenti destinati all'oblio. I Deipnosofisti rappresentano la monumentale raccolta di una brillante conversazione conviviale tra dotti commensali [Mauro Emiliano, grammatico, Alceide d'Alessandria, musico, Amebeus, suonatore d'arpa e cantante, Arrian, grammatico, Teodoro il Cinico, detto Cynulcus, filosofo, Dafno di Efeso, fisico, Democrito di Nicomedia, filosofo, Dionisocle, fisico, Galeno di Pergamo, fisico, Publio Livio Laurense, ufficiale pontificio romano, Leonida di Elis, grammatico, Magnus, un Romano, Masurio, giurista poeta e musico, Mirtilo di Tessaglia, grammatico, Palomede l'Eleatico, lessicografo Filadelfo Ptolemaeusi, filosofo, Plutarco d'Alessandria, grammatico, Pontiano di Nicomedia, filosofo, Rufino di Nicea, fisico, Ulpiano di Tiro, giurista ed ufficiale Romano, Varus, grammatico, Zoilus, grammatico] occasione e pretesto per impensabili divagazioni che offrono la piú ampia raccolta di notizie sulla vita, i costumi, la cultura del mondo antico, trasmessa dalle letterature greca e latina. Giorgio Pasquali definí quest'opera la fonte piú ricca per la conoscenza della cultura greca. I I Deipnosofisti rappresentano il punto di arrivo di una tradizione letteraria che nel Simposio di Platone vanta il suo modello insigne. Nei 15 libri dell'opera, Ateneo riferisce a un amico le conversazioni che hanno luogo, nel corso di un ipotetico quanto interminabile convito, fra una trentina di commensali, rappresentanti dei piú disparati rami del sapere. Di qui un poliedrico, affascinante caleidoscopio di notizie rare, aneddoti, arguzie, peculiarità di ogni genere: una miniera di curiosità di estremo interesse e ineguagliabile importanza, anche e soprattutto per le innumerevoli citazioni di autori antichi. Eloquenti le cifre: quasi 1.500 frammenti, di piú o meno ampio respiro, di storici, grammatici, filosofi, musici, ma non meno di poeti, specialmente comici, dei quali si menzionano piú di mille drammi (in gran parte perduti) per un totale di oltre 10.000 versi [Ateneo: I Deipnosofisti. I dotti a banchetto, Prima traduzione italiana commentata su progetto di Luciano Canfora, introduzione di Christian Jacob. Voll. I-IV, Roma: Salerno Ed. 2001. CXXIV, 2050 p., 16 inserti fotografici f.t. [voll. I-III]; 774 p., 8 tavole f.t.]
Aprosio, fra le versioni latine al suo tempo consultabili, dovette compulsare, oltre ad un'edizione curata da
Natale Conti, la sottostante elencata opera del XVII secolo:
Athenaeus : Naucratita, Athenaiou Deipnosophiston biblia pentekaideka. Athenaei Deipnosophistarum libri quindecim. Cum Iacobi Dalechampii Cadomensis, Latina versione: necnon eiusdem adnotationibus & emendationibus, ad operis calcem reiectis. Editio postrema iuxta Isaaci Casauboni recensionem ..., Lugduni : sumptibus Ioannis Antonii Huguetan, & Marci Antonii Rauaud, 1657 - 52, 812, 48 p. ; 2o. - Marca (Sfera armillare in cornice fiancheggiata da Tolomeo e Euclide. Motto: Universitatis rerum ut pulvis in manu Iehovae), calcogr. sul front. - Front. stampato in rosso e nero - Le pp.733-736 erroneamente numerate 737-740 - Segn.: a6 2*-3*6 4*-5*4 A-3M6 3N4 3O-4C6.