cultura barocca
VENTIMIGLIA = STAMPA DA UNA LITOGRAFIA DEL 1837 DI N.M.J.CHAPUY

Giovanni Paolo Fenoglio, medico di Dolceacqua fu autore di diverse opere: per un certo periodo risiedette a Milano in qualità di medico personale dell'Arcivescovo di Milano (dal 1693 al 1699) Federico Caccia, il cui nome si lega all'inaugurazione del Sancarlone la gigantesca statua eretta a memoria imperitura di San Carlo Borromeo.
Giovanni Paolo Fenoglio, che ritornò periodicamente alla terra natia, in una delle sue pubblicazioni inserì un elogio per Domenico Antonio Gandolfo (che lo ascrisse tra gli Eruditi dell'area intemelia che parteciparono alle riunioni letterarie da lui patrocinate) entro l'opera Elogium epitalamicum in nuptiis..., Niciae, Romeri 1684 del discepolo di Aprosio ed ormai secondo bibliotecario della "Libraria" intemelia scrivendo "...illa Bibliotheca Aprosiana nunc a perspicacissimo Gandolfo illustrata tot voluminibus referta ut saeculorum opus videatur et iure merito litterarum Oceanus ac mirandum Minervae Theatrum possit appellari"
ma può altresì essere interessante ricordare come questo letterato, probabilmente per "consolare" Ventimiglia, o più esattamente il suo ceto egemone, a fronte della separazione delle sue ville orientali nella Magnifica Comunità degli Otto Luoghi nella sua pubblicazione forse migliore o comunque all'epoca più nota (Gio. Paolo Fenoglio, Encomiis condecorata Panegyris, dicata Io. Stephano episcopo Vintimiliensi, Niciae, Romeri, 1695) abbia trascritto un carme latino filoventimigliese qui proposto, per sua parte, in traduzione libera:
"Rallegrati di questa gloria
O Ventimiglia
Capo della Liguria occidentale.
I centri vicini sono solo membra,
Sono soltanto grazioso ornamento
Per il tuo dominante splendore.
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Alcuni
[cittadini di Ventimiglia] brillarono per valore,
Altri per cultura, ed altri per devota pietà,
Questi ultimi chiusi nei sacri Chiostri O nello sfavillare della potestà vescovile
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