informatizzazione a cura di B. Durante

Il moderno FAUTORE della Biblioteca Aprosiana fu però, probabilmente, NICOLA ORENGO sulla cui figura sarebbe doveroso svolgere studi sempre più approfonditi.
Egli resse la prestigiosa carica di BIBLIOTECARIO dal 1921 al 1933 dando all'istituzione un grande impulso, recuperando libri ritenuti samarriti, altri ancora ritrovandone attraverso peripezie non prive di rischi.
Fu peraltro il primo vero esperto di biblioteconomia moderna che abbia lavorato all'APROSIANA: è per questa ragione che dal suo indefesso lavoro derivarono i primi funzionali schedari adatti alle nuove esigenze scientifiche.
Grazie ad un contributo del Ministero della Pubblica Istruzione, l'ORENGO fu anche in grado di aumentare sino a 9169 unità il patrimonio librario.
Sempre all'ORENGO è peraltro da attribuire un'altra notevole impresa per la salvaguardia della Libraria.
Questa, nel 1931 fu sfrattata dalle autorità dal locale in cui aveva trovato posto per cedere i suoi locali a pochissimi studenti della locale scuola ginnasiale.
Senza indugiare l'ORENGO si appellò alla Soprintendenza Bibliografica, alla Direzione Generale Accademie e Biblioteche ed infine al Ministero della Pubblica Istruzione.
In forza del suo pronto e assiduo impegno i libri, già soggetti a troppe disavventure, poterono così ritornare nel sito ideale donde erano stati così repentinamente espulsi.