cultura barocca
* - "...Quando nel contesto di superstizione, ignoranza ed emarginazione e nel succedersi di tante calamità naturali e non in particolare il terremoto era reputato segno dell' avvento dell'Anticristo..." - 1 - Terremoti in Liguria dal 1564 sino al 1832 - 2 - Terremoto di Nizza (Nice) del 1564 = Terremoto di Nizza: danni registrati nel Ponente Ligure e nel territorio di Ventimiglia = approfondisci diversamente tramite interazioni con carestia e superstizione Nizza, Nice, Terremoto di Nizza del 1564, della Provenza, Alpi Marittime, Liguria Occidentale, Piemonte - 3 - ventimiglia - Aprosio - "Biblioteca Aprosiana" = "Tracce di degrado geologico potenzialmente riconducibili al XVI secolo - 4 - Terremoto di Pinerolo del 1808 - digitalizzazione integrale de Rapport sur le tremblement de Terre qui commencé le 2 Avril 1808 dans les Valles de Pélis, de cluson, de Po, etc...par A. M. Vassalli - Eandi - 5 - In dettaglio il terremoto del 1831 (e 1832) a Sanremo e circondario secondo i dati del Manoscritto Borea, decisamente più approfondito del testo di G. Rossi qui sotto riportato - 6 - Il Terremoto in Liguria del 1887 secondo la versione del "Manoscritto Zunini" - 7 - "Ed insieme preghiamo...che giammai -Iddio non voglia!- alcuno venga lasciato solo entro siffatto dolore..." - [Liguria, 1887, ancora dal Manoscritto Zunini sul terribile cataclisma = 8 - Orrore e incredulità dopo il cataclisma - Le terrificanti notizie sulla dimensione del disastro - i primi soccorsi - soccorsi di personaggi comuni ed illustri = l'arrivo a Pompeiana del vescovo T. Reggio, quindi il soccorso della città di Bordighera portato sempre a Pompeiana personalmente da Clarence Bicknell più estesamente la gara di solidarietà: quindi l'arrivo del generale De Sonnaz coordinatore dei soccorsi pubblici e poi quello del sismologo Mercalli che, in merito ai terremoti su cui le superstizioni continuavano a proliferare (anche se già dal XVII secolo con l'opera di Marcello Bonito si cominciò a sviluppare una più oculata interpretazione dei fenomeni sismici ma non al punto di escludere fallaci quanto remote credenze popolari connesse, seppur in tempi successivi rimosse dall'oratoria sacra, a religiose interpretazioni apocalittiche su punizioni divine - riprese da quel grande predicatore seicentesco che fu Paolo Segneri - per le colpe degli uomini cui non rimase estraneo lo Zunini in seguito parroco a di S. Agostino a Ventimiglia in effetti città colpita dal sisma con danni gravi ma proporzionalmente minori a quelle di altri siti e soprattutto senza vittime fatto che mutatis mutandis richiama in qualche modo l'orazione nella Cattedrale Intemelia di Domenico Antonio Gandolfo, discepolo di Aprosio, per cui Ventimiglia si sarebbe salvata dalla peste del 1656/'57 grazie alla pietà religiosa dei suoi abitanti capaci di ottenere l'immunità dalla catastrofe suscitando la protezione del patrono S. Secondo ed anche quella delle Anime del Purgatorio) - [Liguria, 1887, ancora dal Manoscritto Zunini sul cataclisma (oltre che sulla crisi delle colture e dei vigneti in particolare = la drammatica scelta dell' emigrazione con la necessaria precisazione che nel contesto dell'emigrazione, anche transoceanica un'anticipazione che non solo per una vita migliore, anche per ragioni politiche e patriottiche, fu costituito dall'emigrazione genovese e ligure)] - A - L'uomo, la società, la natura = vedi qui vari aspetti di vita socio economica - i millenari rapporti dell'uomo con gli animali - B - La dura lotta per sopravvivere = medicina e malattie, la Morte Nera e nell' '800 la Morte Azzurra - C - La dura lotta per sopravvivere = terremoti, alluvioni, carestia, incendi ecc. ecc. = vedi anche i provvedimenti pubblici via via presi nei secoli contro le calamità
*- Qui G. Rossi nella Storia di Sanremo descrive il terremoto del 1831 Alla nota 1 G. Rossi riporta non le due iscrizioni per la morte del re sabaudo Carlo Felice riportate dal Manoscritto Borea ma solo due frammenti di esse in merito alle opere pubbliche principali attuate del Sovrano a pro della città = Il fausto evento cui accenna il Rossi furono le feste per l'esaltazione al trono sabaudo di Carlo Alberto

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