cultura barocca
Inf. B. D. Nel segreto più assoluto, portando con se stesso questo secondo quadro -senza verosimilmente dir nulla al padre di Maritza- e alla fine liberandosene in Europa del pari senza plausibilmente nulla dire su chi fossero i personaggi, il pittore Ender, un po' per il denaro ricevuto dall'acquirente ed altresì per la propria nomea, magari non del tutto comportandosi coerentemente con quanto promesso ma certamente mettendo, data la lontananza e l'anonimato, a poco rischio le fanciulle, ci ha tramandato la splendida effigie delle due fanciulle, indubbio splendore, con altre forse, dell'isola di Milo [ da vari dati e molteplici convergenze sembrerebbe in effetti trattarsi di = Johann Nepomuk Ender (Vienna, 3 novembre 1793 – Vienna, 16 marzo 1854) pittore austriaco: studiò presso l'Accademia di Vienna, e quando raggiunse la maggiore età vinse quattro premi. Nel 1818-1819, si unì insieme a lui István Széchenyi per fare dei viaggi in Turchia e in Grecia. Nel 1820, si recò in Italia, e a Firenze e a Roma dal produsse un certo numero di opere bibliche e storiche. Dopo aver trascorso un anno a Parigi, ritornò nel suo Paese natale nel 1827, dove si dedicò principalmente di pittura storica, e di insegnamento presso l'Accademia che frequentò da giovane 1829-1850].

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