cultura barocca
Vedi Chiesa/Convento di S. Agostino di Ventimiglia che nel lato est ospitò la "Libraria di Aprosio" (quadrangolo attivo) COSI' IL PITTORE GENOVESE DOMENICO PIOLA ED IL BRAVO QUANTO SVENTURATO E TRAGICO INCISORE DI BADALUCCO OVVERO GIO. MATTIA STRIGLIONI RAPPRESENTARONO UNO SPACCATO DELLA VENTIMIGLIESE BIBLIOTECA APROSIANA OVVERO QUELLA STRUTTURA SAPIENZIALE CHE AVREBBE DOVUTO ESSER LA "TROMBA DELLE ALTRUI GLORIE" = vedi anche qui la Battaglia del Convento del 1748 e la devastazione della "Libraria" ma anche altre cause belliche e non di dispersione sia del patrimonio librario che museale quanto della maggior parte delle opere della Quadreria nonostante quanto allestito da Aprosio gran bibliotecario ma anche collezionista a tutto tondo sia di ritrattistica che d'altre opere e di oggettistica antiquaria e classica oltre che corrispondente coi massimi antiquari/collezionisti dell'epoca italiani e stranieri contro saccheggi e furti e principalmente vertente su un " Breve del 30 gennaio 1653 di Papa Innocenzo X comportante una serie di severissime sanzioni ecclesiastiche non solo per chi avesse rubato libri, quadri, monete o reperti vari ma anche (vedine qui copia del testo originale e sua traduzione) a scapito di quanti attraverso i secoli li avessero sottratti, asportati, o solo prestati, per qualsiasi ragione e a qualsiasi titolo, sì da portarli lontano dalla sede originaria di conservazione sì da esser colpiti dalla più temibile delle scomuniche, quella "latae sententiae" = visualizza anche ciò che oggi resta della OGGI RESTA DI QUELLA CHE FU LA RICCA "QUADRERIA - PINACOTECA", espressione oltre che degli interscambi con eruditi lontani -che mai probabilmente si sarebbero conosciuti de visu- dei contatti aprosiani con artisti vari e soprattutto con i PITTORI E INCISORI GENOVESI ma anche organizzata per finalità simbolico cromatice attorno al QUADRO DI ANGELICO APROSIO REALIZZATO DA CARLO RIDOLFI STRATEGICAMENTE DOMINANTE SUI RITRATTI DEGLI ALTRI PERSONAGGI NELLE ORMAI IMPROPONIBILI GEOMETRIE OTTICHE DELLA SALA DELLA BIBLIOTECA ORIGINARIA STRUTTURATA NELL'INTERAZIONE FRA SCANSIE DEI LIBRI, QUADRI, REPERTI MUSEALI, RACCOLTE VARIE = in merito alla barocca propensione di molti [Aprosio compreso e peraltro assai interessato nei riguardi delle arti figurative] ad una interazione fra letteratura e arti figurative [nella parte inedita Biblioteca Aprosiana si conservano per es. due sonetti in dialetto genovese di Fulgenzio Baldani che incita Domenico Fiasella "il Sarzana" a terminare il suo ritratto] entro il repertorio biblioteconomico aprosiano analizza qui la figura del poeta napoletano Antonio Muscettola, la stampa della sua La Belisa Tragedia (p. 476, n. 5) al cui "abbellimento" come scrisse Aprosio concorsero il pittore Domenico Piola e l'incisore di Badalucco Giovanni Maria Striglioni [i due artisti che allestirono l'antiporta del volume La Biblioteca Aprosiana del 1673]: vedi poi qui del Muscettola (p.477) il sonetto Ai Signori Gio Mattia Striglioni e Domenico Piola, per haver'istoriato alcune sue Poesie e quindi leggi pagina 478 il sonetto di ringraziamento per le lodi inviato al Muscettola dallo Striglioni = il Muscettola a testimonianza della costumanza epocale di scambiarsi ritratti fra corrispondenti inviò ad Aprosio il proprio ritratto (p. 473) accompagnato da un sonetto che si conclude nella seguente p. 474 dietro cui subito segue altro sonetto questa volta dell' autore dell' "Ercole Gallico" cioè Girolamo Graziani ed al quale succede un tetrastico latino dell'erudito di Cremona L. Legati (pag. 475).

TESTO ED INFORMATIZZAZIONE A CURA DI BARTOLOMEO EZIO DURANTE

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