TANA O CAVERNA DELLA GIACHEIRA

Dati catastali : 3 Li/Im
Provincia : Imperia
Comune : Pigna
Località : Marellae
Quota ingresso : 580 m slm
Sviluppo : 74 m
Profondità : 21 m
Cenni geo-morfologici.
La cavità si apre sulla sinistra orografica del rio Muratone, affluente del Nervia. L'apertura della caverna è una semplice fenditura verticale che si trova alla base di una parete di calcari nummulitici appartenenti al Luteziano (periodo Eocenico: circa 50 milioni di anni fa). Ha colore bigio azzurrastro.
Itinerario:
Dall'Aurelia, provenendo da Bordighera o Ventimiglia, si entra nella strada provinciale del Nervia per dirigersi verso l'alta valle fino a raggiungere il paese di Pigna.
La grotta si raggiunge in circa quarantacinque minuti di comodo cammino, seguendo la medievale mulattiera che, partendo dal centro abitato, conduce al passo Muratone. Dopo circa due chilometri e mezzo sulla sinistra orografica del rio Muratone, leggermente piú in alto rispetto al piano stradale e immediatamente prima di oltrepassare un ponticello sul rio Corvo, è ben visibile l'apertura della grotta.
Descrizione
L'apertura della caverna immette in un breve corridoio iniziale che porta sull'orlo di un vasto pozzo profondo 13 metri. Le informazioni piú importanti ci sono date da un celebre geologo ligure, Arturo Issel, che visitò la grotta nel 1887. Il suolo della camera che si apre alla base del pozzetto è ricoperto da uno strato di pietre buttate da occasionali visitatori, e l'eco che si sente ha fatto nascere la leggenda, tra gli abitanti di Pigna, che lunghissime gallerie potrebbero portare nella grotta di Buggio. Alla base della parete opposta al pozzo si aprono due passaggi a un'altezza di circa 4 metri l'uno dall'altro: sono due cunicoli paralleli lunghi 6 metri separati da un diaframma roccioso, che si ricongiungono in una sala interna. Il passaggio piú comodo è a destra all'altezza del suolo. Usciti dal cunicolo, ci si trova in una saletta lunga una decina di metri, in cui si aprono alcune conche piene d'acqua. Procedendo carponi si supera un altro angusto cunicolo che porta in una terza stanza dalla volta bassa e priva di stalattiti. Una galleria discendente da est a ovest, dal suolo melmoso, conduce, dopo un percorso di 6-7 metri, nel punto piú profondo dove si apre una spaccatura verticale in cui rumoreggia un corso d'acqua. Da evidenziare il ritrovamento di frammenti ossei sia animali che umani sparsi per tutta la grotta. Infatti la Caverna della Giacheira contiene in sé un vero mistero poiché è tutt'ora da spiegare come i reperti siano stati ritrovati a 13 metri di profondità dall'ingresso. L'ipotesi piú verosimile è che anticamente la cavità avesse un'altra apertura ora occlusa dalle colate stalagmitiche e dai detriti che ricoprono il pendio alla base della parete rocciosa.