cultura barocca
informatizzazione a c. B. Durante

"Grimaldorum codex: Membr.; sec. XVI (con aggiunte dei secc. XVII e XVIII fino al 1738); mm. 270x195; cc.13, 246 num. orig. in numeri rom. per 250, mancando i numeri 168, 173, 179, 186; ll. variabili. A c. [1]v stemma miniato della famiglia Grimaldi; a c. 2r tondo con ritratto di Luca Grimaldi; c. 2v tondo con ritratto di Ansaldo Grimaldi; 3r: tondo con ritratto del card. Girolamo Grimaldi; queste e le nove cc. seguenti incorniciate da fregio multicolore con elementi ornamentali e figure mitologiche su fondo giallo oro; alcune lettere e iniziali in foglia d'oro su varie cc.; a c. 24r, sul margine sinistro, ramo fronzuto in foglia d'oro. Bianche le cc. da 6 a 8, da 15 a 19, da 243 a 249. Nota di possesso a c. 250v: "Heredum Jo. Baptistae de Grimaldis q[ondam] R.mi Cardinalis". Legatura del sec. XVI in cuoio bruno con cornice a doppi filetti dorati e a secco sui piatti; agli angoli fioroni pieni tipo "Canevari" e formanti un rosone al centro; resti di quattro fermagli, due sul taglio anteriore, uno sul taglio-piede e uno sul taglio-testa; tagli dorati e incisi. Donazione dell'avv. Gian Carlo Ageno per la ricostruzione della Biblioteca Berio. m.r. Cf.Arm. 21.
Il CODICE, appartenuto alla famiglia Grimaldi come si ricava dalla nota di possesso presente sul verso dell'ultima carta, è la raccolta dei documenti attestanti i possessi, le franchigie e i privilegi della famiglia, trascritti e autenticati da notaio. Le prime carte erano destinate a contenere gli alberi genealogici dei Grimaldi entro particolari schemi concentrici: soltanto le prime tre, tuttavia, sono state corredate delle effigi, miniate in piccoli tondi, di Luca Grimaldi e della relativa discendenza, di Ansaldo suo figlio e del cardinale Gerolamo; parzialmente colmate con alcuni nomi le due carte successive. Bibliografia: Bilioteca Civica Berio, Mostra di manoscritti e libri rari della Biblioteca Berio, a c. di L. Marchini e R. Piatti, Genova 1969, p. 86; Bilioteca Civica Berio, Mostra di legature dei secoli XV-XIX, a c. di L. Marchini ,