CREDITI 17

Nel 1632 morì SIGISMONDO III di VASA re di Polonia che con il re di Svezia aveva concluso una pace dopo anni di conflitti per la supremazia sul Baltico.
Gli succedette il figlio LADISLAO IV, nato nel 1595, che nella circostanza fu eletto senza alcuna opposizione convinti che proseguisse la politica pacifica del padre; ma appena sul trono cambia radicalmente atteggiamento.
Sigismondo II il nonno, pur rimanendo cattolico aveva introdotto blandamente la Controriforma e il paese convisse pacificamente con cinque confessioni (cattolica, calvinista, luterana, ortodossa e ebraica). Fu considerata la Polonia perfino un rifugio dai liberi pensatori e dai dissidenti delle chiese ufficiali degli altri stati.
Con il figlio Sigismondo III (piuttosto remissivo) la nobiltà tornò a voler imporre il cattolicesimo, fino a che la Polonia non divenne in questi ultimi anni uno dei maggiori baluardi della Controriforma. Con queste tendenze dell'alta nobiltà, Sigismondo III, fu spinto a fare tentativi espansionisti (approfittando della crisi che sconvolse la Russia) contro la nascente dinastia dei Romanov, perdendo la guerra; poi con la Svezia, conclusa anche questa disastrosamente con la pace (mediatore Richelieu) ma anche con la perdita di molti importanti territori e la supremazia sul Baltico diventati appannaggio della Svezia. Due negative avventure che fecero diventare più realistico e anche più pacifico Sigismondo III fino alla fine dei suoi giorni.
LADISLAO, che scomparirà nel 1648, invece mutò radicalmente politica.
La conseguenza fu quella di far ritornare la Polonia in guerra che in seguito, con la Rivolta dei Cosacchi (che erano stati tutti ridotti a servi) del 1648, fece perdere alla Polonia anche l'Ucraina a favore della Russia; subito dopo la Guerra del Nord (due guerre contemporaneamente contro Russia e Svezia) del 1655-60 determinò una riduzione dell'egemonia polacca nel Baltico; e infine la guerra di successione e tre successive spartizioni (1772-1793 e 1795) portarono lo stato polacco alla distruzione, alla frammentazione, alle divisioni interne e, da quel momento divenne un campo di battaglia di conflitti infiniti fino ai nostri giorni.
Morto nel 1648 Ladislao IV gli succedette il fratello GIOVANNI II CASIMIRO, che non abbandonò la politica espansionistica del fratello, anzi nei suoi 20 anni di regno, la proseguì creando agitazioni sia all'interno che all'esterno, subendo però delle gravi sconfitte dalla Svezia, dalla Russia e dai Turchi.
Una politica interamente fallimentare fin da questo inizio di regno, quando i cosacchi, ridotti dal fratello a servi, si rivoltarono e sconfissero i polacchi che perdettero così a favore dei Romanov l'Ucraina.
Quindi nel 1655-1660 la Guerra al Nord, determinò una riduzione dell'egemonia polacca sul Baltico.
Il regno ne restò assai indebolito così che, dopo la fine del successore, la corona passò nuovamente nel 1683 a un sovrano straniero, Augusto II di Sassonia, che, utilizzando le forze polacche, sferrò la "sua" Guerra del Nord, stremando il paese fino alla guerra di successione monopolizzata poi solo dalle potenze straniere (soprattutto Francia e Russia, in seguito Germania) che iniziarono a spartirsela a rotazione in alternanti periodi molto drammatici per la Polonia.


cicloide = dal gr. kukloeides, derivato di kuklos vale a direè "cerchio" : agg. scient., di forma tondeggiante - sostantivo femminile geom. [cfr. fr. cycloide, 1639] = curva piana descritta da un punto rigidamente collegato a un cerchio che rotola nel piano lungo una retta fissa.


Mons. Francesco Durazzo, Vescovo di Brugnato il 27-IV-1640, fu figlio di Giovanni Battista Patrizio Genovese: Agostino Schiaffino nelle Memorie di Genova (1624-1647) [ da "Quaderni.net - editoria on line"] ne parlò direttamente in merito al biennio 1639 - 160 scrivendo: "...17 - Li 18 febraro [1639] vien nuova di Roma che il Pontefice habbi dato il Vescovado di Brugnato a Francesco Durazzo, nobile genovese figliolo di Gio Battista, a richiesta del Cardinale di questo cognome, Arcivescovo di Genova, suo cugino..... 13 - L’ultimo di marzo [1640] colle galee della Republica, ritorna di Roma Monsignor Francesco Durazzo, Vescovo di Brugnato e figliuolo del Doge, per passare alla ressidenza della sua chiesa....
La fortune del Vescovo dipesero comunque sempre dall'augusto genitore Giovanni Battista: quest'ultimo (*1565 ca., + Genova 28-V-1642, sepolto nella Chiesa della Consolazione di Genova) eletto Doge della Repubblica di Genova il 28-VII-1639 e terminato il mandato il 28-VII-1641, fu Provvisore del Vino nel 1607 e nel 1613, Membro della Magistratura dei Trenta Elettori nel 1607, 1615, 1619, 1620, 1621, 1623, 1625, 1627, 1629, 1632, 1635 e 1638, Senatore Procuratore della Repubblica di Genova dal 1608 al 1610 e dal giugno 1630 al luglio 1632, Capitano Comandante le milizie di Città nel 1610 e nel 1618, Governatore di Corsica dal 1611 al 1612, Deputato al Magistrato dell’Abbondanza nel 1616, nel 1623 e nel 1627, Capitano di Bisagno dal maggio 1617, Eletto al Magistrato delle Galee nel 1618, Commissario delle Armate della Repubblica nelle Riviere nel 1625, Deputato al Magistrato della Consegna nel 1628, Supremo Sindacatore della Repubblica di Genova nel 1629 e nel 1635, Preside del Magistrato di Corsica nel 1631, Deputato al Magistrato di Sanità nel 1632, Deputato al Magistrato di Misericordia nel 1636, Protettore delle Compere di San Giorgio nel 1638, Procuratore Perpetuo della Repubblica di Genova dal 28-VIII-1641, Custode della Chiave del Libro d’Oro della Nobiltà dal 1642.


Maria Landi sorella di Federico Landi sposò nel 1595 Ercole Grimaldi e il figlio Onorato diventò il Primo principe di Monaco.
Nel dipinto della metà del XVII secolo (Monaco, Palazzo del Principe) si vede un fanciullesco Ercole II Grimaldi di Monaco n. 1623 - m. 1651 che il 4 luglio 1647 avea sposato la nobile genovese Aurelia Spinola (+29.9.1670).


Pomponius Mela - Iulius Solinus - Itinerarium Antonini Aug. - Vibius Sequester - P. Victor, de regionibus urbis Romae - Dionysius Afer, de situ orbis Prisciano interprete, in Aedibus Aldi et Andreae Soceri, Venezia, 1518
Integrato da: Itinerarium Antonini Augusti et Hierosolymitanum, ex libris manu scriptis ediderunt G. Parthey et M. Pinder, impensis Friderici Nicolai, Berolini, 1848
Parte I: NAVIGAZIONI VARIE
Parte II: NAVIGAZIONE DA ROMA ALLA PROVENZA
Parte III: ELENCAZIONI DI ISOLE


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Parte I - NAVIGAZIONI VARIE
QUALI LOCALITÀ DEVI TOCCARE NELLA NAVIGAZIONE DALLA PROVINCIA ACAIA PER LA SICILIA E FINO ALL'AFRICA
"Quae loca tangere debeas cum navigare coeperis ex provincia Achaia per Siciliam ad Africam usque".
Dall'Istmo [di Corinto] fino a Naupatto [Lepanto], nella provincia Acaia: 750 stadi [~72 miglia nautiche];
"Ab Isthmo Naupactum usque provinciae Achaiae stadia DCCL";
da Naupatto ad Oxea [isolotto a nord dell'imboccatura del golfo di Patrasso], nella provincia dell'antico Epiro: 400 stadi [~38,4 miglia nautiche];
"a Naupacto Oxeas provinciae Epiri veteris stadia CCCC";
da Oxea a Nicopoli Aziaca [Paleopreveza], nella predetta provincia: 700 stadi [~67 miglia nautiche];
"ab Oxeis Nicopoli provinciae supra scriptae stadia DCC";
da Nicopoli a Butroto [Butrinto], nella predetta provincia: 500 stadi [~48 miglia nautiche];
"a Nicopoli Buthroto provinciae supra scriptae stadia D";
da Butroto all'isola di Saseno, nella predetta provincia oltre il promontorio Acroceraunio [Capo Linguetta], e lasciando Aulona [Valona] più internamente sul lato destro: ...100 stadi [~...10 miglia nautiche];
"a Buthroto Sasonis insula provinciae supra scriptae super Acroceraunia, et relinquit Aulonam in dextro interius, stadia .. C";
dall'isola di Saseno, traversata fino a Idrunte [Otranto], nella provincia [d'Italia], in Calabria [odierna Puglia]: 400 stadi [~38,4 miglia nautiche];
"a Sasonis insula traiectus Hydrunto provinciae Calabriae stadia CCCC";
da Idrunte [Otranto], costeggiando fino a Leuca, nella predetta provincia: 300 stadi [~28,8 miglia nautiche];
"ab Hydrunto litoraria Leucas provinciae supra scriptae stadia CCC";
da Leuca a Crotone, nella predetta provincia: 800 stadi [~76,7 miglia nautiche];
"a Leucis Crotona provinciae supra scriptae stadia DCCC";
da Crotone a Naus [località prossima a capo Rizzuto], nella predetta provincia: 100 stadi [~9,6 miglia nautiche];
"a Crotona Naus provinciae supra scriptae stadia C";
da Naus a Stilida [località prossima a punta Stilo], nella predetta provincia: 600 stadi [~57,5 miglia nautiche];
"a Naus Stilida provinciae supra scriptae stadia DC";
da Stilida a Zeffiro [località prossima a capo Spartivento], nella predetta provincia: 400 stadi [~38,4 miglia nautiche];
"ab Stilida Zephyrio provinciae supra scriptae stadia CCCC";
da Zeffiro alla città di Reggio, nella predetta provincia: 420 stadi [~40,3 miglia nautiche];
"a Zephyrio Regio civitas provinciae supra scriptae stadia CCCCXX";
da Reggio, traversata per la Sicilia, alla città di Messina: 70 stadi [~6,7 miglia nautiche];
"a Regio traiectus in Siciliam, civitas Messana stadia LXX";
da Messina alla città di Taormina, nella predetta provincia: 250 stadi [~24 miglia nautiche];
"a Messana Tauromenio civitas provinciae supra scriptae stadia CCL";
da Taormina alla città di Catania, nella predetta provincia: 300 stadi [~28,8 miglia nautiche];
"a Tauromenio Catina civitas provinciae supra scriptae stadia CCC";
da Catania alla città di Siracusa, nella predetta provincia: 800 stadi [~76,7 miglia nautiche];
"a Catina Syracusas civitas provinciae supra scriptae stadia DCCC";
da Siracusa a Pachino, nella predetta provincia: 400 stadi [~38,4 miglia nautiche];
"a Syracusis Pachyno provinciae supra scriptae stadia CCCC";
da Pachino alla città di Agrigento, nella predetta provincia: 400 stadi [~38,4 miglia nautiche];
"a Pachyno Agrigentum civitas provinciae supra scriptae stadia CCCC";
da Agrigento alla città di Lilibeo [Marsala], nella predetta provincia: 750 stadi [~72 miglia nautiche];
"ab Agrigento Lilybaeum civitas provinciae supra scriptae stadia DCCL";
da Lilibeo [Marsala] all'isola che viene chiamata Marettimo, nella predetta provincia: 300 stadi [~28,8 miglia nautiche];
"a Lilybaeo insula quae appellatur Maritima provinciae supra scriptae stadia CCC";
dall'isola di Marettimo, traversata per l'Africa: vi sono 900 stadi [~86,3 miglia nautiche];
"a Maritima insula traiectus in Africam, id est [stadia DCCCC]";
se vuoi recarti all'isola di Egimuro [Zembra], nella predetta provincia: 900 stadi [~86,3 miglia nautiche];
"si Aegimurum insulam volueris provinciae supra scriptae stadia DCCCC";
se [ti rechi] alla città di Missua, nella predetta provincia: 1000 stadi [~96 miglia nautiche];
"si Missuam civitatem provinciae supra scriptae stadia M";
da Missua a Carpo: 300 stadi [~28,8 miglia nautiche];
"a Missua Carpos stadia CCC";
da Carpo a Cartagine: 150 stadi [~14,4 miglia nautiche];
"a Carpos Carthagine stadia CL";
qualora invece tu volessi dirigere non a Cartagine, ma verso la Libia, devi venire dalla Sicilia, passando dall'isola di Marettimo, al promontorio di Mercurio [capo Bon]: 700 stadi [~67 miglia nautiche];
"si autem non Carthagine sed superius ad Libyam versus volueris adplicare, debes venire de Sicilia ab insula Maritima in promontorium Mercuri stadia DCC";
per Clupea [Chelibia]: 700 stadi [~67 miglia nautiche];
"si Clipea stadia DCC";
per Curubi [Curba]: 900 stadi [~86,3 miglia nautiche];
"si Curubi stadia DCCCC";
per Neapoli [Nabeul]: 1100 stadi [~105,5 miglia nautiche];
"si Neapoli stadia MC";
per Adrumeto [Susa]: 1540 stadi [~147,7 miglia nautiche].
"si Hadrumetum stadia MDXL".
____ Dal Porto Augusto di Roma, traversata per l'Africa, a Cartagine: 5250 stadi [~503,5 miglia nautiche];
"Item a portu Augusti Urbis traiectus in Africam Carthaginem stadia VCCL";
da Lilibeo [Marsala] di Sicilia a Cartagine: 1500 stadi [~143,8 miglia nautiche];
"a Lilybaeo de Sicilia in Carthaginem stadia MD";
da Cagliari di Sardegna, traversata per il Porto Augusto: 3000 stadi [~287,7 miglia nautiche];
"a Caralis de Sardinia traiectus in portum Augusti stadia III";
da Cagliari, traversata per l'Africa, a Cartagine: 1500 stadi [~143,8 miglia nautiche];
"a Caralis traiectus in Africam Carthaginem stadia MD";
da Cagliari fino all'isola di Galata [La Galite]: 990 stadi [~95 miglia nautiche];
"a Caralis Galatam usque insulam stadia DCCCCXC";
da Galata [La Galite] in Africa a Tabarca: 300 stadi [~28,8 miglia nautiche];
"a Galata Tabracam in Africam stadia CCC";
fra la Corsica e la Sardegna, nello Stretto Gallico [Bocche di Bonifacio]: 90 stadi [~8,6 miglia nautiche]. "inter Corsicam et Sardiniam fretum Gallicum stadia XC". DALLE SPAGNE:
"De Hispaniis"
Da Belo [località costiera a sud di Cadice], traversata per Tingi [Tangeri] in Mauretania: 220 stadi [~21,1 miglia nautiche];
"A Belone traiectus in Tingi Mauretaniam stadia CCXX";
da Cartagine Spartaria [Cartagena], traversata per Cesarea [Cherchel] di Mauretania: 3000 stadi [~287,7 miglia nautiche].
"a Carthagine Spartaria traiectus Caesarea Mauretaniae stadia III".
DALLE GALLIE:
"De Galliis"
Dal porto di Gesoriaco [Boulogne] al porto di Rutupie [Richborough]: 450 stadi [~43,2 miglia nautiche].
"A portu Gessoriacensi ad portum Ritupium stadia CCCCL".
DALL'ISTRIA:
"De Istria"
Da Pola a Iadera [Zara] in Dalmazia: 450 stadi [~43,2 miglia nautiche].
"A Pola Iader in Dalmatia stadia CCCCL".
DALL'ITALIA:
"De Italia"
Da Ancona a Iadera [Zara] in Dalmazia: 850 stadi [~81,5 miglia nautiche];
"Ab Ancona Iader in Dalmatia stadia DCCCL";
da Aterno [Pescara] a Salona in Dalmazia: 1500 stadi [~143,8 miglia nautiche];
"Ab Aterno Salonas in Dalmatia stadia MD";
da Brindisi di Calabria [odierna Puglia] o da Idrunte [Otranto] ad Aulona [Valona]: 1000 stadi [~96 miglia nautiche];
"a Brundisio de Calabria sive ab Hydrunte Aulona stadia M";
da Brindisi a Dirrachio [Durazzo] in Macedonia: 1000 stadi [~96 miglia nautiche];
"a Brundisio Dyrrachium in Macedonia stadia M";
da Salona a Siponto: 1500 stadi [~143,8 miglia nautiche]. "a Salona Sipunte stadia MD".
Parte II
NAVIGAZIONE DA ROMA ALLA PROVENZA
ITINERARIO DEI PORTI O APPRODI DALL'URBE AD ARELATE [ARLES] "Itinerarium portuum vel positionum navium ab Urbe Arelato usque"
Da Porto Augusto a Pirgi [S. Severa], approdo: 28 miglia [~22,4 miglia nautiche];
"A portu Augusti Pyrgos, positio, mpm XXVIII";
da Pirgi [S. Severa] a Panapio, approdo: 3 miglia [~2,4 miglia nautiche];
"a Pyrgis Panapione, positio, mpm III";
da Panapio a Castro Nuovo [S. Marinella], approdo: 7 miglia [~5,6 miglia nautiche];
"a Panapione Castro novo, positio, mpm VII";
da Castro Nuovo a Centocelle [Civitavecchia], approdo: 5 miglia [~4 miglia nautiche];
"a Castro novo Centum cellis, positio, mpm V";
da Centocelle ad Alga [località prossima a Scaglia], approdo: 3 miglia [~2,4 miglia nautiche];
"a Centum cellis Algas, positio, mpm III";
da Alga a Rapinio [località prossima a Torre S. Agostino], approdo: 3 miglia [~2,4 miglia nautiche];
"ab Algis Rapinio, positio, mpm III";
da Rapinio a Gravisca [Porto Clementino, attiguo a Tarquinia Lido], approdo: 6 miglia [~4,8 miglia nautiche];
"a Rapinio Graviscas, positio, mpm VI";
da Gravisca a Maltano, approdo: 3 miglia [~2,4 miglia nautiche];
"a Graviscis Maltano, positio, mpm III";
da Maltano a Quintiano, approdo: 3 miglia [~2,4 miglia nautiche];
"a Maltano Quintiano, positio, mpm III";
da Quintiano a Rega, approdo: 6 miglia [~4,8 miglia nautiche];
"a Quintiano Regas, positio, mpm VI";
da Rega a Arnine [Montalto Marina], approdo nel fiume [Fiora]: 3 miglia [~2,4 miglia nautiche];
"a Regis Arnine, fluvius habet positionem, mpm III";
da Arnine a Porto Ercole: 25 miglia [~20 miglia nautiche];
"ab Arnine portu Herculis mpm XXV";
da Porto Ercole a Incitaria [sull'Argentario], porto: 9 miglia [~7,2 miglia nautiche];
"a portu Herculis Incitaria, portus, mpm VIIII";
da Incitaria a Domiziana [sull'Argentario], approdo: 3 miglia [~2,4 miglia nautiche];
"ab Incitaria Domitiana, positio, mpm III";
da Domiziana a Alminia [Albinia], approdo nel fiume [Albegna]: 9 miglia [~7,2 miglia nautiche];
"a Domitiana Alminia, fluvius habet positionem, mpm VIIII";
da Alminia al porto di Talamone: .. miglia;
"ab Alminia portu Talamonis mpm ...";
dal porto di Talamone al fiume Ombrone [foce 15 km a SO di Grosseto]: 12 miglia [~9,6 miglia nautiche];
"a portu Talamonis fluvium Umbronis mpm XII";
dal fiume Ombrone a Lago Aprile [Castiglione della Pescaia], approdo: 18 miglia [~14,4 miglia nautiche];
"a fluvio Umbronis Lacu Aprile, positio, mpm XVIII";
da Lago Aprile al fosso d'Alma [foce presso Torre Civette, nel golfo di Follonica], che ha un approdo: 18 miglia [~14,4 miglia nautiche];
"a Lacu Aprile in Alma flumen, habet positionem, mpm XVIII";
dal fosso d'Alma a Scabrio [in prossimità di Follonica], porto: 6 miglia [~4,8 miglia nautiche];
"ab Alma flumine Scabris, portus, mpm VI";
da Scabrio a Falesia [Piombino], porto: 18 miglia [~14,4 miglia nautiche];
"a Scabris Falesia, portus, mpm XVIII";
da Falesia a Populonia, porto: 12 miglia [~9,6 miglia nautiche];
"a Falesia Polulonio, portus, mpm XII";
da Populonia a Vada, porto: 30 miglia [~24 miglia nautiche];
"a Polulonio Vadis, portus, mpm XXX";
da Vada a Porto Pisano [Livorno]: 18 miglia [~14,4 miglia nautiche];
"a Vadis portu Pisano mpm XVIII";
da Porto Pisano a Pisa, sul fiume [Arno]: 9 miglia [~7,2 miglia nautiche];
"a portu Pisano Pisis, fluvius, mpm VIIII";
da Pisa a Luni, sul fiume Magra: 30 miglia [~24 miglia nautiche];
"a Pisis Lune, fluvius Macra, mpm XXX";
da Luni a Porto Venere [Portovenere]: ... miglia;
"a Lune portu Veneris mpm ...";
da Porto Venere a Segesta [Tigulliorum] [Sestri Levante], approdo: 30 miglia [~24 miglia nautiche];
"a portu Veneris Segesta, positio, mpm XXX";
da Segesta a Porto Delfino [Portofino]: 18 miglia [~14,4 miglia nautiche];
"a Segesta portu Delphini mpm XVIII";
da Porto Delfino a Genova, porto: 16 miglia [~12,8 miglia nautiche];
"a portu Delphini Genua, portus, mpm XVI";
da Genova a Vado [Vado Ligure], porto: 30 miglia [~24 miglia nautiche];
"a Genua Vadis Savadis, portus, mpm XXX";
da Vado ad Albingauno [Albenga], porto: 18 miglia [~14,4 miglia nautiche];
"a Vadis Savadis Albingauno, portus, mpm XVIII";
da Albingauno a Porto Maurizio [Imperia]: 25 miglia [~20 miglia nautiche];
"ab Albingauno portu Maurici mpm XXV";
da Porto Maurizio al Taggia, fiume: 12 miglia [~9,6 miglia nautiche];
"a portu Maurici Tavia, fluvius, mpm XII";
dal Taggia a Ventimiglia, spiaggia: 12 miglia [~9,6 miglia nautiche];
"a Tavia Vintimilio, plagia, mpm XII";
da Ventimiglia a Ercole Monaco [Monaco], porto: 16 miglia [~12,8 miglia nautiche];
"a Vintimilio Hercle Manico, portus, mpm XVI";
da Ercole Monaco a Avisione [Eza], porto: 22 miglia [~17,6 miglia nautiche];
"ab Hercle Manico Avisione, portus, mpm XXII";
da Avisione a Anaone [Beaulieu], porto: 4 miglia [~3,2 miglia nautiche];
"ab Avisione Anaone, portus, mpm IIII";
da Anaone ad Olivoli [Villafranca], porto: 12 miglia [~9,6 miglia nautiche];
"ab Anaone ad Olivulam, portus, mpm XII";
da Olivoli a Nicea [Nizza], spiaggia: 5 miglia [~4 miglia nautiche];
"ab Olivula Nicia, plagia, mpm V";
da Nicea ad Antipoli [Antibes], porto: 16 miglia [~12,8 miglia nautiche];
"a Nicia Antipoli, portus, mpm XVI";
da Antipoli a Lera [Sainte Marguerite] e Lerina [Saint-Honorat], isole [odierne îles de Lérins, davanti a Cannes]: 11 miglia [~8,8 miglia nautiche];
"ab Antipoli Lero et Lerino, insulae, mpm XI";
da Lera e Lerina a Foro Giulio [Fréjus], porto: 24 miglia [~19,2 miglia nautiche];
"a Lero et Lerino Foro Iuli, portus, mpm XXIIII";
da Foro Giulio al golfo Sambracitano [golfo di St. Tropez], spiaggia: 25 miglia [~20 miglia nautiche];
"a Foro Iuli sinus Sambracitanus, plagia, mpm XXV";
dal golfo Sambracitano a Caccabaria di Ercole [St. Tropez], porto: 16 miglia [~12,8 miglia nautiche];
"a sino Sambracitano Heraclia Caccabaria, portus, mpm XVI";
da Caccabaria di Ercole a Alcone... [porto]: 12 miglia [~9,6 miglia nautiche];
"ab Heraclia Caccabaria Alconis ... mpm XII";
da Alcone a Pomponiana [presso Olbia, odierna Almanarre, a sud di Hyères], porto: 30 miglia [~24 miglia nautiche];
"ab Alconis Pomponianis, portus, mpm XXX";
da Pomponiana a Telone Marzio [Tolone], porto: 15 miglia [~12 miglia nautiche];
"a Pomponianis Telone Martio, portus, mpm XV"
;
da Telone Marzio a Taurento [forse La Madrague de Saint-Cyr de Provence], porto: 12 miglia [~9,6 miglia nautiche];
"a Telone Martio Taurento, portus, mpm XII";
da Taurento a Carsice [La Ciotat], porto: 12 miglia [~9,6 miglia nautiche];
"a Taurento Carsicis, portus, mpm XII";
da Carsice a Citarista [capo di S. Sigo], porto: 18 miglia [~14,4 miglia nautiche];
"a Carsicis Citharista, portus, mpm XVIII";
da Citarista a Porto Emina [nei pressi di Cassis], approdo: 6 miglia [~4,8 miglia nautiche];
"a Citharista portu Aemines, positio, mpm VI";
da Porto Emina a Immandra [nei pressi di Cap Croisette], approdo: 12 miglia [~9,6 miglia nautiche];
"a portu Aemines Immandras, positio, mpm XII";
da Immandra a Marsiglia dei Greci, porto: 12 miglia [~9,6 miglia nautiche];
"ab Immandris Massilia Graecorum, portus, mpm XII";
da Marsiglia dei Greci a Incaro [Cari], approdo: 12 miglia [~9,6 miglia nautiche];
"a Massilia Graecorum Incaro, positio, mpm XII";
da Incaro a Dili, approdo: 8 miglia [~6,4 miglia nautiche];
"ab Incaro Dilis, positio, mpm VIII";
da Dili a Fossa Mariana [Fos-sur-Mer: bocca del canale scavato da Caio Mario, e che forma il braccio orientale del delta del Rodano], porto: 20 miglia [~16 miglia nautiche];
"a Dilis Fossis Marianis, portus, mpm XX";
da Fossa Mariana a Grado Marsigliese, fiume Rodano: 16 miglia [~12,8 miglia nautiche];
"a Fossis ad Gradum Massilitanorum, fluvius Rhodanus, mpm XVI";
da Grado Marsigliese, per il fiume Rodano fino ad Arelate [Arles]: 30 miglia [~24 miglia nautiche]. "a Gradu per fluvium Rhodanum Arelatum mpm XXX".
Parte III - ELENCAZIONI DI ISOLE NELLE ACQUE DELL'OCEANO CHE BAGNANO LE GALLIE E LE BRITANNIE "In mari Oceano quod Gallias et Britannias interluit" Isole Orcadi in numero di ..3. "Insulae Orcades num. III". Isola Clota [ha il nome dell'estuario dell'odierno fiume Clyde, ove terminava il Vallo di Antonino], nell'Iverione. "Insula Clota in Hiverione". Vecta [od. isola di Wight], Riduna [o Ebodia: od. Alderney], Sarmia [o Garneseia: Guernesey], Cesarea [Jersey], Barsa [Bas], Lisia [Lys], Andio [Saint-Ouessant-sur-Seine], Sicdele, Ussante [Ouessant], Sina, Vindile [Belle Ile], Siata [Houat] ed Arica. "Vecta Riduna Sarmia Caesarea Barsa Lisia Andium Sicdelis Uxantis Sina Vindilis Siata Arica". _____ FRA LE SPAGNE E TINGI [TANGERI] DI MAURETANIA
"Inter Hispanias et Tingi Mauretaniam"
Isola Diana, Lesbo o Ebuso [Ibiza];
"Insula Diana, Lesbos, Ebusos": da quest'isola a Cartagine Spartaria [Cartagena]: 400 stadi [~38,4 miglia nautiche], "ab hac insula Carthagine Spartaria stadia CCCC", e dalla predetta isola alle Baleari: 300 stadi [~28,8 miglia nautiche]. "et a supra scripta insula ad Baleares stadia CCC". Isola Colomba, la Baleare maggiore [Maiorca];
"Insula Columba, Balearis maior";
isola Nuora, la Baleare minore [Minorca];
"insula Nura, Balearis minor":
fra le due Baleari, vi sono: 600 stadi [~57,5 miglia nautiche].
"inter se habent Baleares stadia DC".
_____ FRA CARTAGINE SPARTARIA E CESAREA DI MAURETANIA
"Item inter Carthaginem Spartariam et Caesaream Mauretaniam"
Isole Errore [Alboran] e Tauria; fra di esse vi sono: 75 stadi [~7,2 miglia nautiche].
"Insula Erroris et Tauria: inter se habent stadia LXXV".
Fino alle suddette isole, da Calama [forse sulla penisola di Melilla] di Mauretania: 85 stadi [~8,2 miglia nautiche].
"Ad has supra scriptas insulas a Calama de Mauretania amecas stadia LXXXV".
Isole Crine e Stecadi.
"Insula Crinis, et Stoechadis".
_____ FRA LA SARDEGNA E LA PENISOLA ITALIANA
"Item inter Sardiniam et Italiam"
Isola d'Elba; partendo dalla Toscana, da Populonia: 600 stadi [~57,5 miglia nautiche].
"Insula Ilva: de Tuscia a Populonio stadia DC".
Isola di Pianosa; fra l'Elba e Pianosa vi sono; 90 stadi [~8,6 miglia nautiche].
"Insula Planasia: inter Ilvam et Planasiam sunt stadia XC"
Isola del Giglio; da Cosa: 90 stadi [~8,6 miglia nautiche].
"Insula Igilium: a Cosa stadia XC".
_____ FRA LA SARDEGNA E L'AFRICA
"Item inter Sardiniam et Africam"
Isola Galata [La Galite]; da Cagliari di Sardegna: 730 stadi [~70 miglia nautiche];
"Insula Galata: a Caralis de Sardinia stadia DCCXXX";
da Tabarca, in Africa: 300 stadi [~28,8 miglia nautiche].
"a Tabraca ex Africa stadia CCC".
Isola Palmaria [vicino a La Galite]; fra questa e Galata [La Galite]: 45 stadi [~4,3 miglia nautiche].
"Insula Palmaria: inter hanc et Galatam stadia XLV".
Isola Falange e isola Vulturia.
"Insula Phalans, insula Vulturia".
Prima del promontorio di Apollo [capo Farina], l'isola di Egimuro [Zembra]: da Cartagine, 230 stadi [~22,1 miglia nautiche].
"Ante promontorium Apollinis Aegimurum insula: a Carthagine stadia CCXXX".
_____ FRA LA PENISOLA ITALIANA E LA SICILIA
"Inter Italiam et Siciliam"
Tre isole Pontine [Ponza, Palmarola e Zannone]: da Terracina, 300 stadi [~28,8 miglia nautiche].
"Insulae numero III Pontiae: a Terracina stadia CCC".
Isola Pandataria [Ventotene]: da Terracina, 300 stadi [~28,8 miglia nautiche].
"Insula Pandateria: a Terracina stadia CCC".
Isola Egina [forse S.Stefano]".
"Insula Aegina".
Isola Enaria [Ischia]; da Cuma, della Campania: 45 stadi [~4,3 miglia nautiche].
"Insula Aenaria: a Cumis de Campania stadia XLV".
Isola di Procida: da Miseno, della Campania: 30 stadi [~2,9 miglia nautiche].
"Insula Procita: a Miseno de Campania stadia XXX".
Isola Capraria [Capri]: da Pozzuoli, 300 stadi [~28,8 miglia nautiche].
"Insula Capraria: a Puteolis stadia CCC".
Egira e Celsina" [forse Alicudi e Filicudi; quest'ultima era anche nota come Phoenicusa].
"Egira et Celsina".
Parimenti tre isole: Egina [forse Panarea], Eracleote [Basiluzzo] e Didima [Salina]".
"Item insulae numero III Aegina, Heracleotes et Didyma".
Isola Stromboli: da Messina, 320 stadi [~30,1 miglia nautiche].
"Insula Strongilos: a Messana stadia CCCXX".
Isola Lipari; da Stromboli a Lipari vi sono: 300 stadi [~28,8 miglia nautiche].
"Insula Liparos: a Strongilos Liparis sunt stadia CCC".
Isola Eraclea [forse Vulcano, la cui denominazione ellenica era Hera o Hiera].
"Insula Heraclea".
Isole Aretusa [isola Ortigia, a Siracusa] e Tapso [attuale penisola Magnisi, nel golfo di Augusta]: dista dalla piazzaforte di Megara, che è una fortezza dei Siracusani, 11 stadi [poco più di un miglio nautico].
"Insulae Arethusa et Tapsus: distat ab oppido Megera, id est castello Syracusanorum, stadia XI".
_____ FRA LA SICILIA E L'AFRICA
"Item inter Siciliam et Africam"
Isola di Cossura [Pantelleria]; da Lilibeo di Sicilia, vi sono: 180 stadi [~17,3 miglia nautiche].
"Insula Cossura: a Lilybaeo de Sicilia sunt stadia CLXXX".
da Clupea [Chelibia] d'Africa: 590 stadi [~56,6 miglia nautiche].
"a Clipea ex Africa stadia DXC".
Isole di Malta, Efesta [forse Linosa] e Falacro [forse Lampedusa]".
"Insulae Malta, Hefaesta et Falacron".
Isola di Cercina [Cherchenna]; essa dista da Tacape [Gabes]: 622 stadi [~59,6 miglia nautiche].
"Insula Cercenna: haec a Tacapis distat stadia DCXXII".
Isola di Gerba; da Giti di Tripoli: 90 stadi [~8,6 miglia nautiche].
"Insula Girba: a Giti de Tripoli stadia XC".
_____ Isole Tragreia, Strota, Cefalonia, Asteride, Itaca, Paxo, Antipaxo e Oxea [isolotto a nord dell'imboccatura del golfo di Patrasso].
"Insula Tragreia Strota Cephalania Asteris Ithaca Paxos Propaxos Oxia".
_____ FRA LA DALMAZIA E L'ISTRIA
"Inter Dalmatiam et Istriam"
Isole Apsoro [Lussino], Brattia [Brazza], Solenza [Solta], Issa [Lissa], Lissa [Lesina], Corcira Nera [Curzola] e Melita [Melida]; da Melita ad Epitauro [Ragusa Vecchia; in Croato: Cavtat]: 200 stadi [~19,2 miglia nautiche].
"Insulae Apsoros Brattia Solentia Issa Lissa Corcyra Melta: a Melta Epidauros stadia CC".
Isola di Saseno; da Dirrachio [Durazzo]: 300 stadi [~28,8 miglia nautiche].
"Insula Saso: a Dyrrachio stadia CCC".
Isola di Cassopo [forse Fano] e isola Goreiro [forse Corfù, peraltro nota come Corcira]; da Idrunte [Otranto]: 1000 stadi [~96 miglia nautiche].
"Insula Cassiope, insula Goreiro: ab Hydrunte Cassiope insula stadia M".
Le due predette isole distano dall'Epiro: ... stadi.
"Hae supra scriptae duae insulae Epiri distant stadia ...".
_____ NEL MARE EGEO, FRA LA TRACIA E CRETA
"In mari quod Thraciam et Cretam interluit"
Isole [e penisole, o promontori] Eritra, Delo, Eubea, Carsa, Calcide, Lemno, Sigeo, Samotracia, Anacole, Calippia, Ceo, Andro, Io, Tenedo, Tino, Boia, Baleso, Andro, Ico, Cale, Calchi, Sciro, Icaria.
"Insulae Erithra Delessa Euboea Carsa Calchis Lemnos Sigeos Samothraca Anacole Calippia Cea Andros Hios Tenedos Tenos Boia Balesos Andros Icos Cale Calchia Scyros Icaria".
_____ Isole Strofadi, che prima venivano dette Plote, nel Mare Ionio che bagna la Grecia: in esse dimoravano le Arpie.
"Insulae Strophades, quae ante Plotae dictae sunt, in Ionio mari, quo Graecia adluitur: in his Harpyiae morabantur".
Isole di Cefalonia, Zacinto e Dulichio [Itaca]: questo è il monte di Itaca, ov'è la patria di Ulisse.
"Insulae Cephalaniae Zacinthos et Dulichia: hic est mons Ithacus, ubi est patria Ulixis".
Isole Driopi [Citno] del monte Parnaso.
"Insulae Parnassi montis Dryopes".
Isola Samo nel Mare Egeo: in essa nacque Giunone.
"Insula Samo in mari Aegeo: in hac Iuno nata est".
Isola Aulide di Beozia: in essa i Greci cospirarono contro i Troiani.
"Insula Boeotiae Aulis: in hac Graeci adversum Troianos conspiraverunt".
Isola Pallene [penisola Cassandra] in Tracia: in essa venne nutrita Minerva.
"Insula Pallene in Thracia: in hac Minerva nutrita est".
Isola di Cipro - o di Pafo [a sud-ovest dell'isola], consacrata a Venere - nel Mare Carpasico [da Carpaso, la punta nord-est dell'isola].
"Insula Cyprus sive Paphon, Veneri consecrata, in Carpathio mari".
_____ Così come nell'Ellesponto, le isole Cicladi, distribuite fra il Mare Egeo ed il Mare Maleo [Mare di Creta, al largo di capo Malea], sono anche circondate dal Mare Mirtoo [fra Creta, l'Eubea ed il Peloponneso].
"Item in Hellesponto insulae Cyclades, inter Aegeum et Mallieum mare constitutae, circumdantur etiam pelago Myrtoo".
.
_____ Delo: in essa, da Latona, nacquero Apollo e Diana. Questa isola viene chiamata Ortigia da Asteria - sorella di Latona - che, allorquando fuggì dall'impeto amoroso di Giove, tramutata in quaglia ivi precipitò.
"Delos: in hac Apollo et Diana ex Latona nati sunt. Haec insula Ortyx dicta est ab Asteria sorore Latonae, quae cum vim Iovis fugeret, in coturnicem conversa, illuc delata est".
Micono: da Delo dista ... stadi.
"Myconos: a Delo distat stadia ...".
Icaria: da Micono dista 3000 stadi [~287,7 miglia nautiche].
"Icasia: a Mycono distat stadia CCC".
Dionisiadi [all'estremità NE di Creta], Edenedia e Siro.
"Dionysa Edenedia Syros".
Isola di Paro: in essa ha origine un marmo candidissimo, chiamato "pario".
"Insula Paros: in hac lapis candidissimus nascitur, qui dicitur Parius".
Nasso: in essa Arianna, abbandonata da Teseo, venne amata da Bacco.
"Naxos: in hac Ariadne a Theseo relicta a Libero patre adamata est".
Foca, Leuce, Citno, Ascafo, Serifo, Sifno, Cimelo [Kimolos], Coo, Olearo [Antiparo], Andro e Giaro.
"Focae Leuce Cythnos Ascaphos Seriphos Siphnos Cimelos Coos Olearos Andros Gyaros".
Le predette isole erano solite vagare per il mare: esse vennero legate e fissate da Apollo.
"Supra scriptae insulae in mari vagari solitae erant: has Apollo conligavit et stabiles fecit".
FINE
"Explicit"



Grammaticae Latinae auctores antiqui. Charisus. Diomedes. Priscianus ... et al.... Quorum aliquot numquam antehac editi, reliqui ex manuscriptis codicibus ita augentur & emendantur, vt nunc primum prodire videantur, opera & studio Heliae Putschii. Cum indicibus locupletissimis, Hanouiae : typis Wechelianis, apud Claudium Marnium, & haeredes Ioannis Aubrii, 1605 - 2 v. (8 c., 1-1358 col., 1 p.; 1 c., 1365-2384 col., 2385-2448 p., 2449-2803 col., 1 col., 39 c.) ; 4o - "Grammatica" di Quintus Remmius Palaemon di attribuzione incerta, cfr. V. Volpi. DOC, vol. 2, p. 1409 - Il vol.2 inizia con proprio occhietto col tit.: Q. Rhemnii Palaemonis Vicentini grammatica. M. Valerii Probi institutionum grammaticarum libri duo. Sul verso lettera dedicatoria del curatore Marca non controllata (Pegaso con caduceo e cornucopie) sul front - Segn.: *-2*4A-2T82V4; 2X-5C8 - Impronta - o-it ne83 e.,& defe (3) 1605 (R) - Nomi: Diomedes : Grammaticus - Putschen, Helias : van <1580-1606> - Priscianus : Caesariensis - Charisius, Flavius Sosipater - [Pubblicato con] Q. Rhemnii Palaemonis Vicentini Grammatica. M. Valerii Probi institutionum grammaticarum libri duo - Localizzazioni: Accademia Georgica - Treia - MC - 1 esemplare (solo la prima pt.) - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma


Itinerarium Antonini Augusti, et Burdigalense. Quorum hoc nunc primum est editum: illud ad diuersos manusc. codices & impressos comparatum, emendatum, & Hieronymi Suritae Caesaraugustani, doctissimo commentario explicatum, Coloniae Agrippinae : in officina Birckmannica : sumptibus Arnoldi Mylij, 1600 - [20], 671, [45] p. ; 8o. - Impronta - i-e- ,&s, X.I. MiHi (3) 1600 (R) - Cornice: gallina sotto albero. Motto: Utilia semper nova saepius profero. (H70) - Nomi: Schott, Andreas <1552-1629> - Pithou, Pierre <1539-1596> - Zurita y Castro, Geronimo (anche Surita) <1512-1580> - Localizzazioni: Biblioteca Casanatense - Roma - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca di archeologia e storia dell'arte - Roma - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma- Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma - Biblioteca Vallicelliana - Roma


Dati , Giorgio <1506-1557> filologo ed editore critico di autori classici.
Valerius : Maximus,De i detti et fatti memorabili. / Valerio Massimo Tradotti di latino in toscano da Giorgio Dati fiorentino In Venetia
Valerius : Maximus,De detti, et fatti notabili de' romani. Oue, oltre alla cognitione dell'istorie, si contengono molti documenti, et esempi, non meno utili, che necessarij alla vita humana / Valerio Massimo ; tradotto da M. Giorgio Dati fiorentino, In Venetia: Vidali, Giacomo, 1573
Valerius : Maximus,De' detti, et fatti notabili de' romani. Oue, oltre alla cognitione dell'istorie, si contengono molti documenti, & essempi, non meno vtili, che necessarij alla vita humana. / Valerio Massimo. Tradotto da M. Giorgio Dati Fiorentino. Con due tauole, vna de i capitoli, l'altra delle cose degne di memoria, Venetia: Spineda, Lucio, 1605
Tacitus, Publius Cornelius,Gli Annali di Cornelio Tacito, caualier romano de' fatti, e guerre de' Romani, cosi ciuili come esterne, seguite dalla morte di Cesare Augusto per fino all'imperio di Vespasiano: ... Nuouamente tradotti di latino in lingua toscana da Giorgio Dati fiorentino. Con un discorso del c. L. S. [i.e. Leonardo Salviati] sopra le prime parole dell'autore ..., In Venetia: Giunta, Bernardo <2.> & fratelli, 1582
Valerius : Maximus,De i detti et fatti memorabili. / Valerio Massimo. Tradotto di latino in toscano da Giorgio Dati fiorentino, In Roma: Blado, Antonio, 1539
Tegrimi, Niccolo<1448 ca.-1527>,Vita Castruccii Antelminelli Lucensis ducis auctore Nicolao Tegrimo equite ac iurisconsulto Lucense una cum etrusca versione Georgii Dati nunc primum vulgata, Lucae: Cappuri, Sebastiano Domenico, 1742
Tacitus, Publius Cornelius,Gli Annali di Cornelio Tacito, caualier romano de' fatti, e guerre de' Romani, cosi ciuili come esterne, seguite dalla morte di Cesare Augusto, per fino all'imperio di Vespasiano ... Nuouamente tradotti di Latino in lingua Toscana da Giorgio Dati Fiorentino. Con un discorso del c.L.S. sopra le prime parole dell'autore ..., In Venetia: Giunta, Bernardo <2.> & fratelli, 1582
Valerius : Maximus,De' detti et fatti notabili de' Romani ... / di!Valerio Massimo ; tradotto da M. Giorgio Dati fiorentino ..., In Venetia: Vidali, Giacomo, 1573
Tacitus, Publius Cornelius,Gli Annali di Cornelio Tacito caualier romano de' fatti, e guerre de' Romani, cosi ciuili, come esterne; seguite dalla morte di Cesare Augusto, per fino all'imperio di Vespasiano. ... Da Giorgio Dati fiorentino nuouamente tradotti di latino in lingua toscana, In Venetia: Alberti, Giovanni, 1607
Tacitus, Publius Cornelius,Gli Annali di Cornelio Tacito caualier romano de' fatti, e guerre de' Romani, cosi ciuili, come esterne; seguite dalla morte di Cesare Augusto, per fino all'imperio di Vespasiano; ... Da Giorgio Dati fiorentino nuouamente tradotti di latino in lingua toscana, In Venetia: Alberti, Giovanni, 1598
Valerius : Maximus , De' detti, et fatti notabili de' romani. Oue, oltre alla cognitione dell'istorie, si contengono molti documenti, & essempi, ... / Valerio Massimo. Tradotto da m. Giorgio Dati fiorentino. Con due tauole, vna de' capitoli, l'altra delle cose degne di memoria, In Venezia: Guerra, Domenico & Guerra, Giovanni Battista, 1564
Tacitus, Publius Cornelius , Gli Annali di Cornelio Tacito caualier romano de' fatti, e guerre de' Romani, cosi ciuili, come esterne, seguite dalla morte di Cesare Augusto, per fino all'imperio di Vespasiano ... da Giorgio Dati fiorentino nuouamente tradotti di latino in lingua toscana ... Con un discorso del c. L. S. sopra le prime parole dell'autore: ..., In Venetia: Giunta, Bernardo <2.>Giunta, Bernardo <2.> & fratelli, 1589
Tacitus, Publius Cornelius,Gli annali di Cornelio Tacito cavalier romano de' fatti, e guerre de' Romani, cosi ciuili, come esterne; seguite dalla morte di Cesare Augusto, per fino all'imperio di Vespasiano ... da Giorgio Dati ... nuouamente tradotti di latino in lingua toscana. Con vn discorso del c. L. S. [Leonardo Salviati] sopra le prime parole dell'autore ..., In VenetiaIn Venetia: Giunta, Bernardo <2.> & fratelli, 1589
Valerius : Maximus,De' detti, et fatti notabili de' romani. Oue, oltre alla cognitione dell'istorie, si contengono molti documenti, & essempi, non meno vtili, che necessarij alla vita humana. / Valerio Massimo / Tradotto da M. Giorgio Dati fiorentino. Con due tauole, vna de' capitoli, l'altra delle cose degne di memoria, In Venetia: Vidali, Giacomo, 1573
Valerius : Maximus,De' detti, et fatti notabili de' Romani. Oue, oltre alla cognitione dell'istorie, si contengono molti documenti, & essempi, non meno utili, che necessarij alla vita humana. / Valerio Massimo. Tradotto da M. Giorgio Dati fiorentino , In Venetia: Zaltieri, Marcantonio, 1586
Tacitus, Publius Cornelius,Gli Annali di Cornelio Tacito caualier romano de' fatti, e guerre de' Romani, cosi ciuili come esterne, seguite dalla morte di Cesare Augusto, per fino all'imperio di Vespasiano ... nuouamente tradotti di latino in lingua toscana da Giorgio Dati .., In Venetia, per Domenico Guerra, & Gio. Battista suo fratello: Guerra, Domenico & Guerra, Giovanni Battista Giunta, Bernardo <1.> eredi, 1563
Valerius : Maximus,Valerio Massimo De i detti et fatti memorabili. Tradotti di latino in toscano, da Giorgio Dati fiorentino In Venetia: Tramezzino, Michele <1.>.


Prisciano: grammatico latino nato a Cesarea di Mauritania e vissuto a cavallo fra il V e il VI secolo d. C.; scrisse quella Institutio de arte grammatica in diciotto libri che rappresenta la trattazione più completa di questa disciplina che ci sia stata lasciata dagli antichi. In essa ha ampio svolgimento la morfologia, mentre la sintassi occupa solo gli ultimi due libri. Fu un’opera apprezzatissima nel Medioevo, e su di essa si basarono tutte le teorie dei grammatici e teorici posteriori. Egli fu quindi, accanto a Elio Donato, la massima autorità grammaticale dal Medioevo fino alle soglie dell’età moderna, l’iniziatore della grammatica scolastica per tutti quelli che s’abituarono a studiare il latino classico come una lingua non propria, e uno dei sistematori principali della terminologia grammaticale. Tra le sue opere minori, le Partitiones duodecim versuum Aeneidos (cioè l’esegesi grammaticale del primo verso di ciascuno dei dodici libri del poema), De accentibus e, in poesia, il Panegirico dell’imperatore Anastasio.


18 marzo 2004 - I quadri dei Pallavicino. Le due sezioni finali della mostra di Rubens
Le due sezioni finali della mostra sull’età di Rubens hanno per tema la dimora e la quadreria rispettivamente di Ansaldo Pallavicino, e si svolge a Palazzo Spinola, e di Gio.Francesco Brignole e Anton Giulio Brignole-Sale e si svolge a Palazzo Rosso. Tutti e due i palazzi si sono trasformati in musei. La facciata di Palazzo Spinola è stata inserita da Rubens nel suo volume di incisioni sui palazzi di Genova che propagandò ad Anversa. Qui Ansaldo Pallavicino (proprietario del palazzo dal 1650) raccolse un’importante quadreria, che comprendeva dipinti e sculture del padre Agostino, doge della Repubblica. La collezione è rimasta nella sua dimora ed è uno dei nuclei principali della Galleria nazionale. Il primo piano nobile, dove la sezione è allestita (20 dipinti, quattro bronzetti, tre incisioni), ha mantenuto la decorazione a fresco seicentesca della volta, opera di Lazzaro Tavarone. Ma la vera novità della mostra viene considerata dagli specialisti l’accostamento di dipinti e sculture ad alcuni inediti documenti della famiglia Pallavicino che ricostruiscono i rapporti mecenati-artisti, la consistenza delle loro collezioni, la loro personalità attraverso i precisi pagamenti, le volontà testamentarie, eccetera. Ci sono le opere raccolte dai due Pallavicino e dei pittori preferiti. Domenico Fiasella, cui Agostino commissionò tre ritratti (in mostra). Il genovese Gio. Benedetto Castiglione (il Grechetto) per Ansaldo, di cui sono presentate opere note come Circe e il Viaggio di Abramo , e alcuni inediti. Agostino amava anche farsi ritrarre ad ogni traguardo pubblico raggiunto. Per esempio il Ritratto di Agostino e Ansaldo Pallavicino di Fiasella, per l’ambascieria a Luigi XIII; il ritratto in cui era raffigurato da van Dyck insieme al piccolo Ansaldo, di cui resta solo la parte con il bambino; il Ritratto di Agostino Pallavicino in veste di doge ancora di van Dyck (ma in effetti copia di Anton Maria Piola); la virtuosistica allegoria per l’incoronazione a doge nel 1637, un’acquaforte del Borgonio. Agostino fu il primo doge genovese a potersi fregiare di corona, scettro ed ermellino, cioè delle insegne regali che la massima figura politica poteva indossare in quanto vicario della Madonna, regina di Genova. Ansaldo acquistò nella prima metà del Seicento anche una serie di sei bronzetti alla bottega fiorentina di Ferdinando Tacca che rielaborava i raffinati prototipi cinquecenteschi del Giambologna, al quale spesso le sculture venivano infatti attribuite. Quattro, in bronzo fuso patinato, sono in mostra. Anche i Brignole, poi Brignole-Sale, risiedevano nel palazzo che tuttora sorge in piazza Embriaci e che fecero affrescare da Andrea Ansaldo. Magnifici collezionisti, orientarono le scelte verso la pittura toscana e poi verso la nuova generazione di artisti genovesi (Bernardo Strozzi, il Grechetto). Fra i venti dipinti in mostra spiccano tre splendidi ritratti di Van Dyck a figura intera e uno addirittura a cavallo, in posa una volta riservata ai sovrani. Sono Geronima Sale Brignole con la figlia Maria Aurelia (fra i due personaggi scende un ricco tendaggio rosso), Paolina Adorno Brignole-Sale (una sposa ventenne alla quale una rosa in piena fioritura ricorda la caducità del tempo e ugualmente un pappagallo, opera di Jan Roos, che sta perdendo le piume). Infine Anton Giulio Brignole-Sale a cavallo, mentre saluta con gesto cordiale e cerimonioso, su di un destriero bianco, dalla criniera inanellata. Tre opere già viste a Genova nella mostra del 1997, ma è sempre un gran bel vedere. (a cura di Goffredo Silvestri)


AA.VV. Anton Giulio Brignole Sale. Un ritratto letterario, saggio di Elisabetta Graziosi Cesura per il Secolo dei Genovesi: Anton Giulio Brignole Sale [QUADERNI.NET - ON LINE]
"[...]Comunque, per ritornare al romanzo del Brignole Sale, se per la Maria Maddalena peccatrice e convertita non pare credibile una identificazione dei destini sottintesa dall’identità del nome fra protagonista e destinataria (la Brignole fu moglie esemplare di Giacomo Filippo Durazzo, madre dei due gesuiti Ippolito e Vincenzo) ben genovese mi pare l’immagine delle lusinghe mondane offerte da una secentesca Gerusalemme cui sarà da associare l’immagine di una santità femminile aristocratica e apostolica, non subordinata, non dimessa e non claustrale ma agonistica e protagonistica, con un ruolo di santa viva consigliera di prìncipi che non è frequente nella galleria delle sante offerta dalla spiritualità post-tridentina. Una santità femminile principesca che è quasi il parallelo della figura della Vergine, che soltanto l’anno seguente, e con gran lustro cerimoniale sarebbe stata promulgata ufficialmente proprio dal doge Brignole, padre del nostro, sovrana di Genova. Aggiungo, ma è solo un cenno al futuro, che si tratta di un modello di protagonismo femminile a mio parere ben genovese, trasversale rispetto ai consolidati ruoli sociali[20] che si riproporrà infatti con qualche adattamento e con eguale vocazione contemporanea nell’Eroina intrepida di Francesco Fulvio Frugoni: il romanzo della genovese, aristocratica, devotissima Aurelia Spinola passata attraverso corti altrettanto pericolose* [...]".
*Su cui vd. ora il saggio di Lucia Rodler, Dimore romanzesche: l’“Eroina intrepida” di Francesco Fulvio Frugoni, in Dal primato allo scacco. I modelli narrativi italiani tra Trecento e Seicento, a cura di Gian Mario Anselmi, con un saggio introduttivo di Francisco Rico, Roma, Carocci, 1998, pp. 233-249 (ma il protagonismo e l’antagonismo di Aurelia e Pelina Spinola meriterebbero un discorso a parte radicato nella reltà genovese).


La famiglia Centurione, consorziatasi in Albergo con altre nel 1528, fu tra le più ricche di Genova. Illustri rappresentanti furono: Alessandro, arcivescovo, vissuto tra la fine del sec. XVI e XVII; Agostino (1584- 1657) inviato straordinario della Repubblica a Parigi; Benedetto (sec. XV), che introdusse, nel 1447, una riforma monetaria; Giovanni, ricco mercante; Martino, rappresentante generale di Genova in Spagna (vissuto tra il XV e il XVI scolo); Paolo (morto nel 1528), cosmografo e navigatore.
Ma il più importante fu Adamo Centurione che visse nel secolo XVI e fu, del suo tempo, una delle figure più in vista ed uno degli uomini più ricchi. Rappresentò più volte Genova come ambasciatore, fu commerciante, guerriero e banchiere di Carlo V.
Nel l535 portò a termine vittoriosamente la pericolosa impresa militare di Bona (Ippona) debellando definitivamente gli infedeli che infestavano le coste tunisne. Fu sostenitore e sincero amico di Andrea D'Oria che aiutò, anche finanziariamente, negli affari di Stato e che ospitò, infine, nel suo castello di Masone dopo i fatti della tragica notte del 1547, quando la congiura ordita da Gian Luigi Fieschi e dei suoi sostenitori mise in pericolo la vita del grande Ammiraglio oltrechè di tutti coloro che lo circondavano.


Francia (unificata nel 1481)
· Consiglio del re (organismo di origine medievale), formato dai grandi dignitari, dai pari, dagli ufficiali della corona; articolazione:
§ Sezione di Stato
§ Consiglio dei pari
§ Consiglio delle finanze
· Consigli degli affari, un consiglio segreto, ristretto, formato da pochi intimi del re.
· “Maitres des requetes”; utilizzati dal re come suoi fedelissimi commissari destinati a percorrere e a ispezionare le province, siedono nei parlamenti, partecipano alle sedute del consiglio del Re, ne istruiscono i lavori con funzioni di relatori.
· Segretari del re (n. 4); responsabili dei quattro dipartimenti in cui era diviso il regno
· Stati Generali; il compito principale degli Stati Generali è il voto delle imposte, ma essi esercitano, anche una forte opposizione politica essendo l’assemblea di tutti i rappresentanti della comunità francese:
§ Clero
§ Nobiltà
§ Città
§ Corti sovrane
§ Enti religiosi
§ Abitanti paganti la taglia e Costituenti il Terzo Stato
· Assemblea dei notabili; i loro membri non sono eletti, né rappresentano la nazione, ma sono individualmente chiamati dal re
· I Parlamenti erano supreme corti di giustizia, non erano organi rappresentativi, essi costituiscono la maggiore istituzione giudiziaria ed avevano la funzione di registrare le ordinanze reali, bloccandole “diritto di rimostranza”, prima della registrazione, se le giudicano imperfette.


"[anno 1643] Muore il 14 maggio, ENRICO IV di Borbone, re di Navarra e re di Francia. Dopo aver firmato un'alleanza con la Unione protestante tedesca contro i cattolici e gli Asburgo, un fanatico cattolico, Francois Ravaillac, lo assassina mentre il re percorre una strada di Parigi.
Enrico educato dalla madre alla fede calvinista, nel 1569 Enrico divenne capo indiscusso del partito ugonotto in lotta contro il potente partito cattolico dei Guisa.
Gli succede il figlio
LUIGI XIII, di sole nove anni, sotto la reggenza di Maria de' Medici, sposata da Enrico come abbiamo gia letto, nel 1600, dopo aver ripudiato la moglie Margherita di Valois.
Maria de' Medici oltre che avere come ombra e suo grande cosigliere il suo favorito, il fiorentino Concino Concini, presto si avvarrà di un personaggio molto singolare. Un giovane militare che non per sua scelta divenne vescovo. Lo troveremo prima reggente del novenne Luigi XIII, come elemosiniere, poi segretario di stato alla Guerra e agli affari esteri: il suo nome ARMAND RICHELIEU.
Durante l'ancien regime il regicidio era naturalmente considerato il crimine piu' grave che un suddito potesse commettere; durante l'esecuzione i carnefici e il pubblico si accanivano macabramente sul corpo del regicida. L'atroce supplizio del monaco Ravallaic (27 maggio 1610), per l'assassino di Enrico IV, è descritto con una certa dovizia di particolari e non senza spirito critico nelle memorie del viaggiatore polacco Jacob Sobieski:
"Tutta quella piazza del mercato era così strapiena di gente che soltanto adesso mi pareva veritiero il proverbio polacco, che dice che sulle teste si potrebbe, come su un tavolo, far rotolare una mela, ma anche sui tetti e sulle finestre c'era una spaventosa massa di gente, cosi' che per una singola finestra pagavano una somma incredibile, soprattutto gli stranieri, e anch'io con i principi Radzvill affittai una finestra e la strapagammo bene. Per la grande folla, a malapena riuscirono ad aprire lo spazio dove suppliziarlo; quando con i cavalli l'ebbero tirato, egli morì squartato. Allora saltarono come matti una quindicina di cavalieri dai loro cavalli e sguainando le spade lo fecero quasi a pezzi (....). Moltissimi furono coloro che i pezzetti del corpo di Ravaillac avvolsero in fazzoletti e se li portarono a casa. C'era un legatore di libri, così accanito contro Ravaillac, che poi a vederlo sembrava un uomo tranquillo e serio con una barba folta, ed anche lui si porto' alcuni brandelli di carne del corpo di Ravaillac e per enorme disprezzo e odio li fece friggere con uova strapazzate e se li mangiò, cosa che gli occhi miei e quelli dell'illustre Signor Branicki videro; ebbe perfino intenzione di invitarci, noi due, al suo banchetto, affinchè l'aiutassimo a mangiare, ma noi, dopo avergli sputato negli occhi, ce ne andammo".
Il brano e' riportato nell'interessante libro di Antoni MACZAC, Viaggi e viaggiatori nell' Europa moderna, Ed. Laterza, Bari 2000.
LUIGI XIII: La tutela al 9enne futuro re ...la madre l'accordò a quel personaggio italiano che l'aveva seguita a Parigi nel suo matrimonio con Enrico IV, a Concino Concini e a sua moglie. Una scelta che provocò il malcontento dei precedenti funzionari di corte e anche della magistratura, gelosi delle prerogative sovrane. Nel 1614-15 si espressero anche tumultuosamente negli stati generali riuniti a Blois. Concini non proprio l'anno dopo ma nel successivo fu assassinato (sembra con la stessa connivenza del giovane re 16enne) insofferente sia della madre vedova che del suo amico onnipresente.
Terminò così la prima reggenza. Brama di autorità Luigi ce l'aveva, voleva fare il re, ma non aveva molta scelta come buoni ministri per governare oculatamente. Aveva solo la madre, che però non smetteva di intrigarsi (lei del partito cattolico "devoto"), fino a ad entrare lei stessa in una congiura contro il figlio che mordeva troppo il freno. E non c'era solo lei, iniziò ad immischiarsi anche il fratello, Gastone d'Orleans, che non si sa bene con chi intrigasse, se solo contro il fratello o anche contro l'ambiziosa madre. Venne fuori anche un libello: Storia della madre e del figlio, che sembra sia stata scritta da Richelieu.
E proprio a Richelieu (un uomo di Maria Medici anche lui) Luigi trovò l'uomo che cercava quando ebbe 23 anni ed era impaziente di essere automo.
Nel 1624 lo nominò primo ministro. Insieme (o forse solo il cardinale) si impegnarono energicamente contro quelle forze che volevano abbattere la corona. (i protestanti, ma anche i parenti sobillatori).
Non mancarono anche pronunciamenti di condanne a morte perfino al fratello Gastone, anche lui a capo di rivolte. O quella dei marchesi Cinq Mars e di De Thou, decapitati. Insieme Luigi XIII e Richelieu, repressero le numerose rivolte popolari in varie province; insieme combatterono contro i ribelli protestanti arroccati nella loro fortezza di La Rochelle; insieme iniziarono la guerra dei trent'anni contro gli Asburgo di Spagna e d'Austria usando tutti i mezzi: i militari, gli intrighi, le elargizioni di denaro (paradossalmente ai principi tedeschi protestanti).
La fama che rimase di Luigi XIII è quella di aver iniziato l'assolutismo, anche se non nella misura poi espressa in seguito dal figlio Luigi XIV. Ma nemmeno era un pacificatore rispetto a Enrico IV.
Tuttavia - anche se morirà molto giovane, a 42 anni- durante il suo regno l'opera politica, sociale e legislativa di Luigi XIII non è disprezzabile. Varò un nuovo codice (di Michaud 1643); fondò l'Accademia francaise; fu il promotore della prima Gazette francese; e con varie riforme moltiplicò gli intendenti della finanza, della giustizia, della polizia. Ma tutto questo era sempre in funzione del consolidamento dell'autorità monarchica. Quando morì, le basi per accentuare questo consolidamento c'erano tutte. Inoltre al vertice c'erano se non proprio gli stessi uomini, quelli che erano stati accanto al potente cardinale, o scelti da lui (es. Mazzarino, Colbert ecc.). Queste scelte per Luigi XIV furono decisamente assennate e preziose, fino a metà del suo lungo regno, quando poi morirono. Poi, lui e la Francia sentirono la mancanza di questi validi collaboratori.


panegirico: termine datato dal 1546; dal lat. panegiricu(m), dal gr. panegurikos sottinteso logos (" discorso"), der. di paneguris ("assemblea") - s.m. - stor., nell'antichità classica, discorso encomiastico, pronunciato in onore di un personaggio illustre - s.m. in campo liturgico discorso pronunciato in onore di un santo, nella festività a lui dedicata - discorso con cui si lodano, in modo spesso eccessivo e con toni ampollosi ed enfatici, le qualità di una persona: fare, tessere il panegirico di qualcuno - s.m. estensivo, lungo discorso noioso - agg. panegiristico; che presenta i caratteri del panegirico: orazione panegirica.
encomio: termine datato prima del 1566; dal lat. tardo encomiu(m), dal gr. egkomion, da egkomios ("che si canta in una festa"), composto di en- ("dentro") e komos ( "festa, processione") - in senso letterario, nell'antica Grecia: canto celebrativo - lode, specialmente pubblica e solenne: tributare, fare un elogio a qcn. per qcs.; lettera, parole di elogio - in ambito militare, riconoscimento ufficiale del valore di un militare
encomiastico: 1631; dal greco egkomiastikos, derivato di egkomiazo ("io lodo pubblicamente" ) = che ha lo scopo di encomiare, elogiativo: poesia encomiastica, tono encomiastico.


proto : termine tipogr. (1585) dal venez. proto, dal gr. protos = "primo" = chi fino alla prima metà degli anni Cinquanta del XX secolo aveva la responsabilità diretta del reparto di composizione con funzioni di controllo e coordinazione dell'intero ciclo produttivo | estens., tipografo, stampatore


squittinio (squitinio) : propriamente "scrutinio" ma per estensione analisi, esame accurato e minuzioso, ponderazione attenta, scritto documentato che implica un giudizio, una conclusione su un fatto, una situazione, un'azione, una persona, uno scritto = vedi Battaglia, XX, p. 9, col. II, sv. squittinio, 5


Ruini, Carlo, Anatomia del cauallo, infermita', et suoi rimedii. Opera nuoua, degna di qualsiuoglia prencipe, & caualiere, & molto necessaria a filosofi, ... del signor Carlo Ruini bolognese. Adornata di bellissime figure, ... Diuisa in due volumi. .., - In Venetia : appresso Fiorauante Prati, 1618 - 2 v. ([4], 247, [21]; [2], 300, [18] p.) : ill. ; 2o. - Front. stampati in rosso e nero. Marca (Tre alberi con sopra un uccello) sui front Segn.: A-R8; A-V8 - Tit. del vol. 2: Infermita del cavallo, et uso e rimedii - Impronta - o.i) iuo- deti maci (3) 1618 (R) Impronta - o-i- hea, a.o, cote (3) 1618 (R) - Localizzazioni: oltre che all'intemelia Aprosiana esemplari pure in Biblioteca Estense Universitaria - Modena - Biblioteca medica statale - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma



Tassoni, Alessandro <1565-1635, La secchia rapita, poema eroicomico, del sig. Alessandro Tassoni, con le dichiarazioni del sig. Gasparo Salviani, e' l Primo Canto dell' Oceano nell' vltimo corretti con gli originali. .., In Venetia: Scaglia Giacomo, 1630
Niseno, Diego Assonti predicabili sopra tutte le domeniche dopo la Pentecoste. Del r.p.f. Diego Nisseno ... Tradotti dal sig. G.F.L. ... Con tauole copiosissime, .., Venetia: Scaglia Giacomo, 1634
Tirelli, Maurizio De historia vini, et febrium, libri Duo, quorum in primo, agitur de vino simpliciter: in altero vero, de febribus, in vini gratiam; demonstraturque potissimum, quibuslibet febribus, & quolibet tempore propinatum, salutare. Opus Mauritii Tirelli, doctoris medici ac physici. Illustrissimo atque reuerendissimo D. Paridi, archiepiscopo, .., Venetiis: Scaglia Giacomo, 1630
Aleandro, Girolamo <1574-1629, Difesa dell'Adone poema del cau. Marini di Girolamo Aleandri per risposta all'Occhiale del cav. Stigliani. Parte seconda. Al ... sig. Gioseppe Persico, In Venetia: Scaglia Giacomo, 1630
Aleandro, Girolamo <1574-1629, Difesa dell'Adone poema del cau. Marini di Girolamo Aleandri per risposta all'Occhiale del cau. Stigliani, In Venetia: Scaglia Giacomo, 1629
Tassoni, Alessandro <1565-1635, La secchia rapita poema eroicomico del signor Alessandro Tassoni, con le dichiarationi del sig. Gasparo Saluiani, e'l primo canto dell'oceano nell'vltimo, corretti con gli originali, In Venetia: Scaglia Giacomo, 1637
Sammarco, Ottavio Delle mutationi de' regni opera d'Ottauio Sammarco baron della Rocca d'Euandro, e di Camino .., In Venetia: Scaglia Giacomo, 1629
Marino, Giovambattista, Strage de gli innocenti del caualier Marino..., In Venetia: Scaglia Giacomo, 1633
Mascardi, Agostino <1591-1640, La congiura del conte Gio. Luigi de' Fieschi descritta da Agostino Mascardi, In Venetia: Scaglia Giacomo, 1637
Scaccia, Sigismondo Tractatus de sententia, et re iudicata, Sigismundi Scacciae iurisconsulti Romani. Omnibus admodum vtilis, iudicibus autem, ducibus, regibus, alijsque principibus magna ex parte necessarius. Duplici indice tam rerum notabilium, quam glossarum, & quaestionum exornatus, Venetiis: Scaglia Giacomo, 1629
Mascardi, Agostino <1591-1640, La congiura del conte Gio. Luigi de' Fieschi descritta da Agostino Mascardi, In Venetia: Scaglia Giacomo, 1629
Spanheim, Friedrich <1600-1649, Il soldato suezzese. Historia della guerra tra Ferdinando 2. imperatore, e Gustauo Adolfo re di Suetia ... Tradotto dal francese da Pompeo Bellanda il vecchio. Con tauola copiosissima delle cose notabili, In Venetia: Scaglia Giacomo, 1634
Niseno, Diego Quaresimale del r.p.f. Diego Nisseno, ... Tradotto dalla lingua spagnuola nella nostra italiana da Pietro Foscarini nobile venetiano. .., In Venetia: Scaglia Giacomo, 1630
Niseno, Diego Assonti predicabili sopra tutte le domeniche doppo la Pentecoste. Del r.p.f. Diego Nisseno dell'ordine di s. Basilio. Tradotti dal sig. G.F.L. ... Con tauole copiosissime, ..., Venetia: Scaglia Giacomo, 1636
Niseno, Diego Quaresimale del r.p.d. Diego Nisseno dell'Ordine di s. Basilio, parte prima (-seconda). ... In quest'vltima impressione adornata di copiosissime tauole, In Venetia: Scaglia Giacomo, 1636
Niseno, Diego 1: Parte prima. Che contiene le prediche per li mercoledi, venerdi, e domeniche di Quaresima. Tradotta da Pietro Foscarini. .., Scaglia Giacomo
Niseno, Diego 2: Parte seconda. Che contiene le prediche per li lunedi, martedi, giouedi, e sabati di Quaresima. Tradotta dal sig. G.F.L. .., Scaglia Giacomo
Luigi Dichiaratione del Re Christianissimo, publicata nel Parlamento, nel quale S.M. si ritrouo il giorno 8. di Gennaro 1634. Ricchiamando il Duca d'Orleans suo fratello. Tradotta dal francese, da Marc\'Antonio Romagnesi .., In Venetia: Scaglia Giacomo, 1634
Niseno, Diego Quaresimale del Nisseno. Parte prima. Tradotto dalla lingua spagnuola da Pietro Foscarini. .., Venetia: Scaglia Giacomo, 1634
Niseno, Diego Quaresimale del r.p.f. Diego Nisseno dell'ordine di s. Basilio. Parte seconda. Che contiene le prediche per li lunedi, martedi, giouedi, e sabati di Quaresima. Insieme con gli assonti predicabili ... Tradotti dal sig. G.F.L. .., Venetia: Scaglia Giacomo, 1634


PIERO MOCENIGO, Doge di Venezia [1400 - 1476 (febbraio)]: Il suo dogato dura solo quindici mesi. Fa in tempo a lasciare il nome ad una moneta, la lira d’argento, il mocenigo, che viene coniato insieme con il “marcello”.


reale : numism. [cfr. sp. real] moneta d'oro fatta coniare da Carlo I d'Angiò nel XIII sec. - antica moneta spagnola emessa dagli Aragonesi in Sicilia e Sardegna


zecchino: s.m. - numism., dal 1536 der. di zecca con -ino - nel XVI sec., il ducato d'oro veneto - estensivamente qualsiasi altra moneta aurea di pari valore


FILIPPOPOLI (oggi II città della Bulgaria): Fondata nel 342 a.C. da Filippo II di Macedonia. Secondo una tradizione l'avrebbe popolata di malfattori, e da ciò le sarebbe derivato l'altro nome di PONEROPOLI (spesso usato per appellativo dispregiativo letterario onde indicare una qualsiasi città abitata da gente ritenuta, a torto o ragione, di cattive costumanze). A causa della conformazione del terreno su cui era costruita, era anche nota come Trimontium. Venne conquistata dai Bulgari al tempo dello zar Simeone (893-927), e ripresa dai Bizantini nella seconda metà del X secolo.
Vedi: BERG, J. Dissertatio gradualis de Poneropoli Philippi regis Macedoniae (praeside A. Brönwall), Uppsala, 1737, 31 p.


Coccius, Jodocus , Thesaurus catholicus, in quo controuersiae fidei, iam olim nostraque memoria excitatae, SS. Scripturarum, conciliorum, & SS. tam Graecorum quam Latinorum Patrum testimonijs, ... explicantur: catholicae ecclesiae consensus perpetuus, instar catenae connexus, proponitur: ad orthodoxorum omnium confirmationem, ... conscriptus a reuerendo doctissimoque D. Iodoco Coccio Bilueldiano, ... Adiectis indicibus necessarijs, Coloniae : ex officina typographica Arnoldi Quentelij, 1600-1601 - 2 v. ; fol. - Front. e testo in cornice xil Front. stampati in rosso e nero. Ritr. del Cristo sui front - [1] - 2: Thesauri catholici, in quo controuersiaefidei, iam olim nostraque memoria excitatae,SS. Scripturarum, conciliorum, & SS. tamGraecorum, quam Latinorum Patrum testimonijs,... explicantur: catholicae ecclesiaeconsensus perpetuus, instar catenae connexus,proponitur, tomus secundus: ad orthodoxorumomnium confirmationem, ... - Altri titoli collegati: [Variante del titolo] Thesaurus catholicus, in quo controversiae fidei, iam olim nostraque memoria excitatae, ... explicantur, catholicae ecclesiae consensus perpetuus, ... proponitur: ad othodoxorum omnium confirmationem, ... conscriptus a ... D. Iodoco Coccio ... : Localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca del Centro teologico - Torino


Squitinio della liberta veneta. Nel quale si adducono anche le raggioni dell'impero romano sopra la citta & signoria di Venetia Stampato in Mirandola : appresso Giouanni Bennincasa [Benincasa], 1619 101, [3] p. ; 8o. - Celebre opera anonima contro Venezia di varia attribuzione, edita la prima volta nel 1612: cfr. Melzi, Dizionario di opere anonime e pseudonime, III, p. 93; Parenti, Dizionario dei luoghi di stampa falsi, inventati o supposti, p. 143; Autori italiani del Seicento, III, p. 226-227, n. 1013-1016 - Fregio inciso sul front - Le ultime [2] p. sono bianche - Segn.: A-N4 - Impronta - i.n- o.en c-a- estu (3) 1619 (R) Localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - Biblioteca Trivulziana - Archivio storico civico - Milano - Biblioteca della Fondazione Luigi Firpo. Centro di studi sul pensiero politico - Torino - Biblioteca nazionale Marciana - Venezia



Mengoli, Pietro <1626-1686>, Mese di Pietro Mengoli. Parte prima, In Bologna: Benacci, Vittorio erede
Mengoli, Pietro <1626-1686>, Arithmeticae rationalis elementa quatuor Petri Mengoli prioris S. Magd. .., Bononiae: Benacci, Vittorio erede, 1674
Mengoli, Pietro <1626-1686>, Via regia ad mathematicas per arithmeticam, algebram speciosam, & planimetriam ... A Petro Mengolo .., Bononiae: Benacci, Vittorio erede, 1655
Mengoli, Pietro <1626-1686>, Anno / Pietro Mengoli, priore di Santa Maddalena, Bologna, 1673 (per errore di stampa nel lavoro è scritto Asino al posto di Anno in merito all'opera di Pietro Mengoli, una delle due che tuttora si costodiscono alla biblioteca Aprosiana di Ventimiglia).
Mengoli, Pietro <1626-1686>, Refrattioni, e parallasse solare del dottor Pietro Mengoli, In Bologna: Benacci, Vittorio erede, 1670
Mengoli, Pietro <1626-1686>, Geometriae speciosae elementa primum de potestatibus, a radice binomia, & residua. Secundum de innumerabilibus numerosis progressionibus. Tertium de quasi proportionibus. Quartum de rationibus logarithmicis. Quintum de proprijs rationum logarithmis. Sextum de innumerabilibus quadraturis. Petri Mengoli .., Bononiae: Ferroni, Giovanni Battista, 1659
Mengoli, Pietro <1626-1686>, Anno di Pietro Mengoli priore di Santa Maddalena, professore di mecaniche, filosofo collegiato, dottor di leggi, In Bologna: Benacci, Vittorio erede, 1673
Mengoli, Pietro <1626-1686>, Circolo a gl'illustrissimi signori march. Alessandro Fachenetti confaloniere di giustitia e signori del Reggimento di Bologna. Dedicato da Pietro Mengoli priore della Maddalena, .., In Bologna: Benacci, Vittorio erede, 1672
Mengoli, Pietro <1626-1686>, Nouae quadraturae arithmeticae, seu de additione fractionum: Petri Mengoli .., Bononiae: Monti, Giacomo, 1650
Mengoli, Pietro <1626-1686>, Via Regia ad mathematicas per arithmeticam algebram speciosam planimetriam ornata maiestate serenissime D. Christinae Reginae Sueciae a Petro Mengolo Bonon. mechanico, Bononiae: Sassi, Clemente Maria, 1655
Mengoli, Pietro <1626-1686>, Arithmetica realis serenissimo et reuerendissimo principi Leopoldo ab Etruria cardinali Medices dicata a Petro Mengolo priore S. Magdalenae mechanico Bonon, Bononiae: Benacci, Vittorio erede, 1675
Mengoli, Pietro <1626-1686>, Speculationi di musica di Pietro Mengoli dottor dell'vna, e l'altra legge, e di filosofia collegiato, .., In Bologna: Benacci erede, 1670
Mengoli, Pietro, Novae quadraturae arithmeticae seu de additione fractionum Petri Mengoli Bononiae : ex typographia Iacobi Montis, 1650 [16], 130, [2] p. ; 4°.
Mengoli, Pietro, Anno di Pietro Mengoli priore di Santa Maddalena, Professore di mecaniche .., In Bologna : per l'herede di Vittorio Benacci, 1673 [16], 280 p. ; 4°.


Di Gronovius, Johannes Fredericus (il vecchio) <1611-1671>, autore di una smisurata messe di opere sia come autore primcicipale sia come collaboratore si offre qui l'elenco di quanto al momento rinvenuto nelle biblioteche italiane e di quanto raccolto dai catalogi della British Library.
Si nota come le opere citate dal Gronovius (che ebbe modo di intrattenere amicizia diretta con Aprosio durante un suo soggiorno veneziano) nella sua epistola all'Aprosio non sono sempre riconoscibili per l'antica diversità nelle citazioni, tuttavia è innegabile che di alcuni scritti si sia persa, al momento, l'identificazione di conservazione (per uso degli studisoi si elencano anche le opere del Gronovius custodite alla Biblioteca Aprosiana intemelia.

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Gronovius, Johannes Fredericus<1611-1671>, Joh. Fred. Gronovii Oratio de lege regia pro concione, quum fasces academicos secundun deponeret, recitata die solemni 8. Febr. 1671, Severinus, Adrianus
Plinius Secundus, Gaius, Caii Plinii Secundi Naturalis historiae cum interpretatione et notis integris Iohannis Harduini itemque cum commentariis et adnotationibus Hermolai Barbari Pintiani, Rhenani Gelenii Dalechampii Scaligeri Salmasii IS. Vossii I.F. Gronouii et variorum. Volumen primum -decimum recensuit varietatemque lectionis adiecit Ioh. Georg. Frid. Franzius,- Lipsiae: Gottlob Sommer, Wilhelm, 1778-1791
Livius, Titus, Titi Livii Historiarum libri ex recensione I. F. Gronovii, Lugd. Batavorum: Elzevier, Johannes & Elzevier, Daniel, 1653-1654
Livius, Titus, T. Livii patavini Historiarum libri qui supersunt omnes ex recensione Arn. Drakenborchii cum indice rerum locupletiss. Accessit praeter varietatem lectt gronovianae et creverianae glossarium livianum curante Augusto Guil. Ernesti Tomus 1. [-3.],- Lipsiae: Weidmann Erben & Reich, 1769
Plautus, Titus Maccius, M.Acci Plauti Comoediae superstites 20. ad ultimam editionem I.F.Gronovii accuratissime expressae, Amstelodami: Wetstein, Rudolf & Wetstein, Gerard, 1721
Statius, Publius Papinius, P. Papinii Statii Opera ex recensione et cum notis I. Federici Gronovii, Venetiis: Baglioni, Paolo
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli ac pacis libri tres, in quibus jus naturae & gentium, item juris publici praecipua explicantur. Cum annotatis auctoris, ex postrema ejus ante obitum cura. Accesserunt. Annotata in Epistolam Pauli ad Philemonem; dissertatio De mari libero; & libellus singularis de aequitate, indulgentia, & facilitate, quem Nicolaus Blancardus Nec non Joann. Frid. Gronovii v.c. notae in totum opus De jure belli ac pacis. Editio novissima ..,- Amstelaedami, Campis, 1702
Plinius Secundus, Gaius, C. Plinii Secundi Naturalis historiae, tomus primus [-tertius]. Cumcommentariis & adnotationibus Hermolai Barbari, Pintiani, Rhenani, Gelenii,Dalechampii, Scaligeri, Salmasii, Is. Vossii, & variorum. Accedunt praetereavariae lectiones ex mss. compluribus ad oram paginarum accurate indicatae. Item Joh. Fr. Gronovii notarum liber singularis ad illustrem virum Johannem Capellanum,- Lugd. Batv. Roterodami: Hackius, Petrus & Hackius, Jacobus & Hackius Cornelius, 1668-1669
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli ac pacis libri tres, in quibus jus naturae & gentium, item juris publici praecipua explicantur. Cum annotatis auctoris, ex postrema ejus ante obitum cura. Accesserunt ejusdem dissertatio De mari libero, & libellus singularis De aequitate, indulgentia, & facilitate, nec non Joann. Frid. Gronovii V. C. notae in totum opus De jure belli ac pacis,- Amstelodami: Janssonius van Waesberge, 1712
Plinius Secundus, Gaius, C. Plinii Secundi Naturalis historiae, tomus primus -tertius. Cum commentariis & adnotationibus Hermolai Barbari, Pintiani, Rhenani, Gelenii, Dalechampii, Scaligeri, Salmasii, Is. Vossii, & variorum. Accedunt praeterea variae lectiones ex mss. compluribus ad oram paginarum accurate indicatae. Item Joh. Fr. Gronovii notarum liber singularis ad illustrem virum Johannem Capellanum,- Lugd. Batv. Roterodami: Hackius, Petrus & Hackius, Jacobus & Hackius Cornelius, 1668-1669
Gronovius, Johannes Fredericus<1611-1671>, Joh. Fred. Gronovii Ad L. & M. Annaeos Senecas notae, Lugd. Batav.: Elzevier, Bonaventura & Elzevier, Abraham <1.>, 1649
Plautus, Titus Maccius, M. Acci Plauti Sarsinatis Umbri Comoediae duae ex recensione Io. Fred. Gronovii, Ienae: Bibliopolium academicum , 1788
Tacitus, Publius Cornelius, C. Cornelii Taciti opera quae extant omnia. Ad editionem optimam Joh. Fre. Gronovii accurate expressa. Tomus 1. <-2., Glasguae Edinburgi Londini: Barry, JohnHamilton, G. and Balfour J.Millar, AndrewUrie, Robert & C., 1743
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Disputatio medica inauguralis De asthmate quam divino annuente numine, ex authoritate magnifici d. rectoris D. Joannis Frederici Gronovii j.u.d. & in hac illustrissima academia linguae graecarumque historiarum professoris celeberrimi, ut et consensu amplissimi senatus academici ac nobilissimae facultatis medicae decreto in celeberrima Lugd. Bat. acad. prosummis in medicina honoribus ac privilegiis doctoralibus rite consequendis eruditorum examini subjicit Moyses Salom Deazeuedo Hebraeus Bra,-
Lugduni Batavorum: Gaasbeeck, Daniel van & Gaasbeeck, Abraham van
Gellius, Aulus, Auli Gellii Noctium Atticarum libri 20 prout supersunt quos ad libros MSStos novo & multo labore exegerunt, perpetuis notis & emendationibus illustraverunt Johannes Fredericus et Jacobus Gronovii. Accedunt Gasp. Scioppii integra MSStorum duorum codicum Collatio...et al.,- Lugduni Batavorum: Boutesteyn, Cornelis Du Vivier, Johannes, 1706
Statius, Publius Papinius, Johannis Frederici Gronovii in P. Papinii Statii Silvarum libros 5 diatribe ad Th. Graswinckelium, Hagae-Comitis , 1637
Plautus, Titus Maccius, M. AccI Plauti Comoediae. Accedit Commentarius ex variorum notis & observationibus. Quarum plurimae nunc primum eduntur. Ex recensione Ioh. Frederici Gronovii, Lugd. Batav. et Roterod: Hackius, Petrus & Hackius, Jacobus & Hackius Cornelius, 1669
Gellius, Aulus, Auli Gellii Noctes Atticae cum notis et emendationibus Joannis Frederici Gronovii, Lugd. Batavorum: Du Vivie, Johannes, 1687
Seneca, Lucius Annaeus, 2: L. Annaei Senecae philosophi. Tomus secundus: in quo Epistolae, & Quaestiones naturales, Venetiis: Pezzana, Nicolo, 1669
Seneca, Lucius Annaeus, L. Annaei Senecae philosophi. Opera omnia ex vlt. Iusti Lipsii, & Io. Federici Gronovii emendat: et M. Annaei Senecae rhetoris quae extant; ex Andreae Schotti recens, Venetiis: Pezzana, Nicolo, 1669
Seneca, Lucius Annaeus 3: L. Annaei Senecae rhetoris, Suasoriae, Controuersiae, cum declarationum excerptis. Tomus tertius, Venetiis: Pezzana, Nicolo, 1669
Plautus, Titus Maccius, M. AccI Plauti Quae supersunt comoediae cum commentario ex variorum notis et observationibus ex recensione Ioh. Frederici GronovI accessere ex eiusdem lectionibus Plautinis notulae asterisco notatae cum praefatione Io. Augusti Ernesti pars prima -altera,- Lipsiae: Saalbach, Ulrich ChristianGeorgi, Theophil, 1760
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli ac pacis libri tres, in quibus jus naturae & gentium, item juris publici praecipua explicantur,
Hagae Comitis: Leers, Arnout <2.> ; L'Aia ; 1670-1699>, 1680
Grotius, Hugo, *Hugonis Grotii De jure belli ac pacis : libri tres / cum annotatis auctoris, nec non J. F. Gronovii notis, & J. Barbeyracii animadversionibus, Commentariis insuper locupletissimis Henr. L. B. De Cocceii sacrae regiae majestati borussicae quodam a consiliis secretioribus, sub titulo Grotii illustrati antea editis, nunc ad calcem cujusque capitis adjectis: insertis quoque observationibus Samuelis L. B. De Cocceii Henrici filii ... adduntur tandem ipsius Grotii Dissertatio de mari libero ac libellus singularis De aequitate, indulgentia et facilitate,- Losanna, 1751-1752
Sallustius Crispus, Gaius, C. Sallustii Crispi quae extant ex recensione J. F. Gronovii cum variorum observationibus ab Ant. Thysio collectis, Lugd. Batav. et Roterod.: Hackius, Petrus & Hackius, Jacobus & Hackius Cornelius, 1665
Seneca, Lucius Annaeus, L. Annaei Senecae philosophofi ex ult. I. Lipsii & I. F. Gronouii emendat et M. Annaei Senecae rhetoris quae extant; ex And. Schotti recens, Venetiis: Brigonci, Giovanni Pietro, 1658
Gellius, Aulus, Auli Gellii Noctes Atticae cum notis et emendationibus Joannis Frederici Gronovii, Lugd. Batavorum: Du Vivie, Johannes, 1687
Seneca, Lucius Annaeus, L. Annaei Senecae philosophi ex ult. I. Lipsii et I. F. Gronovii emendat. et M. Annaei Senecae rhetoris quae extant ex Andr. Schotti recens, Venezia Seneca, Lucius Annaeus, L. Annaei Senecae philosophi. Opera omnia ex ult. Iusti Lipsii, & Io: Federici Gronovii emendat et M. Annaei Senecae rhetoris quae exstant; ex Andreae Schotti recens,- Venetiis: Curti, Stefano, 1681
Phaedrus, Phaedri Aug. Liberti Fabularum libri 5. Cum notis perpetuis Jo. Fred. Gronovii, P. & Jacobi Gronovii, F. accedunt Nicolai Dispontinii in Phaedrum collectanea, Amstelaedami: Janssonius van Waesberge
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli et pacis libri tres, cum annotatis ipsius autoris, & clarissimi Gronouii; tum noviter accuratis commentariis perpetuis Joh. Tesmari ... Ad calcem operis accessere Ulrici Obrechti, ... Observationes ad eosdem libros, cum indicibus plenissimis,- Francofurti ad Moenum: Zunner, Johann David <2. ; 1665-1704>Bauer, Johann , 1696
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De belli ac pacis libri tres, in quibus jus naturae & gentium, item juris publici praecipua explicantur. Cum annotatis auctoris, ex postrema ejus ante obitum cura. Accesserunt annotata in Epistolam Pauli ad Philemonem, Dissertatio de mari libero, & libellus singularis De aequitate, indulgentia, & facilitate, quem Nicolaus Blancardus belga-leidensis, e codice auctoris descripsit & vulgavit. Nec non Joann. Frid. Gronovii ...,- Amstelodami: Someren, Abraham van, 1689
Seneca, Lucius Annaeus, L. Annaei Senecae philosophi. Opera omnia ex vlt. Iusti Lipsii, & Io. Federici Gronouii emendat et M. Annaei Senecae rhetoris quae extant; ex Andreae Schotti recens. Tomus primus (-tomus tertius) ,- Venetiis: Curti, Stefano
Livius, Titus, Titi Livii Historiarum quod extat, cum perpetuis Car. Sigonii et J. F. Gronovii notis. Jac. Gronovius probavit, suasque et aliorum notas adjecit, Amstelodami: Elzevier, Daniel, 1678-1679
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli ac pacis libri tres, in quibus jus naturae & gentium, item juris publici praecipua explicantur. Cum annotatis auctoris, expostrema ejus ante obitum cura. Accesserunt annotata in Epistolam Pauli ad Philemonem, Dissertatio de mari libero, & Libellus singularis de aequitate, indulgentiae, & facilitate, quem Nicolaus Blancardus Belga-Leidensis e codice auctoris descripsit & vulgavit. Nec non Joann. Frid. Gronovii ... notae in totum opus de Jure belli ac pacis,- Amstelodami Campis: Janssonius van Waesberge Cotius, Casparus weduwe & Steenbergen, Johannes, 1701
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>>, Joh. Frederici Gronovii De centesimis usuris et foenore unciario antexegesis adversus theologistoricophilosophologum. Accessit Mantissa pecuniae veteris, Lugduni Batavorum: Gaasbeeck, Daniel van & Gaasbeeck, Abraham van, 1661
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Iohannis Frederici Gronovii Observationum libri 3. ad Wilhelmum a.f.p.n.w.p. Vandermaerium, ic, Lugduni Batavorum: Boxe, Willem Christiaens van der Commelinus, Isaac, 1639
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Joh. Frederici Gronovii De sestertiis seu subsecivorum pecuniae veteris Graece & Romanae libri 4. Accesserunt L. Volusius Maecianus Jc. & Balbus Mensor de asse. Pascasii Grosippi Tabulae nummariae. Mantissa, & tres antexegeseis de foenore unciario & centesimis usuris. Item de hyperpyro. Salmasii epistola, & ad eam responsio. Logarike palaia kai nea Graece & Latine,- Lugduni Batavorum: Du Vivier, Johannes, 1691
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Joh. Fred. Gronovii, ... Lectiones plautinae, quibus non tantum fabulae plautinae, & terentianae ; verum etiam Caesar, Cicero, Livius, Ovidius, aliique scriptores veteres bene multi egregie illustrantur, nunc demum editae. E ms. accedit vita auctoris, nunquam ante typis descripta,- Amstelaedami: Haffman, Johann, 1740
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Johannis Frederici Gronovii Observatorum in scriptoribus ecclesiaticis, quibus tamen passim & aequales illis & vetustiores utriusque linguae auctores interpositi & illustrantur & emendantur, ..,- Daventriae: Colomp, Jan, 1651
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Johannis Frederici Gronovii Observationum liber novus, in quo cum alia ad optimorum utriusque linguae auctorum intellectum, tum promissi in notis ad T. Livium quorundam locorum uberiores tractatus repraesentantur. Accesserunt indices in easdem notas,- Daventriae: Colomp, Jan, 1652
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Joannis Frederici Gronovii Notae in Terentium, Oxonii: Fletcher, JacobTheatrum Sheldonianum, 1750
Gronovius, Johannes Fredericus<1611-1671>, Johannis Frederici Gronovii Observationum libri tres, Lugd. Batavorum: Gaasbeeck, Daniel van & Gaasbeeck, Abraham van, 1662
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Ioh. Frederici Gronovii De sestertiis seu subsecivorum pecuniae veteris Graecae & Romanae. Libri 4. Accesserunt L. Volusius Maecianus IC. & Balbus Mensor de asse; item Pascasii Grosippi tabulae nummariae,- Amstelodami: Elzevier, Lodewijk <3.> & Elzevier, Daniel, 1656
Livius, Titus, Titi Livii Historiarum quod extat. Ex recensione I.F. Gronovii, Amstelodami: Elzevier, Daniel, 1678
Livius, Titus, Titi Livii Historiarum quod extat, cum perpetuis Gronovii et variorum notis, Amstelodami, 1664-1665
[1]
Seneca, Lucius Annaeus, 2: L. Annaei Senecae philosophi Tomus secundus. In quo epistolae, & quaestiones naturales, Lugdun. Batavor.: Officina Elzeviriana, 1649
Seneca, Lucius Annaeus, 2: L. Annaei Senecae Operum tomus secundus. In quo epistolae, et quaestiones naturales, integris Justi Lipsii, J. Fred. Gronovii, Lib. Fromondi, & selectis variorum commentariis illustratae,- Amstelodami, 1672
1
Seneca, Lucius Annaeus 3: M. Annaei Senecae rhetoris Opera, quae exstant, integris Nicolai Fabri, Andr. Schotti, Joh. Fred. Gronovii, & selectis variorum commentariis illustrata, & praeterea indice accuratissimo aucta. Accedunt Johannis Schultingii in eundem notae & emendationes, hactenus ineditae. Tomus 3,- Amstelodami, 1672
Cicero, Marcus Tullius, Marci Tullii Ciceronis Opera quae supersunt, omnia, cum Asconio & Scholiaste veteri, ac Notis integris P. Victorii, J. Camerarii, F. Ursini, et selectis P. Manutii, D. Lambibni, J. Gulielmii, J. Gruteri, J. F. & J. Gronoviorum, J. G. Graevii, & aliorum quamplurimorum, qui aliquam Ciceronis Operum Partem Animadversionibus illustraverunt. Isaacus Verburgius collegit, disposuit, recensuit, variantes lectiones ubique apposuit, paginas Aldinae Editionis, quas Nizolius et alii sunt secuti ... Volumen primum (-undecimum),- Amstelaedami: Wetsten, Rudolph & Wetsten, Gerhard, 1724
Gronovius, Johannes Fredericus<1611-1671>, Jacobi Gronovii Animadversio in recentem ab Oxonio Scylacis editionem et dissertationis de Scylacis aetate examen. Accedit excerptum Ephori ex Topographia Christiana servatum in Bibliotheca Medicea et ab eodem descriptum,- [1700]
Gronovius, Johannes Fredericus<1611-1671>, Disputatio medica inauguralis De spirituum animalium natura & vitiis. quam, deo ter opt. max. praeside ex auctoritate magnifici d. rectoris, D. Johannis Frederici Gronovii, u.j.d. & in inclyta Lugd. Bat. academia linguae graecae, graecarumque historiarum professoris celeberrimi, nec non amplissimi senatus academici consensu, ac almae facultatis medicae decreto, pro gradu doctoratus, summisque in medicina honoribus & privilegiis rite consequendis, publico examini subjicit Cornelius van Son, die 8. Iulii, loco horisque solitis,-
Lugduni Batavorum: Elzevier, Johannes weduwe & opvolger <1662-1680>, 1670
Seneca, Lucius Annaeus, L. Annaei Senecae Tragoediae. I. F. Gronovius recensuit. Accesserunt ejusdem et variorum notae, Amstelodami: Pluymer, Jost, 1662
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli ac pacis libri tres, cum annotatis auctoris, nec non J.F. Gronovii notis, & J. Barbeyracii animadversionibus; commentariis insuper locupletissimis Henr. L.B. de Cocceii ... sub titulo Grotii illustrati antea editis, nunc ad calcem cujusque capitis adjectis: insertis quoque observationibus Samuelis L. B. de Cocceii ... Adduntur tandem ipsius Grotii dissertatio De mari libero, ac libellus singularis De aequitate, indulgentia et facilitate. Tomus primus (-5.),- Lausannae: Bousquet, Marc Michel & C., 1751-1752
Tacitus, Publius Cornelius,C. Cornelii Taciti Opera, quae exstant, integris J. Lipsii, Rhenani, Ursini, Mureti ... Joh. Fred. Gronovius recensuit, & suas notas passim adjecit. Accedunt Jacobi Gronovii excerpta ex variis lectionibus MS. Oxoniensis,- Amstelodami: Elzevier, Daniel, 1672
Statius, Publius Papinius, P. Papinij Statij Opera ex recensione, et cum notis I. Frederici Gronouij, Venetijs: Baglioni, Paolo, 1676
Tacitus, Publius Cornelius, C. Cornelii Taciti Opera quae exstant, integris Beati Rhenani, Fulvii Ursini, M. Antonii Mureti, Josiae Merceri, Justi Lipsii, Valentis Acidalii, Curtii Pichenae, Jani Gruteri, Hugonis Grotii, Joannis Freinshemii, Joannis Frederici Gronovii & selectis aliorum Commentariis illustrata. Ex recensione & cum notis Jacobi Gronouii,- Traiecti Batauorum: Poolsum, Jacob van & Visch Joannes, 1721
Statius, Publius Papinius, P. Papinii Statii Opera ex recensione et cum notis I. Frederici Gronovii, Venetiis: Pezzana, Nicolo, 1712
L. Annaei Senecae philosophi ex vlt. I. Lipsij & I.F. Gronouij emendat. Et M. Annaei Senecae rhetoris quae exstant; ex Andreae Scotti recensione. Duobus tomis, Venetiis: Valvasense, Giovanni Francesco, 1675
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli ac pacis libri tres, in quibus jus naturae & gentium, item juris publici praecipua explicantur ... Accesserunt Addenda in Epistolam Pauli ad Philemonem, dissertatio De Mari libero, & libellus singularis De Aequitate, indulgentia & facilitate, quem Nicolaus Blancardus belga Leidensis e codice autoris descripsit & vulgavit. Nec non Joann. Frid. Gronovii V.C. notae in totum opus De jure Belli ac pacis.- Editio novissima cum annotatis Auctoris, ex postrema ejus ante obitum cura,- Amstelaedami: Janssonius van Waesberge, Gillis & Janssonius van Waesberge, Johannes <2.>, 1680
Seneca, Lucius Annaeus, L. Annaei Senecae philosophi Opera omnia ex ult. Iusti Lipsii & Io. Federi ci Gronovii emendat. et M. Annaei Senecae rhetoris quae extant ex Andreae Schotti recens, Venetiis: Indricus, G. B., 1645
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Disputatio medica, inauguralis, De apoplexia, quam, divino aspirante Numine, ex auctoritate magnifici domini rectoris, Joannis Friderici Gronovii, ... pro summis in medicina honoribus, ac privilegiis doctoralibus legitime consequendis, omnibus publice ventilandam proponit, Paulus a Westervelt, Lugd. Batav. Ad diem 12. Iulii, loco horisque solitis,- Lugduni Batavorum: Hercules, Nicolaes, 1661
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Disputatio medica inauguralis. Mulieris artuum contortione ac rigiditate laborantis historiam & curam describens. Quam ... ex authoritate magnifici D. rectoris D. Johannis Fred. Gronovii, ... pro gradu doctoratus ... publico examini exponit M. Lucas Schacht. Amstel. Batav. Ad diem 8. Julii, loco, horisque solitis,- Lugduni Batavorum: Didier, Pierre, 1661
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Disputatio medica inauguralis. De inflammatione. quam favente deo ex auctoritate magnifici D. rectoris D. Johannis Fred. Gronovii, ... nec non, amplissimi senatus academici consensu, & almae facultatis medicae decreto, pro gradu doctoratus summisque in medicina honoribus & privilegiis rite ac consequendis, publico examini exp,- Lugduni Batavorum: Dorp, Georgius : van der, 1661
Tacitus, Publius Cornelius, C. Cornelii Taciti Opera, quae exstant, integris I. Lipsii, Rhenani, Vrsini, Mureti, Pichenae, Merceri, Gruteri, Acidalii, Grotii, Freinshemii, & selectis aliorum commentariis illustrata. Ioh. Fred. Gronovius recensuit, & suas notas passim adjecit. Accedunt Iacobi Gronovii excerpta ex variis lectionibus ms. Oxoniensis,- Amstelodami: Blaeu, Pieter & Blaeu Joan <2.>, 1685
Seneca, Lucius Annaeus, L. Annaei Senecae philosophi. Opera omnia: ex ult. I. Lipsii & I.F. Gronovii emendat. et M. Annaei Senecae rhetoris quae exstant. Ex And. Schotti recens, Amstelodami: Elzevier, Lodewijk <3.> & Elzevier, Daniel, 1659
Seneca, Lucius Annaeus, 2: L. Annaei Senecae philosopi Tomus secundus. In quo Epistolae, & Quaestiones naturales, Amstelodami: Elzevier, Lodewijk <3.> & Elzevier, Daniel, 1658
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, (4!: Joh. Fred. Gronouii Ad L. & M. Annaeos Senecas notae, Amstelodami: Elzevier, Lodewijk <3.> & Elzevier, Daniel, 1658
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Jacobi Gronovii Epistola ad Joannem Georgium Graevium v. cl. de Pallacopa, ubi descriptio ejus ab Arriano facta liberatur ab Isaaci Vossii frustrationibus, Lugd. Batavorum: Luchtmans, Jordaan <1684-1708>, 1686
Livius, Titus, Titi Liuii Historiarum libri ex recensione I.F. Gronovii, Lugd. Batauorum: Elzevier, Bonaventura & Elzevier, Abraham <1.>Officina Elzeviriana, 1645
Livius, Titus, 2: T. Liuii Patauini Historiarum ab vrbe condita tomus secundus, Lugd. Batavorum: Elzevier, Bonaventura & Elzevier, Abraham <1.>Officina Elzeviriana, 1644
Livius, Titus, 3: T. Liuii Patauini Historiarum ab vrbe condita tomus tertius, Lugd. Batavorum: Elzevier, Bonaventura & Elzevier, Abraham <1.>Officina Elzeviriana, 1644
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, (4]: Joh. Fred. Gronouii Ad T. Liuii Patauini libros superstites notae. Accessit Ismaelis Bullialdi Epistola de solis defectu, cujus Livius lib. 37. meminit, Lugd. Batau.: Elzevier, Bonaventura & Elzevier, Abraham <1.>Officina Elzeviriana, 1645
Gellius, Aulus, Auli Gelli Noctes Atticae, Amstelodami: Elzevier, Lodewijk <3.>, 1651
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli ac pacis libri tres, in quibus jus naturae & gentium, item iuris publici praecipua explicantur. Cum annotatis auctoris, ejusdemque dissertatione De mari libero, ac libello singulari De aequitate, indulgentia, & facilitate. Nec non Joann. Frid. Gronovii notis... Notulas denique addidit Joannes Barbeyrac,- Amstelaedami: Janssonius van Waesberge, 1720
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli ac pacis libri tres, in quibus jus naturae & gentium; item juris publici praecipua explicantur, cum commentariis Gulielmi Vander Muelen ... Accedunt et authoris annotata, ex postrema eius ante obitum cura nec non Joann. Frid. Gronovii v.c. notae in totum opus,- Ultrajecti: Water, Willem van de <1686-1728>, 1693
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli ac pacis libri tres, in quibus jus naturae & gentium, item juris publici praecipua explicantur. Cum commentariis Guglielmi Vander Muelem... Accedunt et auctoris annoptata, ex postrema ejus ante obitum cura; & Joan Fred. Gronovii notae in totum opus,- Amstelaedami, 1704
L. Annei Senecae Tragoediae cum notis integris Johannis Frederici Gronouii, et selectis Justis Lipsii ... cum ms. codice contulit Joannes Casparus Schroderus .., Delphis: Beman, Adriaan, 1728
1
2
Seneca, Lucius Annaeus, L. Annaei Senecae philosophi Opera omnia ex vlt. Iusti Lipsii, & Io. Federici Gronouii emendat: et M. Annaei Senecae rhetoris quae extant; ex Andreae Schotti recens, Uenetiis: Indrich, Giovanni Battista, 1695
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Jacobi J.F.F. Gronovii Supplementa lacunarum in Aenea tactico, Dione Cassio, et Arriano de expeditione Alexandri, Lugd. Batav., 1675
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Johannis Frederici Gronovii Observationum libernovus, in quo cum alia ad optimorum utriusque linguae auctorum intellectum, tum promissi in notis ad T. Livium quorundam locorum uberiores tractatus rapraesentantur. Accesserunt indices in easdem notas,- Daventriae: Columbus, Johannes, 1652
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Johannis Frederici Gronovii Observatorum in scriptoribus ecclesiasticis, quibus tamen passim & aequales illis & vetustiores utriusque linguae auctores interpositi & illustrantur & emendantur, monobiblos,- Daventriae: Columbus, Johannes, 1651
Seneca, Lucius Annaeus, L. Annaei Senecae Tragoediae cum notis Johannis Frederici Gronovii auctis ex chirographo ejus et variis aliorum, Amstelodami: Boom, Hendrik & Boom, Dirk <1.> weduwe, 1682
Seneca, Lucius Annaeus, L. Annaei Senecae Tragoediae. I.F. Gronovius recensuit. Accesserunt ejusdem et variorum note, Amstelodami: Pluymer, Jost, 1662
Plautus, Titus Maccius, M. AccI Plauti Comoediae. Accedit Commentarius ex variorum notis & observationibus, ex recensione Ioh. Frederici Gronovii, Amstelodami: Blaeu, Pieter & Blaeu Joan <2.>, 1684
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli ac pacis libri tres, cum annotatis auctoris, nec non J.F. Gronovii notis et J. Barbeyracii animadversionibus; commentariis ... Henr. l. b. de Cocceii, ... adjectis, insertis quoque observationibus Samuelis l.b. de Cocceii, ... Adduntur ... Grotii dissertatio de mari libero ac libellus ... de aequitate, indulgentia et facilitate.,- Lausannae, 1751-1752
Statius, Publius Papinius, P. Papinii Statii Opera. Ex recensione et cum notis I. Frederici Gronouii, Amsterodami typis Ludouici Elzeuirii: Elzevier, Lodewijk <3.>, 1653
Plautus, Titus Maccius, M. Acci Plauti Comoediae ex editione J. F. Gronovii cum notis et interpretatione in usum delphini variis lectionibus notis variorumrecensu editionum et codicum et indice locupletissimo accurate recensitae. Volumen primum (-quintum),- Londini: Valpy, Abraham John <1787-1854>, 1829
Tacitus, Publius Cornelius, C. Cornelii Taciti Opera. Iterum rensuit notas integras Iusti Lipsii I.F. Gronovii Nic. Heinsii et suas addidit Io. Augustus Ernesti. <-secundus>, Lipsiae: Weidmann Erben & Reich, 1772
Statius, Publius Papinius, P. Papinii Statii Opera ex recensione Io. Frederici Gronovii. Tomus prior [-posterior], Mannhemii: Societa letteraria , 1782
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Disputatio medica inauguralis, De motu cordis & palpitatione ejus. Quam ... ex auctoritate magnifici d. rectoris d. Johannis Frederici Gronovii ... pro gradu doctoratus ... publico examini exponit Johannes Biscop, Fliss. Zelandus ...,-
Lugduni Batavorum: Moyaert, Frans, 1662
Gronovius, Johannes Fredericus<1611-1671>, Dirigente atque benedicente Dep ter optimo maximo, ex auctoritate magnifici dn. rectoris, dn. Johannis Frederici Gronovii ... nec non amplissimi senatus academici consensu, ut et nobilissimae facultatis medicae decreto, disputationem medicam inauguralem, De asthmate pro gradu doctoratus ... solenni eruditorum examini sistit Valentinus Casparus Rupitz, Magdeburgensis Saxo. die 2. Novemb. loco horisque solitis,- Lugduni Batavorum: Elzevier, Johannes weduwe & opvolger <1662-1680>, 1670
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli ac pacis libri tres, cum annotatis auctoris, nec non J.F. Gronovii notis, & J. Barbeyracii animadversionibus; commentariis insuper locupletissimis Henr. L.B. De Cocceii ... sub titulo Grotii Illustrati antea editis, nunc ad calcem cujusque capitis adjectis: insertis quoque observationibus Samuel L.B. De Cocceii ... Adduntur tandem ipsius Grotii dissertatio De mari libero, ac libellus singularis De aequitate, indulgentia et facilitate. Cum quibusdam notis criticis,- Lausannae: Bousquet, Marc Michel & C., 1758-1759
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>, Disputatio medica inauguralis De motus difficultate affectioni hypochondriacae juncta. Quam ... ex authoritate magnifici d. rectoris d. Johannis Frederici Gronovii ... pro gradu doctoratus ... publice defendet Petrus Teckop, Haestrechto-Batavus ...,- Lugduni Batavorum: Waal, Isaac de, 1661
Grotius, Hugo, Hugonis Grotii De jure belli ac pacis libri tres, in quibus jus naturae & gentium, item Juris publici praecipua explicantur. Cum annotatis auctoris, ejusdemque dissertatione De mari libero; ac libello singulari De aequitate, indulgentia, & facilitate: nec non Joann. Frid. Gronovii V.C. notis in totum opus de jure belli ac pacis,- Amstelaedami: Janssonius van Waesberge, 1720
Seneca, Lucius Annaeus, L. Annaei Senecae philosophi ex vlt. I. Lipsij & I. F. Gronouij emendat. Et M. Annaei Senecae rhetoris quae extant; ex Andreae Scotti recensione. Duobus tomis, Venetijs: Curti, Stefano, 1675
Iustinus, Marcus Iunianus, Iustini Historiae Philippicae ex recensione Iohannis Georgii Graevii cum eiusdem et Ioh. Frider. Gronovii animadversionibus additus est praeter prologos historiarum philippicarum Trogi et excerptiones chronologicas Iacobi Bongarsii libellus variarum lectionum cum epistola Segim. Frider. Dresigii ... curante Ioh. Frider. Fischero,- Lipsiae: Weidmann,
Seneca, Lucius Annaeus, L.Annaei Senecae philosophi Ex ult. Iusti Lipsii et I.F. Gronovij emendat. et M. Annaei Senecae Rethoris quae extant ex Andreae Scotti recensione. Duobus tomis. Hac novissima impressione redacti ,


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GROOT, Hugo de, [Hugonis Grotii de Jure Belli ac Pacis libri tres ... cum commentariis Gulielmi van der Muelen .. ...,1712
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, In aliquot libros (XX.-XXXVI.) C. Plinii Secundi notæ. ...,1669

GRONOVIUS, Joannes Fridericus, Ioan. Freder. Gronovii Elenchus antidiatribes Mercurii Frondatoris. Ad P. Papinij Statij Syluas. ...,1640
CASAUBON, Isaac, Isaaci Casauboni Epistolæ, quotquot reperiri potuerunt, nunc primum junctim editæ.... ...,1638
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii ad L. et M. Annæos Senecas notæ. ...,1649
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, [J. F. Gronovii ad L. et M. Annæos Senecas notæ.] ...,1658
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii ad T. Livii Patavini libros superstites Notae. Accessit J. Bullialdi Epistola de Saumasio... ...,1645
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii de centesimis usuris et foenore unciario.....adversus Theologos ...,1661
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii De centesimis usuris et foenore unciario... ...,1664
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii de Sestertiis commentarius, etc.
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, [J. F. Gronovii de Sestertiis commentarius, etc.] ...,1656
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii dissertatio de Gothorum sede originaria, adversus P. Cluverium, etc. ...,1739
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii et N. Heinsii epistolæ mutuæ. ...,1727
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii in P. Papinii Statii Silvarum libros v. diatribe; nova editio ... ...,1812
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii laudatio funebris, recitata in exsequiis ... J. Golii ... ante diem IV. Nonas Octo ...,1668
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii ... Lectiones Plautinæ, quibus ... fabulæ Plautinæ et Terentianæ ... Cæsar, C ...,1740
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii Notae in L. Annæi Senecæ Naturales Quaestiones. E manuscripto Hamburgensi primus ...,1846
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii notae in Terentium ... Edidit C. H. Frotscher. ...,1833
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii observationum in scriptoribus ecclesiasticis ... monobiblos. ...,1651
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii observationum liber novus (IV.), in quo cum alia, ad optimorum utriusque linguæ...,...,1652
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii observationum libri quatuor; curante F. Platnero. ...,1755
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii observationum libri tres. Editio secunda, auctior. ...,1662
GRONOVIUS,
Joannes Fridericus, J. F. Gronovii oratio de Græcæ Historiæ Linguæque et omni literarum studio, etc. ...,1658
GRONOVIUS,
Joannes Fridericus, J. F. Gronovii oratio de Lege Regia. ...,1678
GRONOVIUS,
Joannes Fridericus, J. F. Gronovii oratio qua Recturam ... magnificam ex S. C. iniit, etc. ...,1648
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, Joh. Frederici Gronovii De sestertiis seu Subsecivorum pecuniæ veteris Græcæ & Romanæ libri I, ...,1691
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, Johannis Frederic i Gronovii in P. Papinii Statii Silvarum libros V. Diatribe, etc. ...,1637
TACITUS, Publius Cornelius, Julii Agricolae vita, scriptore C. Cornelio Tacito. Ex editione Jacobi Gronovii fideliter express ...,1777
TROGUS POMPEIUS, Justini Historiae Philippicae. Ex recensione A. Gronovii et cum diversitate lectionis Graevianae ...,1827
TROGUS POMPEIUS, Justini Historiae Philippicae ex recensione J. G. Graevii cum ejusdem et J. F. Gronovii animadver ...,1757
TROGUS POMPEIUS, Justini Historiæ Philippicæ (ex Trogo Pompeio) cum commentariis J. Bongarsii F. Modii, M. Berne ...,1719
TROGUS POMPEIUS, Justini Historiae Philippicae (ex Trogo Pompeio), cum integris commentariis J. Bongarsii, F. Modi ...,1760
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, L. A. Senecæ ... opera philosophica ... selectis Gronovii ... commentariis. ||||
SENECA, Lucius Annæus, L. Annæi Senacæ Aureolus Libellus de Providentia M. A. Mureti oratione necnon J. Lipsii et J. F ...,1711
SENECA, Lucius Annæus, L. Annæi Senecæ ... Epistolæ, quæ exstant. Ex recensione I. Lipsii & Io. Fr. Gronovii. ...,1658
SENECA, Lucius Annæus, L. Annaei Senecae Medea et Troades. Cum annotationibus J. F. Gronovii e museo fratris F. C. Matth ...,1828
SENECA, Lucius Annæus, L. Annæi Senecæ ... Opera omnia, ex ult. J. Lipsii et J. F. Gronovii emendat. et M. Annæi Sene ...,1649
SENECA, Lucius Annæus, L. Annæi Senecæ Philosophi Epistolae, quae exstant, ex recensione J. Lipsi et J. F. Gronovii. ...,1649
SENECA, Lucius Annæus, L. Annæi Senecæ tomus primus(-secundus), in quo Epistolæ et Quæstiones Naturales. (tom. 3. M.)...,1694
SENECA, Lucius Annæus, L. Annæi Senecæ Tragoediae cum notis integris J. F. Gronovii, et selectis J. Lipsii, M. A. Delr ...,1728
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, De Museo Alexandrino exercitationes academicæ, ab filio ejus exceptæ, et nunc primum editæ. ||||
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, Discours sur la Loi roiale du peuple romain. Traduit du Latin [by J. Barbeyrac]. ...,1714
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, [Discours sur la Loi roiale du peuple romain. Traduit du Latin [by J. Barbeyrac].] ...,1731
ABBOTT, Richard, Disputatio medica inauguralis de angina quam ... ex authoritate ... J. F. Gronovii ... examini er ...,1662

GRONOVIUS, Joannes Fridericus, Epistolæ... ...,1695
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, [Epistolæ.] ...,1740
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, F. Gronovii in aliquot C. Plinii Naturalis Historiae libros notae emendatius editae et locupletio ...,1855
SENECA, Lucius Annæus, L. Annæi Senecæ Tragœdiæ, cum notis J. F. Gronovii, auctis ex chirographo ejus et variis alio ...,1682
SENECA, Lucius Annæus, L. Annæi Senecæ Tragoedia. J. F. Gronovius recensuit, etc. ...,1661
SENECA, Lucius Annæus, L. Annæi Senecæ Tragœdiarum volumen primun(-tertium) ... J. F. et J. Gronovorium notis inediti ...,1819
GROOT, Hugo de, Le Droit de la Guerre et de la Paix par G. ... Nouvelle traduction, pre´ce´de´e d’un essai b ...,1867
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, Leben ... J. F. Gronovii nebst einigen seinen Briefen [sic] ... wie auch einer kurtzen Nachricht ...,1723
PLAUTUS, Titus Maccius, M. A. Plauti Comœdiæ: accedit commentarius ex variorum notis et observationibus, ex recensione ...,1684
PLAUTUS, Titus Maccius, M. Acci Plauti Comœdiæ. Accedit commentarius ex variorum notis & observationibus ... Ex recensi ...,1669.
PLAUTUS, Titus Maccius, M. Accii Plauti Comœdiæ. Accedit commentarius ex variorum notis et observationibus ... Ex recen ...,1664.
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, M. Accii Plauti Comoediæ ex editione J. F. Gronovii, etc. ||||
PLAUTUS, Titus Maccius, M. Accii Plauti quæ supersunt Comœdiae, cum commentario ex variorum notis et observationibus, ......,1760
PLAUTUS, Titus Maccius, M. Annei Lucani Pharsalia. Cum notis C. Barthii, J. F. Christii, G. Cortii, J. F. Gronovii, N. He ...,1828
SCHOOCK, Marten, M. Schoockii Vindiciæ seriæ suæ et aliorum virorum doctorum sententiæ, de Foenore Vnciario ad ...,1661
CICERO, Marcus Tullius, M. Tullii Ciceronis epistolarum libri XVI ad familiares ... ex recensione I. G. Grævii cum ejusd ...,1693
CICERO, Marcus Tullius, M. Tullii Ciceronis epistolarum libri XVI ad familiares ... ex recensione Ioannis Georgii Grævii ...,1677
CICERO, Marcus Tullius, M. Tullii Ciceronis epistolarum libri XVI ad T. Pomponium Atticum. Ex recensione Ioannis Georgii ...,1684
CICERO, Marcus Tullius, Marci Tullii Ciceronii opera, quae supersunt, omnia, cum Asconio & scholiaste veteri; ac notis in ...,1724
STATIUS, Publius Papinius, P. Papinii Statii Carmina. Tom. 1. Silvae, etc. (Recensuit et cum notis Gronovii, Marklandi alior ...,1817
STATIUS, Publius Papinius, P. Papinii Statii Opera, ex recensione et cum notis J. F. Gronovii. ...,1653
STATIUS, Publius Papinius, P. Papinii Statii Sylvarum lib. V. Thebaidos lib. XII. Achilleidos lib. II., notis selectissimis ...,1671
CURTIUS RUFUS, Quintus, Q. Curtius Rufus De rebus gestis Alexandri Magni, cum commentariis RaderBongarsii, Popmæ, Salmas ...,...,1696
CURTIUS RUFUS, Quintus, Quinti Curtii Rufi De rebus gestis Alexandri Magni ... libri superstites. Cum omnibus supplementi ...,1724
LIVIUS, Titus, T. Livii ... historiarum libri ex recensione J. F. Gronovii. (J. F. Gronovii ad T. Livii ... ...,1645
LIVIUS, Titus, [T. Livii ... historiarum libri ex recensione J. F. Gronovii. (J. F. Gronovii ad T. Livii ... ...,1654
LIVIUS, Titus, T. Livii ... Historiarum libri qui supersunt, cum deperditorum fragmentis et epitomis omnium......,1825
LIVIUS, Titus, T. Livii ... historiarum Libri qui supersunt ex editione et cum notis J. Clerici......,1735
LIVIUS, Titus, T. Livii ... historiarum ... libri qui supersunt omnes, cum notis integris L. Vallæ......,1738
LIVIUS, Titus, T. Livii ... Historiarum quod extat, cum perpetuis C. Sigonii et J. F. Gronovii notis. J. Gronovi ...,1679
LIVIUS, Titus, Titi Livii Patavini Historiarum quod extat, cum perpetuis Car. Sigonii & J. Fr. Gronovii notis.......,1740
HESYCHIUS, di Alessandria ,Hesychii Lexicon cum notis ... integris, vel editis antehac, ... ...,1746
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii oratio de Græcæ Historiæ Linguæque et omni literarum studio, etc. ...,1658
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii oratio de Lege Regia.
GRONOVIUS, Joannes Fridericus, J. F. Gronovii oratio qua Recturam ... magnificam ex S. C. iniit, etc. ...,1648


Gronovius, Johannes Fredericus, Iohannis Frederici Gronovii Observationum libri 3, Lugduni Batavorum : apud Isaacum Commelinum, 1639 [24], 279, [21] p. ; 8°.
Iohannis Frederici Gronovii, In P. Papinii Statii Silvarum libros 5 diatribe ad Th. Graswinckelium ..., Hagae-Comitis : ex officina Theodori Maire, 1637 [21], 418, [28] p. : 1 ill. ; 8°.


Émeric Crucé (nato 1590 - morto 1648) erudito ed autore politico francese (anche con lo pseudonimo di Mercurius Frondator) fautore pionieristico di arbitrato internazionale Le Nouveau Cynee:
Cruce, Emeric, Il nuovo Cinea / Emeric Cruce ; a cura di Anna Maria Lazzarino Del Grosso - Napoli - [1979]
Statius, Publius Papinius, 2: Publii Papinii Statii Syluae variorum expositionibus illustratae. Opus Emer. Crucei cura recognitum, & recentis commentarij accessione auctum. Adiunctus est memorabilium elencus, Parisiis - 1618
Cruce, Emeric, 3: Emerici Crucei In Publii Papinii Statii Syluas commentarius. Accessit Somnium Philoceltae eiusdem poematium. Cum indice copiosissimo, Parisiis - 1618
Cruce, Emeric, Le Nouveau Cynee / de Emeric Cruce, Philadelphie - 1909
Cruce, Emeric, Le nouveau Cynee ou discours des occasions et moyens d'etablir une paix generale et la liberte du commerce par tout le monde / Em. Cr. P.., Paris - 1976
Statius, Publius Papinius, Publii Papinii Statii Opera, cum obseruationibus ac cum Commentariis tam veterum quam recentiorum interpretum. Emericus Cruceus recensuit, & nouo Commentario Statij Syluas illustrauit. Cum indicibus locupletissimis, Parisiis: Blaise, Thomas, 1618


Plinius Secundus, Gaius, C. Plinii Secundi Naturalis historiae, tomus primus [-tertius]. Cumcommentariis & adnotationibus Hermolai Barbari, Pintiani, Rhenani, Gelenii, Dalechampii, Scaligeri, Salmasii, Is. Vossii, & variorum. Accedunt praetereavariae lectiones ex mss. compluribus ad oram paginarum accurate indicatae. Item Joh. Fr. Gronovii notarum liber singularis ad illustrem virum Johannem Capellanum, Lugd. Batv. ; Roterodami : apud Hackios, 1668-1669 - 3 v. ; 8 - : Marca non censita (Movendo) sui front. Titolo uniforme: Historia naturalis. - Nomi: Plinius Secundus, Gaius , Dalechamps, Jacques <1513-1588> ,Wingendorp, G. , Saumaise, Claude <1588-1653> , Barbaro, Ermolao <1453-1493> , Vossius, Isaac <1618-1689> , Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>> , Rhenanus, Johannes, Gelen, Sigmund <1497-1554>, Cigalini, Paolo , [Editore] Hackius, Petrus & Hackius, Jacobus &Hackius Cornelius - Altri titoli collegati: [Variante del titolo] C. Plinii Secundi Naturalis historiae cum selectis doctorum virorum commentariis - Localizzazioni: PR0072 - Biblioteca Palatina - Parma


Gronovius, Johannes Fredericus<1611-1671>>, Joh. Fred. Gronovii Oratio de lege regia pro concione, quum fasces academicos secundun deponeret, recitata die solemni 8. Febr. 1671 - 82, [2] p. ; 8o - Marca (uomo con arpa, albero: Paulatim) sul front Segn.: A-E8 F8 Numeri: Impronta - mod* t-t& ueo- rest (3) 1678 (R) Nomi: Gronovius , Johannes Fredericus<1611-1671>> - [Editore] Severinus, Adrianus - Localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca nazionale universitaria - Torino.
Molte ed estemporanee le orazioni del Gronovius, ma non sempre individuabili, anche per il titolo di occasionalità: tenendo conto che in caratteri più grandi sono i cognomi latinizzati della British Library a fronte del catalogo italiano ISBN si sono riscontrate, oltre alla presente,
1 - 2 -3 - 4 -5 - 6 - 7 - 8 -9 orazioni variamente collegabili con l'elenco proposto dallo stesso Gronovius nella lettera all'Aprosio.


Svetonio: Uomo tutto dedito agli studi. Della sua vita possediamo poche notizie, desumibili soprattutto dalle sue stesse opere e da Plinio, che in una lettera a Traiano ne sottolinea la rettitudine e l'erudizione. Nato da una ricca famiglia dell'ordine equestre, S. rifiutò tuttavia la carriera di amministratore o di soldato riservata in genere a quelli del suo rango. Uomo dedito agli studi, intimo amico di Plinio il Giovane (il quale lo introdusse nelle simpatie di Traiano, facendogli anche conferire lo "ius trium liberiorum", una sorta di sussidio familiare che in casi eccezionali veniva concesso anche a scapoli benemeriti), nonché avviato alla carriera retorica e forense, lo storico consacrò tuttavia tutta la sua vita a ricerche erudite che, per certi aspetti, richiamano quelle di Varrone: ma la sua attività - come vedremo - si limitò quasi interamente al genere biografico. Alla corte di Adriano. Grazie all'amicizia del prefetto del pretorio Setticio Claro (anch'egli amico di Plinio, sopravvissuto a quest'ultimo, e che avrebbe continuato comunque a proteggere il nostro autore), intorno al 120 S. riuscì ancora a diventare segretario "ad epistulas" (incaricato cioè della corrispondenza) nei servizi dell'imperatore Adriano. A quest'alto incarico egli poté essere chiamato dopo aver dato buona prova delle sue qualità di funzionario amministrativo, prima come sovrintendente di tutte le biblioteche pubbliche di Roma, poi come "a studiis" (quasi un nostro ministro della cultura e dell'istruzione). Tutte queste mansioni, e in special modo l'ultima in ordine di tempo (quella di segretario), gli permisero di accedere liberamente agli archivi del Palatino, per cui le sue informazioni ci hanno permesso di ricostruire e di conservare documenti che, senza di lui, sarebbero andati completamente perduti. Nessun altro storico, infatti, poteva averne conoscenza. L'allontanamento dalla corte e il ritiro negli studi. Dopo il rovescio politico del suo protettore, tuttavia, anche l'incarico di S. presso la corte non durò molto a lungo. Nel 122, Adriano lo allontanò con un pretesto, perché, a quanto pare, alcuni dignitari, e lui fra gli altri, avevano instaurato un'eccessiva familiarità nell'ambiente dell'imperatrice Sabina. S., così, trascorse gli ultimi anni della sua vita immerso negli studi ed attendendo alla pubblicazione delle sue vaste e numerose opere.
Opere.
Opere minori. A noi S. è noto soprattutto come autore del "De viris illustribus" e del "De vita Caesarum", ma abbiamo notizie di molti altri scritti, alcuni riportati nella "Suda" (il lessico greco-bizantino composto intorno al 1000), altri conosciuti per altra via. Tutte queste opere "minori", scritte in greco o in latino, sono andate perdute, ma è utile ricordarne almeno i titoli e gli argomenti, a testimonianza degl'interessi svariati e della vasta erudizione svetoniana: "Historia ludicra", sui giochi romani; "De anno romanorum", sul calendario; "De genere vestium", sull'abbigliamento; "De notis", sulle abbreviazioni e sui segni diacritici usati dagli editori; "De republica Ciceronis", sul pensiero politico appunto dell'Arpinate; "De regibus", sui re stranieri; "De institutione officiorum", sui pubblici incarichi; "De rebus variis"; "De vitiis corporalibus", sui difetti fisici; "De rerum natura"; "De animalium naturis" e infine le due opere enciclopediche: "Roma" sulla vita pubblica e privata dei Romani e "Prata", sul mondo umano e su quello fisico. Si può supporre che alcune di queste opere fossero confluite o facessero parte delle due enciclopedie.
De viris illustribus. Nell'opera sugli "uomini illustri" (o almeno così ritenuti dagli studiosi alessandrini) della latinità (pubblicata dopo il 113 d.C.), S. non limitava la propria indagine alla cerchia dei politici e dei militari. Un libro era dedicato agli oratori, un altro ai poeti, altri ancora ai grammatici, ai rètori, ai filosofi, eccetera. Di questo panorama così vasto, a noi restano unicamente le notizie riguardanti grammatici e rètori, particolarmente preziose per la conoscenza dell'insegnamento a Roma e della sua storia. Degli altri "capitoli", disponiamo solo di notizie staccate o frammentarie. Quelle sugli scrittori (particolarmente importanti quelle su Terenzio, Virgilio, Orazio, Lucano) furono tra l'altro utilizzate da san Gerolamo per la sua "Cronaca", ed è quindi possibile, in una certa misura, ricostruirle.
In queste biografie erudite, S. si preoccupa fondamentalmente di raccogliere una documentazione, molto meno di controllarne e criticarne la validità: non si lascia mai andare a considerazioni o valutazioni personali, ma si limita a riferire i dati raccolti dalle fonti ed esporli, accostandoli gli uni agli altri. E’ un testimone (uno dei primi) della tradizione scolastica (noi diremmo universitaria) che si forma e si svilupperà, con variazioni diverse, durante tutta la parte finale dell'antichità e nel Medio Evo, ad es. nei commentari di Donato (su Virgilio e su Terenzio) alla fine del IV secolo, e in quelli di Servio (che visse intorno al 400 d.C.) su Virgilio.
Per ogni biografia, S. si attiene ad uno schema invariato, desunto dai biografi ellenistici: inizia col nome dell'autore trattato, poi fa seguire la discendenza, le notizie sulla condizione sociale, sugli studi e sulla formazione letteraria, quindi passa a fornire notizie sulle qualità morali ed intellettuali, sui fatti più salienti della vita, sulle opere, e infine conclude coi dati relativi alla morte ed alle statue dedicate all'autore.
Il biografo si sofferma su aneddoti e particolari curiosi, facendo luce anche sui fatti intimi e privati dell'autore trattato. Fedele poi alla sua formazione "burocratica", S. assai spesso insiste su episodi nei quali il personaggio era stato in rapporto coi potenti, come ad es. nel caso di Orazio con Augusto.
"De vita Caesarum". Qualunque possa essere l'importanza delle biografie composte da S. sugli scrittori, nella formazione della storia letteraria come genere, quella delle "Vite dei Cesari" (pubblicate dopo il 121 d.C.) è, ovviamente, di gran lunga più considerevole, giacché, per le parti ormai perdute degli "Annali" e delle "Storie" di Tacito, esse rappresentano una preziosa fonte sostitutiva: non dimentichiamo, a tal proposito, ch'esse ci sono giunte praticamente in versione integrale. Tuttavia, le biografie degli imperatori (12, da Cesare a Domiziano) non sono opere storiche nel senso comune del termine: della cronologia e della concatenazione degli avvenimenti, infatti, nonché delle loro cause e dei loro effetti, esse tengono conto in modo molto approssimativo. Ogni fatto è, invece, anche qui classificato (pressappoco) secondo una categoria ben definita: infanzia, origine, carattere, ritratto fisico, ritratto intellettuale, attività militari, giochi offerti al popolo, eccetera. Anche in questo caso, poi, la componente critica personale o valutativa del biografo è pressoché inesistente (del resto, egli era più che altro un uomo di scuola, pressoché a digiuno di politica nel senso alto del termine).
Altro vantaggio, per noi, delle "Vite dei Cesari" è il fatto che S. attinge notizie da opere ormai perdute degli storici dell'impero. Ciò permette di ritrovare una prospettiva più giusta sugli avvenimenti e sugli uomini che sono stati oggetto a volte di appassionata ammirazione e altre volte di odio feroce.
Considerazioni.
I modelli e le fonti per una nuova forma di storiografia. Il modello, per entrambe le opere, è quello delle biografie "alessandrine", per non parlare delle influenze formali più direttamente romane: gli "elogia" e le "laudationes funebres". Non solo.
Riguardo la seconda, si aggiunge la consapevolezza in S. che quella del genere biografico è la forma storiografica più idonea a dar conto della nuova forma che il potere ha assunto (quella individualistica, personale, del principato) e che la biografia dei singoli imperatori è la più adatta a fungere da criterio di periodizzazione della storia dell’Impero. Dunque, il nostro autore "inaugura una maniera nuova [di fare storiografia], applicando il metodo della biografia letteraria alla biografia politica" [Funaioli].
Riguardo alle fonti, invece, esse furono sicuramente molteplici, ma è quasi impossibile determinarne genesi e modalità: sembra che s. abbia trascurato Tacito, probabilmente perché non ne condivideva le idee; ha sicuramente fatto poi un accurato spoglio degli archivi imperiali per le biografie sui Cesari; ma non ha disdegnato infine neanche l'apporto di fonti, come dire, "orali" (dicerie, ricordi personali o di seconda mano) nella raccolta dei gustosi e talora piccanti aneddoti che costellano le sue opere.
I caratteri. Così, nella tendenza - tanto deplorata come deteriore gusto del pettegolezzo - ad insistere sulla vita privata degl’imperatori descrivendone eccessi ed intemperanze, sui particolari futili e scandalistici, si inclina oggi a vedere (anche) la manifestazione di una volontà obiettiva e demistificante, dell’intento di fornire un ritratto integrale e quanto possibile verosimile ed "umano" del personaggio trattato.
Ne risulta un tipo di storiografia ch'è stata detta "minore" (rispetto soprattutto a quella "aristocratica" di Tacito), che delinea anche, in qualche modo, i tratti del suo destinatario, che è lo stesso ordine dei funzionari e degli "equites" cui lo storico apparteneva, il punto di vista attraverso cui le singole vicende sono osservate e valutate.
Lo stile. Riguardo allo stile, infine, è da dire che S. scrive senza prolissità e senza ricercatezze arcaicizzanti o preziosismi moderni, con una lingua fondamentalmente chiara e semplice, e con un fraseggio gustosamente rapido e vivace: uno stile, insomma, ch'è "un abile compromesso fra il classicismo (più o meno ciceronianeggiante) e il manierismo della moda del tempo" [F. Cupaiuolo].
[...:::Bukowski:::... tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright - bukowski]


[Hyginus, Gromaticus], [Polybius], [Schelius, Rabodus Hermannus, 1622-1662]
Hygini Gromatici & Polybii Megalopolitani de Castris Romanis, quae exstant, cum Notis & Animadversionibus Ratbodi Hermanni Schelii, cum Figuris. X. 999
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La moneta romana: L’autorità sulla monetazione a Roma in origine apparteneva ai consoli che la esercitavano per mezzo di fiduciari. Questa carica venne loro sottratta ed affidata a magistrati speciali, probabilmente fra il 289 ed il 269 a.C.. Questi magistrati, in origine di numero incerto, si stabilizzarono in numero di 3 nel I secolo a.C. e vennero chiamati Tresviri auro argento aere flando feriundo , ma più semplicemente nel linguaggio popolare Tresviri monetales . Questo soprannome di monetale , così come il nome della stessa moneta deriva dal fatto che la Zecca di stato fosse stata costruita sul Campidoglio, presso il tempio di Giunone Moneta. Era sorta in quel luogo la casa di Manlio, che aveva avvertito i suoi concittadini dell’assalto notturno dei Galli. Poi vi era stato edificato un tempio dedicato a Giunone “che avverte”, per il fatto di aver salvato la città. La carica di monetales era accessibile anche per i cittadini all’inizio del loro cursus honorum, fin dai 25 anni. Essi erano responsabili dei lingotti d’oro che lo stato metteva in circolazione, della lega e del peso delle monete che venivano battute e dell’incisione dei conii della zecca. A garanzia dell’onesto espletamento delle loro cariche, firmavano le monete emesse con la propria sigla. E’ molto probabile che esistesse una sorta di gerarchia fra i tre magistrati. Alle loro dipendenze lavorava un numero enorme di uomini, capeggiati da un optio et exactor , una specie di direttore tecnico. L’insieme delle maestranze formava la familia monetalis , che era suddivisa in quattro categorie Scalptores , che si occupavano di incidere i coni Officinatores , era la manovalanza, che si occupava degli incarichi più pesanti Nummularii , che erano incaricati della fornitura del metallo e del ritiro dei conii Dispensatores , che erano gli impiegati ed addetti alla amministrazione ed alla contabilità Su tutti vegliavano inoltre un Procurator ed un Probator , che forse era un saggiatore chimico. Il sistema della coniazione - che legalmente doveva avvenire a Roma, anche se abbiamo tracce di monete coniate da zecche private in tutt’Italia - consisteva nella battitura di un tondello di metallo fino a renderlo malleabile, per poi inserirlo fra due punzoni che recavano incise in incavo le effigi o le rappresentazioni che si volevano raffigurare. Sin dalla metà del II secolo a.C. i monetales non si sentivano più legati ad una raffigurazione unica per le monete. Roma era, per tutti i territori allora conosciuti, l’unica a battere moneta fissa, non aveva concorrenza e dunque non sentiva il bisogno di distinguere la propria moneta da quella di altri paesi. In età imperiale alla zecca senatoria si affiancò quella del princeps, controllata dal Procurator a rationibus o Procurator fisci , che coniava velocemente monete non solo in Roma in caso di bisogno, ma anche vicino alle zone dei combattimenti, se ve ne fosse stata necessità. Così sulle monete senatorie risultava la sigla SC ( Senatus Consultum ), mentre su quelle imperiali PM ( Procurator Monetae ). Le monete romane erano di bronzo, d’oro o d’argento. La coniazione aurea fu per lungo tempo intermittente e non regolarmente monetata. Venivano utilizzati dei lingotti a cui lo stato imponeva la propria sigla di garanzia. All’inizio del I secolo a.C. Silla inizia a battere moneta d’oro su un peso che rappresenta un trentesimo di libbra ( una libbra = 272 grammi ). Con Augusto il peso si stabilizza su un quarantaduesimo si libbra, denominato Denarius Aureus. A partire da Nerone il D. Aureus sarà sempre di più sottoposto a svalutazione, fino a Costantino, che introdusse una nuova moneta d’oro, il Solidus , coniata poi per secoli con lo stesso peso e quantità d’oro ( 1/72 di libbra ). Ad un Aureus corrispondevano 5 Quinarii ed a un Solidus 2 Semiassi o 3 Tremiassi . La coniazione di argento venne introdotta a Roma dai Greci ( monetizzazione Romano - Campana ), a partire dal 320 a.C.. La prima moneta originale romana in argento, pari ad un settantaduesimo di libbra fu il Denarius, che presentava all’inizio una configurazione costante : un dritto con la testa di Roma galeata accompagnata da una X ( dieci assi ), e sul rovescio i Dioscuri e la legenda “Roma”; tuttavia progressivamente l’innovazione e la fantasia decorativa si sostituirono a queste raffigurazioni stereotipe. Monete frazionarie del Denarius erano il Quinario ed il Sesterzio : ad un denario corrispondevano 2 quinari e 4 sesterzi. Caracalla nel 215 emise un nuovo Denarius svalutato, che pesava il doppio ma conteneva solo il 25 % di argento. La coniazione di bronzo, rame ed ottone è antichissima rispetto alla generale monetazione romana d'oro ed argento. Viene formalmente divisa in produzione di Aes rude, cioè forme di rame di dimensioni diverse, che andavano pesate sul momento per calcolarne il valore; Aes signatum, cioè pezzi di rame o bronzo che riportavano un rozzo segno a forma di spina di pesce, probabilmente coniati in proprio Aes grave, che aveva l’esatto peso di un asse, era coniato dalla zecca ed in età imperiale rimase prerogativa di conio da parte del Senato Le sue sottomonete erano il Semiasse, che raffigurava Giove, il Triente con Minerva, il Quadrante con Ercole, il Sestante con Mercurio e l’Oncia con Bellona. L’Asse raffigurava infine Giano. Un asse equivaleva a due semiassi, 3 trienti, 4 quadranti, 6 sestanti e 12 once. Questa monetazione scomparve per circa due secoli sino a riapparire con Augusto, quando, però, vennero sostituite queste monete di bronzo con nove monete di ottone, i Sesterzi del valore di quattro assi, ai quali si affiancheranno, progressivamente sempre più svalutate, altre monete bronzee di minor valore, fino ad Onorio [ Andrea Zoia]


Balbus (Mensor),ingegnere militare romano ed agrimensore, scrisse una Expositio et ratio omnium formarum, dedicata ad un à un Celsus che fa parte della raccolta dei Gromatici veteres (édit de Blume, Lacbmann et Rudorf, Berlin, 1818).
Oltre a ciò, erroneamente, si attribuisce a Balbo un trattato De asse, da datare al III secolo od oltre.
Vedi: Balbus , 2/3: Presentation systematique de toutes les figures / Balbus . Podismus et textes connexes: extraits d'Epaphrodite et de Vitruvius Rufus, La mesure des jugeres / introduction, traduction et notes par Jean-Yves Guillaumin, Napoli : Jovene, [1996] - 217 p. ; 23 cm. Collezione: Diaphora - Note Generali: Testo orig. a fronte. Numeri: ISBN - 88-243-1181-4 Bibliografia Nazionale - 98-12988 Fa parte di: Corpus agrimensorum Romanorum Nomi: Balbus - Epaphroditus - Vitruvius Rufus - Guillaumin, Jean Yves - Altri titoli collegati: [Pubblicato con] Podismus et textes connexes: extraits d'Epaphrodite et de Vitruvius Rufus, La mesure des jugeres, Classificazione: 526.920937 - Rilevamento di linee di confine.Mondo antico. Penisola italiana e territorilimitrofi. - Paese di pubblicazione: IT - Lingua di pubblicazione: fre, lat.


MAECIANUS, LUCIUS VOLUSIUS: gurista romano ai tempi di Marco Aurelio. Maecianus era specialista sui Fideicommissa e sulle leggi riguardanti gli affari marittimi. Il suo trattato sulle divisioni, sui pesi e sulle misure numerici (Distributio) è rimasto, con l'eccezione della parte finale.
Volusius Maecianus, Lucius, Volusii Metiani I.C. antiqui, Distributio, item uocabula, ac notae partium in rebus pecuniariis, pondere, numero, mensura, Giunta, 1531
Priscianus : Caesariensis, Prisciani Caesariensis, Rhemnij Fannij, Bedae Angli, Volusij Metiani. Libri de nummis, ponderibus, mensuris, numeris, eorumque notis, & de vetere computandi per digitos ratione, ab Elia Vineto Santone emendati, Parisiis: Gaultier, Philippe, 1565
Codicis Theodosiani lib. 16. quam emendatissimi, adiectis quas certis locis fecerat Aniani interpretationibus. Ex his libris nunc primum integri prodeunt 6. 7. 8. 16. ... Nouellarum Theodosii, Valentiniani, Martiani, Maioriani, Seueri, libri 5. Cum Aniani interpretationibus. ... Ex Gaij Institutionibus liber. Iulij Pauli Receptarum sententiarum ad filium lib. 5. cum Aniani interpretationibus, ... Tituli ex corpore Ulpiani. Volusij Maetiani de partibus assis, liber. Papiani liber Responsor, Lugduni: Rouille, Guillaume, 1566
Hotman, Francois<1524-1590>, Fr. Hotomani I.C. De re numaria populi Romani liber. Eiusdem Disputatio de aureo Iustinianico. His accesserunt Volusius Maetianus, iurisc. Rhemnius Fannius, Priscianus Caesariensis, De asse, ponderibus & mensuris. Item, Budaei & Agricolae Breuiarium de Asse, [Lione]: Durant, Jean, 1585
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>>, Joh. Frederici Gronovii De sestertiis seu subsecivorum pecuniae veteris Graece & Romanae libri 4. Accesserunt L. Volusius Maecianus Jc. & Balbus Mensor de asse. Pascasii Grosippi Tabulae nummariae. Mantissa, & tres antexegeseis de foenore unciario & centesimis usuris. Item de hyperpyro. Salmasii epistola, & ad eam responsio. Logarike palaia kai nea Graece & Latine, Lugduni Batavorum: Du Vivier, Johannes, 1691
Gronovius, Johannes Fredericus <1611-1671>>, Ioh. Frederici Gronovii De sestertiis seu subsecivorum pecuniae veteris Graecae & Romanae. Libri 4. Accesserunt L. Volusius Maecianus IC. & Balbus Mensor de asse; item Pascasii Grosippi tabulae nummariae, Amstelodami: Elzevier, Lodewijk <3.> & Elzevier, Daniel, 1656
Maecianus, Lucius Volusius, Volusii Metiani i.c. antiqui, Distributio, item vocabula, ac notae partium in rebus pecuniariis, pondere, numero, mensura, 1531
Codicis Theodosiani libri 16. Qiubus [|] sunt ipsorum principum autoritate adiectae Nouellae. Theodosij. Valentiniani. Martiani. Maiorani. Seueri. Caij Institutionum lib. 2. Iulij Pauli Receptarum sententiarum lib. 5. Gregoriani codicis lib. 5. Hermogeniani lib. 1. Papiniani tit. 1. Hiis nos adiecimus ex vetustissimis bibliothecis, eo quod ad ius ciuile pertinerent, & alterius etiam responsa passim in Pandectis legerentur, L. Volusij Metiani lib. de Asse. Iulij Frontini lib. de controuersijs limitum, cum Aggeni Urbici commentarijs, Basileae: Petri, Heinrich, mense Martio
Codicis Theodosiani libri 16. quam emendatissimi, cum Aniani interpretationibus. Nouellarum Theodosii, Valentiniani, Martiani, Maioriani, Seueri libri 5. Codicum Gregoriani & Hermogeniani fragmaenta quae restitui potuerunt omnia. Gaii institutionum liber. IulI Pauli receptarum sententiarum ad filium libri 5. cum Aniani interpretationibus. Papiani liber responsorum.Volpiani regularum liber singularis. VolvusI Maetiani de partibus Assis liber. His recens accesserunt LicinI Ruffini collatio legum Iudaicarum & Romanarum. Consultatio veteris cujusdam iurisconsulti. Haec omnia curante Iac. Cuiacio, Aurelianae Allobrogum: Arnoldus, Ioannes, 1586


Hesychius di Alessandria: grammatico e lessicografo dalla datazione incerta, ma assegnato in generale al quarto od alla prima parte del quinto secolo. Non abbiamo informazioni precise su lui, la sua discendenza, o la sua vita prescindendo da quanto può venir appreso dall'introduzione epistolare al suo lessico.
Vi si legge che l'opera è stata scritta "da Hesychius di Alessandria, grammatico, al suo amico Eulogius": la relativa autenticità è stata messa in discussione ma senza successo da Valckenaer.
L'autore basa il suo lavoro su quello del grammatico e lissicografo Diogenianus (forse Diogenianus di Heraclea vissuto all'epoca di
Adriano) autore anche di una antologia della poesia secondaria greca inserita nell' Anthologia Palatina.
La lettera proemiale del lavoro di Hesychius si conclude affermando "io prego dio che possiate in salute e benessere godere di questo mio libro": è difficile dire a quale "dio" l'autore si riferisca, ma Hesychius è ritenuto comunemente un pagano.
Il suo lexicon non è giunto alla contemporaneit nella forma originale: contiene infatti lucentezze bibliche ed ecclesiastiche, di cui l'introduzione non dà preavviso alcuno. È stato generalmente sostenuto che queste ultime siano diapese da un'interpolazione successiva.
La parte classica del lessico è notevolmente importante per gli studiosi del greco antico, non soltanto come vocabolario ricco delle parole al contrario sconosciute e degli usi rari, ma come miniera delle informazioni su autori di cui si è persa la memoria o sono andate disperse le opere.
Le difficoltà di esplorazione delle fonti del Hesychius e di utilizzazione delle sue informazioni si aggravano dalla condizione difettosa del testo: il lessico, pervenuto da un codice alquanto lacunoso, fu in primo luogo stampato da MARCUS MUSURUS per la seguente edizione aldina:
Hesychius : Alexandrinus, Hesychiou Lexikon. Hesychii Dictionarium, Venezia : Aldo Manuzio e Andrea Torresano!ì (Venetiis : in aedibus Aldi & Andreae soceri, 1514 mense augusto) - 198 c. ; 2o - Note tip. della prima semiarea dedotte dalla marca - Marca (Z 35) sul front. e in fine - Segn.: a-z8 A8 B6 - Numeri: Impronta - *,*- ***, ***- **** (C) 1514 (R) Marca editoriale: In cornice: ancora con delfino e la scritta Aldus M.R. - Localizzazioni: Biblioteca universitaria di Bologna - Bologna - Biblioteca comunale Augusta - Perugia - Biblioteca Palatina - Parma - Biblioteca Casanatense - Roma - Biblioteca nazionale universitaria - Torino.



Prendendo a riferimento il I° secolo d.C. il sistema monetario era pressappoco cosiffatto:
1 aureo (moneta d'oro) era corrispondente a 25 denari (moneta d'argento), 100 sesterzi (moneta di bronzo), 400 assi (moneta di bronzo).
Quindi 1 sesterzio corrispondeva a 4 assi.
Ora nel I° secolo d.C., le fonti dicono che con un asse si potevano acquistare 542 grammi di grano, 2 chili di lupini, 1 quarto di vino comune, 1/2 chilo di pane.
Da questo viene desunto che 1 asse potesse valere all'incirca 1000 lire (0,5 €) e che quindi 1 sesterzio potesse valere 2 €.
Un cittadino medio portava con sè all'incirca 30 sesterzi (60 €).
Oltre 2 secoli dopo (fine del III° secolo d.C.) le fonti dicono che per comprare 6,5 chili di grano (1 modio) occorrevano 240 sesterzi (ce ne volevano 3 nel I° secolo d.C.).
Quindi a causa dell'inflazione il sesterzio si era svalutato di 80 volte quindi approssimativamente il suo valore potrebbe essere calcolato intorno alle 50 lire (poco più di 2 centesimi di €) [ considerazioni riprese da Curiosità del mondo romano antico, di Carlo Pavia , edizioni "Cangemi Editore"]


Mellini, Benedetto , La costanza delle donne comedia di Modello Tientibene. Durate, & vosmet rebus seruate secundis, In Roma : appresso Lodouico Grignani, 1647 - [16], 166, [2] p. ; 12o. - Bianca (?) l'ultima c. - Tientibene pseudonimo di Benedetto Mellini; cfr. S. Franchi, Drammaturgia romana ..., Roma 1988, p. 271-272 - Segn.: 8A-K8L4 - Impronta - o-e- e.mo ben- ceme (3) 1647 (A) - Localizzazioni: anche in Biblioteca nazionale Marciana - Venezia - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma


Boccalini, Aurelio, Il santificator delle regie panegirico in lode del prencipe S. Casimiro figliuolo del Re' di Polonia. Dedicato all'illustrissimo sig. Stanislao Lipschi conte di Lipie ..., - In Roma per Domenico Manelfi, 1650 - 32 p. ; 4 - Il nome dell'Autore desunto dall'epistola dedicatoria - Stemma calcogr. sul frontespizio - Segn.: A-B8 - Impronta - n'he noa, ueri afgu (3) 1650 (Q) -Localizzazioni: anche in Biblioteca comunale Giosue' Carducci - Citta' di Castello - PG


residente: av. 1363; dal lat. residentem p.pres. di residere "risiedere"] = tra gli altri significati anche quello nel dir. intern. di agente diplomatico di grado inferiore al ministro plenipotenziario - inoltre sempre nel dir. intern., in passato, nei paesi soggetti a protettorato, alto funzionario rappresentante dello stato protettore.


Bossi, Girolamo , De strena Hieronymi Bossii Ticinensis, et Romani patricii atq. eloquentiae professoris regii, Iano-Tatius - Mediolani : apud Io. Angelum Nauam, 1624 - 16, 103, 9 p. ; 8 - Front. inciso - Impronta - usl- t.te reQ. resc (3) 1624 (A) - Localizzazioni: anche in Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca Trivulziana - Archivio storico civico - Milano
Opere di Girolamo Bossi individuate nelle biblioteche italiane:
Bossi, Girolamo , Hieronymi Bossii De toga Romana commentarius. Accedit ex Philippo Rubenio iconismus statuae togatae, et praeter indicem geminum, quem adjecimus, de modo gestandi togamex Ferrario dissertatio, Amstelodami: Frisius, Andreas, 1671
Bossi, Girolamo , De strena Hieronymi Bossii Ticinensis, et Romani patricii atq. eloquentiae professoris regii, Iano-Tatius, Mediolani: Nava, Giovanni Angelo, 1624
Bossi, Girolamo , Hieronymy Bossii Ticinensis ... Centuria selectarum epistolarum; excellentissimo senatui mediolanensi dedicata C.Q, Ticini Regii
Bossi, Girolamo , Epistolarum Hieronymi Bossii Ticinensis libri 5, Ticini: Ardizzoni, Giacomo & Rossi, Giovanni Battista
Bossi, Girolamo , De senatorum lato clauo Hieronymi Bossii Ticinensis observationes novae antiquae in syntagmata 19. tributae ..., Ticini Regii: Rossi, Giovanni Battista, 1618
Bossi, Girolamo Decas praeloquioorum Hieronimi Bossii, ticinensis iurisconsulti..., Mediolani: Ferioli, Graziadio, 1627
Bossi, Girolamo , Epistolarum polygraphia Hieronymi Bossii Ticinensis, ciuis nobilis, & patricii Romani ... Sectio 1. in tres libros tributa, Mediolani: Nava, Giovanni Angelo, 1623
Bossi, Girolamo Epistolarum ad clariss. v. Io. Baptistam Saccum senatui mediol. a secretis,liber singularis Hieronymi Bossii ticinensis, olim apud mediolanenses Collegij Calchij rectoris nunc vero in vrbe patria human. litterarum interprecis ..., Ticini: Rossi, Giovanni Battista, 1671
Bossi, Girolamo Sylloge epistolarum Hieronymi Bossii ticinensis iurisconsulti atque in palatina Academmia regii, et primarii eloquentiae interpretis, Mediolani: Colonna, Giovanni Battista eredi, 1622
Bossi, Girolamo Nouus delectus epistolarum Hieronymi bossii, ticinensis iurisconsulti, atque in Palatina Academia regii, et primarii eloquentiae interpretis, Mediolani: Colonna, Giovanni Battista eredi, 1627
Bossi, Girolamo Hieronymi Bossi De romana toga commentarius, ex quo facile romanae antiquitatis studiosi cognoscere poterunt de ipsius togae ... accessit capitum omnium syllabus, & rerum, ac verborum index locupletissimus. Ad illustrissimum ... Sanctae Ticinensis Ecclesiae Pontificem, Io. Baptistam Bilium, Ticini: Viani, Andrea, 1614
Bossi, Girolamo Hieronymi Bossii Ticinensis ... Centuria selectarum epistolarum; excellentissimo Senatui Mediolanensi dicata C.Q, Ticini Regii: Ardizzoni, Giacomo, 1620
Bossi, Girolamo Musa iuvenalis Hieronymi Bossii, ticinensis iurisconsulti, atque in Palatina Academia regii, et primarii eloquentia interpretis, Mediolani: Ferioli, Graziadio, 1626
Bossi, Girolamo , Illustrissimo, et excellentissimo humoristarum principi, ac coeteris ex eorumdem academia viris nobilitate, ac doctrina praestantissimis, clarissimisque Hieronymus Bossius s.p.d. Romam, [1616?]
Bossi, Girolamo , Illustrissimo principi, & amplissimo s.r.e. cardinali, Paulo Sfondrato, patrono suo optimo, splendidissimo, Hieronymus Bossius f.p. romam, [1617?]
Bossi, Girolamo , Illustrissimo principi, & amplissimo s.r.e. cardinali, Scipioni Burghesio, sapientissimo litterarum, ac litteratorum maecenati, Hieronymus Bossius f.p. romam, [1617]
Bossi, Girolamo , Illustrissimo, & amplissimo viro, Fabricio Landriano , ticinensium episcopo creato, Hieronymus Bossius s.p.d. romam, [1617]


G. B. Gavarini Genovese. [scrive Aprosio alle carte 391 - 392 della Biblioteca Aprosiana inedita, II] Questo buon letterato, Accademico tra gl'Incolti di Torino, Apatici di Firenze, ed ansiosi di Gubbio, bramoso di esimersi da pericoli che suole portare in groppa il patrocinare i piati altrui nelle Città libere, havendo imparato alle spese di molti, si risolse d'abbandonare non pure il mestiere ma anco la patria. Io loderei il pensiero se non sapessi che undique angustia ed egli medesimo poté sperimentarlo portatosi in Bra nobilissima terra del Piemonte ove prese moglie e generò prole di talenti rarissimi, aprì sucola di Letterae Humanae, dalla quale oltre li figlioli suoi uscirono letterati di grandissima rinomanza. Morese la moglie e incontrati qualche disgusti per cagion de' parenti (cosa non insolita nel Piemonte) fece risoluzione di mutar posto, come in effetti seguì, facendo alto (?) in Savigliano, ove vive sotto la protezione del conte Trucchi, splendidissimo Cavaliere, mecenate de' Letterati e generale delle Finanze. Oltre un bellissimo elogio a F. Angelico favorì l'Aprosiana con queste produttioni del suo ingegno:


Probus, Marcus Valerius, Marci Valeri Probi ... De notis Romanorum interpretandis libellus. Magnonis, Diaconi, aliorumque notarum veterum explicationes. Ex veteribus libris partim emendantur, partim nunc primum eduntur, Lugduni Batauorum: Clouck, Andries, 1599
Vergilius Maro, Publius , Publii Vergilii Maronis Bucolica, Georgica, Aeneis cum Seruii commentariis accuratissime emendatis, in quib. multa quae deerant sunt addita. graecae dictiones et versus vbique restituti. Sequitur Probi celebris grammatici in Bucolica et Georgica commentariolus non ante impressus. Ad hos Donati fragmenta Christophori Landini, et Antonii Mancinelli commentarii, Venetiis: Giunta, Lucantonio <1.>
Fiocchi, Andrea Domenico<1452m.>, L. Fenestellae De magistratibus sacerdotiisque Romanorum libellus, iam primum nitori restitutus. Pomponii Laeti itidem De magistratibus & sacerditiis, & praeterea de diuersis legibus Ro. Item Valerii Probi gram. De literis antiq. opusculum, \VeneziaImpressum Venetiis: Sessa, Melchiorre <1.>
Fiocchi, Andrea Domenico<1452m.>, L. Fenestellae De magistratibus sacerdotiisque Romanorum libellus, iamprimum nitori restitutus. Pomponii Laeti itidem De magistratibus & sacerdotiis, & praeterea diuersis legibus Ro. Item. Valerii Probi Gram. De literis antiq. opusculum, Venetijs: Sessa, Melchiorre <1.>Nicolini da Sabbio, Giovanni Antonio
Fiocchi, Andrea Domenico<1452m.>, L. Fenestellae De magistratibus, sacerdotijsque Romanorum libellus. Pomponii Laeti itidem De magistratibus & sacerdotijs, praeterea de diuersis legibus Roman. Valerii Probi Grammatici De literis antiquis opusculum, Basileae: Brylinger, Nikolaus, 1538
Probus, Marcus Valerius, Hoc in volumine haec continentur. M. Val. Probus De notis Roma. ex codice manuscripto castigatior, auctiorque, quam unquam antea, factus. Petrus Diaconus de eadem re ... Demetrius Alabaldus De minutiis. Idem De ponderibus. Idem De mensuris. Ven. Beda De computo per gestum digitorum. Idem De loquela. Idem De ratione vnciarum. Leges 12 Tabularum. Leges Pontificiae Ro. Variae verborum conceptiones, quibus antiqui cum in rebus sacris, tum prophanis vterentur, sub titulo De ritibus Romanorum, Venetiis: Tacuino, Giovanni
Probus, Marcus Valerius, Hoc in uolumine continentur auctores infrascripti. Probi Instituta artium Maximi Victorini De quantitate syllabarum Donati Prima ars Seruius Ad Albinum de naturis ultimarum Sergius In artem Donati primam. Attilius Fortunatianus De metris Horati, Impressum Mediolani: Scinzenzeler, Giovanni Angelo Da Legnano, Giovanni Giacomo & fratelli
Vergilius Maro, Publius, Opera vergiliana docte et familiariter exposita: dote quidem Bucolica & Georgica; a Servio, Donato et Mancinello et Probo cum adnotationibus Beroaldinis .., Venetiis: Arrivabene, Giorgio
Probus, Marcus Valerius, Valerius Probus ... De literis Romanorum interpretandis, deque Romanorum ciuium, eorumque magistratuum nominibus, pronominibus, cognominibus ... Vniuersa & singula per F. Nauseam Blancicampianum ... recognita, Lorio, Lorenzo
Vergilius Maro, Publius, P. Vergilii Maronis Opera, quae quidem extant, omnia: cum veris in Bucolica, Georgica, & Aeneida commentarijs Tib. Donati & Seruij Honorati, summa cura a Georgio Fabricio Chemnicense emendatis ... Quibus accesserunt etiam Probi Grammatici, Pomponij Sabini, Phil. Beroaldi ... Annotationes, Basilea: Petri, Heinrich
Vergilius Maro, Publius, P. Virgilii Maronis Opera nunc recens accuratissime castigata. Cum 11. acerrimi iudicii virorum commentariis: quorum nomina versa pagina indicat, VenetiisVenetiis: Giunta, Lucantonio <1.> eredi, 1544
Diomedes : Grammaticus, Hoc in volumine authores infrascripti continentur cum infinitis fere locis castigatis. & cum indice omnium rerum reconditarum diligentissime addito. ac tabula cum numero foliorum adnexa. Diomedis lucullentissimum Grammatices opus. Phoce De nomine et uerbo compendium. Prisciani Epitome. Capri De limata latinitate libellus. Aegraetii [|] De orthographia proprietate et differentia sermonis. Donati De barbarismo et octo partibus orationis compendium. Seruii In donatum commentariolus. Serg, Impressum Mediolani per Io. Angelum scinzenzeler: Scinzenzeler, Giovanni Angelo Da Legnano, Giovanni Giacomo & fratelli
Probus, Marcus Valerius, Vlaerii Probi grammatic [sic!]de interpretandis romanorum litteris opusculum feliciter incipit. Romanorum ciuium nomina: pronomina ac cognomina eorumque ... Sammonici Sereni ex quinto libro rerum reconditarum. Phylisci consolatoria marco ciceroni colloquenti prestita dum in macedonia exultaret per Ioannem aurispame graeco in latinum traducta, Impressum Romae: Mazzocchi, Giacomo
Boissard, Jean-Jacques <1528-1602>, 3: 3. pars antiquitatum seu inscriptionum & epithaphiorum quae in saxi & marmoribus Romanis videntur cum suis signis & imaginibus exacta descriptio auctore Iano Iacobo Boissardo Vesuntino omnia elegantissimis figuris in aere incisis illustrata, per Theodorum de Bry Leodiensem, civem Francfordien, [Metz Francoforte s.M.] excussum typis Abrahami Fabri, ciuitatis Mediomatricorum typographi: Bry, Theodor deFaber, Abraham, 1597
Probus, Marcus Valerius, Valerii Probi grammatici De scripturis antiquis compendiosum opusculum, Parisiis, 1543
Vergilius Maro, Publius, P. Virgilii Maronis ... Vniuersum poema cum absoluta Seruii Honorati Mauri grammatici, & Badij Ascensij interpretatione: Probi, & Ioannis Viuis in Eclogas allegorijs: Iodocique eruditis super Georgica commentarijs. Quibus accesserunt Ludouici Coelii Rhodigini, Ioannis Scoppae Parthenopaei, Iacobi Constantij Fanensis, Francisci Campani Colensis, Iacobi Crucij Bononiensis, necnon alterius docti hominis lucubrationes ..., Venetijs: Bonelli, Giovanni Maria , 1562
Vergilius Maro, Publius, Opera vergiliana docte et familiariter exposita: dote quidem Bucolica & Georgica; a Servio, Donato et Mancinello et Probo cum adnotationibus Beroaldinis. Aeneis vero ab ijsdem praeter Mancinellum & Probum & ab Augustino Datho in eius principio: opusculorum praeterea quaedam ab Domitio Calderino. Familiariter vero omnia tam opera quam opuscula ab Iodoco Badio Ascensio ... , Parigi : Venundantur ab Ioanna Paruo (in inclyta Parhisiorum academia ad 10. Kalendas Iulias, 1512)
Fiocchi, Andrea Domenico<1452m.>, L. Fenestellae De magistratibus sacerdotijsque; Romanorum libellus, iamprimum nitori restitutus. Pomponii Laeti ... Valerii Probi grammatici ..., Basileae: Wolff, Thomas, 1535. Mense Augu
Vergilius Maro, Publius, Publij Vergilij Bucolica, Georgica. Aeneis cum Seruij commentariis accuratissime emendatis, in quib. multaque deerant sunt addita. Graecae dictiones et versus vbique restituti. Sequitur Probi celebris grammatici in Bucolica et georgica commentariolus non ante impressus. Ad hos Donati fragmenta, Christophori Landini, et Antonij Mancinelli commentarij, Venetiis excusi: Stagnino, Bernardino <1.>
Diomedes : Grammaticus, Diomedes grammaticus, aliique decem & nouem authores infra notati post nouissimam Ioannis Tacuini impraessionem apprime recogniti, cunctisque mendis, & erroribus, quibus undique scatebant, expurgati. Additis sex aliis clarissimis authoribus, nec non duobus alphabeticis repertoriis, & aliis multis ad utilitatem facientibus, quae in aliis hactenus impraessis non reperies. Probi instituta artium, sicut in aliis hactenus impraessis. Probi catholica, sicut in aliis. Cornelius Fronto de nominum, uerborumque dictiis, ut in aliis .., Impraessique Venetiis: Arrivabene, Cesare
Probus, Marcus Valerius, Valerii probi grammatici de interpretandis romanorum litteris opusculum feliciter incipit. Romanorum ciuium nomina: ... Samonici Sereni. ex quinto libro rerum recoditarum. Phylisci consolatoria Marco Ciceroni colloquenti praestita dum in macedonia exularet per Ioannem aurispam e graeco in latinum traducta, Impressum Venetiis: Tacuino, Giovanni
Vergilius Maro, Publius, Vergilius cum commentariis. Opera Vergiliana antea corrupta et mendosa, nunc vero multorum exemplarium collatione in integrum restituta, docte et familiariter exposita. Docte quidem Bucolica et Georgica a Seruio, Donato, Mancinello et Probo nuper addito, cum adnotationibus Beroaldinis. Aeneis vero ab iisdem praeter Mancinellum et Probum, et ab Augustino Datho in eius principio. Opusculorum praeterea quidam ab Domitio Calderino, familiariter vero omnia tam opera quam opuscula ab Iodoco Bad, Venetiis: Giunta, Lucantonio <1.>Zani, Agostino
Vergilius Maro, Publius, Ad studiosos. Habetis in hoc volumine Vergilii opera proxime Mediolani edita: cum Seruii Honorati commentariis in Leonardi Vegii libraria officina quam diligentissime descripta: cuius gratia Alexander Minutianus socer Probi grammatici in Bucolica: & Georgica interpretamenta eruditissima addidit. Apposuit quoque in suis locis Sulpitii Verulanii annotationes in sex prores Aeneidis libros. Tum Philippi Beroaldi Seruii: ut ipse inscripsit: errores: cum domitii Calderini in Juuenilia huius eminentissimi poete commentariis ..., Mediolani: Vegio, Leonardo
Vergilius Maro, Publius, Publii Vergilii Bucolica, Georgica, Aeneis cum Seruii commentariis accuratissime emendatis, in quibus multa quae deerant sunt addita. ... Sequitur Probi celebris grammatici in Bucolica et Georgica commentariolus non ante impressus. Ad hos Donati fragmenta, Christophori Landini, et Antonii Mancinelli commentarii, Venetijs: Rusconi, Giorgio
Vergilius Maro, Publius, P. Virgilii Maronis Opera nunc recens accuratissime castigata cum 11. acerrimi iudicii virorum commentariis quorum nominaversa pagina indicat, Venetiis: Giunta, Lucantonio <1.> eredi, 1544
Fiocchi, Andrea Domenico <1452m.>, L. Fenestellae De magistratibus sacerdotiisque Romanorum libellus, iamprimum nitori restitutus. Pomponii Laeti itidem de magistratibus & sacerdottis, & praeterea de diuersis legibus Ro. Item. Valerii Probi gram. de literis antiq. opusculum, Venetijs: Sessa, Melchiorre <1.>Nicolini da Sabbio, Giovanni Antonio
Vergilius Maro, Publius, Opera virgiliana cum decem commentis, docte et familiariter exposita, docte quidem Bucolica, & Georgica a Seruio, Donato, Mancinello & Probo nuper addito: cum adnotationis Beroaldinis. Aeneis uero ... Addidimus praeterea opusculum aliud ..., Lugduni: Crespin, Jean, 1529
Fiocchi, Andrea Domenico<1452m.>, L. Fenestellae De magistratibus, sacerdotiisque Romanorum libellus, iamprimum nitori restitutus. Pomponij Laeti itidem de magistratibus & sacerdotiis, & praeterea de diuersis legibus Rom. Item Valerij Probi grammatici de literis antiquis opusculum, Basileae: Curio, Valentin
Probus, Marcus Valerius, In hoc codice continentur: Instituta artium Probique Catholica: Corneliique Frontonis De nominum verborumque differentiis: & Phocae grammatici De flatili nota atque De aspiratione, Veicetiae: Ca' Zeno, Enrico di & Ca' Zeno, Giovanni Maria di
Probus, Marcus Valerius, In hoc codice continentur instituta artium Probique catholica. Cornelijque frontonis de nominum verborumque differentiis & phocae grammatici de flatili nota atque de aspiratione libellus. ab ianno parrhasio nuper inuenta, & tractatus de punctis & de accentibus incerti auctoris in antiquiss. codice quorundam grammaticorum inuentus ac nunc primum editus. ..., Pisauri: Soncino, Girolamo
Vergilius Maro, Publius, P. Vergilij Maronis Opera, quae quidem extant, omnia: cum veris in Bucolica, Georgica, & Aeneida commentarijs Tib. Donati & Seruij Honorati, summa cura ac fide a Fabricio Chemnicense emendatis: adiecto etiam ab eodem rerum & uerborum locuplete in ijsdem memorabilium indice. Quibus accesserunt etiam Probi Grammatici, ... & aliorum annotationes, Basileae: Henricpetri, Sebastian
Probus, Marcus Valerius, In hoc codice continentur Instituta artium Probique catholica: Cornelijque frontonis De nominum verborumque differentijs & phocae grammatici De flatili nota atque De aspiratione libellus. ab ianno parrhasio nuper inuenta: & Tractatus de pontis & de accentibus incerti auctoris in antiquiss. codice quorundam grammaticorum inuentus ac nunc primum editus, Pisauri: imprimebat Hieronymus Soncinus: Soncino, Girolamo
Fiocchi, Andrea Domenico<1452m.>, L. Fenestellae, De magistratibus, sacerdotijsque Romanorum libellus, iamprimum nitori restitutus. Pomponij Laeti itidem de magistratibus & sacerdotijs, & praeterea de diuersis legibus Roma. Item Valerij Probi grammatici de literis antiquis opusculum, Lutetiae: Wechel, Chrestien, 1529
Vergilius Maro, Publius, Opera Vergiliana docte & familiariter exposita: docte quidem Bucolica: & Georgica a Seruio Donato Mancinello: & Probo nuper addito: cum adnotationibus Beroaldinis. Aeneis vero ab ijsdem praeter Mancinellum & Probum & ab Augustino Datho in eius principio: opusculorum praeterea quaedam ab Domitio Calderino. Familiariter vero omnia tam opera quam opuscula ab Iodoco Badio Ascensio ..., Impressa sunt haec omnia Lugduni: Sacon, Jacques


Carlo Roberto Dati fu un vero e proprio benefattore dell'Aprosiana come si evince dalle stesse registrazioni di Aprosio e tra altre cose donò un libro di rilevante importanza scientifica e storica. Si tratta dell'opera:
Apollonii Pergaei Conicorum Lib. V, VI, VII, paraphraste Abalphato Asphahanensi [Abu al-Fath ibn Muhammad ibn al-Kasim ibn Fadh, al Isfahani]... Abrahamus Ecchellensis Maronita... lat. reddidit, Io: Alfonsus Borellus... curam in geom. vers. contulit, Cocchini, Firenze, 1661
“Ora accadde che, ai primi di giugno 1658, un professore dell’Università di Pisa, G. A. Borelli, durante una sosta a Firenze, esaminasse i Codici orientali della biblioteca granducale; la sua attenzione fu subito attratta da un incarto sul quale stava scritto in italiano Otto Libri de’ Conici di Apollonio; egli, benché ignaro dell’arabo, contemplando le figure illustrative e rilevandone l’identità con quelle dei libri del Pergeo dati alle stampe, provò un incomparabile gaudio e, nel desiderio di far conoscere al mondo gli ultimi quattro, chiese ed ottenne dal Granduca di portare seco quel codice a Roma...; interpellati alcuni Maroniti di passaggio per Firenze, riconobbe però che quel codice mancava dell'ultimo Libro. A Roma il Borelli trovò in Abramo di Echel (Siria) la desiderata persona capace e disposta a eseguire quella traduzione” (Gino Loria, Storia delle matematiche dall’alba delle civiltà al tramonto del secolo XIX, Sten, Torino 1929-1933; riedizione: Hoepli, Milano 1950; ristampa anastatica: Cisalpino-Goliardica, Milano 1982, p. 434).
Di Abramo di Echel si è anche riscontrata una: 3: Epistola tertia in qua de Libello Ruth Syriaco, quem Abrahamus Echellensis insertum esse voluit ingenti isti Bibliorum operi, quod non ita pridem Lutetiae Parisiorum Hebraice, Graece, Latine, Chaldaice, Samaritane, Syre & Arabice prodijt, 1646 (Lutetiae Parisiorum, pridie Cal. Mart. 1647) - 21 p. ; 80. - Impronta - u-ue r-p. uec* vepe (3) 1647 (R) - Localizzazione: Biblioteca nazionale centrale - Firenze


Opere di E. Tesauro in C.B.A.:
Tesauro, Emanuele, Campeggiamenti overo Historie del Piemonte descritte dal Conte D. Emanuel Tesauro .., In Venetia : appresso Marco Garzoni, 1643 [8], 136 p. : 1 ill. ; 4°.
Tesauro, Emanuele, Parenesi di Francesco de' Franchi al Dottor Capriata con una lettera informativa del conte D. Emanuele Tesauro a Monsignor l'Abbate Syri autore del Mercurio Italiano, 1668 163 p. ; 12°.
Tesauro, Emanuele, I presagi. Panegirico sacro del M.R.P. Emanuele Tesauro ... nella nascita del Ser.mo Infante di Spagna .., [1629] 30, [1] p. : 1 ill. ; 8°.
Tesauro, Emanuele,La filosofia morale derivata dall'alto fonte del grande Aristotele stagirita, dal Conte e Cavalier gran Croce Don Emanuele Tesauro .., In Macerata : per Giuseppe Piccini, 1672 [11], 707 p. ; 12°.
Tesauro, Emanuele, Panegirici del Conte D. Emanuel Tesauro. Divisi in tre parti .., In Venetia : per Gio. Francesco Valvasense, 1671 3 pt. (408; 460; 398 p.) ; 12°.
Tesauro, Emanuele, Annotationi di Lodovico Tesauro intorno alla esamina di Ferrante Carlo, publicata sotto il nome del conte Andrea dell'Arca, In Torino, 1614 131, [1] p. ; 12°.
Tesauro, Emanuele, La fuga vittoriosa, discorso sacro detto dal Conte D. Emanuele Tesauro alla Illustrissima Signora Vittoria Rotaria nel giorno del suo monacato, in Torino, l'anno 1627
Tesauro, Emanuele, La tragedia. Panegirico funebre, nelle solenni esequie della Reale Altezza di Madama Cristina di Francia, Duchessa di Savoia, Reina di Cipri, detto dal Conte D. Emanuele Tesauro nel Duomo di Torino alli 3 di marzo 1664
Tesauro, Emanuele, La vergine trionfante, et il capricorno scornato [ovvero La Monomachia], apologia del Conte D. Emanuel Tesauro in difesa di una sua inscrittione contra un libello intitolato Il capricorno opera di eruditioni pellegrine. Che serve al terzo volume delle sue inscrittioni, [1635] 249 p. ; fol.
Tesauro, Emanuele, Adm. Rev. Pat. Emanuelis Thesauri e Soc. Iesu Caesares Taurini : apud HH. Io. Domin. Tarini, 1629 125, [2] p.


Tesauro, Emanuele, Sant-Omero assediato da Francesi, et liberato dal principe Francesco Tommaso di Sauoia nell'anno 1638. Volume quarto De' Campeggiamenti di Fiandra. Di d. Emanuele Tesauro conte di Salmor, In Torino: Cavalleris, Alessandro Federico, 1640
Tesauro, Emanuele, Sant-Omero assediato da Francesi, et liberato dal principe Francesco Tommaso di Savoia nell'anno 1638. Volume 1. De' Campeggiamenti di Fiandra di d. Emanuele Tesauro conte di Salmor, In Torino: Cavalleris, Alessandro Federico, 1639
Tesauro, Emanuele, Sant-Omero assediato da Francesi, et liberato dal principe Francesco Tommaso di Sauoia nell'anno 1638. Volume quarto De' Campeggiamenti di Fiandra di d. Emanuele Tesauro conte di Salmor, In Torino: Cavalleris, Alessandro Federico, 1640


Monod, Pierre <1586-1644> Il Capricorno o sia L'oroscopo di Augusto Cesare. Ragguaglio dell'accademico S.I In Torino : appresso gli HH. di Gio. Domenico Tarino, 1633 - [8], 60 p. ; 8. - Autore il gesuita Pierre Monod (cfr. Melzi) Segn.: 4A-C8D6. - Impronta - t&us usto o-n- auni (3) 1633 (A) Localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma Contro quest'operetta del Tesauro fu più tardi editata:
Tesauro, Emanuele, La vergine trionfante, et il capricorno scornato, del conte don Emanuele Tesauro. Consecrata al reuerendiss. sig. D. Dionisio Chino .. , Venetia : presso Gio: Giacomo Hertz, 1680 , [36], 492 p., [1] c. di tav. : ill. calcogr., antip. e 1 ritr. ; 12o. - Contiene anche: "Lettera informativa del conte D. Emanuele Tesauro ..." e "Riflessi del foriere di corazze Hieronimo Crema sopra la scrittura intitolata risposta del sargente maggiore Christoforo Silua" rispettivamente a c R12r e a c. S8r Hieronimo Crema e pseudonimo dell'A Incisioni di Isabella Piccini e Louis David Ritr. dell'A. a c. [ast]4v Segn.: [ast]122[ast]6A-V12X6 Vignetta sul front - Impronta - o-ue ree- o-a- dagi (3) 1680 (R) - Localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM - Biblioteca comunale Labronica Francesco Domenico Guerrazzi - Livorno


Apollonio di Perga o Apollonio di Perge (Turchia , 262 AC ca. - 190 AC ca.), grande geometra e astronomo greco, famoso per le sue opere sulle sezioni coniche . Fu Apollonio che diede alla ellisse , alla parabola e alla iperbole i nomi con i quali da allora queste curve sono identificate. A lui sono attribuiti anche le ipotesi delle orbite eccentriche, o in altri termini, le ipotesi di deferenti ed epicicli , con le quali spiegare il moto apparente dei pianeti e la velocità variabile della Luna .
Di lui sopravvivono solo due opere:
Separazione di un rapporto (due libri giunti a noi in una traduzione in arabo ;
Coniche (opera in otto libri dei quali quattro sopravvivono nella versione greca originale e sette in una traduzione in arabo, l'ottavo libro essendo perduto). Apollonio utilizzò le sue conoscenze geometriche anche per una applicazione pratica, la costruzione di una meridiana in cui l'ombra viene valutata su una superficie conica in modo da fornire una accuratezza maggiore delle meridiane con superficie piana.
Il carattere innovativo della sua metodologia e della sua terminologia, specialmente nell'area delle sezioni coniche, hanno influenzato molti studiosi dei secoli successivi e tra questi Tolomeo , Pierre de Fermat , Cartesio e Isaac Newton (da "Wipedia").
Apollonius : Pergaeus, Apollonij Pergaei Conicorum lib. 5. 6. 7. paraphraste Abalphato Asphahanensi nunc primum editi. Additus in calce Archimedis Assumptorum liber, ex codicibus Arabicis M.SS. serenissimi magni ducis Etruriae Abrahamus Ecchellensis maronita in alma vrbe linguar. orient. professor Latinos reddidit. Io. Alfonsus Borellus ... curam in geometricis versioni contulit, & notas vberiores in vniuersum opus adiecit. ..., Florentiae : ex typographia Iosephi Cocchini ad insigne Stellae, 1661 - 36, 415, 1 p. ; fol. : ill - Archimedis liber assumptorum interprete Thebit Ben-Kora, inizia con proprio occhietto a c. 3B1 - Front. stampato in rosso e nero - Impronta - n-de umo- s.um ACSe (3) 1661 (R) - Altri titoli collegati: [Variante del titolo] Apollonii Pergaei Conicorum lib. 5. 6. 7. & Archimedis Assumptorum liber - [Variante del titolo] Archimedis Liber assumptorum interprete Thebit ben-Kora exponente Almochtasso ex codice Arabico manuscripto sereniss. Magni Ducis Etruriae, Abrahamus Ecchellensis Latine vertit. Io. Alfonsus Borellus notis illustrauit Localizzazioni: Biblioteca pubblica arcivescovile Annibale De Leo - Brindisi - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca di lettere e filosofia dell'Universita' degli studi di Firenze - Biblioteca comunale Labronica Francesco Domenico Guerrazzi - Livorno - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI - Biblioteca di Area umanistica dell'Università degli studi di Urbino - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma - Biblioteca dell'Accademia nazionale dei Lincei e Corsiniana - Roma


Garcia, Carlos [sec. XVII], Antipatia de' francesi, e spagnuoli opera piaceuole, e curiosa del dottor d. Carlo Garsia, tradotta di spagnuolo in italiano da Clodio Vilopoggio ..., In Milano : per Filippo Ghisolfi : ad instan. di Carlo Ferrandi, 1635 - 192 p. ; 12o - Segn.: A-Hee - - Impronta - l're i-e- r-n- dogi (3) 1635 (A) - Localizzazioni:anche in Biblioteca nazionale Braidense - Milano


Agricola, Daniel (Basilea1490 - 1540) , Passio domini nostri Iesu Christi secundum seriem quattuor euangelistarum: per fratrem Danielem agricolam ordinis minorum de obseruantia: accuratissima opera deuotissimaque expositione illustrata: magnorunque virorum sententijs compte adornata, (Basileae impressa : opera Adae Petri de Langendorff, 1518 mense Augusti) 39, [1] c. : ill. ; 4o. - L'opera e' preceduta da Directorium in dominice passionis articulos. Decasthicon F.D. Agricolae ...di [4] c. con segn. B4 - Segn.: 2A8 2B-2G4 2H8. - Vignetta sul front - Impronta - i-mi *.ra m.is lugi (3) 1518 (R) Localizzazioni: Biblioteca statale del Monumento nazionale di Montecassino - Cassino - FR
Di Agricola, Daniel , si conosce anche l'opera Almi confessoris et anachorete Beati: Helveciorum primi evangelistae et apostoli: a sancto Petro missi vita: iam pridem exarata Impressum Basileae, : ex officina providi viri Adae Petri de Langedorff, impressa anno Domini 1511 Umfang [40] S. : Ill. ; 20 cm - il nome dell'autore si ricava dal testo: vedi qui il frontespizio ed il colophon.


Meder, Johann, Parabola filij glutonis profusi atque prodigi nedum venuste verumetiam vtiliter & deuote per ... Joannem Meder ... concionata & collecta, pro totius anni precipue quadragesimale sermonibus accommodata, (Impressum Basilee : per Michaelem Furter ciuem basiliensis, 1510 xiii kal. Septembris [20. VIII]) - [232] c. : ill. ; 8o. - Front. stampato in rosso e nero. Got Marche n.c. sul front., a c. E8r (simile a Wendland 3002) e in fine (simile a Wendland 3104) - Segn.: a-z8, A-F8 (F8 bianca) - Impronta - nauu raue itex vees (C) 1510 (R) - Localizzazioni: Biblioteca civica Angelo Mai - Bergamo - BG - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma.


Paris, Etienne [ca.1498-1561], Christiani hominis institutio, aduersus huius temporis haereses, & morum corruptiones, quinquaginta homiliis Quadragesimalibus distincta. Authore Stephano Paris, Aurelianen. episcopo Abellonen. ex ordine Praedicatorum assumpto, & doctore theologo Parisiensi. Cum indice locupletissimo, Parisiis : apud Viuantium Gaultherotium, sub signo S. Martini, in via Iacobaea, 1552 (Parisiis : excudebat Michael Fezandat, typographus, impensis Viuantij Gaulterot, 1552 pridie Idus Maij [14 V]) - [12], 160 c. ; 4o. Note Generali: Cors. ; rom Iniziali e cornice xil. Segn.: [ast] 4424A-2R4 - Impronta - e-em te.b uma- ilne (3) 1552 (A) - Localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca del Seminario maggiore - Padova - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma
Altra opera dello stesso autore.
Paris, Etienne, Expositio praeclara sacri huius sermonis, Verbum caro factum est, iuxta trium euangelistarum & vetustiorum doctorum sententiam, ... Authore Stephano Paris Aurelianen. episcopo Abellonen. ..., Parisiis : apud Claudium Fremy, sub signo sancti Martini, in via Iacobea, 1554 - 7, 1, 1-204 c. ; 8o - Marca sul front - Cors. ; rom - Segn.: A-2C82D4 - Iniziali e fregi xil.- Var. B: 1555; le prime 7 c. non numerate - Impronta - ueen t,ia utin dese (3) 1554 (A) Localizzazioni: Biblioteca del Seminario vescovile - Asti - Biblioteca del Seminario maggiore - Padova - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma.


Meder, Johann, Parabola filij glutonis profusi atque prodigi nedum venuste verumetiam vtiliter & deuote per ... Joannem Meder ... concionata & collecta, pro totius anni precipue quadragesimale sermonibus accommodata, (Impressum Basilee : per Michaelem Furter ciuem basiliensis, 1510 xiii kal. Septembris [20. VIII]) - [232] c. : ill. ; 8o. Note Generali: Front. stampato in rosso e nero. Got Marche n.c. sul front., a c. E8r (simile a Wendland 3002) e in fine (simile a Wendland 3104) Segn.: a-z8, A-F8 (F8 bianca) - Impronta - nauu raue itex vees (C) 1510 (R) - Localizzazioni: Biblioteca civica Angelo Mai - Bergamo - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma


Chimentelli, Valerio [m. ca. 1670], Marmor Pisanum de honore bisellii. Parergon inseritur de veterum sellis, Synopsis appenditur de re donatica antiquorum, quam breui spondet auctor Val. Chimentellius I.C. ... Accedit Myodia, siue de musicis odoris Pisanis epistola, Bononiae : ex typographia haeredis Victorij Benatij, 1666 - [8], 272 p., [5] c. di tav. ; 4o. - Segn.: p4A-L4. - Impronta - c:i- amam riu- ctvi (3) 1666 (R) - Localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca comunale Labronica Francesco Domenico Guerrazzi - Livorno - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - Biblioteca Trivulziana - Archivio storico civico - Milano


Gaddi, Jacopo, Iacobi Gaddij poemata selectiora. Accessere notae Euretae Misoscoli ad Io. Bapt. Strozzam marchionem amplissimum, Venetiis: Ginami, Marco Merlo, 1635
Gaddi, Jacopo, Poetici lusus, vel Syluae, scilicet carmina Iacobi Gaddii pleraque extemporalia, quibus adnectuntur aliquot epistolae, ac elogia nonnulla, Venetiis, 1655
Gaddi, Jacopo, Iacobi Gaddij Adlocutiones, et elogia exemplaria, cabalistica, oratoria, mixta, sepulcralia, Florentiae: Nesti, Pietro, 1636
Gaddi, Jacopo, Trattato istorico della famiglia de' Gaddi. Dedicato all'eminentissimo signor cardinale Monti, In Padova: per Pauolo Frambotto: Frambotto, Paolo, 1642
Gaddi, Jacopo, Iacobi Gaddii Elogia historica tum soluta cum vincta. Numeris oratione perscripta & notis illustrata, Florentiae: Massi, Amadore & Landi, Lorenzo, 1637
Gaddi, Jacopo, Poetica Iacobi Gaddij corona e selectis poematijs, notis, allegorijs contexta, Bononiae: Monti, Giacomo, 1637
Gaddi, Jacopo, Elogiographus scilicet elogia omnigena Iacobi Gaddii in hoc volumine bipartito continentur diuersorum Scriptorum censurae .., Florentiae: Massi, Amadore, 1637
Gaddi, Jacopo, Iacobi Gaddij Corollarium poeticum scil. poematia, notae, explicationes allegoricae olim conscriptae, Florentiae: Nesti, Pietro, 1636
Gaddi, Jacopo, Iacobi Gaddii patritii, et Academici Florentini, Poematum libri duo, Patauii apud Variscum Varisci: Frambotto, PaoloVarisco, Varisco, 1628


Malfi, Tiberio , Riflesso dell'huomo interiore. Oue con semplice stile in forma di dialogo s'instruisce l'anima nel conoscimento di se stessa, e di Dio, et ad vnirsi con il suo creatore, per mezzo dell'oratione mentale ... Composto rozzamente da Tiberio Malfi da Montesarchio Edizione: In questa seconda impressione reuisto, e corretto da d. Domenico Frescobaldi, e da moltissimi errori purgato, In Roma : per Egidio Ghezzi, 1665 - Descrizione fisica: [24], 576 p. ; 12o. - Note Generali: Cors. ; rom - Finalini e iniziali xil. - Marca a c. +7r e a c. +12v - Segn.: +12 A-2A12 - Numeri: Impronta - a,ti i.i, o.o, Ecfo (3) 1665 (A) - Localizzazioni: Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti-Volpi - Bari - Poss.: Del Convento dei P. Rif.ti di Valenzano. - Biblioteca del Centro teologico - Torino.


Price, John<1600-1676>, Ioannis Pricaei Annotationes in Epistolam Iacobi, Parisiis, 1646
Price, John<1600-1676>, Joannis Pricaei Commentarii in varios Novi Testamenti libros; in quibus Vulgatae versionis, quamplurimis locis, prae quavis alia recentiore sermo purus Latinusque ostenditur; contextus Graeci litera explicatur; ejusdem phraseoligia cum auctorum ethnicorum locutionibus amoene comparatur; multorum difficilium locorum expositiones novae asseruntur, sensusque non solum ex Christianis Ecclesiae antiquissimae doctoribus, sed & ex Graecis Latinisque gentium scriptoribus ubique illustratur. Hic accesserunt annotationes in Psalmorum librum, item in aliquot sparsa capita Novi Testamenti, Londini: Bee, Cornelius Flesher, James, 1660
Hesychius : Alexandrinus, Hesychiou Lexicon cum variis doctorum virorum notis vel editis antehac vel ineditis, Junii, Scaligeri, Salmasii, Palmerii, ... Accurante Cornelio Schrevelio. Accessit Joh. Pricaei index auctorum, qui ab Hesychio laudantur, Lugd. Batav. et Roterod.: Hackius, Petrus & Hackius, Jacobus & Hackius Cornelius, 1668
Vol. 5: Critici sacri ... Annotata ad libros apocryphos: item Joannis Pricii annotata ad nonnullos Novi Testamenti libros, & ad librum psalmorum: sive criticorum sacrorum. Tomus V, Flesher, Jacob, 1660
Apuleius, L. Apuleij Madaurensis, Metamorphoseos libri 11., cum notis & amplissimo indice Ioannis Pricaei. Accessit ejusdem index alphabeticus scriptorum qui in Hesychij Graeco vocabulario laudantur, Goudae: Hoeve, Willem van der, 1650
5: Annotata ad libros Apocryphos: item Joannis Pricaei annotata ad nonnullos Novi Testamenti libros; & ad librum Psalmorum: sive criticorum sacrorum tomus 5, Londini Oxonii Cantabrigiae: Bee, Cornelius Morden, William Royston, Richard Robinson, Thomas Flesher, James Wells, William, 1660
Price, John <1600-1676>, Acta Apostolorum ex sacra pagina sanctis patribus Graecisque ac Latinis gentium scriptoribus illustrata: a Joanne Pricaeo Anglo-Britanno, Parisiis: senza nome, 1647


Pallavicino, Tobia [fl.1654], Degli amori fatali di Clidamante, et Erinta. Libri sei, parte prima. Descritti da Tobia Pallauicino, e da lui dedicati al signor Gio. Ambrosio de Marini, In Genoua: Guasco, Benedetto, 1653
Pallavicino, Tobia , Degli amori di Clidamante, et Erinta libri sei, descritti da Tobia Pallauicino. ..., In Venetia: Storti, Francesco <1. ; ca. 1649-1661>, 1654


Finelli, Lattanzio [1601-1630], Selectio aurea. Casuum reservatorum omnibus curatis caeterisque confessariis apprime necessaria ... auctore admodum Reverendo D. Lactantio Finellio de Massa ..., Lucae : apud Octavium Guidobonum; sumptibus Balthasaris Peregrini genuensis, 1608 [8], 236, [31] p. ; 4° (al momento dell'opera oltre all'esemplare della Biblioteca Aprosiana di Ventimiglia si cita quello custodito presso la Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III - Napoli)


Chiabrera, Gabriello<1552-1638>,Amedeida [-e] Poema eroico di Gabriello Chiabrera, con gli argomenti in ottaua rima del Forestiero Idrontino, e colla Vita dell'auttore da lui stesso descritta ..., In Genoua : per Benedetto Guasco, 1654 - 10, 229, 1, 24 p. ; 12o - L'autore degli Argomenti è Andrea Peschiulli: cfr. Autori italiani del Seicento, III, p. 97-98, n. 2756 e Melzi, Dizionario di opere anonime e pseudonime, I, p. 425 - Contiene, annunciata sul front. e con paginazione propria: Vita di Gabriello Chiabrera da lui stesso descritta - Fregi xilogr - Impronta - on,e o.o? a.a; GuQu (3) 1654 (A) - Localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca Trivulziana - Archivio storico civico - Milano - Biblioteca Palatina - Parma - Biblioteca Reale - Torino - Biblioteca dell'Accademia delle scienze - Torino - Biblioteca della Fondazione Luigi Firpo. Centro di studi sul pensiero politico - Torino - Biblioteca del Dipartimento di scienze letterarie e filologiche dell'Universita' degli studi di Torino.
A riguardo di Andrea Peschiulli in La Letteratura italiana volumi vari, autori vari, diretta da A. Asor Rosa nel II volume de Gli Autori - Dizonario bio-bibliografico e Indici della Einaudi a p.1370 (coll. I e II) leggesi.
"Peschiulli Andrea (Corigliano d'Otranto 1601 - Roma 1691). Letterato di vasta cultura umanistica e giuridica, visse in numerose città italiane: a Napoli fu segretario dei signori di Corigliano (che dovette abbandonare quando la famiglia perse il favore del viceré) e poté frequentare personalità come T. Campanella. Si trasferì poi a Corfù dove si dedicò all'insegnamento; fu quindi a Venezia, in Lombardia, in Piemonte e a Genova. A Roma ricevette i maggiori apprezzamenti per un'attività letteraria che lo aveva portato a contatto con le principali accademie del tempo (Incogniti, Umoristi ecc.). Ebbe anche la protezione e l'amicizia di L. Allacci che gli affidò la revisione dei suoi scritti latini.
Con lo pseudonimo di Forestiero Idrontino pubblicò gli argomenti in ottave del poema eroico l' Amadeida di G. Chiabrera (Guasco, Genova1654); diversi poemetti come Lo specchio de' Principi (Moneta, Roma 1668), canzoni, sonetti, numerose odi tra le quali Il Polluce (Guasco, Genova 1652). Un suo componimento petico, La Fidalma, fu stampato nel vol. Le nuove Gare de' disperati, storia già favoleggiata da Giovanni Ambrosio Marini (De' Vincenti, Genova 1665)".
Leggendo però l'edizione ottocentesca dell'Amadeide per i tipi dell'editore genovese Canepa si constata qualche discordanza e spicca soprattutto in merito al Peschiulli la località di nascita, laddove lo Spotorno autore dell'edizione critica del poema, cui è premessa una VITA DI GABRIELLO CHIABRERA SCRITTA DAL CAV. P. GIO. BATTA SPOTORNO, parlando del Peschiulli annota in questo modo dando prova peraltro assai condivisibile che il Peschiulli non vide la luce a Corgliano Calabro ma in Puglia a Corgliano Idrontino, toponimo poi semplificato in Corgliano, Corigliano e quindi modernamente in Corigliano d'Otranto comune a sud di Lecce, distante Km. 25, di circa 5.800 abitanti, ad economia prevalentemente agricola.
AMEDEIDE
POEMA EROICO
DI
GABRIELLO CHIABRERA.
NUOVA EDIZIONE
Dedicata
A S. S. R. M.
IL RE
CARLO ALBERTO
GENOVA
TIPOGRAFIA DE' FRATELLI PAGANO
Canneto il lungo, Palazzo Raggio, n.º 800.
***
1836.
Presso l'Editore VINCENZO CANEPA Sotto i Portici dell'Accademia Ligustica.

SACRA REALE MAESTÀ
L'Augusta Casa de' Sovrani Sabaudi, S.R. Maestà, diede sempre colla grandezza di azioni magnanime nobilissimo argomento all'ingegno de' Cantori d'Italia.
Gabriele Chiabrera, sommo ornamento delle lettere ne' Vostri Reali Dominj, confortato dal favore del Duca Carlo Emanuele, prese a celebrare con eroico poema quell'Amedeo che liberò col senno e colle armi l'Isola di Rodi. Questo poema era ben degno di ricomparire, dopo due secoli, sotto gli auspicj della Reale Maestà Vostra, che tutti consacra i suoi pensieri alla felicità de' sudditi ed alla gloria del regno; e che si è degnata di permettere, che fregiato dell'Augusto nome di Lei, venga nella luce del pubblico. Io lo depongo appiè del Trono Reale insieme agli umilissimi sensi del mio sommo rispetto
Di V. S. R. M.
Ubbidientissimo Servitore
e fedelissimo Suddito
VINCENZO CANEPA Editore.
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AI LETTORI GENTILI
VINCENZO CANEPA
Essendomi proposto di mettere nuovamente in luce l'"Amedeide" di Gabriello Chiabrera, pregai il Cav. Don Gio. Batta Spotorno, che tante altre premure si era dato per onorare la memoria di quel sommo Poeta, scrivendone copiosamente la vita e pubblicandone molte prose inedite, a volermi favorire per sua cortesia di preparare, dirigere, ed illustrare questa edizione. Ed egli compiacendomi, vuole ch'io dichiari, qui sul principio, che ad assumere tal fatica non tanto il muove la grandezza del Poeta; ma sì e principalmente, il desiderio ossequioso, trattandosi d'un libro onorato del nome dell'Augusto Monarca il Re CARLO ALBERTO, di potere in qualche guisa, quanto ad uomo oscuro è conceduto, dimostrare la somma sua devozione all'ottimo Principe che si degnò confortare con segno onorevolissimo del suo Real Patrocinio i piccioli studj di esso P. Spotorno.
Gli argomenti all'Amedeide, che leggerete in questa edizione, sono fatica del sig. avvocato G.B. Belloro, savonese, che me gli offerì gentilmente; nè io volli ricusare il dono della sua cortesia; troppo essendo convenevole che in qualche modo concorra ad una edizione del Chiabrera uno almeno degli arcadi savonesi.
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[...]L'anno 1654, per le stampe di Benedetto Guasco si pubblicò in Genova in forma di 12 la Amedeida poema eroico di Gabriello Chiabrera con gli argomenti in ottava rima del Forestiero Idrontino e con la vita dell'Auttore ("sic") da lui stesso descritta. Dopo la dedicatoria del Guasco a Gio. Francesco Tasso, e dopo l'avviso dello "Stampatore", si leggono le parole seguenti:
Questo poema esce in luce nella forma, che l'Autore lo compose da prima, e vivendo volse, che così appunto si stampasse.
Come avvenisse che un poema composto dapprima di soli canti dieci, qual si legge nell'edizione del Guasco, crescesse fino a canti 23, quanti se ne contano in quella del Pavoni, può vedersi nelle lettere del Chiabrera a Bernardo Castello, che si stampano dal signor Ponthenier.
Avendo promesso di dare in questa nostra edizione l'una e l'altra "Amedeide", e non volendo ingrossare il volume, si è pensato di collocare appiè di ogni canto della "maggiore" tutte le varietà che s'incontrano nella minore; notando accuratamente tutto ciò che non è in questa e si trova in quella, e riscontrando minutamente l'uno e l'altro esemplare per cavarne le varianti.
Nell'Amedeide minore, innanzi al canto primo si legge così:
SOGGETTO DEL POEMA.
Che uno Amedeo di Savoja già difendesse Rodi, è fama universale: alcune istorie dicono ch'egli la difendesse da Ottomano Signore de' Turchi; ma qual modo fosse tenuto in difenderla, non si racconta distintamente: come potesse avvenire narrasi in questo poema, per dare diletto a' Lettori.

Il "Forestiero Idrontino" che fece gli argomenti all'Amedeida minore, è "Andrea Peschiulli", natìo di Corgliano in terra d'Otranto, e perciò detto latinamente "Idrontino"; e stampandosi quegli argomenti in Genova, tanto lontana dalla sua patria, con ragione poteva darglisi il titolo di "Forestiero".
Fu amico di alcuni Genovesi, e specialmente del famoso Padre Angelico Aprosio, che ne fa onorevol memoria nella "Biblioteca Aprosiana" pag. 336 e segg.
"Argomento del Peschiulli al canto I.
dell'Amedeida minore."
Prega per Rodi il gran Battista, e scende
Angelo in Sciro, onde Amedeo ritrove;
E 'l famoso Guerrier, poichè l'intende.
Inver l'isola oppressa indi si move.
Scorgelo Aletto, ed Ottomano accende.
Perchè gli assalti alla città rinnove;
Ma il fiero Trace a la Sultana a lato
Vede prima in gran campo il Campo armato.
Nell'edizione dell'Amedeide maggiore, Genova, Pavoni, 1620, in 4.º dopo il frontespizio si legge "il Contenuto del poema", che giudichiamo lavoro del Chiabrera. In esso con poche parole si dà il sommario d'ogni canto. Quello del primo dice così:
Nel primo canto l'Angelo invita Amedeo a Rodi; il Diavolo ne dà notizia ad Ottomano: egli fa rassegnare; e si parla di Sultana sua Dama.
"NB." Ambedue l'edizioni di questo poema leggono Amedeida, non "Amedeide". Non vi hanno varie lezioni nel canto 1.º.".


toparca = dal gr. toparkhes, comp. di topos "luogo" e del tema di arkho "io comando"= nell'Egitto tolemaico e in Palestina, governatore di una toparchia o distretto, qui ripreso per indicare un'area territoriale dell'Olanda seicentesca.


Graswinckel, Theodor <1600-1666>, Theod. I.F. GraswinckelI ... Dissertatio de jure praecedentiae inter serenissimam Venetam rempubl. & sereniss. Sabaudiae ducem; opposita dissertationi jussu sereniss. Sabaudiae ducis evulgatae, Lugd. Batavorum: Officina Elzeviriana, 1644
Graswinckel, Theodor<1600-1666>, Thod. J.F. Graswinckeli: I.c. Maris liberi vindiciae: adversus Petrum Baptistam Burgum Ligustici maritimi dominii assertorem, Hagae-Comitum: Vlacq, Adriaen, 1652
Graswinckel, Theodor <1600-1666>, Theodori Grasuuinckeli Delphensis, i. c. Libertas Veneta. Siue Venetorum in se ac suos imperandi ius. Assertum contra anonymum Scrutinii scriptorem, Lugduni Batauorum: Commelinus, Abraham, 1634
Graswinckel, Theodor <1600-1666>, Theod. I.F. Graswinckeli, J.C. Delphensis, Stricturae ad censuram Joannis a Felden J.U.D. ad libros Hugonis Grotii de jure belli ac pacis, Lipsiae, Jenae, & Rudolstadii: Fleischer, Johann Theodor & Fleischer, Christoph & Fleischer, David, 1678
Desmarets, Samuel <1599-1673>, Samueli Maresii ... ad nobilissimum virum, d. Jacobum Zuerium ... Dissertatio epistolica de Trapezitis. Cum notis Theod. I.F. Graswinckelii ..., Lugduni Batavorum: Commelinus, Isaac, 1641
Graswinckel, Theodor <1600-1666>, Theod. I.F. Graswinckeli, I.C. Delphensis, Stricturae ad censuram Joannis a Felden i.u.d. ad libros Hugonis Grotii de iure belli ac pacis, Amstelaedami: Blaeu, Joan <1. ; 1632-1673>, 1654
Graswinckel, Theodor <1600-1666>, Catalogus insignium in quavis facultate, variisque linguis librorum, amplissimi viri D. Theodori Graswinckel .., Hagae Comitis : ex officina Theodori Duercant, 1667 100 p. ; 8°. [esemplare in C.B.A. = nelle altre biblioteche italiane al momento si sono individuati i seguenti volumi dello stesso autore od alla cui stesura ha variamente partecipato].


Cavalcanti, Andrea, Esequie del Serenissimo Principe Francesco celebrate in Fiorenza dal Serenissimo Ferdinando 2. Granduca di Toscana suo fratello nell'insigne collegiata di S. Lorenzo il di' 30 d'Agosto 1634 descritte da Andrea Cavalcanti, In Fiorenza : per Gio. Batista Landini, 1634 52 p. : 1 ill.: reperito in Biblioteca Aprosiana.


Susini, Pietro Le false opinioni schernite opera scenica del sig. Pietro Susini fiorentino. Recitata in Roma nel Collegio Clementino, dedicata all'illustriss. ... marchese Giacomo de Franchi, In Viterbo si vendono in Roma: Leone, Francesco
Susini, Pietro La fedelta costante ouero L'honore immascherato opera regia del signor Pietro Susini fiorentino. Recitata in Roma nel Collegio Clementino l'anno 1677. Dedicata all' illustriss. ... Agostino Pallauicini, In Roma nella stamperia di Michele Ercole: Ercole, Michele Leone, Francesco, 1677
Susini, Pietro Il traditor fortunato opera del sig. Pietro Susini fiorentino. Dedicata al molt'illustre signor Pietro Lamberti, In Bologna: Longhi, Giuseppe <1.>, 1685
Susini, Pietro La cortesia tra' riuali opera del sig. Pietro Susini fiorent. Recitata da' Accademici Sorgenti dedicata all'illustrissimo sig. marchese Cosimo Riccardi, In Firenze: Vangelisti, Vincenzo, 1691
Susini, Pietro L' amoroso segretario. Opera del sig. Pietro Susini fiorentino, In Bologna: Longhi, 1695
Susini, Pietro Le false opinioni schernite, opera scenica del signor Pietro Susini fiorentino. Recitata in Firenze: nell'Accademia de Signori Cadenti. l'anno 1690. All'illustriss. sig caualiere Pier Francesco Castelli, In Bologna: Orlandini, Andrea Muzzini, Marco & Chiari, Giovanni Nicola, e Gio. Nicola Ch
Susini, Pietro Le nozze in sogno dramma ciuile rappresentato in musica nell'Accademia de' signori Infocati dedicato al sereniss. e reuerendiss. principe card.le Carlo de' Medici. / [P Susini], In Firenze: Insegna della Stella , 1665 [stessa edizione riscontrata in Aprosiana]
Moniglia, Giovanni Andrea <1624-1700>, All'amico non si fida ne la donna ne la spada, opera del sig. dottor Moniglia, In Bologna : per Antonio Pisarri. all'Insegna de' due Gigli, 1665 (In Bologna : per Antonio Pisarri, sotto il portico dell'Ospitale della morte, all'Insegna delli due Gigli) - 89, [7] p. ; 12o. - Attribuito anche a Pietro Susini; cfr. S. Franchi, Drammaturgia romana ..., Roma 1988, p. 407- 408 - Bianche le ultime due c. - Segn.: A-D12 Numeri: Impronta - a.ta o.e. i.o- Ehco (7) 1665 (A) - Localizzazioni: Biblioteca comunale dell'Archiginnasio - Bologna - BO - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma
Moniglia, Giovanni Andrea <1624-1700>,All'amico non si fida ne la donna, ne la spada. Opera del sig. dottor Moniglia dedicata al molt'illustre signore, ... Carlo Filippo Tani .., In Roma : per il Dragondelli. Si vendono in Nauona in bottega di Bartolomeo Lupardi. All'insegna della Pace, 1668 - 89, [7] p. ; 12o. - Attribuita anche a Pietro Susini, cfr. S. Franchi. Drammaturgia romana ..., Roma 1988, p. 407- 408 - Le ultime 2 c. bianche? - Segn.: A-D12 Numeri: Impronta - dire o.e. i.o- D.se (7) 1668 (A) - Localizzazioni: Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III - Napoli - NA - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma


Coltellini, Agostino, Il vecchio preferito : scherzo comico / di Agostino Coltellini ; [a cura di Matteo de Lepido] , Firenze : Tip. F. Stianti e C., [18..] - 23 p. ; 19 cm.


Coltellini, Agostino,Rime varie di Agostino Coltellini Accademico Apatista ..., In Firenze, 1673
Coltellini, Agostino,Rime sacre di Agostino Coltellini accademico apatista ..., In Firenze, 1667
Coltellini, Agostino,Per le felici nozze del cavaliere Benedetto Lisci e Girolama Maffei nobili patrizj volterrani. Rime, Livorno: Coltellini , Marco, 1763
[Non riscontrate le Rime piacevoli]


Coltellini, Agostino, L' instituzioni dell'anatomia del corpo umano, a benefizio de' professori, e altri studiosi di essa spiegate in versi da Ostilio Contalgeni Accad. Apatista ..., In Firenze : alle scale di Badia, 1651-1660 - 4 v. ; 12. - [2 - 1 - 3: Sezione 1 - 3: Sezione 2] - Localizzazione Biblioteca nazionale centrale - Firenze


Coltellini, Agostino, Endecasillabi fidentiani d'Ostilio Contalgeni Accademico Apatista. Al molt'illustre, & eccellentiss. sig. il sig. Lorenzo , : In Fiorenza : nella stamp. del Massi, e Landi, 1641- 104 p. ; 8 - Ostilio Contalgeni pseudonimo di Agostino Coltellini, cfr.: Melzi, v. 2, p. 300 - Fregi e capilettera xil. - Segn.: A-E8 F10 G2 - Contiene La fistula del magistro Ficardo gymnasiarca del Musiello, amasio d'vna pasturella, spectabile di pulchritudine. , opera attribuita sia ad Agostino Coltellini sia a Benedetto Fioretti, cfr.: Melzi, v. 1, p. 404 - Impronta - dion o.e, e.do T'L' (3) 1641 (A) - Localizzazioni: Biblioteca comunale Aurelio Saffi - Forli' - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - Biblioteca Trivulziana - Archivio storico civico - Milano - Biblioteca Palatina - Parma
Coltellini, Agostino, Endecasyllabi fidentiani del signor Ostilio Contalgeni accademico apatista, Seconda editione, con additione della Difesa de' pedanti, &c. Item La fistula del magistro Ficardo locupletata, & adaucta, In Florenzia : nella tipographia Massi Ladiana, 1641-1652 - 2 v. ; 12. - [1: Parte prima - 2: Parte] Localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale - Firenze


Haedo, Diego : de , Topographia, e historia general de Argel, repartida en cinco tratados, do se veran casos estranos, muertes espantosas, y tormentos exquisitos, ... Dirigida al ilustrissimo senor Don Diego de Haedo arcobispo de Palermo, ... por maestro fray Diego de Haedo abad de Fromesta ..., - En Valladolid ; por Diego Fernandez de Cordoua y Ouiedo, impressor de libros : acosta de Antonio Cuello mercader de libros, 1612 - [5], 210, [8] c. ; 2o. - Marca (Putto. Iniziali DEC) in fine - Opera di Diego de Haedo benedettino e arcivescovo di Palermo, corretta e data in luce da Diego de Haedo abate di Fronista, come appare nella dedicatoria - Segn.: p1 4 A-2C8 2D2, 28. - Localizzazioni: FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma.


Corral, Pedro : de , La cronica del rey don Rodrigo y de la destruycion de Espana y como los moros la ganaron. Nueuamente corregida: contiene de mas de la hystoria muchas viuas razones y auisos prouechosos para la vida de los hombres con otras cosas ananidas (Fue impressa ... en la ... villa de Valladolid ; por maestre Nicolas Tierri : a costa y espensa del noble varon Iuan Thomas Fauario, ... a veynte y tres de julio ... 1527) - ccxv, [9] c. ; 2o. - Colophon a c. A8 v - Front. stampato in rosso e nero con vignetta xil. intit.: Esta es la torre que hedifico Hercoles en Toledo - Got Iniziali xil. - Per il nome dell' A. Pedro del Corral cfr. Palau n. 65007 - Segn.: a-z8, [ro]8 [con]8, [rum]8 A8, [croce]8 - Impronta - esia enor hedo deyd (3) 1527 (T) - Localizzazioni: Biblioteca Casanatense - Roma - RM - 1 esemplare mutilo - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma
Corral, Pedro : de ,La cronica del Rey don Rodrigo con la destruycion de Espana, y como los moros la ganaron: Nueuamente corregida, contiene de mas dela historia, muchas biuas razones y auisos muy prouechosos, En Toledo : en casa de Iuan ferrer, 1549. (Fue impressa ... en la imperial ciudad de Toledo ; por Iuanferrer impresor de libros : a costa del senor Iuan de espinosa mercader de libros vezino de Medina del campo, a veynte dias del mes de Iulio 1549) - cciiii, [8] c. ; 2o. - Front. stampato in rosso e nero - Got. ; rom. - Iniziali e fregi xil - Segn.: a-z8A8B-C62A8 Vignetta sul front. - Impronta - .Yer yole tofa gaAl (3) 1549 (A) - Localizzazioni: Biblioteca Casanatense - Roma - RM - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma.


Villani, Nicola <1590-1636>, Ragionamento dello Academico Aldeano sopra la poesia giocosa de' greci, de' latini, e de' toscani con alcune poesie piaceuoli del medesimo autore, In Venetia : appresso Gio. Pietro Pinelli, 1634 - [4], 101, [3], 214, [2] p. ; 4o. - Bianca la c. N4. Iniziali e fregi xil - Marca (Albero) sul front. . Per il nome dell'A. cfr. NUC, v. 637, p. 563 - Segn.: p2A-N4,2A-2D4 - Segue a c. 2A1: Rime piacevoli dello Academico Aldeano Numeri: Impronta - ree- o-e- ela- fare (3) 1634 (R) - Localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - Biblioteca storica della Provincia di Torino


Dalla Torre, Poncino, Le piaceuoli, e ridicolose facetie di m. Poncino dalla Torre, Cremonese. Nelle quali si leggono diuerse burle da lui astutamente fatte, di non poca dilettatione, e trastullo, a' lettori, In Cremona: Draconi, CristoforoVacchello, Tommaso, 1585
Dalla Torre, Poncino, Le piaceuoli e ridicolose facetie di m. Poncino dalla Torre, cremonese. Nelle quali si leggono diuerse burle da lui astutamente fatte, di non poca dilettatione, e trastullo a' lettori. Datte in luce ad instanza di m. Thomaso Vacchello, libraro in Cremona, In Cremona appresso Christoforo Draconi: Draconi, CristoforoVacchello, Tommaso, 1581
Dalla Torre, Poncino, Le piacevoli e ridicolose facetie di M. Poncino dalla Torre, Cremonese, In Venetia: Vincenti, Vincenzo & Vincenti, Alessandro, 1607
Dalla Torre, Poncino, Le Piacevoli, e ridicolose facetie di m. Poncino dalla Torre cremonese, In Vinegia: Salicato, Altobello, 1609
[l'edizione dell'Aprosiana non è stata individuata in altre biblioteche italiane]
Si è invece individuato:
Dalla Torre, Poncino, Il Scaccia sonno diletteuole, e curioso portato dalle facetie morali di Poncino Dalla Torre cremonese, ampliate in quest'ultima impressione con i Diporti del Gonella, In Cremona: Pueroni, Paolo, 1665


Bartholin, Thomas <1616-1680>, Thomae Bartholini casp. fil. Anatomia, ex Caspari Bartholini parentis institutionibus, omniumque recentiorum & propriis observationibus quartum ad sanguinis circulationem reformata cun iconibus novis accuratissimis: accessit huic postremae editioni Th. Bartholini appendix de lacteis thoracicis & vasis lymphaticis, Hagae-Comitis : ex typographia Adriani Vlaq, 1663 - [16], 592, [16] p., [9] c. di tav. calcogr. ripieg. : ill., antip., 1 ritr. ; 8o. - L'antip. reca la data 1655 ed e sottoscritta da I.V. Meurs Ritr. dell'A. a c. [ast] 8v. sottoscritta da Karel van Mander e da Jonas Suyderhoef - Segn.: [ast]8A-2P8 - Segue a c. 2L con proprio front.: Epistola prima de motu chyli et sanguinis; ad Thomam Bartholinum Casp. filium. Editio septima. Di Jan van Wale, il cui nome appare nel tit. corrente - Impronta - m-na a.s. a.am osQu (3) 1663 (R) - Localizzazioni: anche in Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma esemplare mancante delle c. B2,K3,K5,M5


Saggi cronologici, o sia Genova nelle sue antichita ricercata. Di nuovo ristampati con varie gionte. Raccolte in questa quarta impressione da un sacerdote genovese... In Genova : per Gio. Battista Celle e Benedetto Semino; si vendono da Teramo Codelago Libraro dalle Cinque lampade, 1692 252 p. ; 12°. - Localizzazioni: oltre che all'Aprosiana anche in Biblioteca statale del Monumento nazionale di Montecassino - Cassino - FR - Biblioteca romana e emeroteca - Roma - -Biblioteca Reale - Torino


De Dece, Giovanni Battista, Vero modo di fare la Scala Santa, e visitare le sette chiese, con la Colonna di Christo, e Statua di S. Pietro, con altri diuoti affetti. Componimento di Gio. Battista Da Decie ..., In Roma : per Ignatio Lazzari, 1656 - [20], 107, [1] p. ; 12o. - fr.: Biblioteca Apostolica Vaticana; Ecole Francaise de Rome - Tit. dell'occhietto: Vero modo di fare la Scala Santa, e visitare le sette chiese - Fregio xil. sul front - Cors. ; rom - Segn.: a12 A-D12 E6 - Iniziali e fregi xil. - Impronta - e-.a a-ho uai- soMa (3) 1656 (A) Paese di pubblicazione: IT Lingua di pubblicazione: ita Localizzazioni: RM0280 - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma - RM
De Dece, Giovanni Battista, Il zelo dell'anime cauato dal sacrosanto Concilio di Trento, per rinouare lo spirito apostolico. Componimento di monsig. Gio. Battista da Diece ..., In Genova : nella stamperia d'Antonio Giorgio Franchelli : a spese di Giacomo Guasco libraro, 1678 - [20], 221, [23] p. ; 4o - Stemma del dedicatario, Innocenzo XI, al front - Segn.: [croce latina] 6 [croce greca] 4 A-2B4 2D-2G4 2H6 - C. 2H6v bianca - Impronta - mie- i.E. i.&a scse (3) 1678 (A) - - Localizzazioni: Biblioteca comunale Labronica Francesco Domenico Guerrazzi - Livorno


MARONITI: Comunità di cattolici di rito siriano che vive nel Libano, con alcune importanti colonie in Egitto, a Cipro e in America. La sua origine sembra situarsi nel VII secolo con l'adesione dei monaci del monastero di San Marone al monotelismo . Rifugiatisi sul monte Libano per fuggire gli arabi, fondarono numerosi monasteri che nel XII secolo divennero sedi vescovili. Nel Medioevo, guidati dai vescovi e dalla nobiltà, crearono una società semifeudale. In conflitto con gli arabi, accolsero favorevolmente le crociate e iniziarono così il riavvicinamento con Roma: l'unione fu suggellata nel 1584 con la fondazione del collegio maronita di Roma, sede di formazione teologica dei maroniti. Minacciati dagli ottomani, nel XVIII secolo ottennero la protezione del re di Francia. Nel 1860 furono protagonisti di un sanguinoso scontro con la setta musulmana dei drusi. Questo conflitto proseguì anche in seguito, fino a sfociare in una disastrosa guerra civile (Libano).



Parafraste - parafrasta: "Chi espone con parole proprie un testo altrui, un'idea o un concetto già noti spesso introducendovi aggiunte, allo scopo di renderli meglio comprensibili. - Anche: chi traduce liberamente, senza lasciarsirigidamente condizionare dalla sintassi e dallo stile espositivo dell'originale"> In senso figurato: "Autore o pensatore che riduce il proprio contributo alla semplice riesposizione, sia pure con parole diverse, di idee, teorie, dottrine altrui" = Voce dotta dal latino tardo paraphrastes dal greco parafrastés dal verbo parafràzo; vedi BATTAGLIA, XII, sotto voce.