informatizzazione da biblioteca Durante

Nel suo VOLUME su ROMA ANTICA l'erudito seicentesco G.B. CASALI, analizzando le varie forme teatrali della civiltà classica, passa in rassegna il MIMO le cui rappresentazioni ed i cui attori avevano il compito di suscitare sempre e comunque il riso, anche ricorrendo agli espedienti più farseschi e volgari.
Gli stessi "attori" erano peraltro particolari, con caratteristiche fisiche destinate, in un pubblico rozzo o di bocca fina, a suscitare ilarità: si trattava di PANTOMINI, NANI, MORIONES, MIRIONES ed ancora di SANNIONES , quelli dell'immagine sopra proposta (SANNIONES come termine derivava da SANNA="persona dalla testa deforme").
L'autore che propone l'immagine afferma che essa è stata ricavata da due STATUE BRONZEE che giacevano nel suo MUSEO e che gli erano state donate dal presule di Imola Antonio Cuccini, munifico amante delle anticaglie e delle opere di erudizione: a precisazione del disegno proposto l'autore precisa anche che non si tratta solo di SANNIONES ma di SANNIONES GIBBI cioè di "SANNIONI" DEFORMI ANCHE NEL CORPO, cioè "GOBBI"