Nell'analisi della temperie culturale connessa ai temi di imbalsamazione, mummificazione, pietrificazione collegati da tempi remotissimi al culto dei morti e della conservazione dei loro corpi leggibile attivando questo collegamento [ prima dell'ottocentesca passione per l'antico Egitto attesi peraltro ritrovamenti pure in Italia di mummie d'epoca romana non bisogna dimenticare che dal medioevo in poi l'interesse per reperti di mummie egiziane fu enfatizzato dalla convinzione diffusa ancora nel 'XVII secolo di una grande potenzialità curativa dei componenti di siffatti reperti reputandosi che alcuni componenti della Mummia degli antichi egizi possedessero alte qualità curative sì da farne un commercio con profitto portato avanti sin dai tempi delle Crociate ad opera di mercanti, soprattutto italiani, e Cavalieri Templari per venderla a carissimo prezzo onde ricavarne medicamenti tanto lucrosi che non mancarono adulteratori facitori di "Mummie effimere", per cederle, truffando medici e pazienti, a cifre esorbitanti: i criminali Mangones : siffatto argomento visti i suoi interessi oggi assai poco noti che aveva su esoterismo ed alchimia come pure sul magnetismo universale venne studiato con autentica passione (sfruttando in particolare l'enorme volume miscellaneo qui digitalizzato cioè il Theatrum Sympatheticum) dall' erudito ventimigliese A. Aprosio sulla base del "Trattato dell'unguento armario"
di Rudolph Gockel (Goclenius) (analizzato nel confronto con le interpretazioni d'altri studiosi), con un'indagine sulle modalità di realizzazione di siffatto "farmaco" e soprattutto sui componenti dello stesso tra i quali ruolo essenziale era conferito all'Usnea e alla Mummia ]
è mediamente sfuggita una pubblicazione non comune in Italia (Hooper, Robert,
La guida per il notomico ch'espone la notomia, la fisiologia, le morbose apparenze ec. del corpo umano e l'arte di prepararne notomicamente le parti ec. Del sig. Roberto Hooper. Prima traduzione italiana,
Napoli : dai torchi di Saverio Giordano. Si vende nel Gabinetto Letterario largo Trinita Maggiore, 1819, 2 v. ; 8°
- l'esemplare qui riprodotto proviene da Biblioteca Privata): il traduttore dall'inglese all'italiano di questa opera dell'abbastanza celebre ROBERT HOOPER <1773-1835> fu un dottore di cui ben poco si sa e di cui il nome stesso oscilla tra le forme
ANTON-JOSEPH MARIAGI ed ANTONIO GIOSEFFO MARIAGI che, ad integrazione del suo lavoro di traduttore, volendo arricchire lo scritto dello Hooper evidenziandone anche qualche lacuna, fece pubblicare in APPENDICE ALLO STESSO una sua operetta dal titolo
CENNI SULL'ARTE DI SPARARE I CADAVERI E D'IMBALSAMARLI IN APPENDICE ALLA GUIDA DEL NOTOMICO DEL SIG. HOOPER [privare delle viscere un cadavere prima di procedere all'imbalsamazione = S. BATTAGLIA = Sparare 1, pag. 701, GDLI] piuttosto interessante perchè oltre a fornire vari dati sulla dissezione dei cadaveri vi si pone specificatamente il problema de L'ARTE D'IMBALSAMARE, tracciando
una concisa ma efficace storia di questa "disciplina antichissima" e contestualmente fornendo dati non inutili sul fatto che ai
primi del XIX secolo pur affermandosi vieppiù per l'IMBALSAMAZIONE un MODERNO METODO -quello che l'autore chiama SECONDO METODO sostanzialmente identificabile con un processo di "mineralizzazione" o "pietrificazione"- ancora si praticava il METODO ANTICO quello che lo stesso MARIAGI definisce PRIMO METODO e che non senza ragioni ritiene filiazione, attraverso i millenni, delle PRATICHE DI IMBALSAMAZIONE ELABORATE DAGLI ANTICHI. 1 - CLICCA QUI PER RITORNARE AL LEMMA DI RICERCA 2 - CLICCA QUI PER RITORNARE ALLA "HOME PAGE"