cultura barocca
IN VERDE O IN NERO (CON DIDASCALIE) IL TESTO ANTIQUARIO Frontespizio volume a grandezza naturale = vedi poi referenze bibliografiche con indicazioni sull'autore

INDICE DELL'OPERA

[ Frontespizio del I volume ]

Al Benigno Lettore

Lettera I "Descrizione del Porto di Genova - La Lanterna - Sampier d'Arena - Il Santuario di N. S. della Guardia - La Polcevera - Cornegliano - Sestri"

Lettera II "Pegli - Un antico Castello - Villa Pallavicini _ Villa Doria - Prà - Voltri Suoi Uomini illustri - Suo Cantiere - Il Santuario della Madonna dell'Acqua Santa - Virtù medicinali dell'acqua"

[ Non tanto nella descrizione di Genova peraltro concentrata sul porto e sul suo fervore mercantile (ove molto spazio è dedicato alla celebre Lanterna) ma specie in quella delle dipendenze di Sampierdarena, Cornigliano, Sestri, Pegli, Pra, Voltri come qui di seguito si legge, dalla Lettera I alla II, il Ricca oltre che quello del Bertolotti pare sentire l'influsso de La Rosalinda del seicentesco Bernardo Morando rappresentandole qual luoghi ameni, idonei alla villeggiatura, adornati da splendide ville]

Lettera III "Arenzano - Cogoleto - Ivrea - Varazze"

- [ A Varazze esistevano cantieri nel XIX secolo (vedine qui una stampa antiquaria) e con scali ben più importanti, da Genova a Savona, la località, in merito all'emigrazione, era uno dei "porti della speranza" per una vita migliore oltreoceano]

Lettera IV "Celle - Albissola - I due Sommi Pontefici Sisto IV e Giulio II - Fabbriche di Stoviglie"

Lettera V "Savona"

Lettera VI "Ancora di Savona e suoi dintorni"

- [ Il Ricca visita le eccellenze delle scuole superiori di Savona ma espone i suoi giudizi sul fatto che la città abbia più bisogno di imprenditori, industriali e mercanti dato il suo potenziale che di medici, avvocati, ingegneri, soprattutto aspiranti a pubblici uffici (come nel caso di insegnanti = (in questo altro contesto sotto forma di epitalamio o "poesia per nozze" -scritta e fatta stampare da un anonimo Professore Precario ad un amico Professore Titolare coniugatosi con una Maestra- si analizza la peculiare questione della scarsa retribuzione degli insegnanti di maniera che pur se titolare e coniugato con una Maestra il docente precario all'amico, nel caso i figli, a venire lo inducano pensare di volersi dedicare all'insegnamento, in chiusa dell'epitalamio o "Scherzo Poetico" dice = "Fammi, in grazia, un tal piacere / Dagli un calcio nel sedere")]

Lettera VII "Vado - Suo Porto - Legni che vi gettarono le ancore - Bergeggi - Sua isola e grotta - Memorie storiche - Spotorno"

-[Una lunghissima disputa entro una storia millenaria: da Vado a Savona = nell'interpretazione di G. B. Spotorno = Publio Elvio Pertinace e il luogo della sua nascita che fu non a Vado ma ad Alba Pompeia pur se il futuro imperatore romano a Vado aveva importanti interessi industriali e commerciali: analizza anche dalla Liguria antica al Piemonte: la Via Postumia]

Lettera VIII "Noli"

Lettera IX "Il Capo Noli - Varigoti - Finalpia - Finalmarina e Finalborgo"

Lettera X "Galleria di Finale - Borgio - Pietra e Loano"

Lettera XI "Borghetto - Toirano - La grotta di S. Lucia - Il Monte Varatella - Monastero dei Benedettini - Ceriale"

Lettera XII "Albenga"

- [Albenga detta anche, secondo il Ricca, da uno storico la "Roma Ligure" specie per il "Ponte Lungo" realizzato dall'Imperatore Costanzo = vedi, a differenza che nell'aea intemelia, la sopravvivenza di ponti romani nell'ingauna e di altri reperti di romanità menzionati dallo stesso Luigi Ricca]

Lettera XIII "Ancora d'Albenga - Il fiume Centa - Le rovine di due antichissimi monasteri - Il sepolcro di s. Calocero"

Lettera XIV " S. Fedele - Lusignano - Villanova - Garlenda "

Lettera XV " Una gita all'Isola Gallinaria "

Lettera XVI " Alassio - Il santuario di N. S. della Guardia - Una Zingara - Lingueglia "

Lettera XVII " Il Capo Mela - Il Faro - Il Castello d'Andora - Una dimostrazione a due sposi - Il Cervo "

- [ Folkore Ligure (clicca e leggi lo schema generale) = qui sotto e nelle pagine seguenti il Ricca rammenta l'esempio di un "chiarivari" cui assistette ad Andora: esso avveniva sotto le finestre della casa di un vedovo passato a seconde nozze (non a caso quindi nel Ponente ligustico è nota ed apprezzata la commedia dialettale di "Gin de Stefani" emblematicamente intitolata il "Ciaravuiu") = anche se come qui si vede la descrizione più celebre letterariamente fu quella di Giovanni Ruffini nel suo "Lorenzo Benoni" ]

Lettera XVIII " Diano Marina - Diano Castello - Diano s. Pietro - Diano Calderina "

Lettera XIX " Oneglia "

Lettera XX " Porto Maurizio "

Lettera XX " Ancòra di Porto Maurizio "

"Nozioni su l'albero d'ulivo (estrapolate dal volume del Ricca) "

"Indice del Primo Volume"

[ Fontespizio del II volume ]

Lettera I " Valle del Prino - Piani - Torrassa - Dolcedo "

Lettera II " Valle di Prelà - Villatalla - Tavole - Pantasina - Vasia - Valloria - Moltedo - Montegrosso - Artallo "

Lettera III " La valle di Civezza detta anche del Prino "

Lettera IV " Civezza antica "

- [ Una moderata notazione critica di Luigi Ricca al Bertolotti che nel suo libro non parlò della Valle di Civezza detta anche del Prino (vedi qui carta multimediale) cui il Ricco, essendo nativo di Civezza, risulta assai legato ]

Lettera V " Pietrabruna - Boscomare - Costarainera - Lingeglietta - Montegrande - Carpasio - Montalto "

Lettera VI " Molini - Triora - Santuario di Nostra Signora di Loreto "

- [ Triora e la "foresta dello Zeppo", come scrive il Ricca qui sotto, estesa sì che i lupi" - come scrive il Ricca - han preso ivi il proprio covile" ed in effetti i lupi ma non solo, anche i lupi cervieri (la lince), gli orsi costituirono a lungo un problema per la civiltà rustica, talora spingendosi sin alla riva del mare: sì da rendere necessarie talora battute di cacciatori destinati a ricevere, in caso di successo, un compenso ad opera delle Comunità ]

Lettera VII " Badalucco e le rovine di Campo Marzio "

Lettera VIII " Taggia - Case religiose - Castellaro - Santuario di N. S. di Lampedusa"

- [ Dal Ms. Borea qui digitalizzato e soprattutto integrato da collegamenti multimediali si legge qui descritto il terremoto del 1831 e i centri colpiti drammatica anteprima dello spaventoso cataclisma tellurico del 1887 = i danni seri non mancarono nemmeno nel 1831 e qui si possono vedere ruderi causati dal sisma a Pompeiana - località Costa Panera ]

Lettera IX " S. Lorenzo - Cipressa - Santo Stefano - Riva - Arma - Pompeiana - Bussana - Poggio - Ceriana e Costabalene "

- - [ La stazione stradale romana di "COSTA BALENA (anche BELENI, BALENAE)" = vedi qui i rinvenimenti in forza dei lavori della moderna strada litoranea = visualizza specificatamente la "RELAZIONE STORICA ARCHEOLOGICA DEL CANONICO V. LOTTI ma dopo le sue postulazioni leggi anche la posteriore RELAZIONE DI F. MOLON] ]

- [ Del CENOBIO BENEDETTINO DI VILLAREGIA il Ricca ha varie nozioni pur non sapendo spiegarsi il toponimo = egli cita qui la rilevanza del recupero agronomico dei Benedettini con il sistema colturale della GRANGIA caratterizzato da una variegata tecnica di terrazzamenti ed irrigamenti (con tecniche poi riprese da coloni laici) resi possibili da condotti interrati quanto da PONTI CANALI (ACQUEDOTTI) COME QUESTO i cui reperti si riscontrano tuttora a Pompeiana vale a dire una delle terre su cui i monaci esercitarono notevole influenza ]

- [ Il cenobio benedettino di VILLAREGIA di cui si parla anche nelle pagine precedenti: vedi poi nel IX secolo le devastazioni dei Saraceni prima della loro sconfitta. Il Ricca continua ad usare l'espressione Saraceni per gli invasori della flotta turchesca in tutto il Ponente Ligure nel cui contesto si affermò il valore di Taggia vittoriosa sugli invasori tanto che il successo venne celebrato con un poemetto di "Nofaste Sorsi". Per un quadro generale sulla ripetute invascioni turchesche o barbaresche, ma ancora denominate saracene dal popolo e non solo, vedi qui = * - FRANCESCO I, CARLO V, SOLIMANO IL MAGNIFICO = L'ASSEDIO DI NIZZA SABAUDA = 1 - LA "SERENISSIMA REPUBBLICA DI GENOVA" e in dettaglio vedi qui un percorso multimediale tra le FORZE ARMATE che contrapponeva agli invasori tra XVI e XVIII secolo (analizza qui l'importanza della milizia nazionale non retribuita, dei " militi villani, scelti ed ordinari ", che spesso si rese più efficiente delle truppe mercenarie o stipendiate = vedi il caso esemplificativo di Vallebona) - 2 - LA FLOTTA IMPERIALE TURCA D'OCCIDENTE, I BARBARESCHI, IL SISTEMA DIFENSIVO DELLE TORRI - 3 - "INVASIONI BARBARESCHE IN LIGURIA" (XVI SEC. invasioni da San Remo e Taggia sul litorale e non sino a San Lorenzo = cartografia interattiva) - 4 - ANDREA DORIA "PADRE DELLA PATRIA" E L'AMMIRAGLIO TURCHESCO "BARBAROSSA" = LE "VIE DELLA GUERRA E DELLA DIPLOMAZIA IN MERITO AGLI ASSALTI TURCHESCHI AL PONENTE DI LIGURIA" - 5 - ANDREA DORIA = LE AMBIGUITA' DI UN "PADRE DELLA PATRIA" A FAVORE DEL POTENZIAMENTO DEL PROPRIO CASATO E LE OSCURITA' DI UN DELITTO DI STATO COINVOLGENTE I GRIMALDI DI MONACO E I DORIA DI DOLCEACQUA

Lettera X " Capo Verde ed il Santuario di Nostra Signora della Guardia - Sanremo - Il Santuario di Nostra Signore della Costa - Il Leprosaio - Un antico cenobio de' Benedettini "

- [ Il terrore storico della lebbra ed il Lebbrosario (Leprosaio) di Sanremo (trattato dalla pagina qui sotto in poi) ma anche i provvedimenti di profilassi, igiene e "cura" in tutto l'arco ligure contro le grandi pandemie, specie peste e poi di colera = la differenza tra la Peste del 1579/'80 e quella del 1656/'57 ]

- [ Manoscritto Borea = "Cronache di Sanremo e della Liguria Occidentale" (integralmente digitalizzato e reso multimediale da Cultura-Barocca) ]
-

Lettera XI " La Città di Sanremo - Ospedaletti - La Madonna della Ruota - La pesca del Corallo - La Baia - Acque termali - Bordighera - Un antico cenobio de' Benedettini - S. Ampeglio "

- [ In questa e nelle pagine seguenti = la Madonna della Ruota e la pesca del corallo ma anche la sorgente solforosa del Montenero ]

- [ Lasciando Bordighera il Ricca viene ragguagliato come si legge a fondo di questa pagina del rientro a Roma dalla "cattività francese" voluta da Napoleone da un contadino che gli mostra una lapide che ne rammenta sosta e passaggio = sull'evento però dati molto estesi riguardano la sosta e il passaggio del Sommo Pontefice in San Remo/Sanremo come si evince dal manoscritto Borea ]

Lettera XII " Seborca - Perinaldo - S. Biagio - Sasso - Vallebona - Vallecrosia - Pigna - Rocchetta - Apricale - Isolabona - Acque termali di Pigna - Dolceacqua - Camporosso - San Rocco "

[ Il Ricca dopo aver citato ad Isolabona presso il Castello una sorgente solforosa a suo giudizio citata anche da alcuni studiosi risale in alta val Nervia a Pigna dedicando da qui, come sotto si legge, molta attenzione ad una sorgente termale da identificare con quella di Lago Pigo di cui parla poi diffusamente anche auspicandone una valorizzazione = a sua differenza il Bertolotti nel proprio libro sulla "Liguria Marittima delle 8 Province invece citò in questo areale due sole sorgenti termali vale a dire quella di Pigna ed ancora quella del Montenero interagente con la Madonna dalla Ruota (scorri le pagine). Il Ricca, che denota (come in occasione della sorgente solforosa presso Genova del Santuario dell'Acquasanta (pagina 25)) un particolare interesse per le acque terapeutiche, visitando i ruderi romani di Nervia e compiangendone la sorte si augura l'arrivo di un ingegnere specialista in archeologia per riesumare le antichità e quindi afferma come al momento probabilmente sui reperti di romanità via sia un raffinato stabilimento balneare di proprietà di un conte (ora scritto Mouchi ora Monchi, per chiaro errore di stampa) in grado di fruire di acque solforose, ferruginose e salse di notevoli proprietà terapeutiche sia in virtù dei bagni che dell'ingestione ]

Lettera XIII " Avanzi dell'antica città Nervina - Nuovo stabilimento balneario - Chiesuola sacra a S. Secondo - Il nuovo Ponte "

- [Il Ricca cita l'antichità di Ventimiglia ma i grandi rinvenimenti archeologici non sono ancora evidenti dipendendo dalle ricerche di Girolamo Rossi posteriori al suo viaggio (tuttavia pare strana questa non conoscenza dell'attività del Rossi -Ventimiglia, 4 novembre 1831/Ventimiglia, 6 marzo 1914- archeologo, storico, numismatico, farmacista e insegnante di italiano tra altre cose, al tempo del viaggio del Ricca, già autore della Storia della città di Ventimiglia : dalle sue origini ai nostri tempi, Torino, Tip. economica, 1857 ed ancora della Storia della città di Ventimiglia : dalle sue origini sino ai nostri tempi scritta da Girolamo Rossi provveditore agli studii nel collegio di detta città Torino, Tipografia Cerutti, Derossi e Dusso, 1859 pur se l'opera definitiva del Rossi sulla "Storia intemelia compresa la romanità con relative scoperte" dati del 1886 per l'eidtore Ghilini di Imperia ): per questo misconoscenza(?) l'autore di Civezza preferisce non addentrarsi troppo in una materia che definisce "spinosa" dando quasi l'impressione di non volersi non mettersi in urto sia con i sostenitori del centro demico romano principale a Ventimiglia alta o sia con i teorici del principale complesso romano a Nervia (anche se il Rossi stava già conducendo a Nervia peraltro visitata dal Ricca con registrazione di dati poi comunicati dal Rossi entro questa lettera al Mommsen in cui attribuisce all'Aprosio l'individuazione del sito originario della città romana di Ventimiglia) = egli visita comunque, come qui sotto si legge, la cattedrale ove si trova un importante reperto romano come la lapide a Giunone Regina e del pari la chiesa di San Michele = qui poi, senza che il Ricca si soffermi sul tema, vale la pena con questa occasione di rammentare la peculiarità della Diocesi di Ventimiglia nota altresì come Diocesi di Frontiera o Diocesi Usbergo alla maniera che scrisse il Valsecchi e quindi la sua singolarità a fronte delle altre Diocesi di Liguria]

Lettera XIV " Ventimiglia "

Lettera XV " Escursione nella valle del Roia - Bevera - Airole - La Rocca della Piena "

Lettera XVI " Festa della società degli Operai - Latte - Pesca delle acciughe - Il Ponte di s. Luigi - Limite del Regno d'Italia "

- [ A - Latte, la villeggiatura per eccellenza dei facoltosi di Ventimiglia ma non solo: anche da lontano ci si recava a Latte per resirarne l'aria buona e goderne il mare vedasi il caso della poetessa Camilla Bertelli ne' Martini di Nizza e di suo figlio, amici stretti di Angelico Aprosio ]

- [ B - Il vescovo intemelio Mascardi (1710-1731) riducendo le prebende di Nervia e di S. Vincenzo diede grande impulso a quella di LATTE ove fece costruire un palazzo vescovile per la villeggiatura nel 1720 facendo apporre nella scala della bella costruzione l'iscrizione "Carlo Maria Mascardi/ Vescovo intemelio/ a sue spese questa casa nel 1719/ fece erigere dalle fondamenta/ e la ralizzò compiutamente nell'anno 1720/ per maggior gloria di Dio/ e comodità dei suoi successori" ]

- [ C - Sulle supposte "ville romane di Latte" giunge ora una necessaria integrazione atteso il fatto che, per tradizione popolare e culturale, in un suo podere di Latte sarebbe stata uccisa in forza della guerra dei tre imperatori del 68-69 Iulia Procilla madre di Iulio Agricola generalissimo di Vespasiano e conquistatore della Britannia ]

- [Luigi Ricca parla qui del nuovo limite d'Italia rispetto alla Francia con nuova frontiera (vedi immagini) e pur garbatamente dimostra dolore per la cessione di Nizza alla Francia di Napoleone III in forza degli accordi di Plombiers (vedi documenti d'epoca) per l'intervento dell'Imperatore dei Francesi a fianco di Vittorio Emanuele II nella Seconda Guerra di Indipendenza contro l'Austria = l'autore continua comunque il suo viaggio, osservando con malinconia località che appartenevano alla Liguria delle Otto Province (descritta dal Bertolotti) entro lo Stato Sabaudo dopo i deliberati del Congresso di Vienna. Alcune notazioni sottolineano siffatto rammarico tra cui l'insistenza sulla storica italianità di Nizza e sulla difficoltà dei Francesi nel trasformare nella loro lingua tanta onomastica nizzarda di assoluta antichissima ascendenza italiana]

- [ Procedendo, con una pausa a LA TURBIE, da NIZZA a MONACO sin a raggiungere MENTONE e quindi proseguire in direzione dell' ITALIA: VEDI IL PONTE S. LUIGI ED IL SUO AREALE]

- [LUIGI RICCA esterna il suo dolore per la perdita di Nizza e del suo vasto areale = quasi subito cita il CLIMA DI MENTONE come espressione dello splendido e salutifero clima della Riviera ligure che lui reputa nostalgicamente ancora italiana sin a Nizza e cita un PERIODICO DI MENTONE in cui sono registrate le ESALTAZIONI DI TANTI STRANIERI A VANTAGGIO DEI PREGI CURATIVI DI SIFFATTO CLIMA ma nemmeno manca di lanciarsi in una polemica, a lui non solo nota, con il letterato francese JOSEPH MERY REO DI AVER DEFINITO L'ITALIA UN OSPEDALE ]

- [ Carta multimediale del territorio otre il confine italiano in cui tutte le voci sono attive comprese le località dell'areale nemmeno escluso il Principato di Monaco (basta cliccarvi sopra)]

Lettera XVII " Le tre vallicelle di Gorbio - Boirigo - Carey - Capo Martino - Monaco"

- [ A: Botanica = il recupero agronomico dei Benedettini dopo le devastazioni saracene con il sistema Colturale della GRANGIA passato poi ad agricoltori non religiosi in forza dei MURI A SECCO e dei TERRAZZAMENTI

- [ B: Botanica = Luigi Ricca incontra due botanici che acclarano l'importanza e rarità vegetale di questo ambiente rurale: cosa peraltro già testimoniata da autori cinque-seicenteschi (di cui in didascalia si propongono digitalizzate le opere)]

Lettera XVIII " Cenni storici sul Principato di Monaco "

Lettera XIX " Turbia e il Monumento di Cesare Augusto "

- [ Come appare oggi il grande mausoleo di Augusto e, per i danni del tempo ma anche per le esigenze dei vari tempi, le ipotesi delle sue trasformazioni attraverso i secoli ]

Lettera XX " Il Santuario di Nostra Signora del Laghetto - Storia e vicenda del sacro luogo "

-[ I tempi cambiano od almeno cominciano a cambiare...per uomini ma anche per donne = l' immagine dei primi '900 raffigura un gruppo di allieve dell' Istituto femminile di Maria Ausiliatrice della cittadina ligure di Vallecrosia (vedi cartografia digitale dell'areale tra i cardini di Vallecrosia Moderna, Bordighera, Seborga, Perinaldo) in occasione (sfruttando la nuova Strada Costiera, la "Strada della Cornice" iniziata da Napoleone I, quindi potenziata e finalizzata dal Regno Sabaudo fin a diventare una strada di primaria importanza per tutto l'arco ligure ed oltre sin in Francia) di un viaggio [ su "piccola" ma importante parte della linea turistica fascinosa di quel Grand Tour scoperto per primi dagli stranieri, Inglesi in primis sospeso in particolare tra Provenza, Alpi Marittime e Riviera di Ponente cui molto dopo lo scrittore A. Aniante sublimò in un suo libro per i tanti artisti suoi sodali da Matisse a Picasso e via dicendo che avrebbe attratto ] al "Santuario di N. S. del Laghetto (Notre Dame du Laghet) " bella e spirituale località sita nel retroterra transalpino alle spalle di Monaco e La Turbie come qui si vede in cartografia multimediale (Archivio dell' Istituto = imm. edita come le restanti nel volume a più mani Vallecrosia...., anno 1984 )]

Lettera XXI " Esa - Villafranca - Nizza "

- [ a href="ricca160.htm">Esa - Villafranca - Nizza: carta multimediale in cui tutte le voci sono attive comprese altre località dell'areale nemmeno escluso il Principato di Monaco (basta cliccarvi sopra)]

- [ Nizza, importante base portuale sabauda = vedi la sua storia lunga e complessa ]
- [ Il Ricca cita qui la straordinaria produzione agronomica del nizzardo elencando viti, ulivi, aranci, palme, mandorli, cedri, fichi, granati, pistacchi, giuggioli, capperi ]

- [ Ma il vero tesoro agronomico del nizzardo nell'epoca è l'olio = nel contesto di un progetto genovese di commercializzazione con l'Australia Nino Bixio in merito, in una lettera del 1856, scrisse = "L’olio di Lucca in fiaschi non è noto e non si guadagna: quello di Nizza piace, ma disgraziatamente non è il momento migliore, è una merce che si vende benissimo in primavera ed estate e non in autunno" ]

- [ Il Varo (Var) nella romanità e non solo storico discriminante tra Italia e Gallie (Francia) ]

Lettera XXII " Cimella - L'anfiteatro e il tempio d'Apollo"

- [Collezionismo antiquario = Luigi Ricca dimostra come anche a Cimiez si pratica il collezionismo antiquario non legale alla stregua di quanto, benché già esperito, dopo gli scavi di Ventimiglia Romana ad opera di G. Rossi diverrà frequente nell'italica città frontaliera]

Lettera XXIII " Piazza e Convento dei Francescani - il Cimitero"

" Conclusione "

"Io vi ho descritto questa riviera occidentale come un piccolo mondo in miniatura favorito dalla natura, con i suoi monti tagliati in forma di terrazzo, sistemati da muri a secco, ove il fico, il pesco, il mandorlo abbelliscono questi pensili orti, e la vite vi stende le sue allegre ghirlande e l’ulivo si inchina sotto il peso delle pingui sue frutta
(pag. 186, vol. II)]

" Indice del secondo volume "


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