PALAZZO DEI DORIA A LOANO

Nel territorio di LOANO, riparato e verde l'uomo visse dalle epoche più antiche. Non abbiamo però notizie dirette di insediamenti risalenti a quei periodi, ma certo la costa del mare, le colline e la piana alluvionale, erano luogo adatto alla vita dell'uomo. Scavi archeologici dell' ultimi periodo hanno riportato in luce materiali dall' eta' del rame in poi, sia in collina, sia nell' area cittadina.
Resti di mosaico sono stati trovati alla fine dell'800 nella zona delle Olivette, e nelle vie cittadine. Nella regione Barche si trova ancora oggi un tratto di muro lungo alcuni metri, proprio di una costruzione. Tali resti, uniti a ritrovamenti quali tegoloni sepolcrali, lampade votive, monete romane e al mosaico pavimentale attualmente conservato nel palazzo Doria, fanno ritenere che nell'epoca romana vi fossero insediamenti abitativi nella piana ovest del Nimbalto, e sulle prime pendici collinari a levante.
Nel primo periodo del Medio Evo, le incursioni dei barbari che avanzavano sulle vie consolari e le scorrerie saracene, costrinsero le popolazioni sulla costa a riparare sulle colline. Con l'arrivo dei Longobardi e dei Franchi si sviluppa il monachesimo Benedettino. In questo contesto è documentato per la prima volta il nome di Loano. Quando i Carolingi donarono al Monastero di S. Pietro in Varatella possedimenti terrieri costieri tra i quali figura il luogo denominato Lovenis (Loano). Dai benedettini, intorno all'anno mille, Loano passo' ai Vescovi di Albenga, nel 1076 passo' nuovamente al Monastero Benedettino per tornare ancora alla mensa episcopale. Durante la dominazione benedettina, venne fondato sulla costa, vicino alla foce del Berbena, l'ospizio di N. Signora della Neve, ora chiamato del Loreto, con magazzini e celle.
La famiglia DORIA viene in possesso di LOANO nel 1263, quando il Vescovo di Albenga Lanfranco Dinegro, investe Oberto Doria del possesso di Loano, nominandolo suo vassallo.Con Oberto Doria Loano fa grandi progressi economici e culturali. Inoltre per quanto i Doria siano genovesi, Loano resta esclusa dalla giurisdizione della Repubblica di Genova.
La comunità di Loano ha già statuto proprio e gode di autonomia amministrativa e giuridica. L'attuale agglomerato è sorto sotto il governo di Raffo Doria, figlio di Oberto, che per sviluppare l'attività commerciale e nuove fonti di reddito, donò a 71 capi famiglia del Poggio,il più antico abitato di economia agricola, terreni lungo la fascia costiera per la creazione di un nuovo borgo.
Dall'epoca di Raffo (1300) al 1500 la residenza dei Doria a Loano fu il Castello, costruito su un vecchio rudere sulla collina che dominava Loano.
Gli ultimi anni del 1400 passano senza avvenimenti importanti per Loano, mentre il prestigio dei Doria declina sempre più a Genova.
Nel 1505 Corrado III Doria vende Loano a Gian Luigi Fieschi il vecchio. I Fieschi governarono la città per quaranta anni da lontano e vi risiedettero raramente.
Intanto a Genova si metteva in luce ANDREA DORIA, il grande ammiraglio, e con la caduta dei Fieschi, l'imperatore Carlo V nomina Andrea Doria Conte di Loano. Fu per volontà della famiglia Doria che a Loano furono realizzati monumenti pubblici grandiosi che costituiscono oggi un patrimonio monumentale di notevole interesse.
Il PRINCIPE cui allude Angelico Aprosio non è però da identificarsi con il grande ammiraglio ma con GIAN ANDREA DORIA, figlio di Giannettino Doria e pronipote di Andrea Doria, che per volontà di questo ne ereditò i beni ed il titolo di PRINCIPE.
Di carattere violento e dispotico fu però uin valoroso soldato ed un abile uomo politico. Fu però ritenuto ambiguo il suo comportamento alla BATTAGLIA DI LEPANTO contro i TURCHI sì che venne accusato di tradimento sia dai veneziani che dai pontifici; all'interno della Repubblica di Genova lasciò che incrementasse l'influenza spagnola di cui si valse contro i suoi avversari intestini.
Ebbe particolare gusto estetico, artistico ed architettonico di maniera che a lui e non al più celebre avo è da attribuire tanto l'erezione del CONVENTO AGOSTINIANO DI LOANO (del 1580) nel contesto del cinque-seicentesco potenziamento della CONGREGAZIONE DELLA CONSOLAZIONE quanto la realizzazione della splenda dimora magnatizia genovese dei Doria comunemente detta PALAZZO DEL PRINCIPE.
Il secolo XVII con la conquista della Liguria da parte di Vittorio Amedeo, Principe di Piemonte, segno il declino dei Doria, divenuti sudditi dei Savoia.
Da quel momento la storia del paese si sostanzia in un continuo alternarsi di guerre, conquiste, vessazioni, con brevi pause durante le quali l'attività economica si sviluppa con alterne fortune.
Durante il periodo di espansione della Rivoluzione Francese e precisamente nel Novembre del 1795 si svolge anche sul territorio loanese, la Battaglia di Loano, che vede contrapposte le Armate Rivoluzionarie Francesi (Armata d' Italia) e le Armate Imperiali Austriache (Armata di Lombardia) e Reali Sarde. A Loano i francesi approfittano della stagione per attaccare il nemico. Questa vittoria in territorio italiano, riportata come prima sull'Arco di Trionfo a Parigi, apre la strada a quella che sarà la Prima Campagna d'Italia condotta, cinque mesi più tardi, dalla stessa armata comandata da un nuovo giovane generale: Napoleone Buonaparte.
Fino alla seconda metà del 1800 la fiorente industria per la costruzione delle navi rappresento' una importante fonte di reddito per il paese, insieme al commercio marittimo. Alla fine del 1800, con l'affermarsi delle navi a vapore, scompare l'attività dei Cantieri Navali ed il paese tornò a vivere su modesti redditi agricoli e commerciali.Solo sui primi del XX secolo si comincia ad intravedere la vocazione turistica del paese attraverso i primi insediamenti di colonie per bambini e poi di convivenze stabili o stagionali per persone anziane. Sorgono nell'immediato dopo guerra i primi complessi alberghieri, i luoghi di ritrovo sulla fascia costiera, a cui si affiancano le ville della nuova borghesia attratta dal clima mite. Tra la prima e la seconda guerra mondiale Loano si ingrandisce e si abbellisce e crescono le attrezzature turistiche e ottiene nel 1927 di essere classificata "stazione di cura e soggiorno".
Scoppiata la guerra non mancarono a Loano le vittime e i bombardamenti, in quello più grave del 6 agosto 1944 scoppia il deposito di mine che si trovava sull'arenile davanti alla stazione ferroviaria.
[Le notizie sopra riportate sono state raccolte da una pubblicazione su Loano di Antonio Arecco, consultabile in molteplici biblioteche liguri e non].
























La dimora magnatizia genovese volgarmente detta "PALAZZO DEL PRINCIPE" costituisce uno dei palazzi più importanti e significativi del Cinquecento genovese, il palazzo nel quale visse Andrea Doria, anche se l’aspetto definitivo dell’edificio lo si deve a Giovanni Andrea Doria.
Il primo nucleo di Palazzo Doria Pamphily o del Principe fu fatto costruire e decorare, partendo da una base preesistente, tra il 1529 e il 1533, mentre Giovanni Andrea (1539-1606), vi aggiunse la galleria ovest, le logge angolari aperte, le costruzioni laterali di servizio e la loggetta a mare; inoltre completò la sistemazione dei giardini, che si estendevano dal mare fino alla sommità della collina di Granarolo.
Le evidenti disorganicità architettoniche (quali le irregolarità delle facciate e del porticato terrazzato) rispecchiano proprio la realizzazione composita dell'edificio, protrattasi per circa un secolo, che rimane comunque un "unicum" prestigioso nell'architettura italiana del Rinascimento, anche per la firma di Perin del Vaga.