INFORMAT. B. DURANTE

L'interpretazione POMPONIA fu suggerita da N. Lamboglia in Il Civico Museo "Girolamo Rossi" e le altre collezioni locali di oggetti albintimiliesi, in "Rivista Ingauna Intemelia", 4 (1838), p.170, n.8: interpretazione quindi ripresa da molti studiosi oltre che dallo stesso Lamboglia in Ventimiglia Romana, Bordighera, 1964 (lavoro poi ripreso ed aggiornato assieme a F. Pallarés: pp.147, figura 125) e ancora da Giovanni Mennella in Supplemento agli Indici onomastici di CIL (Liguria - Alpes Maritimes) in "SupplIt.", n.s., 1 (1981), p.195 (oltre che nel suo Lapidario del nuovo Museo Archeologico di Ventimiglia in "Epigraphica", 52, 1990, p.229. La lettura POMPEIA è dipendente dall'idea di confortare vieppiù testimonianze di una presenza, peraltro già provata, di POMPEII in Ventimiglia romana [l'appiglio critico è suggerito dal fatto che "tendenzialmente" ma non "necessariamente" l'abbreviazione per Pompeius sarebbe di 4 lettere (Pomp) e per Pomponius di 6 cioè Pompon]: si tratta comunque di una lapide funeraria in cui l'innamorato sposo Lucrezio Trophimus ricorda ai posteri la dolorosa perdita della venticinquenne sposa POMPONIA (o POMPEIA) NICENA