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Erino Viola nel suo prezioso saggio (edito in "Rivista Ingauna e Intemelia" , 1969-1970, edito nel 1995) col titolo di Culto e tradizione per il Santo Patrono di Ventimiglia: San Secondo riporta un documento del XVII secolo tratto dal libro della Magnifica Comunità atti del Comune laddove si legge: Sabato 26 Dicembre 1643 festa di S. Stefano in Lobia Comuni [Loggia del Comune]/ In presenza del Magnifico Stefano Moroni Capitano, presenti tre sindici della Comunità, undici membri del Consiglio e 23 membri del Parlamento si esamina la richiesta dei GOVERNATORI DELLA CONFRATERNITA DI S. SECONDO MORTE E ORAZIONE E SUFFRAGIO DEI DEFUNTI, i quali chiedono che per poter fabbricare il loro ORATORIO in vicinanza della Cattedrale stessa, sia loro consentito di servirsi di una parte del Cimitero Comunale in quanto "tutto il sito che occuperanno lo ridurranno a sepoltura e commodo e beneficio universale di tutti in qual modo di presente serve, con minor dispendio de poveri, più honorevolezze, maggior decoro e ornamento della città et a total culto di Sua Divina Maestà da la quale riceveranno remuneratione di tranquillità e prosperità alli maneggi comuni" .
Di seguito (p.174) lo stesso Viola annota: "La Compagnia della Misericordia, trasformata poi in confraternita, venne fondata nel 1610 e officiava in cattedrale. Dal 1643, col deliberato della Magnifica Comunità, viene concessa la chiesuola intitolata a S. Salvatore assai antica e citata in una carta del 1565. Nel 1650 il nobile Antonio Porro cedeva la sua casa per la costruzione dell'attuale ORATORIO, che è intitolato appunto a S.SECONDO, ORAZIONE E MORTE..." (IMMAGINE TRATTA DA STESSO LAVORO DEL VIOLA: NELLA STESSA SI VEDE UN PARTICOLARE DELLA FACCIATA CON IN UNA NICCHIA LA STATUA DEL SANTO PATRONO )