ANGIOINI ED ARAGONESI

Nome di diverse casate francesi derivato dalla regione dell'Angiò nella Francia di Nord-ovest.
Si ritiene suo capostipite Folco I il Rosso (888-938) che ottennne per la famiglia il titole di conti, stabilendo una supremazia sulla regione che si era già affermata con suo padre Ingelger. I discendenti di Folco (Goffredo I Grisegonelle, morto nel 987, Folco III Nerra,987-1040, Goffredo II Martello, 1040-1060) espansero il territorio della contea sino al Maine ed al Vendome.
Morto senza discendenti Goffredo II, la contea pervenne al ramo dei Gatinais visconti di Orléans: Goffredo il Barbuto (m. 1096), Folco IV (m.1109), Folco V il Giovane (1109-'29) che, sposata in II nozze Melisenda, figlia di Baldovino II ed erede al trono di Gerusalemme, diventò re di Gerusalemme (1131-'42) affidando la contea al figlio Goffredo V il Bello detto Plantageneto (1129-'51).
Questi si unì a nel 1129 a Matilde d'Inghilterra, figlia del sovrano Enrico I, inserendo così l'Angiò nell'orbita inglese: il figli Enrico Plantageneto fu re d'Inghilterra ed i suoi successori controllarono la contea sino al 1214 quando il re francese Filippo il Bello la recuperò alla sua corona.
Luigi IX poi (1246) concesse la contea d'Angiò al fratello CARLO I col quale iniziò la II casata angioina. Questi, guelfo e paladino della chiesa romana contro il presunto cesaropapismo svevo ghibellino, ampliò il potere della dinastia assicurandosi il controllo del Maine e della PROVENZA (di cui divenne conte): successivamente si impadronì della contea di Hainault (o Hennegau (1256) nelle Fiandre ed ancora di vari domini nel BASSO PIEMONTE che, con estrema preoccupazione della nobiltà locale e soprattutto dei patrizi intemeli di parte ghibellina, lo indussero a spingersi, pur episodicamente, verso le vie del Nervia e soprattutto del Roia che sarebbero state assoggettate in tempi successivi dagli ANGIOINI.
In un crescendo di contrasti, seppur non senza opposizioni, completò la sua fortuna di conquistatore ottenendo il titolo di RE DI SICILIA (1266), annettendosi in Grecia il PRINCIPATO DI ACAIA ed occupando provvisoriamente TUNISI come conseguenza della VII CROCIATA (1270) guidata da suo fratello. Per le imprese nel napoletano di CARLO I D'ANGIO' (la cui importante linea dinastico-ereditaria incise fortemente sulle vicende di STATI e CASATE) ebbe quindi origine il ramo degli Angioini di Napoli o di Sicilia (1266-1381); dopo la rivolta del Vespro (1282) gli ANGIOINI avrebbero però perduta la SICILIA, destinata a passare sotto il controllo dei loro storici nemici ARAGONESI, pur continuando a controllare il REGNO DI NAPOLI intanto in FRANCIA, con il matrimonio (1290) tra Margherita, figlia di Carlo II lo Zoppo, e Carlo di Valois il titolo comitale passava al ramo collaterale degli Angiò-Valois estintosi nel 1481: la contea, intanto eretta a ducato, ritornò allora sotto il controllo diretto del Regno di Francia.
Dai figli del primogenito di Carlo I, Carlo II lo Zoppo (1285-1309) ebbero origine nuove dinastie angioine.
Roberto I il Saggio (1309-1343) ereditò il regno del padre continuando la dinastia degli Angioini di Napoli che si estinse nel 1382 con Giovanna I.
Carlo Martello (1290-'95) riuscì ad insediare la casata sul trono ungherese, alla morte di RE LADISLAO (contro cui, per frenare l'espansionismo angioino nel Ponente Ligure era stato organizzato un vasto piano diplomatico militare), venne continuata da Carlo Robero (o Caroroberto), 1308-1342, e da Luigi I il Grande(1342-1382): il titolo regale passò quindi all'imperatore Sigismondo di Lussemburgo. Filippo I, acquistò il titolo di principe di Taranto e di Acaia (1294-1331) iniziò la dinastia degli Angioini di Taranto estintasi nel 1373.
Infine Giovanni, Principe di Acaia e duca di Durazzo (1318-1333) diede origine alla casata degli Angioini di Durazzo che con Carlo III ottenne il reame di Napoli (1381) usurpato da Giovanna I: questo ramo si estinse nel 1435 con Giovanna II.
I re di ARAGONA (ARAGONESI) aggiunsero ai loro domini la Catalogna (1137) le isole Baleari (1229-32), il regno di Valenza (1238).
Dopo il matrimonio di Pietro III d'Aragona con Costanza figlia del re Manfredi gli Aragonesi si proposero come eredi della corona di Svevia.
Conquistarono allora la Sardegna (1305) e la Sicilia (1302) la cui corona fu assunta da un loro cadetto, col titolo di re di Trinacria, cioè Federico III.
Queste scelte politiche, maturate da una linea dinastica che li legava in qualche modo ai GHIBELLINI finirono naturalmente per contrapporre gli ARAGONESI agli ANGIOINI (di cui era ufficiale la posizione antisveva e quindi GUELFA): le opposizioni tra i due potentati, come si ricava dall'esame di una CARTA STORICO-POLITICA del XIII sec., si espressero un pò su tutto lo scacchiere del Mediterraneo e non, compresa un pur sporadica contrapposizione, quali signori del DUCATO DI ATENE, degli ARAGONESI agli ANGIOINI che controllavano invece, nel Pelopponeso, il PRINCIPATO DI ACAIA.






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