L' antiquario ed erudito GIOVANNI BATTISTA CASALI nel XVII secolo lascị scritto in un suo VOLUME che gli ARUSPICI e i SACERDOTI di ROMA ANTICA si servivano degli STRUMENTI RIPORTATI NELL'IMMAGINE (tratti da una calcografia della sua opera) per scrutare nelle viscere degli animali immolati durante un sacrificio per trarne VATICINIO: di questi STRUMENTI, provenienti dalle sue investigazioni archeologiche, l'autore denunciava la conservazione in un suo privato MUSEO