Così nel '400 l'erudito bizantino Manuele Crisolora descrisse il fenomeno ancora considerevole dei Pellegrinaggi ai luoghi santi di Roma: "E' davvero straordinario veder giungere qui dalla Spagna, dall'Iberia, dalla Gallia, dalle isole britanniche o dalle regioni ancora più a occidente, se mai ne esistono, o più a settentrione e poi ancora dalla Germania, dalla Sarmazia, dalla Pannonia, alcuni anche dalla Grecia e dall'Asia, e dal qualunque altro luogo (chi mai potrebbe elencarli tutti) non solo uomini di ogni età e condizione, ma anche donne attraverso tante strade, tanti pericoli, tante fatiche, freddo, fango, polvere, calura soffocante, stenti, per venerare l'urna, il sepolcro, la tomba degli apostoli, e per di più da lontano dietro cortine e cancelli, per invocarli ad alta voce salvatori, signori e soli, come ho già detto, di tutto il mondo, con il volto e il capo nella polvere, sul suolo, sulle pietre e sulle barriere di ferro che cingono i sepolcri, per esprimere la loro riconoscenza a tanti anni dalla loro predicazione, per la pesca e la liberazione dall'errore e dalle tenebre".
immagine tratta da "OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE: ALLOGGIARE I PELLEGRINI": AFFRESCO DI DOMENICO GHIRLANDAIO (FIRENZE, S. MARTINO DEI BUONOMINI)