CREDITI 11

Tura, Nicolo Antonio, Degli aborti poetici di Nicolo Antonio Tura, Seconda impressione. .., In Venetia : appresso Gio. Battista Catani, 1669 - 2 pt. ([36], 293, [31]; [12], 280, [20] p.) ; 12o.- Fregi sui front. inquadrati delle pt Pt. 1 dedicata al duca Pier Francesco Orsini e pt. 2 dedicata al duca Domenico Orsini - Segn.: aoo b6 A-N66 O6; a6 A-M66 N6 - Impronta - c-i, err- e.de L'Si (3) 1669 (R) Impronta - cal- t.t, a.o, AlLi (3) 1669 (R): un esemplare anche in Biblioteca comunale Giosue' Carducci - Spoleto - PG


Partenio Tosco, L' eccellenza della lingua napoletana con la maggioranza alla toscana : problema del signore Partenio tosco accademico lunatico, In Napoli : per Nouello de Bonis stampatore arciuescouale, 1662 - [16], 186 p. ; 12 cm . : un esemplare individuato anche alla Biblioteca della Societa' napoletana di storia patria - Napoli


Albertano : da Brescia, Tre trattati d'Albertano giudice da Brescia: il primo della dilezion d'Iddio, e del prossimo, e della forma dell'onesta vita: il secondo della consolazione, e de' consigli: il terzo delle sei maniere del parlare, scritti da lui in lingua latina, dall'anno 1235. in fino all'anno 1246. e traslatati ne' medesimi tempi, in volgar fiorentino, riueduti ... dallo'nferigno accademico della Crusca In Firenze : appresso i Giunti, 1610 - 12, 200 p. ; 4o - Inferigno Accademico della Crusca e lo pseudonimo di Bastiano de' Rossi, cfr. Michel & Michel. Rep. 17. s., conserves dans France, vol. 7, p.53 - Insegna dell'Accademia della Crusca sul front. - Iniz. xil - Impronta - m-ol 2.a. roe. sola (3) 1610 (A) - esemplari anche in Biblioteca comunale dell'Archiginnasio - Bologna - Biblioteca comunale Malatestiana - Cesena - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca universitaria - Napoli - Biblioteca comunale Giosue' Carducci - Citta' di Castello - Biblioteca Palatina - Parma - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma
Altre opere ed edizioni individuate nelle biblioteche italiane dell'illustre giurista:
Albertano : da Brescia, Compendiosus tractatus de arte loquendi et tacendi multum vtilis attendere volentibus, Venetiis: Benali, Bernardino
Albertano : da Brescia, Tre trattati d'Albertano giudice da Brescia: il primo Della dilezion d'Iddio, e del prossimo e della forma dell'onesta vita: il secondo Della consolazione, e de' consigli: il terzo Delle sei maniere del parlare, scritti da lui in lingua latina, dall'anno 1235. in fino all'anno 1246. e traslati ne' medesimi tempi, in volgar fiorentino, riveduti con piu testi a penna, e riscontri con lo stesso testo latino dallo 'nferigno accademico della Crusca ..., Firenze, ed in Mantova :nella stamperia di S. Benedetto: Stamperia di San Benedetto Pazzoni, Alberto, 1732
Albertano : da Brescia, Tractatus de arte loquendi et tacendi, Impressus ac finitus Landshut: Weissenburger, Johann
Albertano : da Brescia, Sull'amor di Dio e del prossimo, Sulla consolazione e sui consigli e Sulle sei maniere del parlare, trattati tre di Albertano giudice da Brescia. Testo di lingua, Milano: Silvestri, Giovanni, 1830
Albertano : da Brescia, Albertani moralissimi opus de loquendi ac tacendi modo: nec non & de quamplurimis notatu dignissimis in quo Mirifice aureeque sententiae et virorum documenta cum omnium prudentium maxima vtilitate aperiuntur. ..., Impressum Cunei: Dolce, Vioto
Albertano : da Brescia, Di Albertano giudice da Brescia trattati tre. Testo di lingua, Brescia: Uberti, B. & Uberti, P.Venturini, Gaetano, 1824
Albertano : da Brescia, Tre trattati d'Albertano giudice da Brescia: il primo della dilezion d'Iddio, e del prossimo, e della forma dell'onesta vita: il secondo della consolazione, e de' consigli: il terzo delle sei maniere del parlare, scritti da lui in lingua latina, dall'anno 1235. in fino all'anno 1246. e traslatati ne' medesimi tempi, in volgar fiorentino, riueduti ... dallo\'nferigno accademico della Crusca, In Firenze: Giunta, 1610


Imperiale, Bartolomeo fu letterato e parente del più celebre G.V.Imperiale.
Di Bartolomeo Imperiale nelle biblioteche si reperiscono tuttora:
Santa Caterina da Siena, descritta da Bartolomeo Imperiale conte delle Malle, In Genoua: Pavoni, Giuseppe, 1634
Santa Caterina da Siena, descritta dall'illustr. sig. Bartolomeo Imperiale conte delle Malle ... ,In Venetia , 1635


Beccari, Antonio , Scala di profecto spirituale uulgare opera fructuosissima de bellissimi et suauissimi spirituali fiori exornata. Composta per el V.P. frate Antonio da Ferrara de lordine de predicatori: ... , (Impressa nell' alma et inclita citta di Bologna : per Hieronymo di Benedicti, 1514. adi. xvi. di magio) - 84 c. ; 4 - Antonio da Ferrara e il nome assunto da Antonio Beccari nell'ordine domenicano Rom Segn.: A-F8G4H-K8L-M4 - La c. H3 segnata con una ripetuta H2 - Impronta - n-ub r-no e.o- decu (C) 1514 (R). Localizzazioni: Biblioteca municipale Antonio Panizzi - Reggio Emilia - Biblioteca universitaria di Padova - Padova - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca statale - Cremona - Biblioteca Estense Universitaria - Modena - Biblioteca nazionale universitaria - Torino - Biblioteca comunale Ariostea - Ferrara - Biblioteca comunale Augusta - Perugia


Camillo Melzi di Trebbiano (ora Melzi di Cusano): (nato il 12-12-1590 - morto a Roma il 21-1-1659), Patrizio Milanese, Chierico dall’11-7-1614, Referendario di ambedue le Segnature e Auditore della Camera Pontificia dal 12-1624, Arcivescovo di Capua dal 18-2-1635, Nunzio a Firenze dal 10-2-1641, Legato a Vienna il 5-11-1643, creato Nobile il 9-3-1640, Prefetto della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari, Cardinale Presbitero dal 9-4-1657 (con il titolo di San Marcello dal 23-4-1657).


Acerbi, Francesco <1606-1690>, P. Francisci Acerbi e Societate Iesu Deiparae Virgini Rosarum areolae, Neapoli: De Bonis, Novello <1.>, 1680
Acerbi, Francesco <1606-1690>, P. Francisci Acerbi e Societate Iesu Polypodium Apollineum, Neapoli: Paci, Giovanni Francesco, 1674
Questi sono stati i volumi reperiti nelle biblioteche italiane: al momento nessun riscontro si è avuto della pubblicazione menzionata dall'Aprosio.


Ariosto, Ludovico<1474-1533>, Orlando furioso di m. Lodouico Ariosto, con cinque nuoui canti del medesimo. Ornato di figure, & con queste aggiuntioni. Vita dell'auttore scritta per m. Simon Fornari. Allegorie ... di m. Clemente Valuassori ... Argomenti ... di m. Gio. Mario Verdezotti. Annotationi ... di m. Lodouico Dolce ... Pareri in duello d'incerto autore. Dichiaratione d'historie ... di Thomaso Porcacchi. Ricolta ... Vocabolario ... Rimario ... di m. Gio. Giacomo Paruta In Venetia : per Gio. Andrea Valuassori detto Guadagnino, 1566 - 16, 622, 70! p. : ill. ; 4o - Riferimenti: EDIT 16 2749; Agnelli-Ravegnani, Annali delle edizioni ariostee, v.1, p.126-128 - Front. in cornice xil. - Fregi, inizial. ornate, cornici, vignette e final. xil. - "Cinque canti ... con proprio frontespizio" - esemplari individuati anche in Biblioteca nazionale Marciana - Venezia - Biblioteca Hertziana - Roma - Biblioteca Angelica - Roma - Biblioteca municipale Antonio Panizzi - Biblioteca universitaria - Pisa - Biblioteca comunale Roberto Ardigo' - Mantova - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - Biblioteca Morcelli - Chiari - Biblioteca civica Angelo Mai - Bergamo - Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti-Volpi - Bari - Biblioteca comunale Ariostea - Ferrara - Biblioteca dell'Accademia della Crusca - Firenze - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca del Seminario maggiore - Padova - Biblioteca comunale Augusta - Perugia


Caracciolo, Antonio <1562-1642>, Antonii Caraccioli clerici regularis De sacris ecclesiae Neapolitanae monumentis liber singularis. In quo pleraque, in ea, a primaeua ipsius per apostolorum principem institutione, ad usque annum Christi fere nongentesimum gesta, narrantur, ... Opus posthumum Francisci Boluiti ... studio, & industria in lucem editum. .., Neapoli: Beltrano, Ottavio, 1645
Chierici regolari minori, Constitutiones clericorum regularium. Et ad eas ab antiquitate firmandas, Antonii Caraccioli clerici regularis notae, hoc est, religiosarum prisci aeui legum rituumque compendium, Romae: Zannetti, Bartolomeo <1607-1621>, 1610
Sanchez de Haro, Tommaso , La verita repudiata componimento drammatico, musicale del dottor, signor D. Tomaso Sanchez de Haro; nobile patritio siracusano, e messinese. Dedicato all'illustrissimo, ... D. Gio. Antonio Capobianco vescouo della fidelissima citta di Siracusa, In Venetia: Hertz, Giovanni Giacomo, 1670
Caracciolo, Antonio <1565-1642>, Patris Antonii Caracioli, ordinis clericorum regularium ... de scopo institutae psalmodiae apologiae, Madrid: Madrigal, Pedro, 1604
Leconte, Antoine <1517-1586>, Antonii Contii j.c. & [et] in Academia Biturigum antecessoris celeberrimi Opera omnia, ex mms. ejusdem in unum redacta, digesta, atque vulgata, Emundo Merillio j.c. doctissimo olim accurante, nunc retenta fide parisiensis autographi, mendis lacunisque prope infinitis expurgata, illustrissimo ... Antonio Caracciolo ... inscripta, Neap., 1725
Caracciolo, Antonio <1562-1642>, De vita Pauli quarti pont. max. collectanea historica: opera et studio Antonij Caraccioli clerici regularis conquisita digesta atque edita. Item Caietani Thienaei, Bonifacii a Colle... , Coloniae Vbiorum: Kinckius, Johann, 1612
Erchempertus , Antiqui chronologi quatuor Herempertus Langobardus Lupus Protospata Anonymus Cassinensis Falco Beneuentanus cum appendicibus historicis. Ab his variae exterarum gentium in Neapolitanum Regnum irruptiones, praelia, ... veridico stylo describuntur. Nunc primum e MM.SS. codicibus aspiciunt lucem, opera, ac studio Antonii Caraccioli .., Neapoli: Scoriggio, Lazzaro, 1626
Caracciolo, Antonio <1562-1642>, Biga illustrium controuersiarum, 1. De S. Iacobi Apostoli accessu ad Hispaniam, 2. De funere S. Martini a S. Ambrosio procurato. Auctore auctore Antonio Caracciolo .., Neapoli Campanorum, in Foro Nostriano Neapoli, 1618
Caracciolo, Antonio <1562-1642>, L' epitafio beneventano delli santi Gianuario Festo e Desiderio : et in due trattati ... / dal p. d. Antonio Caracciolo, Napoli, 1637
Caracciolo, Antonio <1562-1642>, Antonii Caraccioli cler. regularis Historica demonstratio quod Sancti Ianuarij patria Neapoli fuit. Adversus assertiones anonymi Beneuentani, Neapoli: Longo, Egidio, 1634
Caracciolo, Antonio <1565-1642>, Synopsis veterum religiosorum rituum atque legum. Notis ad constitutiones clericorum regularium comprehensa. Opera et studio Antonij Caraccioli, ..., Parisijs, 1628
Caracciolo, Antonio<1565-1642>, Synopsis veterum religiosorum rituum atque legum. Antonius Caracciolus cler. reg. Ex antiquitate eruit, notisq. ad sui ordinis constitutiones comprehendit ..., Romae: Zanetti, Bartolomeo <1514-1543>, 1612
S. Antonini coenobij Agrippinensis apud Surrentum quondam abbatis vita. Ab anonymo auctore ante an. 400 scripta. Ex mm.ss. cod. bibliothecarum Neapolitanae et Torensis Clericorum Regularium, nunc primum typis expressa. Cum Antonii Caraccioli, eiusdem ordinis presbyteri, notationibus, Neapoli: Scoriggio, Lazzaro, 1626
Caracciolo, Antonio <1562-1642>, Antonii Caraccioli cler. regularis historica demonstratio quod sancti Ianuarij patria Neapolis fuit adversus assertiones anonymi beneuentani, Neapoli, 1634
Caracciolo, Antonio <1565-1642>, Synopsis veterum religiosorum rituum atque legum notis ad constitutiones Clericorum Regularium vulgo Theatinorum comprehensa. Opera et studio Antonii Caraccioli, eiusdem ordinis presbyteri, Parisiis: Boullard, Jean, 1661


Balzani, Francesco , La tiorba a taccone de Felippo Sgruttendio de Scafato ... , Napoli, Mollo, Francesco, 1646
Balzani, Francesco , La Tiorba a taccone / de Felippo Sgruttendio, Napoli , 1783
Balzani, Francesco , La tiorba a taccone / de Filippo Sgruttendio , Napoli , 1783
Balzani, Francesco , La Tiorba a Taccone / de Felippo Sgruttendio de Scalfato , Napoli , 1783
Balzani, Francesco , La Tiorba a Taccone de Felippo Sgruttendio de Scafato , Napoli , 1783
Balzani, Francesco , De la Tiorba a Tiaccone de Felippo Sgruttennio de Scafato. Corde diece , Napole , 1702
Balzani, Francesco , De la tiorba a taccone / de Felippo Sgruttendio , In Napoli , 1646
Balzani, Francesco , La Tiorba a Taccone de Felippo Sgruttendio de Scafato , Napoli, Porcelli, Giuseppe Maria, 1783
Balzani, Francesco , La tiorba a taccone / de Felippo Sgruttendio , Napoli , 1783
Balzani, Francesco, L' antica Ercolano, o vero La Torre del Greco, tolta all'obblio da Francesco Balzano, descritta in libri tre ... , In Napoli: Paci, Giovanni Francesco, 1688


Cangemo, Francesco , Breuisampla methodus pro morbis humani corporis in particulari curandis secundum recentiorum vsum. Ad medicorum maius commodum disposita elaborato studio Fr. Francisci Cangemii de Terranova .., Romae : typis Angeli Bernabo a Verme, 1658 - [12], 318, [2] p. ; 8o. - Segn.: 4 a A-V8 Stemma calcogr. del dedicatario Pietro Ottoboni sul front. - Ultima carta bianca - Impronta - o-u- 0.8. acel Etma (3) 1658 (R) : un altro esemplare alla Biblioteca della Accademia Lancisiana - Roma


Quarta, Donato Antonio, La vita di s. Oronzio con diuerse considerationi descritta, dal dottor Donat'Antonio Quarta, Napoli : per Giacinto Passaro, 1664 - [24], 180, [2] p. ; 12o - Cors. ; rom Iniziali e fregi xil. - Segn.: *12 A-G12 H6 - Impronta - o-re laa- nag- aGst (3) 1664 (A): 1 esemplare individuato anche in Biblioteca pubblica arcivescovile Annibale De Leo - Brindisi


Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Il Carrafa o vero della epica poesia : dialogo / di Camillo Pellegrino, In Firenze, 1584
Pellegrino, Camillo<1527-1603>, Replica di Camillo Pellegrino alla risposta de gli accademici della Crusca. Fatta contra il Dialogo dell'epica poesia in difesa, come e' dicono, dell'Orlando furioso dell'Ariosto ..., In Mantoua: Osanna, Francesco, 1587
Dell' Uva, Benedetto , Il Doroteo di don Benedetto dell' Uva. .., In Firenze: Sermartelli, Bartolomeo <1.>, 1582
Dell' Uva, Benedetto , Le vergini prudenti di don Benedetto dell' Uva monaco Casinese. ... E di piu iI Pensier della morte & il Doroteo, In Firenze: Sermartelli, Bartolomeo <1.>, 1587
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Apparato alle antichita di Capua o vero Discorsi della Campania Felice di Camillo Pellegrino ... con tre racconti di cio che in essi si contiene. Tomo primo, Napoli: Gravier, Giovanni, 1771
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Apparato alle antichita di Capua o vero Discorsi della Campania Felice di Camillo Pellegrino ... con tre racconti di cio che in essi si contiene. Tomo secondo, Napoli: Gravier, Giovanni, 1771
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Historia principum Langobardorum quae continet antiqua aliquot opuscula de rebus Langobardorum Beneuentanae olim prouinciae quae modo regnum fere est Neapolitanum. Camillus Peregrinius ... recensuit atque carptim illustrauit. ..., Neapoli: Savio, Francesco, 1643-1644
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Series abbatum Cassinensium per annos ab abb. Petronace Brixiano, et ab anno 720. Ad abbatem Rainaldum Calamentanum, et ad annum 1137. ... Auctore Camillo Peregrinio ... Ad eminentissimum principem Franciscum Barberinum .., Neapoli: Savio, Francesco, 1643
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Apparato alle antichita di Capua o vero Discorsi della Campania felice di Camillo Pellegrino figl. di Aless. Con tre racconti di cio che in essi si contiene, In Napoli: Savio, Francesco, 1651
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, T. 20-21: Apparato alle antichita di Capua, o vero Discorsi della Campania felice con tre racconti di cio che in essi si contiene / di Camillo Pellegrino, 1771
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Due discorsi di Camillo Pellegrino figl. di Alessandro. Si tratta nel primo d'vn antico significato del nome Porta. Nel secondo dell'antico sito di Capua, In Napoli: Savio, Francesco, 1643
Tasso, Torquato, Apologia del s. Torquato Tasso. In difesa della sua Gierusalemme liberata.Con alcune altre opere, parte in accusa, parte in difesa dell'Orlando furioso dell'Ariosto. Della Gierusalemme istessa, e dell'Amadigi del Tasso padre. I titoli tutti si leggono nella seguente facciata, In Mantoua: Osanna, Francesco, 1585
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Replica di Camillo Pellegrino, alla risposta de gli accademici della Crusca, fatta contra il Dialogo dell'epica poesia, in difesa, come e' dicono, dell'Orlando Furioso dell'Ariosto; con la tauola delle cose piu notabili, In Mantoua: Osanna, Francesco, 1586
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Replica di Camillo Pellegrino alla risposta de gli accademici della Crusca fatta contro il Dialogo dell'epica poesia in difesa, come e' dicono, dell'Orlando furioso dell'Ariosto, In Vico Equense: Cacchi, Giuseppe, 1585
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Historia principum langobardorum quae continet antiqua aliquot opuscula de rebus Langobardorum Beneventanae olim provinciae quae modo regnum fere est neapolitanum Camillus Peregrinius recensuit atque carptim illustravit hac nova editione notis, ineditis adhuc opusculis, variisque dissertationibus atque Peregrinii vita auxit Franciscus Maria Pratillus, Neapoli, 1749-1754
Tasso, Torquato, Apologia del sig. Torquato Tasso. In difesa della sua Gierusalemme liberata. Con alcune altre opere, parte in accusa, parte in difesa dell'Orlando furioso dell'Ariosto, della Gierusalemme istessa, e dell'Amadigi del Tasso padre ..., In FerraraIn Ferrara: Cagnacini, Giulio Cesare & fratelli, 1585
Dell' Uva, Benedetto, Parte delle Rime di d. Benedetto Dell'Vua. Giouanbatista Attendolo. Et Cammillo Pellegrino. Con vn brieue discorso dell'epica poesia, In Firenze: Sermartelli, Bartolomeo <1.>
Historia principum Langobardorum quae continet antiqua aliquot opuscula de rebus Langobardorum Beneventanae olim provinciae quae modo regnum fere est Neapolitanum. Camillus Peregrinius ... recensuit atque carptim illustravit, Naepoli: Di Simone, Giovanni, 1749-1754
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Capitolo di Camillo Pellegrino al principe di Conca, , 1602>
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Apparato alle antichita di Capua, Napoli, 1771
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, Dell'origine dell'antica famiglia detta di Colimenta discorso di Camillo Pellegrino figl. di Alessandro ..., In Napoli: Savio, Francesco, 1643
Pellegrino, Camillo <1527-1603>, T. 20-21: Apparato alle antichita di Capua, o vero Discorsi della Campania felice con tre racconti di cio che in essi si contiene / di Camillo Pellegrino, 1771


Gravina, Domenico <1547-1653>, Congeminata vox turturis florentissimum sacrorum ordinum statum. Disrupta cauea anonymi, iterato occinentis. Opus e manuscriptis tractatibus Grauinianis ab ill. D. Augustino Ardinghello excerptum, et ... inuictiss. et potentissi. Poloniae regi dicatum, Neap. Campanorum : typis Scorrigianis, 1633 (Neapoli : apud Lazarum Scorigium, 1633) - [4], 36, [8], 543, [1], 56, [20] p. ; 4o.- A c. 2A1r. inizia con propria intit.: Congeminatae vocis turturis appendix - Bianca la prima carta - Front. stampato in rosso e nero - Segn.: 6 24-54 62 A-3Y4, 2A-G4 4 26 - Stemma calcogr. del re di Polonia sul front. - Impronta - itIo t.i* r-r- Pydi (3) 1633 (R): esemplari anche in Biblioteca statale del Monumento nazionale di Casamari - Veroli - FR - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca universitaria di Cagliari - Cagliari - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma - Biblioteca statale del Monumento nazionale di Montecassino - Cassino - FR


Erchempertus, Antiqui chronologi quatuor Herempertus Langobardus Lupus Protospata Anonymus Cassinensis Falco Beneuentanus cum appendicibus historicis. Ab his variae exterarum gentium in Neapolitanum Regnum irruptiones, praelia, ... veridico stylo describuntur. Nunc primum e MM.SS. codicibus aspiciunt lucem, opera, ac studio Antonii Caraccioli .., Neapoli : Typis Scorigianis, 1626 - [80], 343 [i.e. 335, 1] p. ; 4o. - Omesse nella numerazione le p. 25-32 - Segn.: a-k4,2a4 A-2T4 - Vignetta sul front. - Impronta - oso- 1.6. ohus &ina (3) 1626 (R): esemplari in Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI - Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III - Napoli - Biblioteca della Societa' napoletana di storia patria - Napoli - Biblioteca statale del Monumento nazionale di Montecassino - Cassino - FR - Biblioteca Ludovico Jacobilli del Seminario vescovile - Foligno - PG


D'Andrea, Onofrio , Italia liberata. Poema heroico del signor Honofrio D'Andrea, oue si narra la distruttione del regno de' Longobardi. Diuiso in venti canti, In Napoli per Ottauio Beltrano: Beltrano, Ottavio Pieri, Giacomo, 1647
D'Andrea, Onofrio , L' Elpino fauola boschereccia del signor Honofrio D'Andrea. Dedicata al serenissimo signor D. Ferdinando di Medici granduca di Toscana, In Napoli per Matteo Nucci: Nucci, Matteo Soprano, Giovanni Battista, 1629
D'Andrea, Onofrio, L' elpino fauola boschereccia del signor Honofrio D'Andrea. Dedicata al serenis. sig. d. Ferdinando di Medici gran duca di Toscana, In Napoli, 1629
Questi sono stati i volumi al momento reperiti nelle biblioteche italiane: sino ad ora nessun riscontro si è avuto delle pubblicazion1 menzionate dall'Aprosio ai numeri 23 - 24 - 25 delle
pp. 482-483 de il repertorio La Biblioteca Aprosiana


Severino, Marco Aurelio, Antiperipatias. Hoc est adversus Aristoteleos De respiratione piscium diatriba. De piscibus in sicco viventibus. Commentarius in Theophrasti eresii libellum huius argumenti. Phoca illustratus, scilicet anatome spectatus ... Marci Aurelii Severini .., Neapoli : apud haeredes Camilli Cavalli, expensis Ioannis Alberti Tarini, 1659 2 pt. ([21], 128; [5], 70 p. : ill.) ; fol.
"La scienza medica del Regno di Napoli, sul finire del ‘500, volge verso nuovi esiti sulla scorta di due filoni di pensiero per molti versi concomitanti: il ‘naturalismo filosofico’ inaugurato da Bernardino Telesio ed il ‘metodo sperimentale’ introdotto nell’osservazione scientifica da Galileo Galilei.
Il primo, cercando l’origine d’ogni accadimento nel mondo della natura e secondo cause proprie ad essa soltanto, concentra di fatto il proprio interesse sulla ‘natura intrinseca dei fenomeni’; e pone in dubbio ogni asserzione che sia avvalorata unicamente dal ‘principio d’autorità’.
Il secondo, elaborando un ‘metodo di ricerca scientifica’ basato solo sulla ‘prova sperimentale’ e costruito su ‘modelli matematici’, bandisce la nascita della scienza moderna; e porta al suo interno tutta una serie di nuovi strumenti, quali il ‘microscopio’, che ne segneranno d’ora innanzi la facoltà d’evoluzione.
Tributario d’entrambe le scuole fu, sui primi del ‘600, un medico calabrese che, per i suoi meriti e le sue scoperte, seppe acquistarsi rinomanza europea: Marco Aurelio Severino.
Nato a Tarsia (Cosenza), il 2 novembre del 1580, da Giacomo Severino, giureconsulto, e da donna Beatrice Orangia; il Severino riuscì a conseguire, nella Napoli d’allora, una formazione di prim’ordine che si rivelerà decisiva per le sorti della sua carriera di scienziato e pensatore.
Scrivono, infatti, i suoi biografi ch’egli ebbe a maestro nella filosofia Tommaso Campanella, che gli impartì le nozioni del naturalismo telesiano; nella matematica Niccolò Antonio Stelliola, che presto si segnalerà alla ribalta scientifica per la pubblicazione di una ‘Enciclopedia Pitagorica’ e di un trattato sul ‘Telescopio’; nella medicina Latino Tancredi che teneva allora cattedra primaria di medicina nell’Università di Napoli; nella chirurgia il calabrese Giulio Jasolino, specialista d’anatomia nello stesso ateneo; nella giurisprudenza, infine, Cesare Scarnato che tanto l’addottrinò nel diritto che una delle prime opere composte dal Severino fu per l’appunto un ‘Commento alle Pandette’, andato poi perso nella sua vasta produzione manoscritta.
Forte di tanto sapere, allorché fu bandito in Napoli pubblico concorso per la Cattedra d’Anatomia, se l’aggiudicò senz’altro; “ma vacando la primaria Cattedra di Medicina fu con applauso universale designato per la medesima”.
Le lezioni magistrali, tenute dal Severino nell’Università di Napoli, acquistarono, nella descrizione dei biografi, tinte d’entusiastica approvazione: “Era innumerabile la frequenza de’ giovani, che concorrevano alla di lui scuola, e la fama della sua eloquenza e profondità di dottrina si diffuse non solo nell’Italia, ma per ogni parte di Europa in guisacché non v’era forestiero sensato, che giugnendo in Napoli non si desse tutta la premura di conoscere personalmente quest’insigne letterato, e non accorresse alla di lui scuola per ammirare la sublimità delle sue cognizioni.
Se qualche insigne letterato ritornando da Napoli si presentava in Roma al Pontefice Urbano VIII, interrogato dal S.Padre cosa di buono avesse trovato in Napoli, rispondevano tutti: Severino”.
Di là delle lodi, la sua metodica clinica, quella che lo rese celebre ai suoi tempi ma che finì pure per procurargli dei contrasti con l’Inquisizione, consisteva in una serie di principi fisiatrici ch’egli aveva chiamato in breve ‘medicina efficace’.
La prassi fin allora usata fu da lui stimata declamatoria nella diagnosi, anòdina nella terapia, inefficace nella cura: sicché le contrappose il metodo del ‘ferro e fuoco’; reintroducendo di fatto nella pratica chirurgica il ‘bisturi’ che la tradizione medica di derivazione araba aveva pressoché eliminato.
Così a Napoli, nel corso d’un’epidemia di difterite, egli osò praticare in maniera massiva la laringectomia.
Salvò molte vite umane ma sfidò pure le ire della medicina ufficiale, ch’era aliena d’una simile terapia che contravveniva all’esercizio canonico; ed urtò la suscettibilità della Chiesa che mal vedeva un intervento così intrusivo sulla persona umana, costruita ad immagine di Dio e quindi simbolo costante di naturale perfezione, anche quando essa fosse affetta da morbo.
Scontò il carcere per questo eccesso ma ne uscì ben presto; riacquistando la cattedra universitaria e la reputazione.
Ma volle vendicarsi del torto subito scrivendo un libello, intitolato il ‘Medico a rovescio’, in cui metteva alla berlina i luoghi comuni che ancora avvincevano la corrente medicina.
Del resto la sua vasta cultura umanistica ed il suo spirito indomito di naturalista, gli offrirono spesso occasione d’evadere dalle diatribe del quotidiano per accedere a studi d’ampio respiro.
Scrisse, in tali occasioni, trattatelli gustosi di vario argomento come ‘La galleria del Casa’, ‘La commedia antica’, ‘La filosofia o il perché degli Scacchi’, ‘La querela dell’etcetera accorciato’.
Ma Severino fu oltre tutto un profondo studioso d’Anatomia.
Studiò al microscopio le piante, gli insetti, i pesci e gli animali.
E giunse ad una conclusione di primaria importanza: quale che sia il regno d’appartenenza degli esseri viventi, essi tutti posseggono un ‘analogo’ sistema morfologico che consente loro di svolgere ‘analoghe’ funzioni vitali (nutrizione, circolazione, respirazione, riproduzione).
Con ciò rigettava buona parte delle fruste teorie aristoteliche, cosa che fece nel libro ‘Antiperipatias’; ma fu soprattutto il primo scienziato europeo a fondare i princìpi dell’Anatomia Comparata, chiaramente esposti nel suo trattato ‘Zootomia democritea’, di cui molto si varrà la letteratura scientifica del Malpighi e del Redi.
Egli sosteneva, ancora, che l’Anatomia non dovesse essere intesa come l’ ‘arte del tagliare’ (‘anatomia dissectrix’) ma che, servendosi dell’ausilio del microscopio, dovesse viceversa servire a scomporre nei minimi termini ogni organismo vivente per carpirne il segreto della vita (‘anatomia dissutrix’).
Aveva alto il senso etico della professione.
E quando a Napoli, nel 1656, scoppiò la peste “egli accorse dovunque il bisogno lo chiamasse internandosi nelle case le più infette, e negli ospedali i più numerosi, in guisacché contaminato il di lui sangue di quella lue pestilenziale, dovette anch’egli soccombere a quel desolatore flagello”.
Morì il 16 luglio del 1656 e fu sepolto in Napoli, nella Chiesa di S.Biagio de’ Librai.
Buona parte dei suoi lavori furono pubblicati a stampa, in Italia e all’estero.
Ma ancora oggi giacciono, nella Biblioteca Lancisiana di Roma, circa 60 codici manoscritti di Severino che attendono ancora d’essere studiati e valorizzati" [Articolo on line Marco Aurelio Severino, medico calabrese del ‘600 di Carlo Andreoli ]


Cusano, Biagio, Poesie sagre di Biagio Cusano. Dedicate all'illustriss. & Eccellentiss. Signore D. Giacomo MIlano, Franco ..., In Napoli: Passaro, Giacinto, 1672.
Cusano, Biagio, De' caratteri d'Heroi di Biagio Cusano. Parte seconda, In Napoli : per gli heredi di Roberto Mollo, 1661 P. 410-59 [i.e. 859], [30], [1] ; 12° (al momento questa pubblicazione si è individuata solo presso il fondo antico della Biblioteca Aprosiana intemelia)


Cappone, Francesco Antonio , Delle seconde liriche parafrasi di D. Francesco Antonio Cappone, Accademico Ozioso sopra l'Ode contenute ne' quattro libri, e ne gli Epodi di Q. Orazio Flacco. Parte prima. ..., In Venetia: Conzatti, Zaccaria, 1675
Cappone, Francesco Antonio , Poesie liriche, Napoli, 1643
Cappone, Francesco Antonio , Poesie liriche ... dedicate all'Illustriss. Eccell. Signor. D. Francesco Carafa ..., In Napoli, 1663
Cappone, Francesco Antonio , Liriche parafrasi di d. Francesco Antonio Cappone accademico ozioso. Sopra tutte l'ode d'Anacreonte, e sopra alcune altre poesie di diuersi lirici poeti greci. Secondo la proposta version latina de' lor piu celebri traduttori, Venetia: Conzatti, Zaccaria, 1670
Cappone, Francesco Antonio , Poesie liriche di d. Francesco Antonio Cappone Accademico Ozioso. Ristampate con aggiunta d'altri suoi componimenti. Dedicate all'illustriss. et eccell. signor d. Francesco Carafa prencipe di Beluedere .., In Venetia: Conzatti, Zaccaria, 1675


Staibano, Francesco, Tempio eremitani de Santi e Beati dell'ordine agostiniano, di F. Ambrogio Staibano. Parte prima In Napoli : nella stamperia di Tarquinio Longo, 1608 [12], 311, [1] p., [1] c. di tav. : ill. ; fol.(al momento questa pubblicazione è la sola di tale autore che sia sia scoperta ed è stata individuata presso il fondo antico della Biblioteca Aprosiana intemelia)


Marciano, Marcello , Pompe funebri dell'vniuerso nella morte di Filippo quarto il grande re delle Spagne, ... celebrate in Napoli alli 18. di febraro 1666. dall'eminentissimo signore don Pascale Aragona ... Descritte da don Marcello Marciano, In Napoli : per Egidio Longo stampatore della Regia Corte, 1666 - Antip., [8], 160 p., [60] c. di tav. calcogr. ; fol. - Cors. ; rom Iniziali e fregi xil. - Segn.: [pi greco]4 A-2R2 - Stemma sul front - Impronta - m.ro sir- a,s, ViPh (3) 1666 (A) - esemplari oltre che all'intemelia Aprosiana in Biblioteca romana e emeroteca - Roma - Biblioteca della Societa' napoletana di storia patria - Napoli


Cala, Carlo <1617-1683>, Memorie historiche dell'apparitione delle croci prodigiose, compendiate dal presidente D. Carlo Cala duca di Diano, e marchese di Ramonte In Napoli : per Nouello de Bonis stampator della Corte arciuescouale, 1661 - [12], 189, [27] p. ; 4o. - Segn. : 6A-2D4. - Impronta - e,e, neni dot- cicr (3) 1661 (R): oltre che all'Aprosiana altri esemplari in Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca della Societa' napoletana di storia patria - Napoli - NA -Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma - RM
Altre opere del Cala che Aprosio, nella cui opera era però scritto "Cola", corregge poi in
Calà:
Cala, Carlo <1617-1683>, De filiis matrimonium contrahentibus absque consensu parentum, haereditate, legitima, & dote non priuandis. Examen dubiorum legalium, & resolutio. D. Caroli Caa ... regiae Camerae praesidis in regno Neapolitano, [Napoli, c. 1650]
Cala, Carlo <1617-1683>, De contrabannis clericorum in rebus extrahi prohibitis a Regno Neapolitano. Dissertatio iuridico-politica Caroli Cala, [Neapoli?, 1646?]
Cala, Carlo <1617-1683>, Risposta al manifesto del Christianissimo re di Francia, nel quale espone le raggioni delle sue armi incaminate al regno di Napoli, impresso in Parigi a 26 d'Aprile 1648 / [Larcando Laco], In Napoli: Maccarano, Domenico, 1648
Napoli , Pragmaticae, edicta, decreta, regiaeque sanctiones regni Neapolitani, pluribus additis, suisque locis optima methodo, & labore collocatis per u.j.d. Blasium Altimarum, advoc. Naeap. deputatum per supremum regium collaterale consilium, cum superintendentia ill. d. Caroli Cala, ducis Diani .., Neapoli: Muzio, Michele LuigiMosca, Felice, 1715-[1718?]
Napoli , Pragmaticae, edicta, decreta, regiaeque sanctiones regni Neapolitani, pluribus additis, suisque locis optima methodo, & labore collocatis per V. I. D. Blasium Altimarum ... cum superintendentia ... Caroli Cala ... tomus primus [-tertius], Neapoli: Raillard, Giacomo, 1682
Cala, Carlo <1617-1683>, De gestis Sueuorum in vtraque Sicilia tomus primus [-secundus] / [Carolus Cala], Neapoli: De Bonis, Novello <1.>, 1665
Cala, Carlo <1617-1683>, 1: De gestis Sueuorum in vtraque Sicilia tomus primus. Et De bello cum Normannis, et Saracenis, tam in Calabria, quam in Syria, sub Henrico 6. Constantia, et Federico 2 Augustus. ... Historia magistri Aliserij, Valerij Pappasideri senioris, & Iunioris, D. Horatij Saburri ..., Barlaam monachi calabri, & aliorum vetustissimorum authorum, Neapoli, 1665
Cala, Carlo <1617-1683>, 2: De gestis Sueuorum in vtraque Sicilia. Tomus secundus. Siue Vita beati Ioannis Cala anachoretae, ... Necnon eiusdem beati Ioannis opera prophetalia, visiones et epistolae. In quibus omnibus memoranda referuntur de Sueuis, Neapoli, 1665
Napoli , Pragmaticae edicta decreta interdicta regiaeque sanctiones Regni Neapolitani quae olim viri consultissimi collegerunt suisque titulis tribuerunt Prosper Carauita ... Fabius De Anna ... Alexander Rouitus ... Carolus Cala ... Blasius Altimarius ... Dominicus Alfenus Varius..., Neapoli: Cervone, Antonio, 1772
Cala, Cesare, Tractatus absolutissimus de feriis, solennibus, repentinis, et indictis. Et qui actus iuridici valeant tempore feriarum explicari. Quibus feriis renunciari. Et in quibus causis feriarum exceptio possit opponi. Auctore d. Caesare Cala, ... Opus posthumum, ... Impressum opera, et sumptibus illustriss. d.d. Caroli Cala ..., Neapoli: Cala, CarloDe Bonis, Novello <1.>, 1675
Cala, Carlo <1617-1683>, Historia de' Sueui nel conquisto de' regni di Napoli, e di Sicilia per l'imperadore Enrico sesto. Con la vita del beato Giovanni Cala capitan generale che fu detto imperadore. Scritta da don Carlo Cala ... ; con l'aggiunta dell'opere d'antichissimi autori sopra la vita cosi secolare come ecclesiastica del medesimo beato, In Napoli: De_Bonis, Novello <1.>, 1660
Cala, Carlo <1617-1683>, De primipilo, et primipilari administratione, tribuente fisco priuilegium super bonis dotalibus vxoris, & proprijs filiorum. Historico-iuridica consultatio. In causa illustris d. Isabellae de Sancto Seuerino principis Montis Leonis. In regia iuncta delegata per suam maiestatem / [D. Carolus Cala], [1655]
Cala, Carlo<1617-1683>, De contrabannis clericorum in rebus extrahi prohibitis a Regno Neapolitano. Dissertatio iuridico-politica. D. Caroli Cala i.c. in supremi regni tribunalibus aduocati, [Napoli, 1646?]
Cala, Carlo <1617-1683>, Memorie historiche dell'apparitione delle croci prodigiose, compendiate dal presidente D. Carlo Cala duca di Diano, e marchese di Ramonte, In Napoli: De Bonis, Novello <1.>, 1661
Cala, Carlo <1617-1683>, Elogii, inscrittioni, et imprese del presidente d. Carlo Cala duca di Diano nelli funerali del re nostro signore Filippo quarto il grande di gloriosa memoria, In Napoli: De Bonis, Novello <1.>

ARAGONA (d’) Pasquale, Cardinale. (Moroni, 2, p.270): Pasquale d’Aragona, fratello del Cardinal Antonio, e parente della famiglia reale, nacque in Ispagna. Fin da’ suoi verd’anni si applicò allo studio con tutto l’impegno e ben presto diede a divedere qual lustro le scienze dovessero da lui ritrarre. Infatti, fra breve divenuto provetto, coprì una cattedra nell’università di Toledo. In seguito, avendo ottenuto un pingue canonicato in quella metropolitana, e l’arcidiaconato di Talavera, fu ascritto al supremo tribunale d’inquisizione. Dopo qualche tempo, ammesso nel gran consiglio di Aragona, venne insignito della carica di reggente, cui sostenne con universale applauso. Per la qual cosa Filippo IV re di Spagna si adoperò per fargli conseguire la dignità di Cardinale, alla quale appunto venne innalzato da Alessandro VII a’ 5 aprile 1660, col titolo presbiterale di S. Sabina (Aprosio al contrario scrive S. Balbina). Ebbe eziandio le cospicue cariche di supremo inquisitore di tutta la Spagna, di vicere di Napoli, di oratore e plenipotenziario dello stesso re presso la Santa Sede, per comporre la pace tra’ principi cristiani e muovere guerra ai turchi. Dopo la morte del Cardinale Sandoval, che reggeva la chiesa di Toledo, venne a quella promosso. Allora rinunziò alla carica d’inquisitore, e dedicossi all’esercizio del suo pastoral ministero, fino alla morte, che avvenne in Toledo nel 1677. La sua spoglia mortale fu sepolta nella chiesa delle cappuccine di quella città. La pietà ond’era fornito, e la carità che lo facea largheggiare co’ poveri, gli meritarono l’amore di tutti i buoni, che ne piansero la perdita.


ARAGONA (d’) Antonio, Cardinale. (Moroni, 2, p.268): Antonio d’Aragona dei duchi di Ampurias e di Prades, traeva origine dai re di Aragona. Nacque in Ispagna nel 1618. Egli in qualche modo apparteneva al re di Francia Luigi XIV, ed all’imperatore Leopoldo, ed avea a fratello il Cardinale Pasquale, che portò esso pure il nome d’Aragona. La integrità dei costumi, e la prudenza ond’era fregiato, lo resero degno di esser eletto consigliere del re di Spagna, e della inquisizione. Seppe disimpegnare a questi uffizii con tanta saggezza, che Filippo IV suo consanguineo, adoperossi per ottenergli la sacra porpora. Infatti Papa Innocenzo X, a’ 7 ottobre 1647, lo creò in petto Cardinale, e poi lo pubblicò, a’ 14 marzo 1650; ma sei mesi dopo la sua promozione, con generale rammarico, nell’età di anni 32, fu colto dalla morte in Madrid.


FRANCESCO CANDIDO VILLAREALE (1632 - 1683?): durante la sua vita si interessò allo studio delle discipline delle leggi, della filosofia e dell'eloquenza. Tra i suoi scritti spicca "La vita di San Brunone" del 1657. Fu presidente dell'Accademia degli Svegliati. Insegnò diritto canonico alla Sapienza di Roma. Va ricordato anche per aver esaltato il valore letterario, civile e patriottico della lingua latina.
Poco di lui si è trovato finora nelle biblioteche italiane e il testo citato da Aprosio si è per ora trovato solo alla biblioteca intemelia:
Villareale, Francesco , Il Politico christianissimo ouero Discorsi politici sopra alcune attioni della vita dell'eminentissimo sig. cardinale duca di Richelieu. Del capitano M. F. di Villareale. Tradotto dal spagnuolo da Paris Cerchieri .., In Venetia: Garzoni, Marco, 1646 Villareale, Francesco , Panegirico in lode del b. Saluatore d'Horta detto in S. Maria della Noua di Napoli dal signor d. Francisco Villareale della citta di Lauello ..., In Napoli : appresso il Cauallo, 1639 - 16!, 32 p. ; 4o. (Segn.: 4, "4 A-D4) - Le c. 21-2 segnate 22-3 - Impronta - umum o.te m-me uec' (3) 1639 (R) - 1 esemplare in Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma


Fra tutte le comunità monastiche basiliane della parte occidentale del Salento, la più importante era di gran lunga quella di San Mauro Martire.
Narra un'antica leggenda che San Mauro, giunto a Roma con alcuni compagni proveniente dall'Africa, subì il martirio nell'anno 284. I compagni, trafugatone il corpo, si imbarcarono per la loro terra d'origine, inseguiti, però, da una nave romana.
Nei pressi di Gallipoli i fuggitivi, a causa della violenza del mare, furono spinti a riva e costretti ad abbandonare la nave. A breve distanza dalla costa, in un luogo elevato, scorsero una grotta ed ivi si rifugiarono, depositandovi anche il corpo del Santo. Nel frattempo sopraggiunsero i soldati romani e, scopertili, li uccisero senza pietà.
I pagani cercarono anche di bruciare il corpo del martire Mauro, ma invano, e quindi decisero di imbarcarsi nuovamente per fare ritorno a Roma. Gli abitanti dei dintorni, rinvenute le spoglie del Santo, vollero costruirvi accanto una chiesetta dedicata a lui e a due suoi compagni e, da allora, ne celebrarono la ricorrenza il primo maggio di ogni anno.
Più probabilmente, l'origine della chiesa e del monastero di S.Mauro sono da inquadrare nell'imponente grecizzazione di Terra d'Otranto ad opera dei monaci basiliani a partire dai sec. VIII-IX. La scelta del luogo dell'insediamento è certamente connessa con la presenza delle vicine grotte, che, come è noto, erano predilette dai monaci. Quel posto era chiamato anticamente Orthólithon, cioè "rupe dritta", nome che derivava con ogni probabilità dalla rupe a strapiombo sul mare, ora nota come la "Montagna spaccata". In un altro documento basiliano il luogo ove sorgeva il monastero è indicato col termine Anaforários, cioè "luogo in elevato".
E' possibile solo adombrare la ricchezza e l'autorità di cui godette San Mauro, attraverso le pochissime testimonianze sopravvissute all'ingiuria del tempo. Fra queste, le 9 pergamene dapprima rinvenute e poi perdute, le quali, in un arco temporale dal 1149 al 1331, attestavano donazioni di terreni, case e persone al rispettivo preposto del monastero. Da quest'ultimo, poi, dipendevano diverse piccole comunità basiliane come quelle di S.Maria de Civo (Melissano), S.Maria della Lizza (Alezio), S.Mauro (Galatina), S.Anastasia (Matino), S.Maria del Casale (Ugento) e diverse altre.
Il monastero vantava, poi, un'estesissima proprietà fondiaria che comprendeva anche la Foresta di S.Agata, presso S.Simone, il Feudo di Coppe e Curlo, tra Sannicola e Galatone, e quello di S.Mauro. A questo proposito va detto che, solo presso l'abbazia, la proprietà dei monaci si estendeva per circa due miglia. Altre proprietà del monastero erano in Casarano ed Ugento, e chissà di quante si è persa la memoria.
Da questi elementi, si può senz'altro affermare che il monastero di S.Mauro svolse ad ovest quella funzione di "capofila" degli insediamenti basiliani che ebbe ad est il monastero di S.Nicola di Casole; per un tempo imprecisato fu il fulcro della vita e dell'organizzazione religiosa allorquando Gallipoli venne abbandonata dopo le devastazioni degli Angioini.
Quando, poi, iniziò la rapidissima decadenza dei monaci, fu l'ultima roccaforte basiliana a cedere, insieme a S.Salvatore.
In origine, l'insediamento era costituito dal monastero, di ignota grandezza, da altri edifici, dalla chiesetta, sopravvissuta, e da una o più grotte adibite a scopo di culto. Proprio il monastero, che sorgeva sulla sommità della serra, alle spalle della chiesa, dovette essere il primo a subire l'offesa del tempo e degli uomini. Infatti già nel 1567 il Vescovo di Gallipoli, recatosi in visita sul posto, registrò la presenza solo delle macerie del monastero e di altri edifici non identificabili, dei quali rimanevano in piedi solo un paio di stanze. Rilevò anche la presenza della grotta, con due altari, nella quale si diceva che fosse stato trovato il corpo di S.Mauro. Già da allora si celebrava messa solo il primo maggio, "nel quale giorno accorre una grandissima quantità di gente sia dalla città di Gallipoli che dalle altre terre e luoghi vicini e si celebra [messa] e si tiene colà una grande festa", ricordo dello splendore passato dell'insediamento.
La chiesa, in origine, aveva tre altari, rivolti ad oriente, come in tutte le chiese di rito greco, e presentava la distinzione tra bema e naos, evidenziata da un gradino oggi distrutto. Un tempo era interamente affrescata e alle volte erano appese le lampade ad olio tipiche della tradizione orientale. Nel corso del 2003 il Comune di Sannicola, coronando gli sforzi di vari decenni resi per lungo tempo vani dall'opposizione dei proprietari, ha provveduto al restauro delle pareti esterne della chiesetta, mentre è stato appena finanziato un piano di recupero dell'area circostante.


AZZOLINI Decio Juniore, Cardinale. (Moroni, 3, p.315): Decio Azzolini era patrizio della città di Fermo, ove nacque nel 1612. Lo studio formò la sua più cara occupazione fino dalla prima età, ed ottenne la laurea di filosofia, teologia e diritto nella università di Fermo, dichiarato come tale dal Sommo Pontefice Bonifacio VIII nel 1303. Poscia recossi a Roma, ove il Cardinale Barberini gli procurò l’impiego di secretario al Pancirolo, il quale era stato eletto nunzio a Madrid, col carattere di patriarca costantinopolitano. Dopo il ritorno del Pancirolo a Roma, e la di lui esaltazione al Cardinalato, l’Azzolini entrò con lui in conclave per conclavista, e poscia fu ammesso nella famiglia Pontificia per cura del Cardinale Pamfilii, che gli affidò l’incarico di segretario di cifra addetto al servizio del Cardinale Pancirolo, secretario di stato. Questi essendo venuto a morte, Decio fu fatto prosecretario di stato fino all’arrivo in Roma del nunzio Chigi, il quale doveva occupare quel posto. In progresso fu nominato secretario del sacro Collegio, della congregazione concistoriale, de’ brevi, e delle lettere ai principi. Quindi il Sommo Pontefice Innocenzo X, a’ 2 marzo 1654, lo creò diacono Cardinale di s. Adriano, lo ascrisse a quasi tutte le congregazioni di Roma, e lo ritenne nel suo palazzo per valersi dell’opera di lui nel governo della Chiesa. Anche Alessandro VII immediato successore d’Innocenzo X si valse dei consigli di Decio in affari di somma rilevanza, ed in quelli specialmente, che riguardavano la persona dei principi e sovrani. In appresso Clemente IX ebbe in grande estimazione, e fece suo secretario di stato l’Azzolini, che alle altre prerogative univa quella di mecenate dei letterati. La regina di Svezia Cristina riponeva in lui tanta fiducia, che lo dichiarò consigliere ed arbitro degli affari suoi e della sua corte. Inoltre dichiarollo suo erede, ed in una lettera lo chiamò il massimo non solo di tutti i Cardinali, ma eziandio di tutti gli uomini. Finalmente dopo essere intervenuto ai conclavi di Alessandro VII, dei due Clementi IX e X, e d’Innocenzo XI, compì la sua carriera mortale in Roma nel 1689, ed ebbe la tomba nella chiesa di s. Maria in Vallicella.


Don Innigo CARACCIOLO (* 7-3-1607 + Napoli 30-1-1685), Patrizio Napoletano, Chierico della Camera Apostolica, Presidente dell’Annona, Relatore della Sacra Congregazione per il Buon Governo, Relatore del Tribunale della Segnatura Apostolica, Nunzio in Svezia, Auditore della Camera Apostolica (poi Decano dei Chierici della medesima), Cardinale dal 15-1-1666 (con il titolo di San Clemente il 18-7-1667), Arcivescovo di Napoli dal 6-3-1667.


Teodoro, Giovanni Battista , Poesie del caualier F. Gio. Battista Theodoro, dedicate all'illustrissimo ... Filippo Gaetano prencipe di Caserta, duca di Sermoneta .., In Napoli: Passaro, Giacinto, 1679
Teodoro, Giovanni Battista , Poesie del caualier F. Gio. Battista Theodoro. Dedicate all'altezza serenissima di Ranuccio 2. Farnese duca di Parma, e di Piacenza, In Napoli & in Bologna ad instanza di Gioseffo Longhi: Longhi, Giuseppe <1.>Ferroni, Giovanni Battista, 1668


penitenziere : 1348; der. di penitenza con -iere] nelle cattedrali, sacerdote che ha la delega da parte del vescovo di assolvere i peccati gravi.
canonico penitenziere: loc.s.m. - penitenziere.
penitenzieria: 1476; der. di penitenziere con -ia = il collegio dei penitenzieri di una cattedrale - in alcune chiese, locale, spec. attiguo alla sacrestia, riservato alle confessioni degli uomini.
padre sinodale: loc.s.m. religioso che partecipa a un sinodo con voto deliberativo.
esaminatore prosinodale : dir.can. - giudice prosinodale.
giudice prosinodale: dir. can., in passato, giudice eletto nell'intervallo fra un sinodo e un altro con nomina diretta del vescovo d'accordo con il capitolo.


Fapane, Giuseppe Domenico, Castaliae Stillulae Trecentae, Quae quintum riuulum permessi conficiunt. Hoc est epigrammaton Iosephi Domenichi Phapanis a Cupertino liber quintus, Florentiae : Apud Sermartellos, 1667 - 30, 352 p. : ill., antip. ; 8o - Segn.: pigreco8 pigreco7 A-Y8 - La c. F4 segnata F3; la c. I3 segnata 3I - Impronta: 1 esemplare squinternato, forse mutilo Biblioteca della Societa' napoletana di storia patria - Napoli (all'Aprosiana tali opere non risultano più reperibili: forse per i danneggiamenti patiti a partire dal XVIII secolo)


Turnebo, Adriano, <1512-1565>, M. Terentii Varronis Opera quae supersunt, In Lib. De Ling. Lat. Co[n]iectanea Iosephi Scaligeri. In Lib. De re rust. Notae eiusdem. Alia in eu 1581
Turnebo, Adriano, <1512-1565>, Opera Philonis Iudaei Exegetica in libros Mosis de mundi opificio, historicos & legales , quae partim ab Adriano Turnebo ... partim a Dauide Hoeschelio ... edita et illustrata sunt ; accesse 1614


Chimentelli, Valerio , Marmor Pisanum de honore bisellii. Parergon inseritur de veterum sellis, Synopsis appenditur de re donatica antiquorum, quam breui spondet auctor Val. Chimentellius I.C. ... Accedit Myodia, siue de musicis odoris Pisanis epistola, Bononiae : ex typographia haeredis Victorij Benatij, 1666 - [8], 272 p., [5] c. di tav. ; 4o. - Segn.: p4A-L4. - Impronta - c:i- amam riu- ctvi (3) 1666 (R) - Localizzazioni: anche in Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca comunale Labronica Francesco Domenico Guerrazzi - Livorno - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - Biblioteca Trivulziana - Archivio storico civico - Milano


Susini, Pietro , Le false opinioni schernite opera scenica del sig. Pietro Susini fiorentino. Recitata in Roma nel Collegio Clementino, dedicata all'illustriss. ... marchese Giacomo de de Franchi, In Viterbo si vendono in Roma: Leone, Francesco
Susini, Pietro , La fedelta costante ouero L'honore immascherato opera regia del signor Pietro Susini fiorentino. Recitata in Roma nel Collegio Clementino l'anno 1677. Dedicata all' illustriss. ... Agostino Pallauicini, In Roma nella stamperia di Michele Ercole: Ercole, Michele Leone, Francesco, 1677
Susini, Pietro , Il traditor fortunato opera del sig. Pietro Susini fiorentino. Dedicata al molt'illustre signor Pietro Lamberti, In Bologna: Longhi, Giuseppe <1.>, 1685
Susini, Pietro , La cortesia tra' riuali opera del sig. Pietro Susini fiorent. Recitata da' Accademici Sorgenti dedicata all'illustrissimo sig. marchese Cosimo Riccardi, In Firenze: Vangelisti, Vincenzo, 1691
Susini, Pietro , L' amoroso segretario. Opera del sig. Pietro Susini fiorentino, In Bologna: Longhi, 1695
Susini, Pietro , Le false opinioni schernite, opera scenica del signor Pietro Susini fiorentino. Recitata in Firenze: nell'Accademia de Signori Cadenti. l'anno 1690. All'illustriss. caualiere Pier Francesco Castelli, In Bologna: Orlandini, Andrea Muzzini, Marco & Chiari, Giovanni Nicola, e Gio. Nicola Ch
Susini, Pietro , Le nozze in sogno dramma ciuile rappresentato in musica nell'Accademia de' signori Infocati dedicato al sereniss. e reuerendiss. principe card.le Carlo de' Medici. / [Pietro Susini], In Firenze: Insegna della Stella , 1665


L'università di Padova data, secondo alcuni (Muratori, "Rer. Ital. Scritto ", VIII, 371, 421, 459, 736), dal 1222, quando una parte dello Studium di Bologna compreso i professori e gli allievi si ritirò a Padova. Esistono peraltro prove che prima di siffatta emigrazione vi siano stati a Padova dei professori di legge, come il vescovo cittadino Gerardus Pomadellus (c. 1165) e che il suo predecessore Carzo sia stato denominato medicus canonum sacrorum : inoltre un contratto proposto dal comune di Vercelli ai rettori degli allievi di Padova nel 1228 indica che oltre ad entrambe le leggi, le dialettiche, la medicina e la grammatica fossero presto insegnate nella città veneta. Gli allievi erano divisi in quattro nazionalità: francese, italiano, tedesco e provenzale. Tale contratto stipulava che tutta o una parte dell'università (14 professori ed allievi sufficienti per occupare 500 case) dovesse essere trasferito a Vercelli per almeno otto anni: la tirannia di Ezzelino (1237-56) causò prò una momentanea decadenza dell'università padovana. Dal 1260 essa comunque prese a rivivere sotto il comune che sancì i diritti dei professori e degli allievi e gli stipendi (300 lire per i legisti e 200 per i canonisti); gli esami erano tenuti prima dal vescovo, che assegnava le autorizzazioni degli insegnanti. Poi nel 1274 Padova per i dettami del Concilio di Lione fu equiparata alle università di Parigi e di Bologna. Verso il 1282, a causa di determinate leggi comunali contro il clero e l'università, papa Nicolò IV minacciò di privare Padova del relativo Studium, ma il comune oppose vigorosa resistenza ed il suo Studium acquistò presto grande prestigio sin a poter rivaleggiare con Bologna, particolarmente nella giurisprudenza. Successivamente salì a gran fama la scuola padovana di medicina: particolarmente i professori di tale facoltà ripresero e potenziarono lo studio dell' averroismo in filosofia. La facoltà teologica venne quindi istituita da Urbano V nel 1363: durante lo stesso anno fu fondato il collegio Tornacense , il primo del relativo genere a Padova, inoltre altri istituti comparvero dal 1390, come l'università di S. Marco per sei studenti di medicina e l'università di Pileo cardinale (1420) per venti (di dodici allievi in seguito ).
Tra i docenti più celebri di tal primo periodo furono i gurisconsulti Alberto Galeotto, Guido Suzzara, il d'Arena di Jacopo, Riccardo Malombra, Albrado Ponte, Rolando Piazzola, Jacopo Belvisio, Bartolo Saliceti ed il Baldo. Tra i canonistsi il da Piacenza, Lapo da Castiglionchio, Francesco Zabarella; in campo medico Longoburgo di Bruno, d'Albano di Pietro, Biagio Pelacani, Dino del Garbo, Jacopo e Giovanni Dondi (anche chirurghi eccellenti), Marcilio, Giovanni e di Guglielmo Santa Sofia, di Jacopo.
La filosofia, nel periodo preumanista ed umanista a Padova venne insegnata spesso, come altrove, dai professori di medicina, principalmente da averroisti, come Petrus Aponensis e Mundinus. I filosofi più distinti che non erano medici furono Paolo Vergerio (1349-1414), in seguito vescovo di Capodistria e il francescano Antonio Trombetta, scotista famoso.
Dal quindicesimo secolo comparvero due corsi in teologia e metafisica , uno tomistico, con professori preferibilmente domenicani e l'altro scotista, con i professori principalmente appartenenti ai Frati Minori. Famose nell'inizio del sedicesimo secolo erano le polemiche fra il filosofo averroista Achillini e Pietro Pomponazzi. Le dottrine sull'anima vennero in particolare esposte da Agostino Nifo ma rinomato professore di filosofia a Padova fu anche il celebre umanista Girolamo Fracastoro.
Fra i professori di retorica e lettere umane volta per volta si affermarono Rolandino e Giovanni di Petrarca oltre gli umanisti Gosparino Barzizi, Francisco Filelfo, Vittorino da Feltre Lauro Quirino: tra i docenti provenienti dalla Grecia ormai esposta all'invasione turca sono invece da citare Demetrio Calcondila, Alessandro Zenos, Nicolas Leonicos, Marino Becichem, Romolo Amasacus e Nicolo Caliachius; Giovanni Fascolus, Francesco Robortellos, lo storico Sigonius.
Tra i professori più celebri erano nel quindicesimo secolo, in Georg Pearbach e nel suo allievo Johann Müller, denominato Regiomontanus; nel sedicesimo secolo comparvero poi Giovanni Battista Capuano e Galileo Galilei . (L'Enciclopedia Cattolica, Volume XI )


soppediano (variante "soppidiano") riscontrato dal 1320 e derivato dal latino suppedan³eu(m), comp. di sub- "sotto" e pedaneus = "del piede", der. di pes, pedis = "piede". Indicava la "cassapanca" che si teneva ai piedi del letto per riporvi vestiario od oggetti di valore. In senso estensivo il termine è andato poi ad indicare un bauletto per documenti o valori.


Alceo di Mitilene contemporaneo di Saffo ed essa coetaneo è (come si legge in un bellissimo saggio qui riproposto) una delle figure più rappresentative della nostra lirica che fiorì verso il finire del VI secolo a Lesbo. Del poeta ci rimangono pochi frammenti, redatti dai filologi bizantini; altri sono nati attraverso la collezione di papiri trovati ad Oxjrhjnchos e che sono oggi al British Museum. Quest’ultimi ci permettono con maggiore verosimiglianza di ricostruire l’iter poetico di Alceo, la sua vita, la sua storia. Soprattutto attraverso tali papiri i filologi moderni hanno posto la loro premessa per l’esegesi critica dell’attività poetica svolta a Lesbo.
Lesbo era in antico uno dei focolari della musica e della poesia.
E’ a Lesbo che Tarpando ed Arione diffondono in tutta l’Ellade l’arte del cantore, che si accompagna alla cetra ed al barbiton, come ricorda Orazio.
L’unisono degli elementi melici frammisti all’inventività poetica era già nota in tutta la Grecia e presente anche nell’immografia di carattere omerico e nei poeti ciclici, ma a Lesbo bisogna soprattutto cercare l’origine di quella forma di lirismo, di carattere non corale o collettiva, ma individuale.
La lira di Lesbo interpreta nelle sue corde l’effusione di sentimenti individuali, fortemente interiorizzati, la contemplazione del Bello e dell’Armonia, il profondo senso del mistero cosmico.
L’individualismo lirico dei poeti di Lesbo ed in particolare di Alceo e Saffo aprirà un dialogo con la poesia di ogni tempo sino alla generazione coeva.
Il linguaggio di Alceo e Saffo ha tuttavia nelle sue movenze qualcosa di arcaico, che sul piano glottologico il Pisani ha raffrontato persino con Omero ed Esiodo. Diversa è, però, la vita del pensiero, che di sé alimenta la lingua di Lesbo, e se sul piano filologico la tesi del Pisani è inconfutabile, occorre svolgere un’indagine più vasta, proposta alla ricerca di valori morfologico-linguistici da comparare coll’animo poetico degli abitatori di Lesbo, ma soprattutto di Alceo e Saffo. Le movenze ritmiche si adattano anch’esse al linguaggio poetico; la strofe saffica ed alcaica si muove ora con maggiore ora con minor libertà rispettando tuttavia il metro indoeuropeo, dove anche il linguaggio popolare acquista significato e contenuto poetico.
Il lessico viene assumendo significati nuovi rispetto a quella dell’epica ed approfondisce temi di natura, sentimento, colore. Il che, come afferma Scarcella, è il segno di un approfondimento spirituale.
La pluridimensionalità, inoltre, corrisponde alla polisemia contenutistica.
I poeti latini troveranno nella strofe saffica ed alcaica la loro costruzione metrico-strutturale e Orazio ne accoglierà l’insegnamento adattandolo ai fini della sua poetica.
Ma, ritornando al nostro argomento, mi pongo ad esaminare l’opera e la vita di Alceo attraverso le testimonianze, che ci rimangono. La più antica è quella fornitaci dallo storico Dicearco, vissuto nel III secolo, e che ha scritto un trattato “ perì Alchaìou”; tuttavia l’opera, a noi pervenuta incompleta, non ci permette una ricostruzione assai fededegna, ma ci rivela l’interesse col quale si seguivano le opere di Alceo. L’articolo del Lexicon Suidas è andato disperso. Qualche informazione sparsa si trova presso Strabone e Diogene Laerzio.
L’epoca in cui visse Alceo si deduce dalla cronologia data dal Lexicon Suidas, che considera Saffo, contemporanea di Alceo, vivente durante la XLIII Olimpiade (anno olimpico 612-608 ). Il Lexicon fornisce, inoltre, la stessa data per la cacciata di Melanchros. S. Gerolamo nota nell’anno 600/599 “Saphe et Alchaeus poetae clari habentur”.
Alceo apparteneva ad una famiglia nobile dell’isola; i suoi fratelli contribuirono a rovesciare il tiranno Melancro della famiglia dei Cleanactidai. Il fratello Artemida è assai noto per le testimonianze di Alceo stesso.
Dopo Melancro, però, una nuova tirannide è stata stabilita per mezzo di Mirsilio.
Il poeta, esponente dell’aristocrazia di Lesbo, combatterà Mirsilio e alla sua morte inviterà a bere per il ritorno della libertà. Le lotte di parte lacerano, però, all’interno la città. Insieme con Pittaco Alceo prende parte alla guerra che la sua patria sostiene contro gli Ateniesi. Nella lotta, come già aveva fatto Archiloco, Alceo per salvarsi abbandona lo scudo. Pittaco, compiuta l’impresa militare, ritornerà a vivere come privato; la sua figura altamente apprezzata dai Greci, sarà da Alceo vilipesa ed offuscata nelle odi di parte. Il poeta di Lesbo mescola ad elementi politici, al grido di guerra, alla lotte della sua città, all’odio per la tirannide, l’inno gioioso della vita, il canto dell’amore, la contemplazione della natura nei suoi aspetti più delicati e soavi, il simposio: espressione di gaudio e di ebbrezza.
I grammatici alessandrini, pertanto, distinguono le sue opere in stasiothikà ( inni degli dei, canti di lotta civile) ed in erothikà (canti amorosi, simposiaci-)
Nella sua vita piena di impulsi ed impeti Alceo aveva avuto una larga parte alla politica, all’avventura, al piacere. I suoi carmi erano per lo più l’espressione di un’esperienza personale riccamente vissuta e sentita nell’animo col palpito della Musa.
I carmi del poeta sono citati da Aristotele, che forse possedeva un’edizione precedente a quella di Aristarco di Bisanzio, a cui si deve la scoperta degli umnoi di Alceo.
Molte allusioni di Aristofane dimostrano che la lirica di Alceo era molto popolare. All’epoca alessandrina Teocrito si è ispirato ad Alceo; nell’età augustea, a Roma, Orazio ha introdotto la strofe alcaica.
Prima di Orazio Cicerone leggeva Alceo con piacere ed un po’ più tardi Dionigi di Alicarnasso loda la poesia alcaica “impetuosa e politica ed al contempo appassionata, amorosa, contemplativa.”
Quintiliano stesso non nega la sua ammirazione per Alceo. Al IV secolo la parafrasi che Imerio ha composto dell’inno di Apollo ci fa comprendere che Alceo era amato e stimato.
L’iconografia aggiunge la sua testimonianza a quella della letteratura.
Un’iscrizione di Pergamo menziona una statua di Alceo nella Biblioteca. Un vaso ellenico a figure rosse rappresenta Alceo e Saffo, che tengono in mano il barbithon ed il plettro.
Il poeta inclina la testa davanti la poetessa. Il viso di Saffo ha un’espressione severa e seria. La scena corrisponde alla tradizione, di cui ci informa Aristotele. La poetessa, rispondendo ad un verso di Alceo, in cui il poeta manifestava il suo amore, aveva risposto: “Vorrei dirti qualcosa, ma me lo impedisce la vergogna”.La tradizione conosciuta da Catullo, che se ne servirà per dichiarare il suo amore a Lesbia, sarà nota ad Edituo, che in un suo epigramma così scrive:
Dicere cum conor curam tibi, Pamphilia, corda
Quid mihi abs te quaeram ,verba labris abeunt,
per pectus manat subito mihi sudor
sic tacitus subditus, dum pudeo, pereo
.
Carducci volle essere l’Alceo italiano; tuttavia, come il Fraccaroli ha detto, tra il poeta greco e quello italiano c’è più un’affinità di contenuto che di vita poetica. Motivi comuni poetici nell’opera di Alceo e Carducci sono il simposio, l’amore, la passione politica. Alceo è rappresentato dal Carducci come un indomito apostolo della libertà:
Vino e ferro vogl’io ,come a’ begli anni
Alceo chiedea nel cantico immortal:
Il ferro per uccidere i tiranni,
Il vin per festeggiar il funeral
.
Orazio volle essere l’Alceo romano, ma giustamente, come osserva l’Alfonsi, anche in questo caso la poetica oraziana accoglie la forma del poeta greco, mentre il contenuto elaborato nella sua coscienza esprime motivi ed esigenze proprie del suo spirito
. Bisogna, pertanto, partire dalla visione diretta della poetica di Alceo per poterne comprenderne, poi, gli influssi nella letteratura latina ed in quella italiana.
La lirica di Alceo nasce tutta quasi dal simposio.Tra le ghirlande odorose e le coppe ricolme fiorisce la spiritualità della Grecia giovane. Senofane ed Anacreonte avevano inneggiato pure al simposio. Ma i simposi di Alceo non erano così ordinatamente composti come quelli di Senofane e nemmeno così serenamente gioiosi come quelli di Anacreonte. Senofane sarà un filosofo ed un saggio, Anacreonte sarà perpetuo convitato di tiranni, non dissimili da quelli contro i quali Alceo combatte senza tregua. Alceo portava tra le ghirlande del simposio il tumulto della guerra civile. E nella guerra civile Alceo infuse una passione selvaggia. “Ora bisogna ubriacarsi, bisogna che ognuno beva a forza perché è morto Mirsilio” . E’ un grido selvaggio, espresso in due versi musicalissimi. E quando Orazio volle celebrare la morte di Cleopatra, che liberava Roma da un pericolo immenso, si ricordò dell’ode di Alceo e così scrisse:
Nunc est bibendum, nunc pede libero
pulsare tellus, nunc Saliaribus
ornare pulvinar deorum
tempus erat dapibus,sodales

Il confronto con Orazio fa meglio sentire l’impeto e l’impulso di Alceo, che disprezza i tiranni e persino Pittaco, dagli antichi ritenuto uno dei setti sapienti.
In Orazio spira “l’aurea mediocritas”, in Alceo il fulgore delle armi e l’impeto dell’ira. Così l’immagine della sala d’armi si presenta al poeta come gioia del combattere, contemplazione delle corazze e degli elmi, che gli danno un fremito guerriero. Sfortunato nella guerra, Alceo non ebbe fortuna nemmeno quando combattè per la patria contro gli Ateniesi. I Mitilenesi furono sconfitti ed Alceo dovette gettare lo scudo. Mandò allora un araldo per annunciare l’avvenimento all’amico Melanippo. “Alceo è salvo, ma lo scudo non è salvo…….gli Ateniesi lo appesero nel tempio della Glaucopide”. Una simile disavventura era toccata già ad un altro poeta guerriero Archiloco.
Archiloco aveva saputo con ironia sorridere, contento di essersi salvata la vita. Ma Alceo non sa sorridere; in lui c’è la tristezza di una guerra perduta e le sue parole suonano tristi. “Alceo è salvo, ma lo scudo non è salvo”.
Anche Orazio si ricorderà dello scudo perduto nella battaglia di Filippi ( “non bene relicta parmula”)
Alceo ama la guerra per la guerra e parla il linguaggio rude del combattente. “Le insegne non hanno ferite” dice in un suo frammento.
Nei Sette contro Tebe, il dramma “pieno di Ares”, secondo la bellissima definizione di Gorgia, il combattente di Maratona fa ripetere ad Eteocle le stesse parole di Alceo.
Quando il messaggero annunzia l’aspetto e gli urli terribili di Tideo, davanti alle mura di Tebe e ne descrive l’armatura Eteocle risponde impavido: vv.398 “ Io non tremo per nessun ornamento: le insegne non fanno ferite”. Nessun omaggio più grande poteva rendere il tragico ateniese al guerriero di Lesbo, che facendo ripetere le sue parole ad Eteocle, che è la trasfigurazione poetica del combattente di Maratona. Anche Eschilo, come Alceo, preferiva all’arte del poeta il valore del guerriero. E nella lotta il poeta trasfigurava la sua terra nella rappresentazione allegorica di una nave sconvolta dalla tempesta. “Non comprendo da quale parte spiri il vento. Un flutto precipita da un lato, dall’ altro un altro flutto; in mezzo noi siamo tratti dalla nave nera, siamo fiaccati dalla tempesta”.
L’allegoria della nave, ripetuta da Teognide e dai tragici, era già divenuta al tempo di Aristofane, un vecchio luogo comune. Tuttavia la troveremo ancora in Platone, in Cicerone, in Orazio, in Dante.
L’immagine della nave in Orazio nell’ode XIV del libro I è tuttavia meno originale e poetica
O navis, referent in mare te novi fluctus. O quid agis? Fortiter occupa portus
Poeti più recenti si sono serviti dell’immagine della nave per significare il travaglio e l’incertezza del proprio animo.
Petrarca nelle Rime scrive:
Passa la nave mia colma d’oblio per aspro mare, a mezza notte, il verno, in fra Scilla e Cariddi………………..
E il Carducci:
Passa la nave mia con vele nere
Con vele nere pe’ l selvaggio mare

L’immagine alcaica dunque si è trasferita nel linguaggio poetico di autori più recenti perché rappresenta non solo una figura retorica, ma è prevalentemente immagine lirica, che parla alla fantasia del poeta e da cui il poeta è affascinato.
In Alceo, come nei grandi poeti antichi, non domina la logica, ma la fantasia, che spesso trasfigura il reale colmo di affanni e di angoscia. Alceo ha nella sua lira Bacco, il “luaios” ( colui che scioglie dagli affanni ); ricordiamo che lo stesso Orazio diceva “neque aliter effugiunt mordaces sollecitudines”; Bacco allontana il poeta dalla mestizia presente, dall’incombente pensiero della morte e lo induce ad un’ebbrezza vivissima. Così in un suo frammento Alceo dice: “Beviamo .Perché attendere i lumi? Resta assai poco del giorno. Prendi, mio caro le coppe dipinte: il vino che fa dimenticare gli affanni lo donò ai mortali il figlio di Semele e di Zeus. Versa, mescola uno e due calici, pieni fino all’orlo. Una coppa spinga giù l’altra”.
La sua ansia di bere è di colui che vuol dimenticare; spesso all’invito a bere si associa il pensiero che bisogna affrettarsi perché la giovinezza è breve e l’uomo è destinato a morire.
Ma Alceo è soprattutto il poeta che trasferisce nel paesaggio arso dalla natura od in quello candido innevato tutto il suo palpito poetico. Ci soffermeremo brevemente a parlare di due celebri odi di Alceo: l’una ambientata in un paesaggio estivo, l’altra in un’atmosfera invernale.
La contrapposizione chiaroscurale differenziata dei due paesaggi ci permetterà di cogliere l’alternanza del palpito poetico di Alceo mediato da un profondo sentimento cosmico.
L’ode dell’estate riprende alcuni spunti da Esiodo.
“Quando fiorisce il cardo, e l’armoniosa cicala posata su un albero, spande delle ali il fitto, acuto canto, nei giorni afosi dell’estate, sono più pingui le capre e il vino è migliore, sono più lascive le donne, gli uomini più fiacchi poiché Sirio brucia la testa e le ginocchia e la pelle è secca per l’arsura. Allora possa io avere l’ombra di una roccia e il vino di Biblo…………..”.
Il fascino del passo esiodeo è nel tono calmo, riposato, idilliaco. Alceo, invece, incalza con quel suo caratteristico impeto.
“Bagna i polmoni di vino: il sole ruota intorno a noi”.
Ma in un solo verso si rinviene la novità del sentire poetico di Alceo. Esiodo diceva “la pelle è secca per l’arsura”, indulgendo ad un particolare realistico, vivo ed efficace. Alceo abolisce il particolare realistico e lo trasforma in un’intuizione geniale, grandiosa . “tutte le cose hanno sete per l’arsura”. Qui il senso panico di un pomeriggio d’estate è rivisitato in forma del tutto originale.
“L’estate è uno scorcio di sconfinata e delirante luminosità mediterranea, il palleggiare pallido ed assorto dell’età greca.”.
Un poeta neogreco Odisseas Elitis, echeggiando il verso di Alceo dirà: “le cicale, le cicale negli orecchi degli alberi ,grande estate di creta / grande estate di sughero”.
L’inverno ( fr. 338 ) è visto dal poeta nel contrasto tra il gelo esterno ed il calore della propria dimora nella ferma volontà di conquistare la gioia di vivere.
Piove dal cielo, grande tempesta scende
e sono gelate le correnti dei fiumi
……………………………………
……………………………………
Vinci la tempesta ammucchiando gran fuoco,
e senza risparmio mescendo vino dolce,
le tempia intorno cingendo di soffice lana

Ogni occasione per Alceo era buona per bere. Piove, fa freddo, tutto è gelato e il poeta chiede fuoco, vino, morbida lana. Tutto il frammento è pervaso da un senso gioioso della vita, che rimanda ad una purissima ebbrezza poetica che è originalissima di Alceo e che non può essere certo racchiusa negli stilemi di tipo classicistico.
L’ode dell’inverno è stata imitata da Orazio. Il poeta latino sostituisce al paesaggio della Tracia il paesaggio di Roma con il monte Soratte candido di neve.
Vides ut alta stet nive candidum
Soracte,nec iam sustineant onus
Silvae laborantes, geluque
Flumina constiterint acuto

L’ode oraziana è piena di grazia, soprattutto alla fine, quando il poeta si allontana dal modello di Alceo e si abbandona al modello alessandrino.
Ma in Alceo c’è qualcosa di più forte e di più intimo e vigoroso. In Orazio, invece, giusta la tesi del Pasquali, c’è la tendenza ad alludere ad un modello classico, per poi procedere ad una novità di toni poetici. L’esercizio alessandrino di raffinatissima fattura è sempre presente in Orazio, mentre in Alceo vibra tutta la potenza di un immediato sentire poetico. Per Orazio il tempo non si può fermare e, come osserva il Mariotti, “ il nostro riscatto dall’annientamento inesorabile consiste nel limitare le speranze in mortificanti delusioni.”.
Figlio dello stoicismo e dell’epicureismo Orazio accetta la triste incombente realtà e si affida al volere degli dei. Così, infatti, prosegue nell’Ode I, 9, di cui parliamo:
Permitte Divis cetera. Qui simul
stravere ventus aequore fervido
deproeliantes nec cipressi
nec veteres agitantur orni
”.
Orazio, figlio di un’età satura di civiltà, sa velare la sua melanconia di un sorriso ovvero riesce a consolarsi stoicamente col monito “permitte Divis cetera”.
Ma Alceo ama forse la vita molto più di Orazio e non si consola col “ permitte Divis cetera”. Il poeta di Lesbo vuole vivere con la totalità del suo essere la vita e non pensare davvero alla morte. Infatti ammonisce: “Non pensare alle cose di laggiù”.( ode a Melanippo fr.33 ). Come Orazio Alceo sembra indulgere al “carpe diem,” ma in forma diversa. Alceo ama la vita ardentemente; la vita per lui è la pura luce del sole, che non risplende per i morti. Quando Alceo scrisse l’ode a Melanippo era ancora giovane.
“Bevi ( e inebriati ) Melanippo, con me. Che (mai) quando i vortici dell’Acheronte (avrai passati) attraversando il grande varco, (pensi che ancora) la pura luce del sole vedrai?- Ma orsù non aver grandi speranze.
E invero anche l’Eolide re Sisifo (tentò), il più saggio dei mortali, ( di sfuggire alla morte ); ma pure essendo astuto per volere della Parca ( un’altra volta ) ripassò l’Acheronte , ( e gli impose) Il Cronide di sostenere una grave fatica ( sotto ) la terra nera. Ma suvvia,( non pensare alle cose di laggiù), finchè siamo giovani, se mai altra volta ( dobbiamo sopportare ) qualunque di questi ( affanni ci sia imposto di ) patire……. Il vento Borea…….la città…….citareggiare…….il soffitto……… ( trad. C. Gallavotti )
Ma la melanconia giovanile diventa mestizia profonda in un frammento della vecchiezza, dove ancora il poeta vuol consolarsi con le gioie del simposio. “Su questo capo che ha molto sofferto, su questo capo canuto versate l’unguento”. Qui la chiusa umanità del guerriero è divenuta grande e profonda.
All’animo del poeta non erano, inoltre, estranei i sentimenti più teneri e delicati, primo fra tutti l’amore.
Con splendida immaginazione Orazio rappresentò il poeta di Lesbo, che tra il tumulto delle armi ed i mali dell’esilio, non appena la sua nave approdava al lido, subito cantava Lico dagli occhi e dai capelli neri. Ma il nome di Lico non ricorre neppure una volta nei frammenti. Un solo frammento è conservato ed è di una delicatezza infinita. “Chiedo che qualcuno mi chiami il grazioso Menone, se dal convito deve venirmi gioia”.
Ma Alceo non cantò soltanto il suo amore: quest’uomo che così spesso non intese altro cuore che il suo, come afferma il Perrotta, seppe intuire con profondità l’amore di una vergine innamorata. “O me infelice, o me partecipe di tutti i mali……….il mio timido cuore trema come quello di una cerva”. Il frammento ha in sé tale potenza e tale squisitezza che ci richiama Saffo. Saffo aveva cantato, infatti, “O dolce madre, io non posso più tessere la tela, domata per l’amore di un giovinetto dalla molle Afrodite”.
E la poetessa greca così viene cantata da Alceo in un suo luminosissimo verso: “O Saffo pura, dal dolce riso, dal crine di viola”.
Conforto ai mali dell’esilio, oltre il vino e l’amore, era per il poeta la contemplazione degli dei eterni, che cantava negli inni. Cantò Ermes, Artemide, Atena, Efesto, Dioniso, Apollo. E cantò gli eroi : i Dioscuri, Aiace, Achille. Ci è stato restituito un lungo frammento dell’inno ai Dioscuri : “lasciando l’isola di Pelope, figli valorosi di Zeus e di Leda, venite con animo benigno, a Castore e Polluce, voi che l’ampia terra e tutto il mare trascorrete sui veloci corsieri e senza sforzo salvate gli uomini dalla morte lacrimosa, balzando da lontano fulgidi sulle cime delle navi dai bei banchi, luce apportando alla nera nave nella notte tenebrosa”. E’ nell’inno la solita sobrietà ed essenzialità lirica. L’epifania dei gemelli salvatori è concepita come un lume, che rompe le tenebre e che viene da lontano e salva per divino prodigio gli uomini dalla morte. E se la nave nera della notte fa pensare alle ansie e alle preghiere dei naviganti, la materia mitica, già contenuta nell’inno 33 omerico, come osserva il Romagnoli, si trasfigura in immagini che compaiono e scompaiono. Qui Alceo precorre Pindaro, che volgerà veloce, come spinto da una forza invincibile alla variopinta materia del mito.
Il poeta invoca gli dei, che salvano spesso i naviganti, facendo apparire la luce nelle tenebre della tempesta, poiché allo stesso modo egli deve essere salvato dai tiranni.
Nel carme rivolto ad Hera, la veneranda dea, presso il cui santuario il poeta aveva trovato rifugio, ricorda con spirito tormentato il destino dei compagni, con i quali egli una volta sperava ed operava e che poi nelle lotte e nelle congiure avevano perduto la vita.
E quelli domati dalla Parca scomparvero lasciando lutto e rimpianto negli amici…..noi dopo molti travagli potemmo giungere alfine qui salvi, qui presso l’Arasse…………….”.
E il ricordo dei compagni scomparsi è anche nell’invettiva contro Pittaco
“che non si confidò a loro, non aperse a loro il suo animo”.
L’espressione esiste anche in Omero. I-XVII-v.90.
Il verso ci appare assai significativo in Omero come in Alceo e ci conduce ad una riflessione di carattere universale: la tragicità dell’esistenza, il suo non Essere originati dall’incapacità dell’uomo di parlare all’altro uomo. E’ questo uno dei temi che affliggeranno tutte le età storiche ed in particolare la nostra generazione.
Ma poiché coloro che sono caduti per la salute della patria hanno acquistato la figura di martiri, la loro Erinni dovrà colpire il traditore Pittaco che non ha tenuto conto di quel testamento morale e politico che essi hanno suggellato col sangue ed affidato ai compagni.
E questo testamento è per Alceo un comunicare con l’animo dei morti, parlare con loro, quel colloquio, cioè, che unisce i vivi allo spirito dei defunti oltre le soglie della vita terrena.
In tal senso s’intende il motivo perché Alceo abbia usato la parola omerica e l’abbia volta ad un senso perfettamente parallelo: dall’eroe che parla al suo animo con lo spirito dei defunti si passa con assoluta coerenza all’uomo di parte che parla col suo animo forte, pur conscio dei suoi travagli e dubbioso per il tenebroso avvenire.
Un’altra composizione poetica purtroppo perduta e che si doveva certamente rifare ad Omero è il peana ad Apollo, noto in tutta l’antichità, di cui ci rimane una scolorita parafrasi di Imerio.
Meglio di Imerio rievocò il canto di Alceo il Carducci.
Delfo ai suoi tripodi chiaro sonanti rivoca Apolline coi nuovi soli
con i virginei peana e i canti
dei rusignoli
Dagli iperborei lido al pio suolo
ei riede, ai lauri del pigro gelo;
due cigni il traggon candido al volo
sorride il cielo
.
La parafrasi dell’inno ci rivela che il poeta aveva un sentimento profondo della natura. Per Alceo la natura è animata: gli usignoli, le rondini, le cicale, perfino le acque dei fiumi prendono parte alla gioia per l’arrivo del dio.
Il profondo senso della natura, partecipe dei sentimenti umani, è presente in Teocrito come in Virgilio. Ma Alceo sembra rifarsi maggiormente alla lezione omerica allorquando il vate cantava che perfino l’acqua pareva sentire la presenza del dio e che la fonte Castalda scorreva con onde d’argento nel meriggio estivo per evocare con la luce del sole Apollo che profetasse agli Elleni la giustizia e la legge.
E se Saffo ama i paesaggi notturni e lunari soffusi di chiaro nitore,cui corrisponde un’estatica e serena contemplazione dell’animo, Alceo preferisce rappresentare notti tempestose e procellose, quasi a sottolineare l’agitato turbinio delle sue passioni.
Un altro locus assai ricorrente nella poesia di Alceo e che precede con incredibile distanza epocale la lezione ermetica e la poetica montaliana in particolare è il meriggio assetato di sole.
Qualche volta alla contemplazione della natura s’accompagna una sensualità calda e raffinata, come nel frammento 64 “Ebro, il più bello dei fiumi, presso Eno, tu ti getti nel mare violaceo, muggendo attraverso la terra tracia. E molti vergini ti popolano e con le mani delicate accarezzano i femori delicati, versando la tua acqua come unguento”.
Questa poesia appare subito di una modernità sorprendente in quanto riesce ad evocare dalle cose stesse una stretta relazione tra immagini-sentimenti, quasi a voler precorrere il concetto di “correlativo oggettivo” dominante nella poesia contemporanea.
Invero Alceo non fu soltanto l’implacabile partigiano, il poeta dell’odio e della guerra civile, ma fu il poeta di una diversa e grande poesia, la cui eco rivive sino ai nostri giorni.
Egli, scrive il Perrotta, “ versò l’ira di Achille nella strofe musicale di Lesbo”. E lo stesso impeto che aveva nell’odio mise nel cantare il piacere, la natura, gli dei.
Ed ai poeti greci più cristallini,ad Archiloco,a Saffo,ad Anacreonte assomiglia per la limpidezza e per il nitore, per la lucida levità delle immagini.
Eppure per molti,per troppi ancora, è il poeta del giudizio quintilianeo : “ poeta dell’eloquenza e dell’allegoria”. Ma la critica antica aveva ben compreso il cantore di Lesbo. Sinesio di Cirene diceva: “Alceo ha speso la dolcezza del canto nel cantare la propria vita e per questo la posteriorità conserverà il ricordo di quello che ha goduto e sofferto”.
E di Alceo risuonerà ancora la lira nel tempo perché in lui l’Umanità cercherà sempre quello, che soltanto si deve cercare in un poeta: la trasfigurazione del sentimento nell’inventività fantastica, la forza impetuosa dell’animo, la pura luce della gioia, l’ombra sofferta del dolore.
[saggio "on line" di Salvatore Coico]


Apologia Barto. Philippinei Gaphuriani nominis asserto. in Ioan. Vaginarium Bononiensem, Taurini : per Francescum de Sylua : impensis Andreae Calui, tertio Kal. Septembris 1521 - [22] c. ; 4o - Segn.: a-d4 e6 - Front. in cornice xilogr Iniz. xilogr - Impronta - aso- erpa uso- cuma (C) 1521 (R) - un esemplare anche in Biblioteca Reale - Torino


Fransone, Agostino, Titolo: Nobilta di Genoua di Agostino Fransone del fu Tomaso nobile genouese all'ill.mo & ecc.mo signor prencipe Doria, In Genoua, 1636 (In Genoua : nella stamparia di Pietro Giouanni Calenzano, e Gio. Maria Farroni compagni, 1636) - [4] p., [7], XXIX c. di tav. : ill., ritr. ; fol. - C. *3 erroneamente segnata *2. Fregi tipogr Front. e tav. calcogr. incise da Jerome David Segn.: *4 Stemma del dedicatario sul front. - Tav. recante ritr. calcogr. dell'Autore - Impronta - 2629 1123 1820 ChCh (C) 1636 (A) - Variante del titolo: Armi delle casate nobili della citta di Genoua ammesse al gouerno della Repubblica... altri esemplari in Biblioteca Palatina - Parma - PR - Biblioteca Reale - Torino - TO - Biblioteca della Soprintendenza per i beni artistici e storici del Piemonte - SBAS - Torino.


Torrentius, Laevinus <1525-1595>, Laevini Torrentii, episcopi Antuerpiensis Poemata sacra. Quorum indicem proxima pagina ostendet, Antuerpiae: Plantin, Christophe Plantin, Christophe Weduwe & Moretus, Iohannes <1.>Officina Plantiniana , 1594
Horatius Flaccus, Quintus, Q. Horatius Flaccus, cum erudito Laeuini Torrentii commentario, nunc primum in lucem edito. Item Petri Nannii Alcmariani in artem poeticam, Antuerpiae: Officina Plantiniana Moretus, Iohannes <1.>, 1608
Torrentius, Laevinus <1525-1595>, Laevini Torrentii De bello Turcico ad M. Antonium Bobbam, S.ctae Romanae Ecclesiae cardinalem liber, Antuerpiae: Plantin, Christophe, 1574
Torrentius, Laevinus <1525-1595>, Laeuini Torrentii ... Poemata sacra. Quorum indicem proxima pagina ostendet, AntuerpiaeAntuerpiae: Plantin, Christophe, 1575
Gorp, Jan : van <1518-1572>, Opera Ioan. Goropii Becani, hactenus in lucem non edita: nempe, Hermathena, Hieroglyphica, Vertumnus, Gallica, Francica, Hispanica, Antuerpiae: Plantin, Christophe, 1580
Suetonius Tranquillus, Gaius, C. Suetonius Tranquillus ex recensione Joannis Georgii Graevii cum ejusdem animadversionibus, ut et commentario integro Laevinii Torrentii, Isaaci Causauboni, Theodori Marcilii, et cum notis ac numismatibus, quibus illustratus est a Carolo Patino accedunt notae selectiores aliorum, Trajecti ad Rhenum: Schouten, Anton, 1703
Torrentius, Laevinus <1525-1595>, Laeuini Torrentii In C. Suetonii Tranquilli 12. Caesares commentarii, Antuerpiae: Plantin, Christophe, 1578
Suetonius Tranquillus, Gaius, C. Suetonii Tranquilli 12. Caesares, et in eos Laevini Torrentii commentarius auctior et emendatior, Antuerpiae: Plantin, Christophe Weduwe & Moretus, Iohannes <1.>, [1591]


Loccenius, Joannes <1598-1677>, Johannis Loccenii jc. De iure maritimo & navali libri tres , Holmiae : ex officina Joannis Janssonii, 1650, 288 p. ; 12o , Rom., cors., gr Segn.: A-Moo Front.inc. (c. A1r): Ioan. Loccenius De iure maritimo, Holmiae, ex officina Ianssoniana, 1651, Impronta, umin a-e- u*3. renu (7) 1650 (R) esemplari anche in Biblioteca comunale, Palazzo Sormani, Milano, Servizi bibliotecari ed informatici dell'Universita' Ca ' Foscari di Venezia, Venezia.
Loccenius, Joannes<1598-1677>, Johannis Loccenii jc. De jure maritimo & navali libri tres, Holmiae, 1652
Loccenius, Joannes <1598-1677>, Sveciae regni leges provinciales, prout quondam a potentissimo & serenissimo principe ac domino, domino Carolo 9. Suenorum, Gothorum, Vandalorum ... Rege, post recognitionem, confirmatae, & anno 1608. publicatae sunt. A Johanne Loccenio .., Londini Scanorum sumtibus Adami Junghans, 1675
Loccenius, Joannes <1598-1677>, Sueciae regni leges civiles aut civitatum, secundum potentissimi & serenisssimo principis ac domini, domini Gustavi Adolphi, Sueonum, Gothorum & Vandalorum regis ... publicatae & typis excusae a. 1618. a Johanne Loccenio ... Accedunt Regulae juris Sueogotici, atque index, Londini Scanorum sumtibus Adami Junghans, 1675
Loccenius, Joannes <1598-1677>, Sveciae regni jus maritimum, lingua Svetica conscriptum, a Johannis Loccenii jc. in linguam Latinam translatum. Accedunt Johannis Loccenii jc. De jure maritimo libri tres, cum regni Sveciae & aliorum populorum legibus maritimis collati; variorum casuum decisionibus additis, Holmiae, 1674
Curtius Rufus, Quintus, Q. Curtii Rufi, Historia Alexandri Magni. Cum notis selectiss. variorum, Raderi, Freinshemii Loccenii, Blancardi, & c. Editio accuratissima. Accurante C.S.M.D, Lugduni Batauorum: Elzevier, Johannes <1652-1661>, 1658
Curtius Rufus, Quintus, Q. Curtii Rufi, Historia Alexandri Magni. Cum notis selectiss. variorum, Raderi, Freinshemii Loccenii, Blancardi, & c. Editio accuratissima. Accurante C.S.M.D, Lugduni Batavorum: Elzevier, Johannes <1652-1661>, 1658
Loccenius, Joannes <1598-1677>, Johannis Loccenii Rerum Suecicarum historia a rege Berone tertio usque ad Ericum decimum quartum deducta, & pluribus locis, quam antehac auctior edita. Accedunt Sueo-Gothicae, Holmiae: Janssonius, Johannes , 1654
Loccenius, Joannes <1598-1677>, Politicarum dissertationum syntagma. Autore Ioh. Loccenio, Amstelodami: Jansson, Jan <1. ; 1608-1665>, 1644
Loccenius, Joannes <1598-1677>, I. Loccenii ... De ordinanda republica, dissertationum libri quatuor. Accedunt duae Salustii Epistolae, de ordinanda republica, & una Ciceronis Epistola de provincia recte administranda. Cum eiusdem notis politicis, Lugduni Batavorum: Jannson, JohannMarcus, Jacob, 1637
Loccenius, Joannes<1598-1677>, Johannis Loccenii ic. Synopsis juris publici Suecani, Gothoburgi, 1673
Loccenius, Joannes <1598-1677>, Johanni Loccenii JC. De jure marittimo & navali libri tres, Stoccolma, 1652
Scriptorum de iure nautico et maritimo fasciculus Io. Franc. Stypmanni Ius maritimum et nauticum Reinoldi Kuricke De adsecurationibus diatriben et Io. Loccenii Ius maritimum complexus. Praefationem de iurisprudentia diuinarum humanarumquererum notitia, praemisit Io. Gottl. Heineccius, Halae Magdeburgicae: Waisenhausbuchdruckerei , 1740
Loccenius, Joannes <1598-1677>, Johannis Loccenii Historiae rerum Svecicarum, a primo rege Sveciae usque ad Caroli Gustavi regis Sveciae obitum deductae, libri novem, Vpsalae: Curio, Henrik
Loccenius, Joannes <1598-1677>, Johannis Loccenii jc. De iure maritimo & navali libri tres, Holmiae: Jansson, Jan <1. ; 1608-1665>, 1650
Olaus, Eric , Erici Olai Historia Suecorum Gothorumque, a Johanne Loccenio iterum edita, & brevibus notis illustrata, Holmiae: Jansson, Jan <1. ; 1608-1665>, 1654
Loccenius, Joannes<1598-1677>, Johannis Loccenii, JC. et Martini Schoockii, Jus et imperium maritimum, Amstelodami: Boom, Hendrik & Boom, Dirk <1.> weduwe, 1669
Loccenius, Joannes <1598-1677>, Johannis Loccenii De iure maritimo et navali libri tres, Holmiae, 1650
Loccenius, Joannes<1598-1677>, Johannis Loccenii Historiae Svecanae, a primo rege Sveciae usqve ad Carolum 11. regem Sveciae, deductae, libri novem, secunda editione multo auctiores & emendatiores. Accedunt Antiquitatum Sveo-Gothicarum, cum odiernis institutis comparatarum, libri tres locupletiores, eodem auctore, Francofurti & Lipsiae: Wilde, Joachim <1.> Witwe & Erben, 1676
Curtius Rufus, Quintus, Q. Curtii Rufi de rebus gestis Alexandri Magni historiarum, quotquot supersunt libri. Johannis Loccenii, J. C. in Regia Academia Upsal. Professoris publici. Indice philologico, & notis politicis illustrati, Francofurti: Gotze, Thomas Matthaus, 1673


Picinelli, Filippo <1604-1678>, Mundus symbolicus, in emblematum universitate formatus, explicatus, et tam sacris, quam profanis eruditionibus ac sententiis illustratus: ... idiomate Italico a reverendissimo domino, D. Philippo Picinello ... nunc vero iusto volumine auctus & in latinum traductus a R.D. Augustino Erath, ... tomus primus [-secundus]; .., Coloniae Agrippinae: Demen, Hermann, 1694
Picinelli, Filippo <1604-1678>, Notationes in historias sanctorum, quae leguntur in officiis propriis canonicorum regularium congregationis Saluatoris Lateranensis ..., [sec. 17.]
Picinelli, Filippo<1604-1678>, Mundus symbolicus, in emblematum universitate formatus, explicatus, et tam sacris, quam profanis eruditionibus ac sententiis illustratus: ... idiomate italico conscriptus a reverendissimo domino D. Philippo Picinello, ... nunc vero iusto volumine auctus & in latinum traductus a R.D. Augustino Erath, ... tomus primus,secundus! ..., Coloniae Agrippinae: Boetius, Johann Theodor, 1695
Picinelli, Filippo<1604-1678> , Fatiche apostoliche dell'abbate d. Filippo Picinelli canon. regolar. Lateranen. intraprese, ed esposte in questo duplicato auuento aggiontiui i discorsi per le domeniche di settuagesima, sessagesima, & quinquagesima ..., In Milano, 1674
Picinelli, Filippo <1604-1678>, Fatiche apostoliche dell'abbate d. Filippo Picinelli canon. regolar. lateran. esposte nel primo quaresimale, co i discorsi nelle feste de i santi Mathia, Giuseppe e dell'Annontiatione, In Milano: Vigone, Francesco, 1672
Picinelli, Filippo <1604-1678>, Mondo simbolico formato d'imprese scelte, spiegate, et illustrate con sentenze, ed eruditioni sacre, e profane; in questa nuoua impressione dall'auttore accresciute sopra al numero di cinquecento alle quali s'e aggionto il suo proprio indice, studiosi diporti dell'abbate D. Filippo Picinelli milanese ne i canonici regolari lateranensi teologo, .., In Milano: Vigone, Francesco, 1680
Picinelli, Filippo<1604-1678>, Mondo simbolico formato d'imprese scelte, spiegate, ed'illustrate con sentenze ... in questa impressione da mille, e mille parti ampliato. Studiosi diporti dell'abbate D. Filippo Picinelli ... con indici copiosissimi, Venetia: Pezzana, Nicolo, 1670
Picinelli, Filippo <1604-1678>, Le massime de i sacri chiostri ricauate dalla regola del padre S. Agostino, e spiegate in cento discorsi. Studij senili dell'abbate d. Filippo Picinelli ..., In Milano, 1678
Picinelli, Filippo<1604-1678>, Simboli verginali a gli honori di Maria madre d'Iddio spiegati in cinquanta discorsi dell'abbate d. Filippo Picinelli ..., In Milano, 1679
Picinelli, Filippo<1604-1678>, Idea del prencipe republichista nel serenissimo Carlo Contarini duce di Venetia espressa dall'abbate D. Filippo Picinelli milanese ..., In Milano: Stampatori Arcivescovili , 1664
Picinelli, Filippo<1604-1678> , Mondo simbolico formato d'imprese scelte, spiegate, ed'illustrate con sentenze, ed eruditioni, sacre, e profane; che somministrano a gli oratori, ... In questa da mille, e mille parti ampliato. Studiosi diporti dell\'abate d. Filippo Picinelli ..., Venetia: Baglioni, Paolo, 1670
Picinelli, Filippo <1604-1678>, Mondo simbolico o sia Vniuersita' d'imprese scelte, spiegate, ed' illustrate con sentenze, ed eruditioni sacre, e profane. Studiosi diporti dell'abbate D. Filippo Picinelli milanese ... Che somministrano a gli oratori, predicatori, accademici, poeti &c. infinito numero di concetti con indici copiosissimi, In Milano per lo stampatore archiepiscopale: Mognaga, FrancescoStamperia arcivescovile , 1653
Picinelli, Filippo <1604-1678>, Foeminarum S. Scripturae elogia exarata ab abbate d. Philippo Picinello Mediolanensi ... Centuria singularis, Mediolani, 1671
Picinelli, Filippo <1604-1678>, Lumi riflessi, o dir vogliamo concetti della sacra Bibbia osseruati ne i volumi non sacri. Studii eruditi dell'abbate don Filippo Picinelli milanese ..., In Milano: Vigone, Francesco, 1667
Picinelli, Filippo <1604-1678>, Mondo simbolico formato d'imprese scelte, spiegate, ed illustrate con sentenze, ed eruditioni, sacre, e profane; in questa impressione da mille, e mille parti ampliato. Studiosi diporti dell'abbate D. Filippo Picinelli ... Con indici copiosissimi, In Milano: Vigone, Francesco, 1669
Picinelli, Filippo<1604-1678> , Mondo simbolico formato d'imprese scelte, spiegate, ed illustrate con sentenze, ed eruditioni,... In questa impressione da mille, e mille parti ampliato. Studiosi diporti dell'abbate d. Filippo Picinelli..., Venetia: Baglioni, Paolo, 1678
Picinelli, Filippo <1604-1678>, Elogia extemporalia abbatis d. Philippi Picinelli Mediol. can. reg. later. centuria duplici contenta. Quorum catalogum sequentes pagella exponunt, Mediolani, 1677
Picinelli, Filippo <1604-1678>, I prodigii delle preghiere spiegati in cento discorsi scritturali, eruditi, morali. Dall'abbate d. Filippo Picinelli milanese can. reg. lat. ... con tavole copiosissime, In Milano: Vigone, Francesco, 1672

Picinelli, Filippo <1604-1678>, Ateneo dei letterati milanesi, adunati dall'abbate don Filippo Picinelli milanese nei Canonici Regolari Lateranensi teologo, .., In Milano: Vigone, Francesco, 1670
Picinelli, Filippo <1604-1678>, Mondo simbolico formato d'imprese scelte, spiegate, ed'illustrate con sentenze, ed eruditioni, sacre, e profane; che somministrano a gli oratori, ... infinito numero di concetti. In questa impressione da mille, e mille parti ampliato. Studiosi diporti dell'abbate d. Filippo Picinelli milanese ... Con indici copiosissimi, Venetia: Combi & La_Nou, 1670
Picinelli, Filippo <1604-1678>, Mondo simbolico formato d'imprese scelte, spiegate, ed illustrate con sentenze, ed eruditioni, ... In questa impressione da mille, e mille parti ampliato. Studiosi diporti dell'abbate d. Filippo Picinelli .., Venetia: Pezzana, Nicolo, 1678
Picinelli, Filippo<1604-1678> , Applausi festiui nelle sollennita d'alcuni santi. Del p. abbate d. Filippo Picinelli ..., In Venetia, 1649
Picinelli, Filippo <1604-1678>, La Face lvminosa e d'ardente, sacro discorso nelle memorie del Beato Amedeo dvca di Savoia, detto nel Duomo di Vercelli 30 marzo 1643. Dal padre D. Filippo Piccinelli ... All'illustriss. Sig. fra Gio. Antonio Berzetto priore di Messina e consigliere di Stato di S.M. Cattolica nel Regno di Sicilia, In Vercelli: Marta, Gaspare, 1643
Picinelli, Filippo <1604-1678>, Fatiche apostoliche intraprese nel Duomo di Milano l'anno 1662. Quaresimale secondo dell'abbate d. Filippo Picinelli Canon. Regolar. Lateran. Con indici copiosi, In Milano: Vigone, Francesco, 1673


NEGRI STEFANO, Elegantissime e greco authorum subditorum translationes videlice Philostrati icones. Pythagore carmen aureum Athenei collectanea Musonij philosophi Tyrij de principe optimo Isocratis de regis muneribus ornato et alia multa scitu dignissima et rara inventu, quae versa pagina lector bone lubens et gaudens invenies, Milano, Giovanni Castiglione a spese di Andrea Calvo Giovanni, luglio-agosto 1521.
Cinque parti (ognuna con il suo frontespizio) in un vol. in-4°; 4 cc., 60 cc.; 94 cc. (l'ultima bianca); legatura coeva in tutto cartone alla rustica di interessante fattura con i rinforzi di cucitura a vista. Testo in latino con parecchi passi riportati in greco. Alcune postille di antica mano.
Insieme di operette (per lo pi­ in prima edizione in biblioteca privata) di carattere erudito, mitologico, filosofico, poetico, assai raro da reperire nella sua completezza. Dopo il titolo principale del primo frontespizio sopra riportato, gli altri frontespizi recano le seguenti titolature: Commentarioli in aurea carmina Pythagorae, Opus de nimia obsoniorum appetentia, Epistolam alloquitur quae ad eximium virum Io. Franciscum Marlianum accessum parat ed infine Quinque prefationes tres in Homerum in Pindarum, in T. Livium. Oltre ai Carmi Pitagorici e le prefazioni a Omero, Pindaro e Livio, le Icone di Filostrato, vi sono anche il De vino, il De unguentis e il De meretricibus insignis. Assumono una notevole importanza per la letteratura gastronomica il De nimia obsoniorum appetentia e il De vino (cfr. B.I.N.G. 1363).
Il Negri, umanista, filologo, conoscitore profondo delle lingue classiche, nacque a Casal Maggiore nel 1475. Fu allievo a Milano di Demetrio Calcondila., Sandal III 576. Bologna 359. Kristeller, Lomb. 260. Sander 4984.
Nelle biblioteche pubbliche sinora si sono individuate le opere:
Negri, Stefano<1498fl.>, Stephani Nigri ... Dialogus, quo quicquid in graecarum literarum penetralibus reconditum: quod ad historiae ueritatem: ... conferre quoquo modo possit: ... summa cum diligentia congestum: in luce propagatur. His accedunt Philostrati Heroica ab eo tam ad amussim latinitati donata: ..., Mediolani: Minuziano, Alessandro
Negri, Stefano<1498fl.>, Stephani Nigri Elegantissime e graeco authorum subditorum traslationes. uidelicet. Philostrati Icones. Pythagorae Carmen aureum Athenaei Collectanea Musonij philosophi Tyrij De principe optimo Isocratis de regis muneribus orno. & alia multa scitu digniss. & rara inuentu, quae uersa pagina lector bone lubens, & gaudens inuenies, Impressum Mediolani: Castiglione, GiovanniCalvo, Andrea
Plutarchus, Plutarchi ... Opera moralia, quae in hunc usque diem latine extant, uniuersa. ... Cum amplissimo rerum & uerborum indice, Basileae\Basileae: Isengrin, Michael, 1541
Pythagoras, Stephani Nigri quae quidem praestare sui nominis ac studiosis vtilia nouerimus monimenta, nempe translationes: Iconum Philostrati: Aureorum carminum Pythagorae: Athenaei collectaneorum: Orationis de optimo principe Musonij philosophi: de Regijs muneribus Isocratis orationis. Ad haec opusculorum quae ipse aedidit, horum uersa pagella catalogum recenset, Basileae: excudebat Henricus Petrus, mense Augusto: Petri, Heinrich
Negri, Stefano , Praefationes sacrae Stephani Nigri ... dicatae illustrissimo ac reuerendissimo d.d. Ioanni Baptistae Brescia episcopo vicentino .., VincentiaeVincentiae: Rosio, Cristoforo, 1657
Pythagoras, Pythagorou Chrysa ege. Pythagorae Aurea carmina. In eadem commentarioli Stephani Nigri, ParisiisParisiis: Morel Guillaume, 1555
Sabellico, Marco Antonio <1436-1506>, Marci Antonij Coccij Sabellici De memorabilibus factis dictisque, exemplorum libri 10. Praeterea adiecimus Stephani Nigri fragmentum de helluonibus & bibacibus, Basileae: Petri, Heinrich


Stobaeus, Johannes, Epitome Ioannis Stobaei Sententiarum siue locorum communium ex Graecis autoribus numero 250. iuxta ultimam Conradi Gesneri uersionem ... nunc primum edita: per Conradum Lycosthenem Rubeaquensem, Basileae: Brylinger, Nikolaus, 1557
Stobaeus, Johannes, Keras amalthaias. Ioannou tou Stobaiou Eklogai apophthegmaton kai ypothekon. Ioannis Stobaei Sententie ex thesauris Graecorum delectae, quarum autores circiter ducentos & quinquaginta citat: et in sermones siue locos communes digeste, a Conrado Gesnero doctore medico Tigurino in latinum sermonem traductae, sic ut latina graecis e regione respondeant. ... Adjecta sunt & alia quaedam, ut sequente pagina indicatur. Accessit quoque locupletiss. rerum ac verborum toto opere memorabilium index, BasileaeBasileae ex officina Ioannis Oporini: Froschauer, Christoph <1.>Officina Oporiniana
Stobaeus, Johannes, Ioannou Stobaiou Anthologion. Joannis Stobaei Florilegium ad manuscriptorum fidem emendavit et supplevit Thomas Gaisford, a.m. graecae linguae professor regius. Vol. 1 <-4.>, Oxonii: Clarendon Press, 1822
Stobaeus, Johannes, Ioannis Stobaei Sententiae ex thesauris graecorum dilectae, quarum autores circiter ducentos & quinquaginta citat, & in sermones siue locos communes digestae, nunc primum a Conrado Gesnero ... in latinum sermonem traductae. Adiecta sunt et alia quaedam, vt sequente pagina indicatur. Subnexi sunt etiam indices copiosissimi ... Excudebat Antuerpiae : Ioannes Loeus, 1555, Loe, Jan van der
Stobaeus, Johannes, Sententiarum Ioannis Stobaei tomus secundus. His accesserunt Cyri Theodori Prodromi amicitia exulans. An virtus doceri possit: dialogus Platoni adscriptus. De iusto, dialogus adscriptus Platoni. Solonis elegia, de causis quae adferunt exitium regnis, Lugduni, 1555
Stobaeus, Johannes, Ioannis Stobaei Sententiae . Ex thesauris Graecorum delectae, quarum autores, circiter 250 citat: & in sermones siue locos communes digestae. A Conrado Gesnero ... in Latinum sermonem traductae, Lugduni: Gryphius, Sebastien, 1555
Stobaeus, Johannes, Dicta poetarum quae apud Io. Stobaeum exstant. Emendata et latino carmine reddita ab Hugone Grotio. Accesserunt Plutarchi & Basilii Magni de usu Graecorum poetarum libelli, 36, 200 4o: Buon, Nicolas, 564 p.
Stobaeus, Johannes, Varini Camertis Apophthegmata ad bene beateque uiuendum mire conducentia nuper ex limpidissimo graecorum fonte in Latinum fideliter conuersa & longe antea impressis castigatiora addito insuper per Lucium Stellam directissimo indice secumdum alphabeti seriem. Seruato quidem duarum trium quattuor ue litterarum iuxta locorum exigentiam ordine, Romae: Mazzocchi, Giacomo
Stobaeus, Johannes, Loci communes sacri et profani sententiarum omnis generis ex authoribus Graecis plus qaum trecentis congestarum per Ioannem Stobaeum, et veteres in Graecia monachos Antonium & Maximum: a Conrado Gesnero Tigurino latinitate donati, & nunc primum in vnum volumen Graecis ac Latinis, FrancofurtiFrancofurti: Wechel, AndreCambier, Robert, 1581
Stobaeus, Johannes, Keras amalthaias. Ioannou tou Stobaiou Eklogai apophtegmaton kai ypothekon. Ioannis Stobaei Sententiae, ex thesauris Graecorum delectae. Cyri Theodori dialogus, De amicitiae exilio. Opusculum Platoni adscriptum, De iusto. Aliud eiusdem, an virtus doceri possit, Aureliae Allobrogum: Le Fevre, Francois, 1609
Stobaeus, Johannes, Illustrium graecorum, praeclarae sententiae, partim morales, & arcanis confines literis, partim ad festiuos iocos accomodate. Ex Stobaeo graeco authore, per Ottomarum Luscinium Argentinum ... in latinum traductae ..., Argentine: Schott, Johann, 1518
Stobaeus, Johannes, Eclogarum physicarum et ethicarum libri duo. Ad codd. mss. fidem suppleti ... versione latina instructi ab Arn. Herm. Ludov. Heeren, Gottingae: Vandenhoeck & Ruprecht, 1792-1801
Stobaeus, Johannes, Apophthegmata ex variis autoribus per Joannem Stobaeum collecta Varino fauorino camerte interprete, Impraessum Romae: Mazzocchi, Giacomo
Stobaeus, Johannes, Ioannis Stobaei Eclogarum libri duo quorum prior physicas, posterior ethica complectitus; nunc primum Graece editi; interprete Gulielmo Cantero. Vna & G. Gemisti Plethonis De rebus Peliponnes. orationes duae, eodem Gulielmo Cantero interprete. Accessit & alter eiusdem Plethonis libellus Graecus De virtutibus. Ex bibliotheca C.V.I. Sambuci, Antuerpiae: Plantin, Christophe, 1575
Stobaeus, Johannes, Keras amalthaias. Ioannou tou Stobaiou Eklogai apophtegmaton kai ypothekon. Ioannis Stobaei Sententiae ex thesauris Graecorum delectae, quarum authores circiter ducentos & quinquaginta citat: et in sermones siue locos communes digestae, a Conrado Gesnero ... in Latinum sermonem traductae, sic ut Latina Graecis e regione respondeant. .., Tiguri: Froschauer, Christoph <1.>
Stobaeus, Johannes, Keras Amalthaias. Ioannou tou Stobaiou Eklogai apophthegmaton. Ioannis Stobaei Sententiae ex thesauris Graecorum delectae quarum autores circiter ducentos & quinquaginta citat, & in sermones siue locos communes digestae, nunc primum a Conrado Gesnero ... in Latinum sermonem traductae, ... Subnexi sunt etiam indices copiosissimi: .., Tiguri: Froschauer, Christoph <1.>, 1543
Stobaeus, Johannes, Senarii Graecanici quingenti & eo amplius versi, singuli moralem quandam sententiam, aut typum prouerbialem prae se ferentes, Othmaro Nacgtgall Argentino metaphraste..., Knobloch, Johann <1.>
Stobaeus, Johannes, Gnomologia ellenikolatine ek Ioannou tou Stobaiou eklogon parainetikon synkomistheisa. Gnomologia graecolatina: hoc est, insigniores & uetustiores Sententiae philosophorum, poetarum, oratorum & historicorum, ex magno anthologio Ioannis Stobaei excerptae, & in locos supra bis centum digestae. Accessit praeterea Oneiros, uel Alektrion, id est, Somnium, uel Gallus, dialogus Luciani, lectu iucundissimus: in quo deliria Pythagorica de Animarum migrationibus in uaria corpora exagitantur: ... Graece & Latine. Adiecto etiam Commentariolo, in quo loci difficiliores, Basileae ex officina Iacobi Parci: Oporinus, JohannKundig, Jakob
Stobaeus, Johannes, Ioannis Stobaei Sententiae... A Conrado Gesnero... traductae. Tomus primus [secundus], Parisiis, sub insigni D. C
Stobaeus, Johannes, Ioannis Stobaei Sententiae. Ex thesauris Graecorum delectae, quarum autores, ciriciter CCL. citat: & in sermones siue locos communes digestae. A Conrado Gesnero doctore medico Tigurino in Latino sermonem traductae. Tomus primus, Parisiis, 1557
Stobaeus, Johannes, Sententiarum Ioannis Stobaei, tomus secundus. His accesserunt, Cyri Theodori Prodromi Amicitia exulans. An virus doceri possit: Dialogus Platoni ascriptus. De Iusto, Dialogus adscriptus Platoni. Solonis elegia, De causis quae adferunt exitium regnis, Parisiis, 1557
Nicolaus : Damascenus, Ex Nicolai Damasceni Vniuersali historia seu De moribus gentium libris excepta Iohannis Stobaei collectanea, quae Nicolaus Cragius latina fecit, & seorsum edidit, [Ginevra]: Saint-Andre, Pierre de, 1593
Stobaeus, Johannes, Ioannis Stobaei Sententiae. Ex thesauris Graecorum delectae, quarum autores, circiter 250. citat ... a Conrad Gesnero doctore medico Tigurino in latinum sermonem traductae. Tomus primus (-secundus), Parisiis: Perier, Charles, 1557
Stobaeus, Johannes, 1
Stobaeus, Johannes, Ioannis Stobaei Sententiae ex thesauris Graecorum delectae, quarum autores, circiter 250. citat: ... A Conrado Gesnero ... in Latinum sermonem traductae, Lugduni: Gryphius, Sebastien, 1555
Stobaeus, Johannes, Ioannis Stobaei sententiae, ex thesauris graecorum collectae, quarum authores circiter ducentos & quinquaginta citat, & in sermones siue locos communes digestae, per Conradum Gesnerum, ... Adiecta sunt & alia quaedam, vt sequente pagella indicatur. Indices tres, ..., Parisiis: Le Jeune, Martin, 1552
Stobaeus, Johannes, I oannou tou Stobaiou Eklogai apophthegmaton. Ioannis Stobaei Collectiones sententiarum, [Venezia] Venetiis: Trincavelli, Giovanni Francesco Zanetti, Bartolomeo <1514-1543>, 1536
Stobaeus, Johannes, Ioannou Stobaiou Anthologion. Joannis Stobaei Florilegium ad manuscriptorum fidem emendavit et supplevit Thomas Gaisford ..., Lipsiae: Kuehn, 1823-1824
Stobaeus, Johannes, Epitome Ioanis Stobaei sententiarum siue locorum communium ex Graecis autoribus numero 250. iuxta ultima Conradi Gesneri uersionem ... nunc primum edita: per Conradum Rubea quensem, Basileae: Brylinger, Nikolaus, 1557
Valerius, Cornelius, Breuis et perspicua totius ethicae, seu De moribus philosophiae descriptio: diligenter & ordine perfacili explicata, a Cornelio Valerio Vltraiectino. Cui adiecimus Foxi Morzilli Hispalensis, Ethicae philosophiae compendium, ex Platone, Aristotele, alijsque opt. quibusque autoribus collectum. Vna cum locuplete rerum & verborum in utroque memorabilium indice , Basileae: Oporinus, Johann Queck, Paul


Prato, Antonio <16.sec.>, Discorso del M.R.D. Antonio Prato dottor theologo sopra il saggio reggimento del prencipe. Scritto al molt'illustre signor Emanuel Filiberto di Negro marchese di Mullazzano. E da esso signore tradotto nella lingua volgare, Genuae: Bartoli, Girolamo, 1590


visitatore apostolico = termine ecclesiastico = prelato designato a effettuare una visita apostolica.


Fanti, Antonio <15.sec.> , Tabula generalis scotice subtilitatis octo sectionibus vniuersam Doctoris Subtilis peritiam complectens : ab excellentissimo doctore Antonio de Fantis taruisino edita: nuperrime reuisa et quam plurimis impressorum mendis purgata nouiterque impressa..., Lione, Lugduni impressum: Giunta, JacquesMyt, Jacques
Fanti, Antonio<15.sec.> , Tabula generalis rerum scibilium siue Mare magnum scoticarum speculationum, ex vniuersis sententiarum voluminibus doctoris subtilis, olim congesta a clarissimo doctore Antonio de Fantis Taruisino. Nunc a f. Paulino Berti Lucense augustiniano, ... reformata , Venetiis: Deuchino, Evangelista <1593-1631>, Sale, Giovanni, 1617
Fanti, Antonio<15.sec.>, Tabula generalis ac Mare magnum Scotice subtilitatis octo sectionibus vniuersam Doctoris Subtilis peritiam complectens miro artificio elaborata ab excellentissimo doctore Antonio de Fantis Taruisino ..., Impressum Venetijs: Quarengi, Pietro
Fanti, Antonio <15.sec.> , Habes in hoc uolumine candidissime lector difficilem totius discipline rationalis prouinciam ad calcem discussam. Ubi praecipuas Aristotelis & Auerois ac subtilissimi Ioannis Scoti, necnon diui Alberti sententias uarijs in disciplinis excultas percipies ... quas adeo expolitas adeo concinnas adeoque in, Venetijs: Simone da Lovere
Duns Scotus, Joannes , Scriptum Joannis Duns Scoti docto subtilis ordinis Minorum super quarto Sententiarum. Nouissime ab innumeris ruderibus expurgatum, et ab egregio doctore Antonio De Fantis ad rectam incolumitatem reuocatum recenterque excussum, Lugduni: Crespin, JeanGiunta, Iacopo <1.>
Scriptum Joannis Duns Scoti doctoris subtilis ordinis minorum super 1. sententiarum antea vitio impressorum deprauatum, nunc vero a multisariis erroribus purgatum pristineque integritati restitutum. Cui tabula vniuersas auctoris octo sectionibus in se continens sciam subnectitur ab excellentissimo doctore Antonio de Fantis ...elaborata. Primis his diebus absolutissime in lucem editum, Lugduni: Giunta, Jacques & C.Crespin, Jean
Duns Scotus, Joannes,Scriptum primum -quartum! Oxoniense Doctoris Subtilis Ioannis Duns Scoti Ordinis Minorum Super primo -quarto! sententiarum pristine integrati restitutum. Cui tabula generalis miro artificio elaborata superadditi vniuersam doctoris subtilis peritiam octo setionibus compraehendens ab execellentissimo doctore Antonio de Fantis Taruisino ..., Impressum Venetijs: De Gregori, Gregorio Gabiano, Giovanni Bartolomeo
Duns Scotus, Joannes , Questiones quolibetales ex Quatuor sententiarum voluminibus a Doctore Subtilissimo edite Ioanne Duns Scoto ... candori pristino restitute ab ... Antonio de Fantis Taruisino. ..., Venetijs: De Gregori, Gregorio Gabiano, Giovanni Bartolomeo
Alchabitius ,Preclarum summi in astrorum scientia principis Alchabitij opus ad scrutanda stellarum magisteria isagogicum pristino candori nuperrime restitutum ab excellentissimo doctore Antonio de Fantis Taruisino. qui notabilem eiusdem auctoris libellum de planetarum coniunctionibus nusquam antea impressum addidit ... cum castigatissimo Ioannis de Saxonia commentario, Venetijs: Liechtenstein, Peter, 1521
Duns Scotus, Joannes , Questiones quolibetales ex quattuor sententiarum voluminibus a Ioanne duns Scoto ... ordinis min. ... edite, Papieque: Pocatela, Giacomo
Sirectus, Antonius<1490 m. ca.> , Formalitates Scoti. Excultum formalitatum opus de mente & intentione doctoris subtilis per Antonium Sirectum: vna cum Mauritij hybernici ac Stephani Burlifer epithomatibus. Nec non ... Antonij Trombete Patauini expositione. Resolutissimisque eiusdem Mauritij annotationibus: ac Antonij de Fantis glossis. ..., Impressa Venetijs: Giunta, Lucantonio <1.>
Alchabitius , Preclarum summi in astrorum scientia principis Alchabitij opus ad scrutanda stellarum magisteria isagogicum pristino candori nuperrime restitutm ab excellentissimo doctore Antonio de Fantis Taruisino, qui notabilem eiusdem auctoris Libellum de planetarum coniunctionibus nusquam antea impressum addidit ... cum castigatissimo Ioannis de Saxonia commentario, Impressum Venetijs: Sessa, Melchiorre <1.> & Ravani, Pietro
Duns Scotus, Joannes , Scriptum Ioannis Duns Scotus doctoris subtilissimi ordinis Minorum super primo -quarto] sententiarum: antea vitio impressorum deprauatum: nunc vero a multi farijs erroribus purgatum: pristineque integritati restitutum. Cui tabula vniuersam autoris ... subnectitur: ab ... Anto. de Fanti..., Papieque: Pocatela, Giacomo
Duns Scotus, Joannes , Scriptum Joannis Duns Scoti docto. subtilis: ordinis Minorum sup. secundo sententiarum: recentissime a multifarijs cicatricibus exceptum et ab excellentissimo docto. Antonio de Fantis Taruisino ad veram autoris mentem instauratum: etiam iam typis efformatum, Lugduni: Giunta, Jacques & C.Crespin, Jean
Duns Scotus, Joannes , Scriptum Joannis Duns Scoti docto. subtilis: ordi. Minorum super tertio sententiarum: nuperrime ab infinitis mendis absolutum: et ab eximio doctore Antonio de Fantis Taruisino pristino candori restitutum: nouiterque impressum, Lugduni: Giunta, Jacques & C.Crespin, Jean
Duns Scotus, Joannes , Questiones quolibetales ex quattuor Sententiarum voluminis a Ioanne duns Sco. doc. subtilissimo ... edite: nuperrime reuise: et a preclaro doct. Anto. de Fantis Taruisino pristino nitori restitute: nouiterque impresse, Lione, Lugduni: Giunta, Jacques Myt, Jacques
Duns Scotus, Joannes , En lector candide Disputationes collationales Doctoris subtilissimi ac theologorum principis Ioannis duns Scoti ordi. minorum: pristine saluti restitute: nouiterque impresse, Lione, Lugduni excusum in edibus Iacobi Myt: Myt, Jacques Giunta, Jacques & C.
Duns Scotus, Joannes , 3: F. Ioannis Duns Scoti Ordinis Minorum, ... Perutiles Quaestiones in librum tertium sententiarum, & quodlibetales, cum collationibus atque resolutionibus fidelissime recognitae, expurgatae, adnotationibus exornatae ... Paulino Berti Lucense ..., Venetiis: Salis, Giovanni, 1617
Duns Scotus, Joannes , 2: F. Ioannis Duns Scoti Ordinis Minorum, ... Perutiles Quaestiones in librum secundum sententiarum, & quodlibetales, ... ac pristino candori restitutae a r.p.f. . Paulino Berti Lucense ..., Venetiis: Salis, Giovanni, 1617
Duns Scotus, Joannes , Insigne formalitatum opus de mente doctoris subtilis: vna cum editione subtilissima reuerendi Vrbinatis episcopi Antonij Trombete: adiunctisque ... Tuanensis archiepiscopi Mauritij: necnon ... Antonij de Fantis Taruisini annotationibus nuperrime summa cum ipsius diligentia ab immumeris erroribus absolutus, Venetijs: Scoto, Ottaviano <1.> eredi & C.
Duns Scotus, Joannes , Questiones quolibetales ex quatuor Sententiarum voluminibus a Ioanne Duns Sco. doc. subtilissimo ordi. mino. ac theologorum omnium principe edite: nuperrime reuise: et a preclaro doct. Anto. de Fantis Taruisino pristino nitori restitute: nouiterque impresse, Lione, Lugduni impresse: Giunta, Jacques Crespin, Jean
Duns Scotus, Joannes , 4: F. Ioannis Duns Scoti ... Perutiles Quaestiones in librum quartum Sententiarum, & Quodlibetales, cum collationibus, atque resolutionibus fidelissime recognite ....a r.p.f. Paulino Berti Lucense ...., Venetiis: Salis, Giovanni, 1617
Duns Scotus, Joannes , 3: Fratris Ioannis Duns Scoti, ... In 2. & 3. lib. sententiarum perutiles quaestiones, plurimis annotationibus exornatae, in opus quolibetorum, collationun, ac , eiusdem doctoris, ..., Venetiis: Sessa, Melchiorre <1.> eredi, 1598
Duns Scotus, Joannes , En lector candide disputationes collationales doctoris subtilissimi ac theologorum principis Ioannis Duns Scoti ord. minorum: pristine saluti restitute: nouiterque impresse, Lugdunique excusum: Giunta, Jacques & C.Crespin, Jean
Duns Scotus, Joannes , Insigne formalitatum opus de mente doctoris subtilis vna cum editione subtilissima reuerendi Vrbinatis episcopi Antonij Trombete: adiunctisque ... Tuanensis archiepiscopi Mauritij: necnon ... Antonij de Fantis Taruisini annotationibus nuperrime summa cum ipsius diligentia ab innumeris erroribus absolutum. .., Impressum Venetijs: Scoto, Ottaviano <1.> eredi & C.
Duns Scotus, Joannes , Scriptum Ioannis Duns Scoti docto. subtilis. ord. minorum super tertio sententiarum antea nuperrime ab infinitis mendis absolutum: et ab eximio doctore Antonio de Fantis Taruisino pristino candori restitutum: nouiterque impressus, Lugdunique excusum: Myt, Jacques Giunta, Jacques & C.
Sirectus, Antonius <1490 m. ca.>, Insigne formalitatum opus de mente doctoris subtilis / [per ... magistrum Antonium Sirecti] vna cum editione subtilssima reuerendi Vrbinatis episcopi Antonij Trombete: adiunctisque resolutissimis celeberrimi Tuanensis archiepiscopi Mauritij: necnon excellentissimi doctoris Antonij de Fantis Taruisini Annotationibus nuperrime summa cum ipsius diligentia ab innumeris erroribus absolutum, Impressum Venetijs: Giunta, Lucantonio <1.>
Duns Scotus, Joannes , Scriptum Ioannis Duns Scoti doc. subtilis. ord. mi. super primo sententiarum antea vitio impressorum deprauatum: nunc vero a multifarijs errorobus purgatum: pristineque integritati restitutum. Cui tabula vniuersam autoris octo sectionibus in se continens scientiam subnectitur: ab excellentissi. doc. Ant. de Fantis Taruisino incredibili serie miroque ingenio elaborata: .., Lione, Lugdunique excusum: Myt, Jacques Giunta, Jacques & C.
Fanti, Antonio<15.sec.> , Tabula generalis scotice subtilitatis octo sectionibus vniuersam doctoris subtilis peritiam complectens: ab excellentissimo doctore Antonio de Fantis taruisino edita: nuperrime reuisa: et quamplurimis impressorum mendis purgata nouiterque impressa, Lione, Lugduni: Giunta, Jacques Crespin, Jean
Duns Scotus, Joannes , Scriptum Ioannis Duns Scoti docto. subtilis: ordi. mino. sup. Secundo sententiarum recentissime a multifarijs cicatricib. exeptum Et ab excellentissi. doc . Antonio de Fantis Taruisino ad veram autoris mete instauratum ... (Lugdunique excusum : in edibus Iacobi Myt: sumptu honesti viri Iacobi q. Francisci de Giunta & socij florentini: ... 1520 kalen. aprilis )., Front. stampato in rosso e nero con cornice xil: Myt, JacquesGiunta, Jacques & C
Duns Scotus, Joannes , Scotus Scriptum primum [-quartum] Oxoniense subtilissimi theologi Ioannis duns Scoti ord. minorum super primo [-quarto] sententiarum: per ... Mauritium de portu Hybernicum archiepiscopum Tuamensem iterum secundo parum ante eius obitum sue redditum integritati: nouisque insuper quibusdam additionibus exornatum. Cui etiam quicquid per ... Antonium de Fantis Taruisinum in prioribus impressionibus fuerat additum vel emendatum: appositum est. Tabula etiam eiusdem generalis miro quodam ordine & artificio constructa: qua vniuersam Doctoris Subtilis doctrinam: octo sectionibus comprehendit. .., Venetijs summa cum diligentia impressum: Scoto, Ottaviano <1.> eredi
Duns Scotus, Joannes , Questiones Quolibetales Subtilissimi theologi Ioannis duns Scoti ord. Minorum nuperrime mirum immodum emendate: impresse: quas ... correxerat summus in eius doctrina magister Mauritius de portu Hybernicus ... . Quibus etiam quicquid prius additum vel correctum fueret per eximium doctorem dominum Antonium de Fantis Taruisinum appositum est: .., Venetijs summa cum diligentia impresse
Fanti, Antonio <15.sec.>, Tabula generalis ac Mare magnum Scotice subtilitatis octo sectionibus vniuersam Doctoris subtilis peritiam complectens: miro artificio elaborata ab excellentissimo Doctore Antonio de fantis taruisino: .., Impressum Venetijs
Duns Scotus, Joannes , Scriptum Joannis Duns Scoti doctoris subtilissimi ordinis minorum super primo [-quarto] Sententiarum pristine integritati restitutum cui tabula uniuersam autoris octo sectionibus in se continens scientiam subnectitur: ab excellentissimo, Pavia, Papie impressum: Pocatela, Giacomo
Fanti, Antonio <15.sec.> , Tabula generalis scotice subtilitatis octo sectionibus vniuersaque Doctoris Subtilis peritiam complectens : ab excellentissimo doctore Antonio de Fantis taruisino edita: nuperrime reuisa et quam plurimis impressorum mendis purgata nouiterque impressa, (Front. inciso e stampato in rosso e nero:), Pocatela, Giacomo,
Duns Scotus, Joannes , Tabula generalis rerum scibilium siue mare magnum Scoticarum speculationum, ex vniueris sententiarum voluminibus Doctor Subtilis / olim congesta a clarissimo doctore Antonio De Fantis Taruisino ; nunc a F. Paulino Berti Lucense Augustiniano sacrae theologiae lectore & Priore reformata, Venezia, 1617


La disposizione di spirito di chi ascolta un filosofo, ammesso che le sue parole siano utili e salutari ed arrechino medicamenti contro gli errori ed i vizi, non ha l’agio ed il tempo di profondersi in abbondanti lodi. Chiunque sia l’uditore, a meno che non sia totalmente corrotto, è inevitabile che, appunto durante il discorso del filosofo, rabbrividisca, si vergogni in silenzio, si penta, gioisca, stupisca, che assuma svariate espressioni e diversi stati d’animo, secondo come l’approfondita trattazione del filosofo abbia colpito lui, la sua coscienza e le une e le altre parti dell’animo, quelle più sane o quelle più malate.
Così si esprime in un suo frammento Musonio Rufo, Gaio filosofo stoico di Volsinii (Orvieto), nato verso il 20-30 d. C., il cui più noto dei suoi discepoli fu
Epitteto.
Il suo pensiero si accosta a quello dei cinici e nei suoi scritti ribadisce gli antichi principi romani: sobrietà, disprezzo dei piaceri e delle ricchezze, amore della fatica, esaltazione dell’agricoltura, sommo rispetto della famiglia e del matrimonio. Per questo suo alto senso della morale Musonio fu, con Socrate, a giudizo di Origene, Contro Celso, III 66 un “ modello di vita perfetta”.


Epitteto di Ierapoli visse tra la metà del I e l'inizio del II secolo d.C.: nacque, come detto, a Ierapoli in Frigia intorno al 50 d.C. Sua madre era una schiava, e lui stesso rimase schiavo, per molti anni, di Epafrodito, un segretario dell'imperatore Nerone, che secondo un aneddoto lo azzoppò. Liberato dal padrone, a sue spese a Roma seguì le lezioni di Musonio Rufo, il più celebre filosofo stoico dell'epoca.
Quando Domiziano, nel 93 d.C., bandì da Roma tutti i filosofi, tornò in Grecia, a Nicopoli, dove aprì una scuola ed insegnò per molto tempo e con grande successo, fino alla morte, avvenuta verso il 135 d.C.
Epitteto non si preoccupò mai di scrivere alcunché per la pubblicazione. Tra i frequentatori della sua scuola, oltre all'imperatore Adriano, ci fu Arriano di Nicomedia, storico e politico, che all'inizio del secondo secolo d.C. (intorno al 108) trascrisse dalla viva voce del maestro le lezioni e le conversazioni e ne trasse delle opere. Queste, in parte, sono giunte fino a noi:
1. Diatribe, in 8 libri, di cui solo 4 giunti a noi, divise in 95 conversazioni, che lo storico dichiara di aver trascritto com'erano dalla viva voce del filosofo, senza rielaborarle, tanto che Epitteto ne può a buon diritto essere considerato l'autore. Nella composizione di quest'opera Arriano si muove sulla falsariga dei Memorabili di Socrate di Senofonte, per presentare Epitteto come un nuovo Socrate.
2. Colloqui (12 libri, di cui restano pochi frammenti nell'Antologia di Giovanni Stobeo, compilata nel V secolo d.C.);
3. Dalle Diatribe Arriano raccolse poi un insieme di massime, dedicate ad un certo Messalino, ed intitolato Manuale, famoso nella traduzione di Giacomo Leopardi. Queste opere sono scritte in una koinè limpida e scorrevole ed in uno stile che ricalca proprio quello del parlato, consentendoci di ricostruire l'andamento che questo genere di lezioni-conferenze doveva avere nella realtà. "Il dibattito è aspro e provocatorio, e ogni interrogazione è un tafano che punge le menti ruminanti dell'agiato uditorio" (Dover):
Cosa te ne importa per quale via scenderai nell'Ade? Sono tutte equivalenti. Ma se proprio vuoi la verità, la via più rapida è quella che ti fa percorrere il tiranno…
- La mia testa corre pericoli vicino a Cesare.
E la mia no, visto che abito a Nicopoli, dove avvengono terremoti così forti? E quando tu attraversi l'Adriatico, che rischi? Non è la testa?
- Ma anche il mio pensiero rischia.
Il tuo? E come? Chi può costringerti a pensare una cosa che tu non voglia? Il pensiero altrui? E che rischi tu, se altri hanno opinioni false?
- Ma rischio di essere condannato all'esilio.
Cos'è mai l'esilio?

(Diatribe II, 6, 18-22) Come Seneca, e seguendo l'indirizzo pragmatico dello stoicismo romano, Epitteto procede per associazioni di idee e basandosi su esempi fulminei e concreti, del tutto estranei a speculazioni metafisiche, come ad esempio, nel Manuale:
Non vedi che le pecore non portano al pastore l'erba per far vedere la quantità che hanno magiato, ma, smaltito dentro il pasto, producono fuori lana e latte?
Epitteto si occupa, come Seneca, del tema morale, affermando che la vera virtù è desiderare solo ciò che possiamo avere; tutto il resto va disprezzato. Infatti, l'uomo causa da sé la sua infelicità, ostinandosi a desiderare ciò che non può raggiungere.
La libertà, quindi, é identificata con l'uso corretto non delle cose, che di per sé non dipendono da noi e non sono beni, ma con il saper sopportare il destino ed astenersi da ciò che non si può raggiungere:
Si devono ricordare in ogni occasione queste parole: conducimi, o Zeus, e con Zeus tu, o Fato, su quella strada che mi avete dato in destino; e io vi seguirò di buon grado. Perché se io non volessi, mi renderei un malvagio ed un vile, e nondimeno ad ogni modo vi seguirei (Manuale).
Tutti gli uomini sanno che il bene é utile e deve essere cercato, e l'errore può nascere quando si tratta di decidere se una determinata cosa é bene. La scelta consente di valutare correttamente le cose, in primo luogo di determinare se dipendono o no da noi e di agire conseguentemente, senza farsi influenzare dal mondo esterno:
Gli uomini sono agitati e turbati non dalle cose, ma dalle opinioni che essi hanno delle cose … Pertanto, quando noi siamo ostacolati o turbati o afflitti, non dobbiamo dar la colpa agli altri, ma in realtà noi stessi, cioè le nostre opinioni (Manuale). La libertà è dunque l'unica cosa nostra, totalmente interiore, e ci è stata data dal Logos, che dunque non opera distinzioni tra servi e liberi, ricchi e poveri. In tal modo Epitteto raggiunge un alto livello di cosmopolitismo e di filantropia che impressionerà notevolmente anche pensatori cristiani come Agostino.[saggio on line di Antonio D'Andria ]


Zesen, Philip von (Priorau, Dessau 1619-Amburgo 1689) scrittore tedesco, con il nome latinizzato spesso in Philippus Caesius, figlio di un pastore luterano, frequentò le università di Wittenburg e Lipsia; visse a lungo nei Paesi Bassi , soprattutto ad Amsterdam.
Nel 1653 ottenne un titolo nobiliare dall'imperatore Ferdinando III e quindi nel 1664 istituì ad Amburgo un'accademia di puristi, per la difesa e la promozione della lingua nazionale.
tra le sue opere si rammentano: Elicona tedesco (1640-41, in 2 part) Adriatische Rosemund (1645, Rosmunda adriatica; palese l'influenza di Madeleine de Scudéry, di cui aveva tradotto, nello stesso anno, Ibrahim o l'illustre Bassa ) Assenat (1670) Simson (1679, Sansone).
Nelle biblioteche italiane al momento si sono rinvenute queste due sole sue pubblicazioni:
Zesen, Philipp : von, Moralia horatiana : das ist die Horatzische Sitten-Lehre .., Gebrucht zu Amsterdam aus fosten Kornelis Daubers, 1656
Zesen, Philipp : von, Philippi Caesius a Zesen Leo Belgicus, hoc est, succinta, ac dilucida narratio exordii, progressus, ac denique ad summam perfectionem redacti stabiliminis, & interioris formae, ac status, reipublicae foederatarum Belgii regionum. Cui accesserunt & additamenta, Amstelaedami: Elzevier, Lodewijk <3.> & Elzevier, Daniel, 1660


Krag, Niels<1550-1602>, Nic. Cragii Ripensis De republica Lacedaemoniorum libri 4 Opus antiquitatum politicarum, ac praesertim Graecarum, studiosis, lectu iocundum, nec inutile futurum, Lugduni Batavorum: Gelder, Johann Hermann : von, 1670
Nicolaus : Damascenus , Ex Nicolai Damasceni Vniuersali historia seu De moribus gentium libris excepta Iohannis Stobaei collectanea, quae Nicolaus Cragius latina fecit, & seorsum edidit, [Ginevra]: Saint-Andre, Pierre de, 1593
Krag, Niels <1550-1602>, Nic. Cragii Ripensis De republica Lacedaemoniorum libri 4. Ad ampliss. Daniae cancellarium. Opus antiquitatum politicarum, ac praesertim Graecarum, studiosis, lectu iocundum, nec inutile futurum, [Ginevra]: Saint-Andre, Pierre de, 1593
Heraclides : Ponticus , Heraclidae Pontici De politiis libellus cum interpretatione Latina, edente Nicolao Cragio, [Ginevra]: Saint-Andre, Pierre de, 1593
Krag, Niels<1550-1602>, Nicolai Cragii Annalium libri 6. quibus res Danimarcae ab excessu regis Friderici 1. ac deinde a gloriosissimo rege Christiano 3. gestae ad annum usque 1550. enarrantur ...')>- Hafniae, 1737


Nicolaus : Damascenus, Ex Nicolai Damasceni Vniuersali historia seu De moribus gentium libris excepta Iohannis Stobaei collectanea, quae Nicolaus Cragius latina fecit, & seorsum edidit [Ginevra] : apud Petrum Santandreanum, 1593 - 23, [1] p. ; 4o. - Cors. ; gr. ; rom Iniziali e fregi xil. Marca sul front Segn.: 2a8 2b4 - Impronta: e-de t.u- s.t, **** (3) 1593 (R) - Altre localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI - Biblioteca Universitaria - Genova - GE - 1 esemplare - Biblioteca Provinciale Nicola Bernardini - Lecce - Biblioteca del Seminario maggiore - PadovaBiblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma - Biblioteca Casanatense - Roma - Biblioteca Querini Stampalia - Venezia


Heraclides : Ponticus, Heraclidae Pontici De politiis libellus cum interpretatione Latina, edente Nicolao Cragio, [Ginevra] : apud Petrum Santandreanum, 1593 - 35, [1] p. ; 4o. - Cors. ; gr. ; rom Iniziali e fregi xil. Marca sul front Segn.: a-b8 c2 - Impronta - cae- t.us s-M. **** (3) 1593 (R) : altre localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI -Biblioteca Provinciale Nicola Bernardini - Lecce - Biblioteca del Seminario maggiore - Padova - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma - Biblioteca Casanatense - Roma - Biblioteca Querini Stampalia - Venezia


Geier, Martin <1614-1680>, Martini Geieri L. De Ebraeorum luctu lugentiumque ritibus; e sacris praecipue, nec non R. Mosis B. Maimon tit. Efel, alijsque, Lipsiae : impensis Haeredes Henningi Grossii, 1656 (Lipsiae ; literis Friderici Lanckisii : imprimebat Christophorum Cellarius, 1656) - [24], 432 [i. e. 434, 34] p. ; 12o. - Ripetute nella numerazione le p. 431-432 - Segn. : A-V12 X6 - Impronta - o;a- i-um ori- Cata (3) 1656 (R) - Altre localizzazioni: Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca nazionale centrale - Firenze.
Geier, Martin <1614-1680>, Praelectiones Academicae in Danielem prophetam, habitae antehac Lipsiae, a Martino Geiero ... Adjuncti sunt in fine indices necessarii, Lipsiae: Lanckisch, Friedrich Hahn, Johann Erich, 1667
Proverbia regum sapientissimi Salomonis, cum cura enucleata a Martino Geiero ... Adjecti sub finem sunt necessarii indices, Lipsiae: Lanckisch, Friedrich Hahn, Johann Erich, 1669
Geier, Martin <1614-1680>, In Salomonis regis Israel Ecclesiasten commentarius succinctus, dilucidus, fontiumqve Ebraeorum praecipue genuinam mentem una cum usu evolvens, Martini Geieri ... Adjecti sunt in fine indices rerum ac verborum necessarii, Lipsiae: Riesen, Tobias Kohler, Henning, 1653


Petrarca, Francesco <1304-1374>, Il Petrarcha con l'espositione di m. Gio. Andrea Gesualdo Edizione: Nuouamente ristampato, e con somma diligenza corretto, et ornato di figure, con doi tauole, vna de' sonetti e canzoni, & l'altra di tutte le cose degne di memoria, che in essa espositione si contengono, In Vinegia : appresso Iacomo Vidali, 1574 (In Vinegia : appresso Iacomo Vidali, 1574) - 28, 419, 1 c. : ill. ; 4o - Contiene il Canzoniere ed i Trionfi, I Trionfi iniziano con proprio front. a c. 2X1 - Marche sui front. (Z510), a c. 2V12v e in fine (V320) - Cors. ; gr. ; rom. - Ritr. di Petrarca e Laura a c. 4v; ogni Trionfo inizia con una vignetta - Impronta - hesa iouo i.re SiCh (3) 1574 (R) - Marche editoriali: Albero di palma con due putti in basso ed uno sospeso ad un ramo. Motto: Digna feret premia constans animus - Fama: donna alata su un globo suona la tromba. Motto: Io volo al ciel per riposarmi in Dio: Altre localizzazioni: Biblioteca civica Giovanni Canna - Casale Monferrato - AL - Biblioteca comunale dell'Archiginnasio - Bologna - Biblioteca statale del Monumento nazionale di Montecassino - Cassino - FR - Biblioteca Universitaria - Genova - Biblioteca comunale Labronica Francesco Domenico Guerrazzi - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI - Biblioteca del Seminario maggiore - Padova - Biblioteca civica - Padova - Biblioteca di Area umanistica dell'Università degli studi di Urbino- PU - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma - Biblioteca dell'Istituto internazionale Don Bosco - Torino - Servizi bibliotecari ed informatici dell'Universita' Ca ' Foscari di Venezia


Guilelmus : Brito, Gulielmi Britonis Aremorici Philippidos libri duodecim. Caspar Barthius recensuit, et Animadversionum commentario illustravit. Genuinus hujus operis titulus sit, Speculum boni, paceque et bello, pii, cordati, et fortunati principis: ... In Animadversionibus bibliotheca quaedam auctorum sequiorum temporum comiter illustratur, Cygneae : excudebat Melchior Gopnerus, suis ac Johannis Scheibii bibliop. Lips. sumtibus, 1657 - 367, [i.e. 267, 1], 760, [68] p., [2] c. di tav., antip. e ritr. calcogr. ; 4o. - Antip. incisa da J. Durr. e datata 1568 - Le p. 120-267 della prima paginazione numerate erroneamente 220-267 - Ritr. di Caspar Barth (latinizzato Caspar Barthius) sul v. della seconda c. di tav. - Segn.: A-2K42L2, 2A-5K45L6 - Impronta - O,E, s.us s,m, IpIn (3) 1657 (R): Altre localizzazioni in biblioteche italiane: Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM - Biblioteca nazionale centrale - Firenze


FILIPPO II AUGUSTO CAPETO (Parigi 1165 - Mantes 1223): Re di Francia (1180-1223). Figlio di Luigi VII e di Adele di Champagne, condusse lunghe lotte contro i grandi feudatari, fra cui Enrico II re d'Inghilterra e duca di Normandia e d'Aquitania: gli spinse contro gli stessi figli, costringendolo, con l'aiuto di Riccardo I Cuordileone (scelto in quell'occasione come erede al trono), all'umiliante pace di Azay-le-Rideau (1189). Partecipò poi con Riccardo alla terza crociata, ma i rapporti tra i due si fecero tesi e Filippo, rientrato in Francia e alleatosi con Giovanni Senzaterra, fratello di Riccardo, invase Normandia e Aquitania, riprese da Riccardo al suo rientro dalla lunga assenza. Morto Riccardo (1199) e succedutogli il fratello, la lotta proseguì e si risolse per il re d'Inghilterra nella perdita dei territori d'oltremanica. Decisivo fu lo scontro tra la coalizione formata da Filippo e Federico di Hohenstaufen (poi II) e quella formata da Giovanni, dall'imperatore Ottone IV e dal conte di Fiandra, risoltosi a favore dei primi a Bouvines (1214). Fu il primo re che cercò di introdurre un'amministrazione centralizzata basandosi sulla forza delle città. Riuscì inoltre a trasformare i Capetingi nei più ricchi e potenti signori di Francia.


Guilelmus : Brito - Gulielmi Britonis Aremorici Philippidos libri duodecim. Caspar Barthius recensuit, et Animadversionum commentario illustravit. Genuinus hujus operis titulus sit, Speculum boni, paceque et bello, pii, cordati, et fortunati principis: ... In Animadversionibus bibliotheca quaedam auctorum sequiorum temporum comiter illustratur, Cygneae: Scheibe, Johann [tipografo di Cygnea, toponimo storico della città tedesca di Zwickau ] , Johann Gopner, Melchior, 1657
Statius, Publius Papinius - Publii Papinii Statii quae exstant. Caspar Barthius recensuit & animadversionibus locupletissimis illustravit : inspersis ad Thebaida & Achilleida commentariis ac glossis veterum ... cum quatuor indicibus, Cygneae: Scheibe, Johann, , Johann Gopner, Melchior, 1664-1665
Reinesius, Thomas<1587-1667> - Th. Reinesi. D. ad viros clariss. D. Casp. Hofmannum. Christ. Ad. Rupertum. Profess. Noricos epistolae. In quibus multae inscriptiones veteres hactenus ineditae vulgantur, emendantur, explicantur: varia etiam in scriptoribus antiquis corrupta loca notantur & restituuntur, Lipsiae: Scheibe, Johann, , Johann Bauer, Johann , 1660


Eraclide Pontico naque nel 388 a.C. ad Eraclea nel Ponto (Mar Nero) [?] Morì nel 315 a.C. a ? [?].
Grande astronomo e filosofo greco dell'Antica Accademia fu discepolo di Platone e di Speusippo: scrisse opere di morale, di fisica, di grammatica, di storia e di retorica.
Eraclide è accreditato assieme ad Ecfanto ed Iceta, della scoperta della rotazione terrestre attorno ai poli da Ovest ad Est in circa 24 ore; e per questo, sostenne che l'apparente rotazione diurna del cielo, è dovuta in realtà alla rotazione della Terra. Fu il primo astronomo che teorizzò il fatto che Mercurio e Venere compiono le loro rivoluzioni attorno al Sole e non attorno alla Terra, forse basandosi sulle variazioni di luminosità e di distanza apparente, dei due pianeti rispetto al Sole.
Il "Sistema di Eraclide" prevede che la Terra sia al centro di un Universo infinito la cui forza motrice è divina; Il Sole ruota attorno alla Terra ed i pianeti interni ruotano attorno ad esso.
Le stelle sono fisse.
La Luna è terra circondata da nebbia.
Le comete sono nuvole alte nell'aria, come le meteore.
Ogni stella è un mondo a sè.
Pur conoscendo l'anomalia solare che presentano i pianeti (stazionamento e retrogradazione), a causa della loro rotazione attorno al Sole, Eraclide non teorizzò l'idea eliocentrica, che fu poi di Aristarco di Samo
. Egli però, anche se indirettamente, introdusse gli Epicicli ed il Deferente: infatti il "Sistema Eraclideo" includeva il Deferente (orbita circolare descritta dal Sole attorno alla Terra) e gli Epicicli (Orbite circolari descritte dai pianeti Mercurio e Venere attorno al Sole). La teoria degli Epicicli e Deferenti, fu sviluppata successivamente da Apollonio di Perge.[testo di Andrea Scardigli ].


LOMELLINI GIOVANNI GIROLAMO (+1659 apr. 4 a Roma 49enne, sepolto ai Ss.Ambrogio e Carlo - creato da Innocenzo X nel 1652 febbr. 19); Tesoriere Generale di Sua Santità; Onofrio, 1652 marzo 11.


GUALTERIO CARLO (+1673 genn. 1 a Roma 59enne - creato da Innocenzo X nel 1654 marzo 2); Ufficiale Relatore del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica; Pancrazio, 1654 marzo 23; Angelo in Pescheria, 1667 nov. 14; Maria in Cosmedin, 1668 maggio 14; Eusebio, 1669 genn. 14.


BANDINELLI VOLUNNIO (+1667 giu. 5 a Roma, sepolto a S.Giovanni in Laterano - creato da Alessandro VII nel 1658 apr. 29 in pectore pubblicato nel 1660 apr. 5); Nobile di Siena - Uditore della Camera Apostolica; Silvestro e Martino ai Monti, 1660 apr. 19.


I22. S. IOHANNIS (Baptistae) DE MERCATO = Taur. 380 : habet I sacerdotem - Sign. 60
Chiesa tuttora esistente sotto il nome di S. Venanzo dei Camerinesi nei pressi della Piazza d' Araceli, ove sino al 1477 si faceva il mercato. Col nome di S. Giovanni del mercato o simile viene registrata nei Libri Anniversariorum (sopra p. 57 n. 115 , p. 66 n. 113, p. 68 n. 44 ), nel catalogo del 1492 (sopra p. 76 n. 218), nella Tassa di Pio IV (sopra p. 90 n. 89), nei cataloghi del 1555 (sopra p. 82 n. 79) e di S. Pio V (sopra p. 103 n. 230). Sotto Clemente X (nel 1665 secondo il Forcella) la chiesa venne in possesso della Confraternità dei Camerinesi, la quale la restaurò, dedicandola ai suoi santi protettori Venanzio ed Ansuino.
Del Sodo Vallicell. f. 147, Vatic. p. 125 (S. Gio. Batt. del Mercatello); Panciroli 1 354 2 56; Lonigo Barb. f. 24, Vallicell. f. 36; Martinelli 124; Bruti vol. 23 (to. XXII) f. 167 v.-171, vol. 3 (to. II) f. 312 - 326 (= l. III c. XXVII); Nibby 754; Forcella VII p. 107-126; Armellini 1 260 2 548 ; Angeli 598.
INDICAZIONE DA Le Chiese di Roma nel Medio Evo di Christian Hülsen - pubblicato da Leo S. Olschki - Firenze MCMXXVII


Carlo Pio di Savoia: nacque il 9 aprile 1624 a Ferrara e fu educato a Roma presso lo zio, il cardinale Carlo Emanuele Pio .
Abbandonati gli studi ecclesiastici per intraprendere la vita militare dopo poco fu preso come ostaggio nella guerra contro i Fiorentini e, traumatizzato da questa esperienza, si congedò per ritornare a Ferrara dove si laureò in Giurisprudenza nel 1649.
A Roma, dove si trasferì per esercitare la professione, prese i voti ed il pontefice Innocenzo X lo nominò Tesoriere generale.
Il 2 marzo 1654 papa Alessandro VII lo ordinò cardinale e lo promosse alla Legazione di Urbino, ma per poco tempo, perché l’anno successivo ottenne la nomina di vescovo di Ferrara dove fu consacrato dal cardinale legato Spada.
Governò, amato e stimato da tutti i suoi concittadini, con equilibrio, saggezza, e carità e, da uomo dotto e studioso, cercò in ogni modo di promuovere le scienze.
Per motivi di salute tornò poi a Roma e qui morì il 13 febbraio 1689.


Betancor, Antonius, Anti diana sive admonitio apologetica ad R. P. Ant. Dianam sum tractatum exauthorandi reges per D. Ant. Betancor, 1653, S. l. n. n. - 8° , 211 p. - 1 esemplare alla Bibliothèque municipale d'étude et d'information. Grenoble, Isère
Betancor, Antonius, Anti-Diana, sive Admonitio apologetica ad R. P. Antoninum Dianam, circa suum Tractatum de potestate exauthorandi reges... per D. Anton. Betancor,... (S. l.,), 1653 - In-8° , 211 p. - 1 esemplare alla BIBLIOTHEQUE NATIONALE DE FRANCE (BnF)


Rossotti, Andrea, Axiomata sacrae et verae philosophiae diuinae scripturae sanctorum patrum sententijs, et doctorum dictis illustrata. Per D. Andream Rossottum .., Genuae: Calenzano, Pier Giovanni, 1660
Rossotto, Andrea <1610-1667>, Giacobbe ripatriante con aplicationi historiche, morali, e politiche di D. Andrea di S. Giuseppe Rossotto di Mondovi. .., In Roma per gl'Heredi del Corbelletti: Bertani, Giovanni Antonio Corbelletti eredi, 1646
Rossotto, Andrea <1610-1667>, Le peripetie della corte rappresentate nelle vite de' fauoriti. Di D. Andrea Rossotto di Mondoui monaco di San Bernardo. Libro primo. All'eminentissimo ... cardinale Girolamo Lomellino, In Roma: Moneta, Francesco, 1652
Rossotto, Andrea <1610-1667>, Il Filisteo abbatuto con aplicationi historiche morali e politiche di D. Andrea Rossotto di Mondovi, monaco di S. Bernardo .., Roma: Coligni, Giovanni Pietro, 1653
Rossotto, Andrea <1610-1667>, Delle peripetie della corte rappresentate nelle vite de fauoriti dell'imperio di Costantinopoli. Di d. Andrea Rossotto di Mondoui monaco di S. Bernardo. All' illustrissimo e reverendiss. sig. monsignore Gualtiero Gualtieri .., In Roma: Bernabo, Angelo, 1657
Rossotto, Andrea <1610-1667>, Delle peripetie della corte rappresentate nelle vite de' favoriti di d. Andrea Rossotto di Mondoui visitatore generale de' monaci di S. Bernardo, libro secondo. All'emin. e reuer. signore il sig. cardinale Carlo Gualtieri arcivescovo e principe di Fermo, In Roma: Bernabo, Angelo, 1655
Rossotto, Andrea <1610-1667>, Epinicio alle sacre reliquie de' santi martiri Sebastiano, et altri, che riposano nel cemeterio di Calisto. Di D. Andrea Rossotto di Mondovi monaco di S. Bernardo. .., In Roma: Moneta, Francesco
Rossotti, Andrea, Syllabus scriptorum Pedemontii, seu de scriptoribus Pedemontanis in quo breuis librorum, patriae, generis, & nonnumquam vite notitia traditur. Additi sunt scriptores Sabaudi, Monferratenses, & comitatus Niciensis. Opere, & studio d. Andreae Rossotti a Monteregali ... Accessit qu, Monteregali: Ghislandi, Francesco Maria, MDCLVXII
Rossotto, Andrea <1610-1667>, La Virtu trionfante et il vitio depresso. Dialoghi morali del padre d. Andrea Rossotto di Mondovi ... dedicata all'illust. e reuerendiss. monsignor Francesco Cennini, In Genoua: Calenzani, Pietro Giovanni, [1660]


Viliotto, Francesco (medico ed erudito di Mondovì, sec. 17.), Opus naturale politicum, in quo principatuum regimen indoles elementorum adumbrat. Auctore Francisco Viliotto ciue, & medico collegiato Montisregalis, Monteregali, 1659
Viliotto, Francesco, Varii Europae euentus compendiarie descripti ab anno 1643. vsque ad annum 1659. Auctore Francisco Viliotto ciue, & medico Montisregalis, Monteregali: Ghislandi, Francesco Maria, 1667
Viliotto, Francesco, Ad varios Europae euentus compendiarie descriptos additio. Eodem Francisco Viliotto ciue, & medico collegiato Montisregalis auctore, Monteregali: Ghislandi, Francesco Maria, 1668
Viliotto, Francesco, Morbosae Europae sanitas instaurata in pace quae inter duos Galliarum, & Hispaniarum reges sancita est anno 1660. Auctore Francisco Viliotto ..., Monteregali: Gislandi, Giovanni, 1660
All'intemelia Aprosiana di lui si conservano:
Opus naturale politicum, in quo principatuum regimen indoles elementorum adumbrat, auctore Francisco Viliotto ... Monteregali, 1659. - [21], 503 p. ; 12°
Varii Europae eventus compendiaria descripti ab anno 1643 usque ad annum 1659 auctore Francisco Viliotto ... Monteregali : typis Francisci Maria Gislandi, 1667. - [16], 392, [12] p., 1 c. di tav. ; 8°.


Diana, Antonino (Antonio): nato a Palermo da nobile famiglia, il chierico regolare Antonio Diana (1586) si ascrisse all'Ordine dei Teatini nel 1630. Ebbe vastissima fama di teologo morale, tanto da essere nominato Esaminatore dei Vescovi sotto Urbano VIII, Innocenzo X e Alessandro VIII: ciò non gli evitò di incorrere in qualche polemica per una certa presunta sua propensione al lassismo. Si spense a Roma, 20 luglio 1663.
Di lui si sono individuate in Italia le seguenti opere:
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... Practicae resolutiones lectissimorum casuum. ..., Antuerpiae, 1641
Diana, Antonino , Summa Diana in qua R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... Opera omnia septem partibus comprehensa, Diana ipso committente & approbante, / Antonio vero Cotonio alias Ausonio Noctinot Siculo Tertij Ordinis S. Francisci dante, in vnicum volumen arctantur, alphabetico simul & doctrinali ordine digestum, & bipartitum. Cum additionibus ... Accessit in marginibus Breuiarium, quod pro rerum qua indice, qua summario abundi supplet, & index verborum locupletissimus. In hac ultima editione correcta, emendata, & addita octaua, & nona parte ; a R.D. Andrea Guadagno, .., Lione, 1652
Alcolea, Martin : de, Vastissima erratorum sylua, quae irrepserunt in indicces nouem tomorum R.P. Antonini Dianae, secundum nouam ordinationem P. Alcoleae; impressorum Lugduni, ann. 1667. Diligentissime collecta ab auctore eiusdem ordinationis, eiusque iussu, in lectirum gratiam, in lucem edita, Lugduni: Anisson, Fleury, 1669
Diana, Antonino<1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... Resolutionum moralium tres partes priores: in quibus selectiores casus conscientiae, breuiter, dilucide & ad plurimum benigne sub variis tractatibus explicantur, Lugduni: Anisson, Laurent & associes, 1645-1653
Diana, Antonino<1585-1663>, 5: R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... Pars quinta. In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & vt plurimum benigne sub variis tractatibus explicantur. Aditae in extremo operis declarationes sacrarum Congregationum, Rotaeque Romanae decisiones circa materiam immunitatis ecclesiasticae, Lugduni, 1650
Diana, Antonino<1585-1663>, 7: R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... Pars septima: In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & vt plurimum benigne explicantur, Lugduni: Boissat, Gabriel heritiers & Anisson, Laurent, 1645
Diana, Antonino<1585-1663>, 8: R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... Pars octaua: in qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & vt plurimum benigne explicantur, Lugduni, 1653
Diana, Antonino<1585-1663>, 9: R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... Pars nona: in qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & vtplurimum benigne sub variis tractatibus explicantur. His adiectae disceptationes apologeticae De primatu solius D. Petri, Lugduni, 1651
Diana, Antonino<1585-1663>, 10: R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... Pars deicima: in qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & vt plurimum benigne sub variis tractatibus explicantur, Lugduni, 1653
Diana, Antonino<1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars vndecima tota miscellanea. ... Adduntur in fine tractatus duo, De adoratione romani pontificis, et De infallibilitate suorum decretorum circa fidem extra concilium, Venetiis: Societa veneta, 1678
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Coordinati, seu omnium resolutionum moralium, ejus ipsissimis verbis ad propria loca, & materias, per v.p. Martinum de Alcolea ... Tomus primus (-decimus) , Venetiis: Pezzana, Nicolo, 1698
Diana, Antonino <1585-1663>, 7
Diana, Antonino <1585-1663>, 6
Diana, Antonino <1585-1663>, 8
Diana, Antonino <1585-1663>, 2
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... Resolutiones morales in quatuor partes distributae. In quibus selectiores casus conscientiae breuiter, ... explicantur, in hac nona, & secunda Veneta editione cum quarta parte non ante impressa prodeunt, ab ipso auctore diligenter emendata, .., Venetiis: Baba, Francesco, 1636
Diana, Antonino <1585-1663>, 3
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antoninus Diana ... Coordinatus, seu omnes resolutiones morales, eius ipsissimis verbis ad propria loca, & materias fideliter dispositae, ac distributae ... Tomus primus (-decimus) , Lugduni: Huguetan, Jean Antoine <2> & C., 1680
Diana, Antonino <1585-1663>, 4
Diana, Antonino <1585-1663>, 5
Diana, Antonino <1585-1663>, 9
Diana, Antonino <1585-1663>, Summa Diana in qua a R.P.D. Antonini Diana Panormitani clerici ... opera omnia septem partibus comprehensa, Diana, ipso committente, & approbante, Antonio vero Cotonio, ... in vnicum volumen arctantur, alphabetico ordine simul & doctrinali ordine digestum, & bipartitum. Cum additionibus cruce notatis eorum, quae ... vtilia visa sunt. Accessit marginalibus Breuiarium .., Venetiis: Baba, 1653
Diana, Antonino <1585-1663>, 2: Tomus secundus continens quintam, sextam, & septimam partem. In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & ut plurimum benigne sub varijs tractatibus explicantur, Venetiis, 1647
Diana, Antonino <1585-1663>, 9: R.p.d. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars nona .., Venetiis: Giunta, Tommaso <2.> eredi & Baba, Francesco, 1650
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Resolutiones morales in octo partes distributae. In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & ut plurimum benigne sub varijs tractatibus explicantur, Venetiis, 1647
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Resolutionum moralium, Venetiis: Giunta, Tommaso <2.> eredi & Baba, Francesco, 1647
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars sexta. In qua selectiores casus conscientiae breviter, dilucide, & ut plurimum benigne explicabuntur, Venetiis: Giunta, Tommaso <2.> eredi & Baba, Francesco, 1645
Diana, Antonino <1585-1663>, 7: R.P.D. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars septima. In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & ut plurimum benigne explicantur, Venetiis: Giunta, Tommaso <2.> eredi & Baba, Francesco, 1645
Diana, Antonino <1585-1663>, 8: R.P.D. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars octava. In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & ut plurimum benigne explicantur .., Venetiis: Giunta, Tommaso <2.> eredi & Baba, Francesco, 1647
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Coordinati, seu omnium resolutionum moralium, ejus ipsissimis verbis ad propria loca, & materias, per V.P. Martinum De Alcolea ... Tomus primus <-decimus>, Venetiis, 1728
Diana, Antonino <1585-1663>, 10: Index generalis, seu operum omnium summa, ad praelatorum, confessariorum, necnon casuum conscientiae studiosorum faciliorem usum accommodata, Venetiis, 1728
Diana, Antonino <1585-1663>, Summa Diana in qua opera omnia duodecim partibus comprehensa Antonius Cotonius ... necnon Andreas Guadagno s.t.d. septem a primo, caeteris ab hoc expletis. In unicum volumen, alphabetico simul & doctrinali ordine digestum & bipartitum. Eodem Antonino Diana ... arctarunt & eleganter remiserunt. .., Venetiis: Curti, 1686
Diana, Antonino <1585-1663>, Summa Diana in qua a.r.p.d. Antonini Diana Panormitani cler. regul. ... opera omnia sex partibus comprehensa, Diana ipso committente, & approbante, Ausonio vero Noctinot Siculo ... operam dante, in unicum volumen arctantur, alphabetico simul & doctrinali ordine digestum, & bipartitum. .., Venetiis: Giunta, Tommaso <2.> eredi & Baba, Francesco, 1644
Diana, Antonino <1585-1663>, Summae Diana reu. patris F. Ausonij Noctinot Siculi Nicosiensis, regularis tertij ordinis S. Francisci, ex septima parte auctarium, Romae typis Ludouici Grignani: Grignani, Lodovico, 1646
Diana, Antonino <1585-1663>, R.p.d. Antonini Diana ... Resolutionum moralium tomus primus (-quartus). In quibus selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, et ut plurimum benigne sub variis tractatibus explicantur, Venetiis: Societa veneta, 1678
Diana, Antonino <1585-1663>, 1: Tomus primus. Continens primam, secundam, tertiam, & quartam partem, Venetiis: Societa veneta, 1678
Diana, Antonino <1585-1663>, 2: Tomus secundus continens quintam, sextam, & septimam partem. In quibus selectiores casus conscientiae breuiter, .., Venetiis: Societa veneta, 1678
Diana, Antonino <1585-1663>, 3: Tomus tertius. Continens octauam, & nonam partem. In quibus selectiores casus conscientiae breuiter, .., Venetiis: Societa veneta, 1678
Diana, Antonino <1585-1663>, 4: Tomus quartus. Continens decimam, vndecimam, & duodecimam partem. In quibus selectiores casus conscientiae breuiter, .., Venetiis: Societa veneta, 1678
Diana, Antonino <1585-1663>, R.p.d. Antonini Diana Panormitani ... Resolutiones morales in tres partes distributae. In quibus selectiores casus conscientiae, ... explicantur, Lugduni: Cardon, Jacques, 1634
Diana, Antonino<1585-1663>, R.p.d. Antonini Diana panormitani ... Resolutionum moralium quae quinque tomis continentur compendium, auctore admodum R.d. Matthaeo Defendi ... Nunc primum in lucem editum, Venetiis: Baba, Andrea, 1640
Diana, Antonino<1585-1663>, Summa Diana in qua a R.P.D. Antonini Diana Panormitani clerici regularis coram S.D.N. Vrbano 8. episcoporum examinatoris, ... Opera omnia septem partibus comprehensa, Diana, ipso committente, & approbante, Antonio vero Cotonio, alias Ausonio Noctinot Siculo ... operam dante, in vnicum volumen arctantur, ..., Venetijs: Giunta, 1656
Diana, Antonino<1585-1663>, R.P.D. Antoninus Diana ... Coordinatus; seu Omnes resolutiones morales eius ipsissimis verbis ad propria loca, & materias fideliter dispositae, ac distributae. ... Tomus primus \- nonus , Lugduni: Huguetan, Jean Antoine <2.> & Barbier, Guillaume <2.>, 1667
Diana, Antonino <1585-1663>, De primatu solius d. Petri ac differentia inter ipsum & d. Paulum disceptationes apologeticae auctore Antonino Diana Panormitano ..., Romae: Manelfi, Manelfo, 1647 De prisca, et recenti immunitate Ecclesiae ac ecclesiasticorum libertate generales controuersiae in duos libros distinctae. In quibus admod. reu. p.d. Antonini Dianae Resolutiones in controuersiam vocantur, & executiuntur. Auctore Mario Cutelli Villaerosatae comite ... Tomus prior summo pontifici dicatus, Matriti expensis Gabrielis a Leon: Leon, Gabriel : de, 1647
Diana, Antonino , Antonini Diana ... Operum omnium Tabula aurea, qua resolutionum plusquam sex millia ... Accessit index alphabeticus copiosissimus, & locupletissimus rerum notabilium uniuersi operis. Studio, ac labore Caroli Thomasij eiusdem Ordinis ..., Romae: Tinassi, Nicola Angeloil ‰Varese , 1664
Diana, Antonino <1585-1663>, Summa Diana in qua a r.p.d. Antonini Diana Panormitani clerici regularis ... opera omnia septem partibus comprehensa, Diana, ipso committente, & approbante, Antonio vero Cotonio, alias Ausonio Noctinot ... operam dante, in vnicum volumen arctantur, alphabetico simul, & doctrinali ordine digestum, & bipartitum. Cum additionibus cruce notatis ... Accessit in marginibus Breuiarium, quod pro rer, Venetiis: Pezzana, Nicolo, 1661
Diana, Antonino <1585-1663>, R.p.d. Antonini Diana Panormitani, ... Resolutiones morales in compendium redactae, & in ord. alphab. digeste: in quibus lectissimi quique ... ac facilitate dissoluuntur. Per Ioan. de La Val Belgam .., Lugduni: Prost, Jacques, 1634
Diana, Antonino , Summa Diana, in qua R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... opera omnia duodecim partibus comprehensa: septem nempe priores, Diana ipso committente & approbante, Antonio vero Cotonio, alias Ausonio Noctinot ... operam dante, octava, nona & decima, tum a R.D. Andrea Guadagno, tum D. Iacobi Pontani ... studio recens coll... , Lugduni: Anisson, Laurent, 1664
Diana, Antonino <1585-1663>, Summa Diana in qua a r.p.d. Antonini Diana Panormitani ... Opera omnia septem partibus comprehensa, Diana ipso committente & approbante, Antonio vero Cotonio, alias Ausonio Noctinot ... In vnicum volumen arctantur, alphabetico simul & doctrinali ordine digestum & bipartitum. Cum additionibus Cruce notatis eorum ..., Venetiis: Giunta, Tommaso <2.> eredi & Baba, Francesco, 1646
Diana, Antonino <1585-1663>, *R.p.d. Antonini Diana panormitani clerici regularis ... : Resolutionum moralium ..., Venetiis
Diana, Antonino , Summa Diana in qua a R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... opera omnia septem partibus comprehensa, Diana, ipso committente, & approbante, Antonio vero Cotonio, alias alias Ausonio Noctinot ... in unicum volumen arctantur ... Accessit in marginibus breviarium ..., Venetiis: Pezzana, Nicolo, 1663
Diana, Antonino<1585-1663>, 6: R.P.D. Antonini Diana panormitani ... Resolutionum moralium pars sexta; in qua selectiores casus conscientiae breviter, dilucide, & utplurimum benigne explicantur, Lugduni: Prost, Pierre heritiers & Borde, Philippe & Arnaud, Laurent, 1645
Diana, Antonino<1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Resolutiones morales, Lugduni: Prost, Pierre heritiers & Borde, Philippe & Arnaud, Laurent, 1647
Diana, Antonino<1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana panormitani ... Resolutionum moralium pars septima; in qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & ut plurimum benigne explicantur, Lugduni: Prost, Pierre heritiers & Borde, Philippe & Arnaud, Laurent, 1647
Diana, Antonino , Summa Diana in qua a R.P.D. Antonini Diana Panormitani clerici regul. Coram S.D.N. Vrbano 8. episcoporum examinatoris, & S. Officij Regni Siciliae consultoris, Opera omnia septem partibus comprehensa, Diana ipso committente, et approbante, Antonio vero Cotonio, alias Ausonio Noctinot Siculo Tertij Ordinis S. Francisci operam dante, in unicum volumen arctantur, alphabetico simul & doctrinali ordine digestum, & bipartitum ..., Venetiis: Baba, 1652
Diana, Antonino <1585-1663>, Summa Diana in qua R.P.D. Antonini Diana, Panormitani ... Opera omnia duodecim partibus comprehensa: septem nempe priores, Diana ipso committente & approbante, Antonio vero Cotoni, alias Ausonio Noctinot ... Octaua, nona, & decima, tum a R.D. Andrea Guadagno ... tum D. Iacobi Pontani ... vtraque simili ordine ac methodo a Nicolao Antonio .., Lugduni: Borde, Philippe & Arnaud, Laurent & Rigaud, Claude, 1660
Diana, Antonino <1585-1663>, Summa Diana in qua a r.p.d. Antonini Diana Panormitani clerici regularis ... opera omnia septem partibus comprehensa, Diana, ipso committente, & approbante, Antonio Catanio, alias Ausonio Noctinot Siculo, tertij ordinis s. Francisci operam dante, in unicum volumen orctantur, & bipartitum. Cum additionibus ... quae ... utilia visa sunt. Accessit in marginibus breviarium, ... et index verborum locupletissimus, Venetiis: Baba, Francesco, 1656
Diana, Antonino<1585-1663>, Summa diana in qua a R.P.D. Antonini Diana Panormitani clerici regul.s coram S.D.N. Vrbano 8. episcoporum examinatoris, ... Opera omnia septem partibus comprehensa, Diana ipso committente, & approbante, Antonio vero Cotonio, alias Ausonio Noctinot Siculo ... operam dante, in unicum volumen arctantur, ..., In hac vltima impressione correcta, & emendata, & addita octaua, & nona parte a R.D. Andrea Guadagno ..., Venetiis: Giunta, 1652
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Resolutionum moralium..., Lugduni: Prost, Pierre heritiers & Borde, Philippe & Arnaud, Laurent, 1645
Diana, Antonino <1585-1663>, R. P. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars sexta. In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, et ut plurimum benigne explicabuntur, Venetiis: Baba, Francesco, 1743
Diana, Antonino <1585-1663>, Summa Diana in qua a R.P.D. Antonini Diana Panormitani clerici regularis coram S.D.N. Alexandro 7. episcoporum examinatoris, & S.Officij regni Siciliae consultoris, opera omnia septem partibus comprehensa, Diana, ipso committente, & approbante, Antonio vero Cotonio alias Ausonio Noctinot Siculo ... operam dante. ... Cum additionibus cruce notatis eorum, ... Accessit in marginibus breuiarium, quod pro rerum qua indice, qua summario abunde supplet, ..., Venetiis: Combi & La Nou, 1663
Diana, Antonino <1585-1663>, 5: R.p.d. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars quinta. In qua selectiores casus conscientiae breuiter ... explicantur ... Prodit nunc iterum Venetiis multis in in locis ab auctore aucta, & accommodata, Venetiis: Baba, Francesco, 1642
Diana, Antonino <1585-1663>, 4: R.P.D. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars quarta. In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & ut plurimum benigne sub variis tractatibus explicantur, et praesertim, Lugduni: Prost, Pierre heritiers & Borde, Philippe & Arnaud, Laurent, 1645
Diana, Antonino <1585-1663>, Resolutionum moralium .., Lugduni: Prost, Pierre heritiers & Borde, Philippe & Arnaud, Laurent, 1645
Diana, Antonino <1585-1663>, 5: R.P.D. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars quinta. In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & ut plurimum benigne sub varijs tractatibus explicantur. Additae in extremo operis declarationes sacrarum .., Lugduni: Arnaud, Laurent, 1643
Diana, Antonino <1585-1663>, Resolutionum moralium .., Lugduni: Arnaud, Laurent, 1643
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Resolutiones morales, Lugduni: Prost, Pierre heritiers & Borde, Philippe & Arnaud, Laurent, 1647
Diana, Antonino <1585-1663>, 8: R.P.D. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars octaua in qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide & ut plurimum benigne explicantur, Lugduni, 1647
Cutelli, Mario, De prisca, et recenti immunitate ecclesiae ac ecclesiasticorum libertate generales controuersiae in duos libros distinctae. In quibus admod. reu. P.D. Antonini Dianae Resolutiones in controuersiam vocantur, et excutiuntur. Auctore Mario Cutelli ... Tomus prior summo pontifici dicatus, Matriti: Typographia Regia , 1647
Diana, Antonino <1585-1663>, Summa Diana, in qua R.P.D. Antonini Diana Panormitani clerici regul. coram S.D.N. Vrbano 8. episcoporum examinatoris, ... opera omnia septem partibus comprehensa, Diana ipso committente & approbante Antonio vero Cotonio, alias Ausonio Noctinot Siculo tertij Ordinis S. Francisci operam dante, ... Cum additionibus ... Accessit in marginibus breuiarium, ... In hac ultima editione correcta, emendata, & addita octaua, & nona parte a R.P. Andreae a Guadagno, Quintiano S.T.D. & praedicatore generali, Lugduni: Borde, Philippe & Arnaud, Laurent & Rigaud, Claude, 1652
Diana, Antonino, R.P.F. Antonini Diana Panormitani, ... practicae resolutiones lectissimorum casuum, Roma, 1654
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Resolutionum moralium, quae quinque tomis continentur compendium, auctore admodum R.D. Matthaeo Defendi ..., Lugduni: Boissat, Gabriel heritiers & Anisson, Laurent, 1642
Diana, Antonino <1585-1663>, Summa Diana in qua r.p.d. Antonini Diana panormitani clerici regul. ... opera omnia sex partib. comprehensa, Diana ipso committente, & approbante, Ausonio vero Noctinot Siculo ... in unicum volumen duabus partis arctantur ... Accessit in marginibus Breuiarium, quod pro rerum qua summario abdunte supplet, est index verborum locupletissimus. Pars prior (-secunda)., Lugduni : sumptib. Haered. Pet. Prost, Philippi Borde, & Laur. Arnaud, 1644., [8, 456, 8, 458, 6 p. ; 4o (Front. bicr., A c. a1r. occhietto della 2 parte., Segn. [par]4 A-3M4 a-3m4., c. 3M2 segnata erroneam. 3K, Prost, Pierre heritiers & Borde, Philippe & Arnaud, Laurent
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Resolutionum moralium, quae quinque tomis continentur compendium, auctore admodum R.D. Matthaeo Defendi .., Lugduni: Boissat, Gabriel heritiers & Anisson, Laurent, anno 1642
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Practicae resolutiones lectissimorum casuum, Antuerpiae: Meurs, Jacob van, anno 1660
Diana, Antonino <1585-1663>, Summa Diana in qua a r.p.d. Antonini Diana Panormitani clerici regularis ... Opera omnia septem partibus comprehensa, Diana, ipso committente, & approbante, Antonio vero Cotonio, alias Ausonio Noctinot ... In vnicum volumen arctantur, alphabetico simul & doctrinali ordine digestum, & bipartitum ..., Venetiis: Pezzana, 1660
Diana, Antonino <1585-1663>, R.p.d. Antonini Diana ... Resolutiones morales in tres partes distributae, in quibus selectiores casus conscientiae breviter, dilucide & ut plurimum benigne sub variis tractatibus explicantur, Montibus: Waudre, Francois de, 1635
Diana, Antonino<1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana... Resolutiones morales in quinque partes distributae. In quibus selectiores casus conscientiae breviter, dilucide, et ut plurimum benigne sub Tractatibus explicantur, Venetiis: Baba, Francesco, 1640
Diana, Antonino, R.P.D. Antonini Diana... Resolutiones Morales In sex Partes distributae. In qua selectiores casus consciantiae breuiter, dilucide, et vt plurimum benigne sub variis Tractatibus explicantur, Venetiis: Baba, Francesco, 1643
Diana, Antonino, R.P.D. Antonini Diana... Resulutionum moralium..., Venetiis: Baba, Francesco, 1543
Diana, Antonino<1585-1663>, Summa Diana in qua opera omnia duodecim partibus comprehensa Antonius Cotonius ... necnon Andreas Guadagno s.t.d. septem a primo, caeteris ab hoc expletis. In unicum volumen, alphabetico simul & doctrinali ordine digestum & bipartitum. Eodem Antonino Diana ... arctarunt & eleganter remiserunt. ..., Venetiis: Conzatti , 1686
Diana, Antonino<1585-1663>, Summa Diana, in qua R.P.D. Antonini Diana ... Opera omnia Duodecim Partibus comprehensa: Septem nempe priores, Diana ipso committente & approbante, Antonio vero Cotonio, alias Ausonio Noctinot siculo tertii ordinis ... Octaua, nona, & decima, tum a R.D. Andrea Guadagno ..., tum d. Iacobi Pontani doctoris ..., Lugduni: Anisson, Laurent & Devenet, Jean-Baptiste, 1657
Diana, Antonino, Summa Diana in qua a.r.p.d. Antonini Diana Panormitanin ... opera omnia sex partibus comprehensa, Diana ipso committente & approbante ... in unicum volumen arctantur. ..., Roma: Cavallo, Francesco, 1644
Diana, Antonino , R.P.D. Antonini Diana Panormitani Clerici Regularis Coram Sanctiss. D.N. Innocentio X Episcoporum Examinatoris & S. Officii Regni Siciliae Consultoris Resolutionum Moralium : in qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide & ut plurimum benigne explicantur. Pars Nona, Venezia, 1650
Diana, Antonino , PARTE VIII: *R.P.D. Antonini Diana Panormitani Clerici Regularis Resolutionum Moralium per illiss. Reuer. Saluatori Saluatorio Ciui, ac I.U.C. Pisaurensi Consultori S. Off. atque in Urbe Pisaur. Vicario Generali Vigilantissimo D. : in qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide & ut plurimum benigne explicantur. Pars Octaua, Venezia, 1647
Diana, Antonino<1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana ... Coordinati, seu omnium resolutionum moralium, ejus ipsissimis verbis ad propria loca, & materias, per v.p. Martinum de Alcolea ... Tomus primus (-decimus) , Venetiis: Baglioni, Paolo, 1698
Diana, Antonino <1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana Panormitani, ... Practicae resolutiones lectissimorum casuum, Antuerpiae, 1651. & iterunt RomaeRomae: Lazzari, Ignazio Casoni, Giovanni, 1654
Diana, Antonino <1585-1663>, 12: R.p.d. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars duodecima continens tractatus duo de consecratione episcoporum, et de collocutionibus, & scriptionibus prohibitis tempore Concluis ... Editio prima, RomaeRomae sumptibus Io. Baptistae, & Iosephi Cornui: Moneta, Francesco Corvi, Giovanni Battista & Corvi, Giuseppe, 1656
Diana, Antonino <1585-1663>, 5: R.p.d. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars quinta. In qua selectiores casus conscientiae breuiter ... explicantur ... Editio prima, Lugduni: Durand, Laurent <1610-1642>, 1639
Diana, Antonino <1585-1663>, 6: R.p.d. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars sexta; in qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide ... explicabuntur. Editio prima, Lugduni: Prost, Pierre, 1642
Diana, Antonino <1585-1663>, R.p.d. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars decima (-undecima). In qua selectiors casus conscientiae breuiter ... explicantur. Editio prima, Venetiis : apud F Franciscum Baba, 1652-1655, Baba, Francesco
Diana, Antonino <1585-1663>, 10: Pars decima, Venetiis: Baba, Francesco, 1652
Diana, Antonino <1585-1663>, 11, Baba, Francesco
Diana, Antonino <1585-1663>, 5: R.p.d. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars quinta. In qua selectiores casus conscientiae breuiter ... explicantur ... Prodit nunc primum Venetiis multis in locis ab auctore aucta, & accommodata, Venetiis: Baba, Francesco, 1640
Diana, Antonino <1585-1663>, 6: R.p.d. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars sexta. In qua selectiores casus conscientiae breuiter ... explicabuntur. Editio prima veneta, Venetiis: Baba, Francesco, 1643
Diana, Antonino <1585-1663>, 4: R.p.d. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars quarta. In qua selectiores casus conscientiae breuiter ... explicantur ... Prodit iterum cum indicibus necessariis, Venetiis: Baba, Francesco, 1643
Diana, Antonino , Summa Diana, in qua a R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... opera omnia septem partibus comprehensa, Diana ipso committente, & approbante, Antonio vero Cotonio, alias Ausonio Noctinot ... operam dante, in unicum volumen arctantur, alphabetico simul & doctrinali ordine digestum, & bipartitum. Accessit in marginibus breviariun ... & index verborum locupletissimus, Venetiis: Giunta, Tommaso <2.> eredi & Baba, Francesco, 1649
Diana, Antonino<1585-1663>, Compendium quartae partis summae doctoris Antonini Dianae panormitani ... per patrem Fr. Vincentium Gomez ..., Valentiae: Esparsa, Silvestre Duran, Benito, 1637
Diana, Antonino , R.P.D. Antonini Diana Panormitani, Clerici Regul. & S. Officii in Regno Siciliae Consultoris, Resolutionum Moralium quae quinque tomis continentur Compendium / auctore admodum R.D. Matthaeo defendi Subdiac. Titulato S. Iuliani Venetiarum , Venezia, 1641
Diana, Antonino<1585-1663>, R.p.d. Antonini Diana ... Resolutiones morales in tres partes distribuitae. In quibus selectiores casus conscientiae, breuiter, dilucide, & utplurimum benigne sub variis tractatibus explicantur, Lugduni: Prost, Jacques & Prost, Pierre, 1635
Diana, Antonino<1585-1663>, 2: R.p.d. Antonini Diana Resolutionum moralium pars tertia. In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide & utplurimum benigne sub his tractatibus explicantur, 1. De immunitate ecclesiastica. 2. De dubiis regularuim. 3. De solutione largienda moribundo senibus destituto ... Additae in extremo aliquot resolutiones ad nonnulla 1. 2. & 3. partis ..., Lugduni: Prost, Jacques & Prost, Pierre, 1635
Diana, Antonino <1585-1663>, R.p.d. Antonini Diana Panormitani, ... Practicae resolutiones lectissimorum casuum, Antuerpiae: Meurs, Jacob van, 1662
Diana, Antonino <1585-1663>, R.p.d. Antonini Diana ... Resolutioners morales in quatuor partes distribuitae. In quibus selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide ... explicantur, in hac nona & secunda Veneta editione cum quarta parte non ante impressa .., Venetiis: Baba, Francesco, 1636
Diana, Antonino <1585-1663>, [1], Baba, Francesco
Diana, Antonino <1585-1663>, 3, Baba, Francesco
Diana, Antonino <1585-1663>, 4, Baba, Francesco
Diana, Antonino <1585-1663>, Summa Diana in qua a r.p.d. Antonini Diana Panormitani ... Opera omnia septem partibus comprehensa, Diana, ipso committente, & approbante, Antonio vero Cotonio, alias Ausonio Noctinot Siculo ... operam dante, in vnicum volumen arctantur ..., Venetiis: Giunta, 1653
Diana, Antonino <1585-1663>, R.p.d. Antonini Diana ... Resolutiones morales in tres partes distributae, inquibus selectiores casus conscientiae, breviter, dilucide et ut plurimum benigne sub variis tractatibus explicantur, Lugduni: Prost, Pierre heritiers & Borde, Philippe & Arnaud, Laurent, 1645
Diana, Antonino <1585-1663>, 10: Index generalis, seu operum omnium summa, ad praelatorum, confessariorum, necnon casuum conscientiae studiosorum faciliorem usum accommodata, Venetiis: apud Nicolaum Pezzana: Pezzana, Nicolo, 1698
Diana, Antonino<1585-1663>, Summa Diana, in qua R.P.D. Antonini Diana ... Opera omnia duodecim partibus comprehensa: Septem nempe priores, Diana ipso committente & approbante, Antonio vero Cotonio, alias Ausonio Noctinot siculo tertii ordinis ... Octaua, nona, & decima, tum a R.D. Andrea Guadagno ..., tum d. Iacobi Pontani doctoris ..., Lugduni: Borde, Philippe & Arnaud, Laurent & Rigaud, Claude, 1657
Diana, Antonino , Summa Diana in qua R.P.D Antonini Diana...opera omnia septem partibus comprehensa Diana ipso committente...Antoni Cotonio alias Ausonio Noctinot...in unicum volumen arctantur, Venezia, 1652
Diana, Antonino <1585-1663>, R.p.d. Antonini Diana ... Resolutionum moralium pars septima. In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide, & ut plurimum benigne explicantur, Venetiis apud Franciscum Baba: Baba, Francesco, 1650
Diana, Antonino <1585-1663>, R.p.d. Antonini Diana Panormitani ... Resolutiones morales in tres partes distribuitae. In quibus selectiores casus conscientiae, breuiter, dilucide, et ut plurimum benigne sub variis tractatibus explicantur, Editio octaua, nouis additionibus & indicibus locupletata; & infinitis mendis, quibus priores editio: Boissat, Gabriel & C., 1635 [-1636]
Diana, Antonino <1585-1663>, 1, Boissat, Gabriel & C.
Diana, Antonino <1585-1663>, 3: Resolutionum moralium pars tertia. In qua selectiores casus conscientiae breuiter, dilucide ... explicantur ..., Lugduni: Boissat, Gabriel & C., 1635
Diana, Antonino <1585-1663>, 4: Resolutionum moralium pars quarta. In qua selectiores casus conscientiae breuiter ... explicantur ... Prodit nunc primum .., Ludguni, 1636
Diana, Antonino<1585-1663>, R.P.D. Antonini Diana clerici regularis, ... Selectiorum conscientiae casuum, qui in resolutionibus moralibus, quinque prolixioribus partibus, varijsque tractatibus elucidantur, compendium breuitate, perspicuitate, & ordine absolutissimum. A R.D. Alexandro Calamato Messanensi nuperrime elaboratum, et nunc primum in lucem datum , Venetiis: Giunta, 1642
Defendi, Matteo, R.P.D. Antonini Diana Panormitani ... Resolutionum moralium, quae quinque tomis continentur compendium, auctore admodum R.D. Matthaeo Defendi .., Lugduni: Boissat, Gabriel heritiers & Anisson, Laurent, 1641


nominalismo>s.m. filos. [1840-45; der. di nominale con -ismo] = nella filosofia medievale, dottrina secondo cui soltanto gli individui sono reali, mentre i concetti generali o universali non esistono come realtà bensì sono solamente dei nomi con cui la mente umana li rappresenta = in senso estensivo e specialmente con valore polemico, linguaggio o atteggiamento formalmente curato, ma privo di realismo e concretezza.
nominalista>agg., s.m. e f., filos. [1843; der. di nominal(ismo) con -ista] agg., del nominalismo | agg., s.m. e f., che, chi è seguace del nominalismo .


scotismo>s.m., filos. [1927; der. di Scoto, nome del filosofo e teologo scozzese Giovanni Duns Scoto (1266-1308), con -ismo] dottrina filosofica elaborata da Scoto, che sostiene il carattere pratico della teologia, il principio della libertà della volontà sull'intelletto e la dottrina dell'univocità dell'essere.
scotista>agg., s.m. e f., filos. [av. 1498; der. di Scoto, v. anche scotismo, con -ista] agg. = scotistico | agg., s.m. e f., seguace dello scotismo.
scotistico> agg. filos. [av. 1754; der. di Scoto, v. anche scotismo, con -istico] relativo al pensiero filosofico di Giovanni Duns Scoto: interpretazione scotistica.


Bartolomeo : da Monselice (sec. XVI - XVII), Oratio in opinionem de animae mortalitate Veronae: Dalle Donne, Francesco & Vargnano, Scipione, 1598

Imperiale, Bartolomeo Santa Caterina da Siena, descritta da Bartolomeo Imperiale conte delle Malle, In Genoua: Pavoni, Giuseppe, 1634
Imperiale, Bartolomeo, Santa Caterina da Siena, descritta dall'illustr. sig. Bartolomeo Imperiale conte delle Malle ..., In Venetia, 1635
Rambaldi, Giovanni Francesco , Ioannis Francisci Rambaldi ... De bona fortuna liber. Ad optimum principem Franciscum Barberinum .., Veronae: Merlo, 1647
Rambaldi, Giovanni Francesco , Ioannis Francisci Rambaldi ... Meteorologiae libri duo. Ad excellentissimum Senatum Venetum, Veronae: Rossi, Francesco , 1652
Rambaldi, Giovanni Francesco , In Catonianum illud Somniane cures Io. Francisci Rambaldi ... libellus .., Veronae: Merlo, 1653
Rambaldi, Giovanni Francesco , Io. Francisci Rambaldi ... De vniuerso seu mundo liber ad Alexandrum 7. pont. max, Veronae: Tipografia Rubeana, 1656
Compositioni d'alcuni filarmon. nell'assistenza alle musiche della loro Academia, dell'illustriss. et eccell. sig. Girol. Cornaro ..., In Verona: Merlo, Bartolomeo, 1615
Rambaldi, Giovanni Francesco , Ioannis Francisci Rambaldi ... De sensibus libri duo. Ad Vrbanum 8. pont. max, Veronae: Merlo, Bartolomeo, 1640


Valencia, Gregorio : de (Medina del Campo, 1549-Nápoles, 1603) Teologo spagnolo, gesuita dal 1565: insegnò a lungo in Germania. Ritronato a Roma nel 1598 fu incaricato dal pontefice Clemente VIII quale docente di teologia nel Collegio Romano.
Segue l'elenco delle opere reperite nelle biblioteche italiane:
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, De sacro sancto missae sacrificio contra impiam disputationem Tubingae nuper a Iacobo Herbrando propositam, atque adeo contra peruersissimam Lutheri, Kemnicii, aliorumque nouatorum doctrinam, tractatus. Authore Gregorio de Valentia, d. theol. Societatis Iesu. .., Ingolstadii: Sartorius, David, 1580
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, Gregorii de Valentia Metimnensis ... Commentariorum theologicorum tomi quatuor. In quibus omnes quaestiones, quae continentur in Summa theologica d. Thomae Aquinatis, ordine explicantur: ac suis etiam in locis controuersiae omnes fidei elucidantur, Venetiis: De Franceschi, Giovanni Antonio & De Franceschi, Giacomo, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 1: Tomus primus. Complectens omnia primae partis d. Thomae theoremata. Cum variis indicibus. ... Ab auctore nun recens diligentissime accuratissimeque emendata, multisque in locis aucta, Venetiis: De Franceschi, Giovanni Antonio & De Franceschi, Giacomo, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 2: Tomus secundus. Complectens omnia primae secundae d. Thomae theoremata. Cum variis indicibus. Ab auctore ... aucta, Venetiis: De Franceschi, Giovanni Antonio & De Franceschi, Giacomo, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 3: Tomus tertius. Complectens omnia secundae secundae d. Thomae theoremata. Cum variis indicibus. ... Ab auctore nunc ... aucta, Venetiis: De Franceschi, Giovanni Antonio & De Franceschi, Giacomo, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 4: Tomus quartus. Complectens materias tertiae partis, ac supplementi d. Thomae. Cum variis indicibus. ... Ab auctore ... aucta, Venetiis: De Franceschi, Giovanni Antonio & De Franceschi, Giacomo, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 1: Tomus primus: complectens omnia primae partis d. Thomae Theoremata. Cum variis indicibus. .., Cardon, Horace <1.>
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, Gregorii de Valentia Metimnensis, ... Commentariorum theologicorum tomi 4. In quibus omnes quaestiones, quae continentur in Summa theologica d. Thomae Aquinatis, ordine explicantur: ac suis etiam in locis controuersiae omnes fidei elucidantur: tomus primus (-quartus) .., Lugduni: Cardon, Horace <1.>, 1609
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 2: Tomus secundus: complectens omnia primae secundae d. Thomae Theoremata. Cum variis indicibus. .., Cardon, Horace <1.>
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 3: Tomus tertius: complectens omnia secundae secundae d. Thomae Theoremata. Cum variis indicibus. .., Cardon, Horace <1.>
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 4: Tomus quartus: complectens materias tertiae partis, ac supplementi, d. Thomae. Cum variis indicibus. .., Cardon, Horace <1.>
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, Gregorij De Valentia ... De rebus fidei hoc tempore controuersis libri, qui hactenus extant omnes, cum nonnullis aliis nondum antea editis, ab ipso auctore recogniti ...catalogum librorum pagina quinta tibi indicabit: additi autem sunt indices ..., Lugduni: Rouille, Guillaume Heritiers Roland, Pierre, 1591
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, Gregorii de Valentia Metimnensis ... Commentariorum theologicorum tomi quatuor. In quibus omnes quaestiones, quae continentur in summa theologica d. Thomae Aquinatis, ordine explicantur: ac suis etiam in locis controuersiae omnes fidei elucidantur, Venetiis: Sessa, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 1: Tomus primus. Complectens omnia primae partis d. Thomae theoremata. Cum variis indicibus ..., Venetiis: Giunta, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, Gregorii de Valentia Metimnensis ... Commentariorum theologicorum tomi quatuor. In quibus omnes materiae quae continentur in Summa theologica Diui Thomae Aquinatis, ordine explicantur. Tomus primus -quartus complectens materias primae partis diui Thomae ..., Inglolstadii: Sartorius, David, 1591-1597
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 1, 1591
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, Gregorij de Valentia Metimnensis, e Societate Iesu, sacro s. theol. in Academia Ingolstadiensi profe Commentariorum theologicorum tomi quatuor. In quibus omnes materiae, quae continentur in Summa Theologica diui Thomae Aquinatis, ordine explicantur. .., Venetijs: Prati, Fioravante, 1598-1600
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 1: Tomus primus. Complectens materias primae partis diui Thomae. Cum sextuplici indice, Venetijs, 1600
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 2: Gregorij de Valentia Metimnensis, e Societate Iesu. ... Commentariorum theologicorum tomus secundus. Complectens materias primae secundae diui Thomae. Cum varijs indicibus, Venetijs, 1600
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 3: Gregorij de Valentia, e Societate Iesu, ... Commentariorum theologicorum. Tomus tertius. Complenctes materias secunda secundae diui Thomae. Cum varijs indicibus, Venetijs, 1598
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 1: Tomus primus. Complectens omnia primae partis d. Thomae theoremata. Cum variis indicibus. ... Ab auctore nun recens diligentissime accuratissimeque emendata, multisque in locis aucta, Venetiis: Sessa, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 2: Tomus secundus. Complectens omnia primae secundae d. Thomae theoremata. Cum variis indicibus. ... Ab auctore ... aucta, Venetiis: Sessa, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 3: Tomus tertius. Complectens omnia secundae secundae d. Thomae theoremata. Cum variis indicibus. ... Ab auctore nunc ... aucta, Venetiis: Sessa, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 4: Tomus quartus. Complectens materias tertiae partis, ac supplementi d. Thomae. Cum variis indicibus. ... Ab auctore ... aucta, Venetiis: Sessa, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, Gregorii de Valentia Metimnensis, e' Societate Iesu, ... Commentariorum theologicorum tomi quatuor. In quibus omnes quaestiones, quae continentur in summa theologica D. . Thomae Aquinatis, ordine explicantur: ... Tomus primus -quartus. ... Ab auctore nunc recens diligentissime accuratissimeque emendata, multisque in locis aucta, Venetiis: Sessa, Melchiorre <2.> eredi, 1607-1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, Gregorij de Valentia Metimnensis, e Societate Iesu, sacrosanctae theologiae in academia Ingolstadien Commentariorum theologicorum tomi quatuor. In quibus omnes materiae materiae, quae continentur in Summa Theologica diui thomae Aquinatis, ordine explicantur. .., Venetijs: Ciotti, Giovanni Battista, 1692
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 1: Tomus primus complectens materias primae partis diui Thomae. Cum sextuplici indice, Venetijs, 1592
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, Gregorij de Valentia Metimnensis, e Societate Iesu, sacrae theologiae in academia Ingolstadiensi pro Commentariorum theologicorum tomus secundus. Complectens materias primae secundae diui Thomae. Cum varijs indicibus, Venetijs: Compagnia Minima, 1593
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 4: Gregorij de Valentia, e Societate Iesu, sacrae theolog. in academia Ingolstadiensi professoris Commentariorum theologicorum tomus quartus. Complectens materias tertiae partis, ac supplementi D. Thomae. Nouissime ab ipso auctore multis in locis auctus & emendatus, vti sedulo lectori hanc cum prioribus impressionem conferenti, haud difficulter poterit constare. Cum varijs indicibus, Venetijs: Zaltieri, Marcantonio, 1600
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, Gregorij de Valentia Metimnensis, e Societate Iesu sacro s. theol. in academia Ingolstadiensi profes Commentariorum theologicorum tomi quatuor. In quibus omnes materiae, quae continentur in Summa theologica diui Thomae Aquinatis, ordine explicantur. .., Venetijs: Zaltieri, Marcantonio, 1598-1600
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, Gregorii de Valentia metimnensis, ... Commentariorum theologicorum tomi quatuor. In quibus omnes quaestiones, quae continentur in summa theologica d. Thomae Aquinatis, ordiene explicantur: ac suis etiam in locis controuersiae omnes fidei elucidantur. Tomus primus (-quartus). ... - Ab auctore nunc recens diligentissime accuratissimeque emendata, multisque in locis aucta., Venetiis : apud Iuntas, 1698., 4 v., fol., Giunta
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 1: Tomus primus. Complectens omnia primae partis d. Thomae theoremata. Cum variis indicibus, Venetiis: Giunta, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 2: Tomus secundus. Complectens omnia primae secundae d. Thomae theoremata. Cum variis indicibus. ... Ab auctore nunc recens diligentissime accuratissimeque emendata, multisque in locis aucta, Venetiis: Giunta, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 3: Tomus tertius. Complectens omnia secundae secundae d. Thomae theoremata. Cumvariis indicibus. ..., Venetiis: Giunta, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 4: Tomus quartus. Complectens materias tertiae partis, ac supplementi d. Thomae. Cum variis indicibus. ..., Venetiis: Giunta, 1608
Valencia, Gregorio : de <1549-1603>, 3: Gregorii de Valentia e Societate Iesu ... Commentariorum theologicorum. Tomus tertius. Complectens materias secunda secundae Diui Thomae cum variis indicibus, Venetiis: Prati, Fioravante, 1598


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Elsen, Philippe, Encomiasticon Augustinianum, in quo personae ord. erem. s.p.n. Augustini, sanctitate, praelatura, legationibus, scriptis, &c. praestantes, enarrantur, authore r.p.f. Philippo Elssio, belga bruxellensi ..., Bruxellis : ex typographia Francisci Vivieni, 1654 - [10], 688 p. ; fol.- Antip. calcogr Iniz. e fregi xil - Marca calcogr. sul front - Segn.: pp [ast]4 A-4R4 - Impronta - g-m- m-am r.,& Odto (3) 1654 (R) altre individuazioni: Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca nazionale universitaria - Torino - Biblioteca Ludovico Jacobilli del Seminario vescovile - Foligno - PG



Publio Papinio Stazio ( Napoli 45 ca - 96 d.C.) Figlio di un maestro di retorica (elemento non trascurabile, questo, nella sua formazione poetica), S. incarna - forse più di altri - la figura del poeta "professionista". Si trasferì a Roma per tentare la fortuna durante l'impero di Domiziano e, in breve tempo, effettivamente si guadagnò - nelle recitazioni pubbliche e nelle gare poetiche - il favore del pubblico e dei grandi signori, che divennero suoi protettori.
D'ingegno duttile e versatile, in questo primo periodo compose libretti per mimi e, oltre al suo primo poema epico, la "Tebaide", alcune "Silvae", componimenti lirici di circostanza in uno stile facile ed elegante. Ma, dopo alcuni rovesci, nonostante le preghiere insistenti della moglie Claudia, una musicista, decise di abbandonare la città per far ritorno in Campania. Vi condusse lo stesso genere di esistenza di poeta mondano al servizio dei nobili romani, che in quella regione approdavano in massa per i loro soggiorni primaverili ed estivi. In questo periodo della sua attività, scrisse altre "Silvae" e una seconda epopea, l' "Achilleide", che non gli fu però possibile portare a termine.
"Tebaide" (pubbl. nel 92). E’ in 12 libri e narra la lotta fra i due fratelli Eteocle e Polinice per la successione in Tebe al trono di Edipo (ma anche se il tema è mitologico, dotato di un complesso apparato divino, la vera sostanza del contenuto riporta irresistibilmente verso la "Farsaglia" di Lucano).
In un insolito epilogo programmatico, S. dichiara poi di avere un modello altissimo, anche se preso coi dovuti rispetti: l "Eneide", di cui le due esadi riproducono fedelmente la metà iliadica di preparazione e quella odisseica.
In verità, i modelli poetici sono tantissimi: S. dimostra una buona conoscenza della tragedia greca (Antimaco di Colofone e Eschilo) e forse anche di alcuni poemi ciclici o di loro riassunti. Talora (oltre che l’Omero mediato da Virgilio) appaiono anche modelli più insoliti: Euripide, Apollonio Rodio, persino Callimaco (e gli alessandrini in genere); infine, lo stile narrativo e la metrica risentono della lezione tecnica di Ovidio, mentre la sua immagine del mondo dell’influsso di Seneca, da cui mutua anche, volendo, il gusto dell'orrido e la tendenza al patetico (caratteristiche comunque comuni alla letteratura del tempo).
Insomma, proprio qui - ovvero nel contrasto tra fedeltà alla tradizione virgiliana e le inquietudini modernizzanti - sta il vero centro dell’ispirazione epica di S. . Tuttavia, nonostante tale costellazione di influssi, e nonostante l'abbondanza di episodi minuti e di "miniature" sentimentali o pittoresche, l’opera non manca affatto di unità: anzi, il difetto tipico sono piuttosto gli ossessivi "corsi e ricorsi" a motivi e atmosfere: tutta la storia risulta, ad es., dominata da una ferrea "necessità universale" (la cui funzione è enfatizzata in un apparato divino come detto tipicamente virgiliano), che appiattisce le cose, gli uomini e le stesse divinità (è qui che S. si avvicina invece più a Lucano).
"Achilleide" (interrotta all'inizio del II libro per la morte del poeta). Poema epico sull’educazione e le vicende della vita di Achille: ma la narrazione giunge fino alla partenza dell'eroe per Troia. Il tono è più disteso ed idillico che nella barocca "Tebaide", benché nell'opera tutta si evidenzi una forte accentuazione della componente etica.
"Silvae" ("schizzi", ovvero materiale grezzo necessitante di rifinitura; ma in realtà l'opera risulta, a suo modo, già elaborata e perfetta: dunque, il titolo va forse più propriamente riferito al carattere "occasionale", estemporaneo, dei componimenti). E' una raccolta di 32 poesie, scritte tra l'85 e il 95 d.C., in 5 libri di metro vario (dall’esametro ai versi lirici), di temi appunto occasionali (epitalami, descrizioni di ville e di terme, di statue e di altri oggetti artistici, epicedi, epistole poetiche, invocazioni…) e di tono molto spigliato e spontaneo, nonostante la ricchezza di "topoi" retorici. Esse ci hanno conservato preziose immagini dell’alta società romana del tempo (della sua "mentalità") e dell’ambiente di corte: il poeta si propone quasi quale "supervisore" sistematico dei pubblici sentimenti o si atteggia a cantore orfico integrato nella comunità (deriva da ciò la patina cortigiana e conformistica di tutto l’insieme).
E' forse proprio qui, quindi, che S. dà prova d'essere veramente un poeta erudito, un cantore della poesia sentimentale e preziosa, addirittura "estetizzante" (a suo riguardo, qualche critico ha parlato di "retorica della dolcezza").


Claudio Claudiano (Claudius Claudianus), poeta latino nato forse ad Alessandria d'Egitto , greco di lingua, apprese la lingua latina sui testi degli autori classici. Si trasferì a Roma (prima del 395 ) e visse alla corte di Onorio e del suo ministro Stilicone , che gli attribuirono il titolo di patrizio ed una statua nel foro di Traiano .
La sua poesia, prevalentemente in esametri , e quasi tutta d'occasione ( De tertio consulatu Honorii Augusti, Epithalamium de nuptiis Honorii et Mariae, le invettive contro i rivali di Stilicone , etc.), trova non di rado accenti di sincerità e vigore, specie nel sentimento della grandezza e della missione civile di Roma e nell' ammirazione per il generale Stilicone , in cui Claudiano vedeva l'estremo baluardo dell'impero (De Consulatu Stilichonis; De bello Gildonico contro il re mauritano Gildone ; De bello Gothico, sulla vittoria di Stilicone contro Alarico a Pollenzo).
A parte vanno considerati i poemetti mitologici incompiuti, De raptu Proserpinae e Gigantomachia, nei quali Claudiano fa rivivere lo spirito dell' epos virgiliano e il plasticismo di Ovidio .


Coqueau, Leonard , 2: Antimornaei id est confutationis mysterii iniquitatis, siue Historiae papatus Philippi Mornaei, tomus secundus. Auctore F. Leonardo Coquaeo, Ord. Eremitarum S. Augustini..., Mediolani : sumptibus haeredum Pacifici Pontij, & Ioannis Baptistae Piccalei impressorum archiepiscopalium, 1616 - [2], 360, [32] p. - Omesso nella segnatura il fascicolo 3B. - Segn.: P1 A-3A4 3C-3D4 , Impronta - i-i- i-s- s-*- reac (3) 1616 (R) altri esemplari in Biblioteca universitaria di Cagliari - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III - Napoli - Biblioteca Ludovico Jacobilli del Seminario vescovile - Foligno - PG - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM -Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma - Biblioteca della Fondazione Centro culturale valdese - Torre Pellice - TO
Coqueau, Leonard , 2: Antimornaei id est confutationis mysterii iniquitatis, siue Historiae papatus Philippi Mornaei, tomus secundus. Auctore F. Leonardo Coquaeo, Ord. Eremitarum S. Augustini, .. , Mediolani , 1616
Coqueau, Leonard , Antimornaeus id est Confutatio mysterii iniquitatis, siue Historiae papatus Philippi Mornaei, in quo elucidata historiae veritate, Romani Pontifices vindicantur ab aduersarij calumnijs ab erroribus sacra eorum auctoritas, ac fides orthodoxa afferitur: imperatorum, regum ac principum iura, tum Bellarminus & Baronius cardinales , Mediolani: Da Ponte, Pacifico eredi Piccaleo, Giovanni Battista, 1616
Coqueau, Leonard , Examen praefationis monitoriae, Iacobi 1. magnae Britanniae et Hiberniae regis, praemissae apologiae suae pro iuramento fidelitatis, expresso nomine ipsius authoris denuo editae. Christianis omnibus monarchis, principibus, ... dicat & vouet F. Leonardus Coquaeus Aurelius, eremita augustinianus. .. , Friburgi Brisgoiae: Strasser, Johann, 1610
Augustinus, Aurelius , D. Aurelii Augustini ... De ciuitate Dei, libri 22. Ex vetustissimis manuscriptis exemplaribus per theologos Louanienses ab innumeris mendis repurgatus. ... Cum commentariis nouis & perpetuis r.p.f. Leonardi Coquaei, Aurelij eremitae Augustiniani, ... , Parisiis , 1613
Coqueau, Leonard , Antimornaeus seu confutatio mysterii iniquitatis, seu historiae papatus, Philippi Mornaei calvinistarum in Gallia archisynagogi. Vbi, & errores, ac imposturae ex quibus contextum, & consarcinatum totum opus, facile deteguntur, ac refelluntur. Authore fratre Leonardo Cocquaeo Ordinis eremitarum S. Augustini theologo Parisiensi , Lutetiae, Ex typographia Ioannis Laquenay: Coqueau , Leonard Laquehay, Jean, 1613
Coqueau, Leonard, Examen praefationis monitoriae, Iacobii Magnae Britanniae et Hiberniae regis, praemissae apologiae suae ... denuo editae ... dicat et vovet F. Leonardus Coquaeus Aurelius .., Friburgi Brisgoiae : apud Ioannem Strasserum, 1610 509, [1] p. ; fol. [esemplare al momento individuato solo alla Biblioteca Aprosiana intemelia]


Stephan Roth (1492-1546), Johann Zechendorf (1580-1662) e Daum, Christian <1612-1687> erano collezionisti di libri e manoscritti che lasciarono poi in eredità alla municipalità di Zwickau.
Delle opere di Daum (latinizzato in Daumius) nelle biblioteche italiana si sono riscontrate:
- Daum, Christian <1612-1687>, Christiani Daumii ... Epistolae philologico-criticae, ad cl. viros, Jo. Andr. Bosium, Jo. Gebhardum et Martinum Hankium scriptae, & tribus partibus absolutae, quibus accedit pars 4. seu appendix ad diversos ... in lucem publicam emissae a Jo. Andr. Gleich, Chemnicii, 1709
- Daum, Christian <1612-1687>, B.C.D Christiani Daumii ... Epistolae Latinae ad Jo. Fridric. Hekelium polyhist. cl. scriptae, ex ipsis autographis diligenter erutae, indicibusque necessariis auctae et editae a Jo. Andr. Bleich .., Torgae Dresdae
Hieronymus : Hierosolymitanus, D. Hieronymi theologi Graeci Dialogus de s. Trinitate. Graeca ex Bibliotheca Friderici Lindebrogii primus anno 1612 Lutetiae edidit ac Latine vertit Fed. Morellius, interpres & architypographus regius. Huic accesserunt hac editione Gennadii Scholarii patriarchae Constantinopolitani Dialogus de via salutis humanae inscriptus. Ejusd. Confessio de fidei nostrae articulis. Item Oratio ad unum & trium personarum Deum. Omnia Graecolatina. B. Martini Sabariensis Pannonii, episcopi Turonensis professio fidei de Trinitate. Denuo in lucem edita cura ac studio Christiani DaumI, Cygneae: Ebel, Samuel, 1677
- Collectio dissertationum rarissimarum historico-philologicarum; in qua continentur Reinesius de Lingua punica. de Deo Endovellico. Conringius, de Asiae et Aegypti dynastiis. Jonsenius, de Spartis. Wandalinus, de feria passionis et triduo mortis J.-Chr. Phaletranus de sceptri Judaici ablatione. Daumius de causis amissarum quarundam Latinae linguae radicum. Rivinus, de Majumis, Maicampis et Roncaliis. Frankenstein de aerario populi Romani. Rivinus de Venilia et Salacia nec non Malacia. Prod& humaniorum literarum cultoribus utilissimum ex musaeo Joannis Georgii Graevii, Trajecti Batavorum: Water, Willem van de <1686-1728>, 1716
- Divorum patrum, veterumque ecclesiae doctorum aliquot, qui oratione soluta scripserunt, homiliae ac meditationes in festum nativitatis Jesu Christi ... a Christiano Daumio, Cygnae, 1670
- Daum, Christian <1612-1687>, Vertumnus poeticus ad Scitum illud imperatorium fiat justitia, aut pereat mundus, bis millies transformatus, ... Exercitio tralatitio Christiani Daumi, Cycneae, 1646
- Reinesius, Thomas <1587-1667>, Thomae Reinesi ... Epistolae, ad cl. v. Christianum Daumium. In quibus de variis scriptoribus disseritur, loca obscura multa illustrantur, corrupta emendantur... Accedunt alia ejusdem, & ipsius Daumii epistola, [Amburgo] sumtibus Gothofredi Schultzen, bibliop. Hamb. prostant etiam Amsterodami apud Joannem Jans: Schultze, GottfriedNisius, JohannJanssonius van Waesberge, Johannes, 1670
- Hieronymus : Hierosolymitanus, D. Hieronymi Duo dialogi graeci qui supersunt iterum recensuit, et cum annotationibus brevibus Casp. Barthii ac Christ. Daumii, amplioribus autem suis, novaque versione latina edidit Ioh. Bened. Carpzov abbas regiae Luterae, Altenburgi: Richter, 1772


[Agostiniani scalzi], Constitutiones fratrum eremitarum discalceatorum sancti Augustini Italiae, Romae : ex typographia Reu. Ca. Apostolicae, 1632 - 150, 10, 48 p. ; 8o - Ritr. calcogr. di s. Agostino sul front. - Iniziali xilogr Segn.: A-N8 - Impronta - uter i-o- e-se gipo (3) 1632 (R)altro esemplare in Biblioteca statale del Monumento nazionale di Montecassino - Cassino - FR


Guillaume le Breton, storico e poeta del XIII secolo originario della diocesi di Saint-Pol-de-Léon : Frequentata l'università parigina, verso il 1195 - 1200, si pone al servizio del re Filippo Augustosvolgendo servizi diplomatici presso la corte papale di Roma oltre che dedicandosi all'istruzione del figlio naturale del Pierre Charlot. Testimone oculare di importanti eventi storici diede prova delle sue qualità storiografiche in varie opere eccellendo comunque anche in scritti di contenuto poetico.
Di seguito si dà il rendiconto delle sue opere individuate nelle biblioteche italiane:
- Guilelmus : Brito, Gulielmi Britonis Aremorici Philippidos libri duodecim. Caspar Barthius recensuit, et Animadversionum commentario illustravit. Genuinus hujus operis titulus sit, Speculum boni, paceque et bello, pii, cordati, et fortunati principis: ... In Animadversionibus bibliotheca quaedam auctorum sequiorum temporum comiter illustratur, Cygneae: Scheibe, Johann Gopner, Melchior, 1657
- Rigordus, Oeuvres de Rigord et de Guillaume Le Breton historiens de Philippe-Auguste / publiees pour la Societe de l'histoire de France par H. Francois Delaborde, Paris
- Rigordus -1: Chroniques de Rigord et de Guillaume le Breton, Paris, 1882
- Guilelmus : Brito, 2: Philippide / de Guillaume Le Breton, Paris, 1885
- Guilelmus : Brito, Summa Britonis, sive Guillelmi Britonis expositiones vocabulorum Biblie / edited by LLoyd W. Daly and Bernadine A. Daly, Patavii, 1975


Palacio, Miguel : de Enarrationes in sacrosanctum Iesu Christi Euangelium secundum Ioannem, ad sensum literalem, historicum, & mysticum, immistis multis sermonibus moralibus non contemnendis. Authore magistro Michaele de Palacio, Granatensi, ... Tomus primus,secundus, Salmanticae: Moreno, Juan Fernandez, Juan, 1581
- Palacio, Miguel : de , Enarrationes in sacrosanctum Iesu Christi euangelium secundum Ioannem, Ad sensum literalem, historicum, & mysticum, immixtis multis sermonibus morabilius, non contemnendis. Authore magistro Michaele De Palacio ... Tomus primus (-Secundus), Venetiis: Porta, Giovanni Battista, 1587
- Palacio, Miguel : de , Enarrationes in sacrosanctum Iesu Christi Euangelium secundum Ioannem, ad sensum literalem, historicum, & mysticum, immixtis multis sermonibus moralibus, non contemnendis. Authore magistro Michaele de Palacio Granatensi, ... Tomus primus,secundus. Vna cum indice Enarrationum, ac rerum et verborum notabilium., Venetiis : apud Franciscum Zilettum, 1587., 2 v. ; 4o, Marca (Z370) sul front. del primo tomo e (Z369) sul front. del secondo., Iniziali ornate., Cors. ; rom., Testo su due colonne.
- Palacio, Miguel : de , Magistri Michaelis de Palacio Granatensis, ... In tres libros Aristotelis de anima commentarij, vna cum quaestionibus in locos obscuriores subtilissimis, Salmanticae: Canova, Juan de, M.V.LVII. [i.e.]
- Palacio, Miguel : de , Enarrationes in sacrosanctum Iesu Christi Euangelium secundum Ioannem, ad sensum literalem, historicum, & mysticum, immixitis multis sermonibus moralibus, non contemnendis. Authore magistro Michaele de Palacio Granatensi philosopho, atque theologo clarissimo, ... Tomus primus,secundus. Vna cum indice enarrationum, ac rerum et verborum notabilium, Venetijs: Zenaro, Damiano, 1587
- Palacio, Miguel : de , Praxis theologica de contractibus & restitutionibus. Edita a magistro Michaele de Palacio, ..., SalmanticaeSalmanticae: Fernandez, JuanTerranova y Neyla, Ildefonso, 1585
- Palacio, Miguel : de , Magistri Michaelis de Palacio, ... In primum librum Magistri Sententiarum, disputationes grauissimae, abstrusos quaestionum theologicarum sensus enodantes, Salmanticae: Portonariis, Gaspard, 1574
- Palacio, Miguel : de , Disputationes theologicae in secundum [-tertium] librum Sententiarum: authore magistro Michaele de Palatio Granatensi, .., Salmanticae: Neyla, Ildefonso : de, 1577
- Palacio, Miguel : de , Tomus primus [- tertius] disputationum theologicarum in quartum librum sententiarum: authore magistro Michaele de Palatio Granatensi, .., Salamanticae: Neyla, Ildefonso : deBenavides, Diego : de <1579>, 1577-1579


Top of Form 1
Rashi (1040-1105), acronimo di Rabbi Sholomon ben Ytschaq, è il commentatore ebreo per eccellenza e il più influente della Bibbia e del Talmud. Quasi nove secoli dopo la sua morte, ancora oggi, i suoi commenti e i suoi scritti sono punto di riferimento del giudaismo. L'autore delinea la figura di questo grande maestro, collocandolo nella sua epoca storica e nel contesto in cui visse. La stessa tradizione cristiana, attraverso i maestri di San Vittore - Ugo, Andrea e Riccardo -, Nicola da Lira [ anche Niccolò da Lira = Quaestiones disputatae contra Hebraeos] e Lutero, attingeranno alla sua opera.


Pina, Juan : de, R.p. Ioannis de Pina Madritensis, ... Commentariorum in ecclesiasticum. Tomus primus (-quintus) .., Lugduni: Prost, Jacques & Prost, Pierre, 1634-1648 Pina, Juan : de 2, 1634
- Pina, Juan : de , 3: Tomus tertius. Complectens decem capita A capite 21. vsque ad 31, Lugduni: Prost, Jacques & Prost, Pierre, 1640
- Pina, Juan : de , 4.1-4.2: Tomus quartus. Complectens decem capita A capite 31. usque ad 40, Lugduni: Prost, Jacques & Prost, Pierre, 1646
- Pina, Juan : de , 5.1-5.2: Tomus quintus. Complectens undecim capita a capite 41 usque ad finem ecclesiastici ... quadruplici indice ..., Lugduni: Prost, Pierre heritiers & Borde, Philippe & Arnaud, Laurent, 1648
- Pina, Juan : de , R.p. Ioannis de Pina Madritensis, e Societate Iesu theologi. Commentariorum in Ecclesiasticum. Tomus primus [-secundus!]..., Lugduni: Prost, Jacques & Prost, Andre & Prost, Matthieu, 1630-1634


Gli studi e la spiritualità che si instaurano nell' abbazia di San Vittore a Parigi , fondata dal maestro e avversario di Abelardo , Guglielmo di Champeaux , mostrano come la stessa cultura monastica , innestata in un tessuto urbano , giunga a modificare i suoi contenuti e i suoi caratteri . Allievo di Guglielmo é UGO DI SAN VITTORE (, morto nel 1141 , il quale , originario della Sassonia , insegna a San Vittore le arti liberali e la teologia , redigendo numerose
OPERE.
Egli corregge la tendenza a considerare immediatamente l' universo un sistema di simboli e a trovare una corrispondenza immediata tra macrocosmo e microcosmo . In una delle sue opere principali , il Didascalico , egli sostiene che se si interpreta allegoricamente il testo sacro a prescindere dalle " historia " , ossia dal suo significato letterale , si procede a vuoto . La Scrittura é come una grande " fabrica spiritualis " , una struttura nella quale cose e parole hanno significato , anche simbolico , ma all' interno di una trama storica , dalla quale non possono essere separate . Nello scritto " Sui Sacramenti della fede cristiana " Ugo interpreta allegoricamente i misteri della fede , ma ancorandola alla " historia " , mira ad eliminare eventuali arbitrarietà dall' interpretazione . Nel Didascalico Ugo costruisce una sorta di mappa del sapere , che mostra come l' ambiente di San vittore , inserito in un contesto urbano , fosse ormai attento anche al mondo delle arti . Contrariamente a San Bernardo , Ugo rivaluta il sapere profano in tutti i suoi aspetti : esso é subordinato alla scienza sacra , ma non é in contrasto con essa , bensì é un gradino che conduce ad essa . L' uomo caduto a causa del peccato originale deve infatti percorrere un cammino che lo guidi al ricupero della conoscenza e della virtù originale , che sono state smarrite . " Impara tutto , vedrai che poi nulla é superfluo " , dice Ugo . Su questa base , egli procede ad una articolazione delle forme del sapere non più fondata sulla tradizionale partizione in trivio e quadrivio , o meglio , tale partizione viene riassorbita in un quadro più ampio , che presenta come novità saliente uno spazio anche per la pratica e per le tecniche . La stessa meccanica vi trova posto , anche se l' idea classica della superiorità della contemplazione , rafforzata dalla concezione cristiana del lavoro come castigo inflitto a causa del peccato originale commesso da Adamo , conduce Ugo a qualificarla con gli aggettivi di " servile " e " adultera " , nel senso platonico di una inferiorità degli oggetti artificiali rispetto agli originali . Nonostante ciò , la meccanica stessa , inserita nel quadro delle discipline che hanno al loro vertice la teologia , si riveste di nuova dignità , sicchè anche le forme più basse del sapere , che permeano le attività cittadine del commercio e dell' artigianato , possono contribuire all' ascesa verso le conoscenze più alte e , quindi , a Dio . In questo senso , la mappa del sapere di Ugo di San Vittore é anche specchio della rinascita del mondo delle città nel XII secolo , tanto più significativo in quanto proveniente da un ambiente monastico . Al di sopra delle vie della ragione , che la natura dà all' uomo , si collocano , secondo Ugo , le vie della rivelazione , che sono date dalla grazia ; esse hanno luogo o per via di illuminazione interna o attraverso gli insegnamenti della tradizione : la grazia , così , completa la natura . Ma anche la ragione , partendo dalla considerazione delle cose esterne o interne all' uomo , é in grado di giungere al riconoscimento dell' esistenza di Dio , della Trinità e della creazione del mondo . Diversamente da Abelardo , Ugo sostiene che Dio avrebbe potuto creare un mondo migliore ; se si nega questa possibilità , si deve ammettere o che il mondo non é privo di alcuna perfezione o che esso non é suscettibile di avere una perfezione maggiore di quella che ha e quindi é imperfetto , ma , nel primo caso , il mondo sarebbe simile a Dio , in quanto entrambi sarebbero o finiti o infiniti , e ciò é assurdo , perchè non é possibile che non ci sia differenza tra ciò che é creato e il creatore ; nel secondo caso , invece , si ha las conferma che il mondo , essendo incapace di una perfezione maggiore , é imperfetto . Di conseguenza , solo Dio é perfetto e il mondo creato non possiede una perfezione assoluta . La creazione , d' altra parte , é un libero atto della volontà divina , ma mentre la volontà di creare da parte di Dio é eterna , non é eterno ciò che é creato in virtù della volontà divina . Inoltre , Dio non vuole qualcosa in quanto questo qualcosa é buono ( come aveva detto Platone ) , ma questo é buono in quanto voluto da Dio . In particolare , Dio ha creato l' uomo perchè lo serva , così come ha creato il mondo sensibile perchè sia al servizio dell' uomo . Il percorso di avvicinamento dell' uomo a Dio ha il suo momento culminante nella via mistica , che si articola in tre momenti : 1) cogitatio , ossia il pensiero che procede per immagini che gli provengono dai sensi o dalla memoria ; 2) meditatio , il pensiero che ripiegandosi entro di sè cerca di penetrare ciò che é nascosto , 3) contemplatio , cioè la visione compiuta di tutto ciò che é stato esaminato . Il grado supremo é dato dalla contemplazione mistica , che consiste nel trascendere se stessi per unirsi a Dio .
- Hugo : de Sancto Victore, Hugonis de Sancto Victore ... Opera tribus tomis digesta. Nunc a donno Thoma Garzonio de Bagnacaballo postillis, annotatiunculis, scholijs, ac vita auctoris expolita... Tomus primus,tertius,Venetiis: Somasco, Giovanni Battista <1.>, 1588
- Cavalca, Domenico<1342 m.>, Trattato della patientia, per il reuerendissimo Vgone cardinale di santo Vittore composto, & nouamente da altri dotti huomini reuisto, & con somma diligentia corretto, & emendato,In Venetia: Sessa, Melchiorre <1.>
- Augustinus, Aurelius , Regola di Sant'Agostino ... di nuovo fedelmente tradotta in toscana favel la insieme colla Sposizione di Ugone da S. Vittore, ad uso delle M.RR. Madri della Santiss. Annunziata ...,Piacenza: Bazacchi, 1743
- Hugo : de Sancto Victore, Hugonis de S. Victore, canonici ... Opera omnia tribus tomis digesta, Moguntiae: Hierat, AntonVolmar, Johann , 1617
- Hugo : de Sancto Victore, Primo hoc tomo operum M. Hugonis a S. Victore contenta. Epistola nuncupatoria & epigrammata. Fo 2. Opera tribus tomis hactenus impressa. Fo 3. Loca bibliorum sacrorum ab Hugone exposita. F. 4. Deinde primi tomi tabula & post erratula,Parigi!Quae omnia ... impressa sunt: Bade, Josse & Petit, Jean
- Hugo : de Sancto Victore, Secundus operum M. Hugonis a sancto Victore tomus. In quo contenta hac sequentur serie. Priuilegium & opera tomi a tergo huius. Tabula serie literaria in tomum hunc. Fo 2. Deinde post erratula & eius nominis studiosorum epigrammata, ipsa ponentur opera,Quae omnia vaenundantur sub praedicto priuilegio: Bade, Josse & Petit, Jean
- Hugo : de Sancto Victore, Tertius operum M. Hugonis a s. Victore tomus quae cum superadditis hac sequentur serie, priuilegium & libri totius tomi a tergo huius. Epistola & carmina nuncupatoria. . Fo 2. Tabula serie literaria in tomum hunc. Fo 3. Deinde post erratula ipsa sequentur opera,Quae omnia vaenundantur cum dicto priuilegio Iodoco Badio Ascensio & Ioanni Paruo Quae omnia ... impressa sunt, typis & industria Iodoci Badii Ascensii: Bade, Josse & Petit, Jean
- Hugo : de Sancto Victore, Diui Bernardi abbatis Meditationes deuotissimae ad humanae conditionis cognitionem alias liber de anima, ac alia quaedam eiusdem, et aliorum pia opuscula. Quae omnia, indicat sequens pagella,VenetijsVenetiis: Bindoni, Bernardino, 1543
- Hugo : de Sancto Victore, Diui Bernardi abbatis Meditationes deuotissimae ad humanae conditionis cognitionem alias Liber de anima: ac alia quaedam eiusdem, & aliorum pia opuscula. Quae omnia, indicat sequens pagella,VenetiisVenetiis: Padovano, Giovanni & Ruffinelli, Venturino, 1535
- Augustinus, Aurelius , Regula di Santo Agostino vescovo et dottor della S. Chiesa Catholica. Posta nel libro delle sue epistole, nell'epist. 109. Tradotta dal latino in lingua volgare fedelmente dal reuer. M. Bernardino Scardeone, canonico di Padova, insieme con l'espositione di Vgone di S. Vittore, ...,In Vinegia\Venezia: Giolito de Ferrari, Gabriele, 1565
Regula canonicorum regularium per hugonem de sancto victore commentario declarata

- Humbert : de Romans, Expositiones Umberti generalis magistri ordinis predicatorum super regulam beati Augustini episcopi, Parisius... diligenter emendata ac reuisa impensis prouidi Ioannis Parui bibliopolae almae vniuersitatis Par: Petit, Jean, 1513
- Agostiniani, Regula beati Augustini vna cum expositione Hugonis de Sancto Victore. Constitutiones fratrum eremitarum sancti Augustini. Additiones Thomae de Argentina, Venetiis: De Gregori, Gregorio Gabriele Veneto, 1508
- Hugo : de Sancto Victore, Diui Bernardi abbatis Meditationes deuotissimae ad humanae conditionis cognitionem alias liber de anima: ac alia queadam eiusdem, & aliorum pia opuscula. Quae omnia, indicat sequens pagella,VenetiisImpressum Venetijs: Torti, Luigi, 1538.
- Hugo : de Sancto Victore, In hoc volumine continentur tractatus infrascripti venerabilis magistri Hugonis de sancto victore ... De sacramentis libri duo Didascalon libri septem De anima christi ... De laude charitatis ... Quo studio orandus sit deus ... Mysterium de filia Iepte ... Notule super quosdam psalmiste versus ... Sententie vel assertiones ... De iudicio veri et boni ... Epistola Ugonis ad Ioannem hyspalensem archiepiscopum,Penzio, Giacomo Fontana, Benedetto
- Agostiniani, Regula beatissimi patri nostri Augustini, Hipponensis episcopi, ecclesiaeque doctoris eximij. Expositio Vgonis de Sancto Victore, super Regulam beati patris nostri Augustini. Constitutiones Congregationis Obseruantiae Lombardiae, ordinis Fratrum Eremitarum sancti Augistini. Diffinitiones congregationis eiusdem. Repertorium censurarum, & poenarum, quae in constitutionibus taxantur. Repertorium censurarum & poenarum, quae in diffinitionibus assignantur,Mantuae: Ruffinelli, Giacomo, 1585
- Augustinus, Aurelius , Regola di S.to Agostino con l'espositione di Vgone da S. Vittore. Et constitutioni della religione del diuoto Giouanni di Dio, In Roma: Stamperia Camerale , 1617
- Augustinus, Aurelius , Regula de communi vita clericorum, cum expositione Vgonis de Sancto Victore. Adiecta vtrique vulgari interpretatione, Venetiis: Fasani, Bernardino, 1561
- Augustinus, Aurelius , Regola di santo Agostino posta nel libro delle sue Epistole, nell'epist. CIX, tradotta dal latino in lingua volgare dal reuer. Bernardino Scardeone, insieme con l'espositione di Vgone di S. Vittore,In Vinegia: Giolito de Ferrari, Gabriele, 1564
- Augustinus, Aurelius , Regola di s. Agostino, con l'espositione di Vgone da S. Vittore; e Constitutioni della Religione di s. Giouanni di Dio, In Roma: Stamperia Camerale , 1691
- Hugo : de Sancto Victore, Primo hoc tomo operum m. Hugonis a S. Victore contenta. ..., Parigi, 1526!
- Hugo : de Sancto Victore, Opera vtilissima a qualunche fidel christiano. Intitulata Specchio de la Santa Matre Ecclesia. Con la sua Tabula delli capitoli, Stampata in Vinegia: Bindoni, Francesco <1.> & Pasini, Maffeo, 1537.
-Hugo : de Sancto Victore, Spechio della sancta ecclesia composta dal Reverendissimo Ugone Cardinale de Sancto Victore, Venetia: Francesco de Bindoni, 1524.

- Ioannes : Climacus, Ioannis Climaci abbatis Montis Synai, Scala Paradisi. Item, Sophronii, Patriarchae Hierosolimitani, pratum spirituale. Omnia ex Graeco ab Ambrosio Camaldulensi monacholatina facta. Ab innumeris mendis vindicata, & breuibus annotationibus opera Michaelis Isseltij illustrata,Coloniae: Birckmann, 1583
- Fernand, Charles, Speculum disciplinae monasticae: religiosi docti & perquam diserti patris Caroli Fernandi: diui patris Benedicti magni ... Annectetur autem eidem licet prius compositum posterius tamen nobis oblatum eodem titulo Speculum: quod venerabili patri Hugoni a Sancto Victore ascriptum est,Parigi, In chacographia [sic!] Ascensiana ad 12. calend. Martias
- Hugo : de Sancto Victore, Venerabilis patris Hugonis de Sancto Victore Questiones concinnae & argutae, quicquid erat in diui Pauli epistolis obscurum, mira breuitate elucidantes nusquam antehac impressae ...,Venundantur e regione scholae iuris ciuilis in aedibus Theodorici Martini Alostensis qui & typis hor Louanii: Martens, Thierry
- Hugo : de Sancto Victore, In hoc libro contenta opera Hugonis de Sancto Victore. De Insitutione nouitiorum. De operibus trium dierum. De arra anime. De laude charitatis. De modo orandi. Duplex expositio orationis dominice. De quinque septenis. De septem donis spititus sancti,Parigi: Estienne, Henri <1.>Porta, Petrus a
- Augustinus, Aurelius , Regula d. Aurelii Augustini, Vgonis de S. Victore, et Vmberti, quinti Ordinis Praedicatorum generalis magistri. Commentariis doctissimis illustrata. Opus, vt antiquum, ita diu desideratum, omnibusque religiosae vitae institutis valde accomodatum: nunc vero singulari methodo, ac diligentia editum. Adiuncta est praeterea eiusdem Vmberti eruditissima epistola, de tribus religiosorum virorum votis,Dilingae, 1581
- Hugo : de Sancto Victore, Opera vtilissima a qualunque fidel christiano; intitolata Specchio della santa madre chiesa. Con la sua tabula nouamente stampata, In Venetia: De Franceschi, Domenico
- Hugo : de Sancto Victore, Opera vtilissima a qualunque fidel christiano. Intitulata Specchio de la sancta Matre ecclesia. Con la sua tabula, nuouamente stampata. 1548 , Stampato in Venetia : per Francesco Bindoni & Mapheo Pasini compagni, 1548,Bindoni, Francesco <1.> & Pasini, Maffeo
- Augustinus, Aurelius , Regula beatissimi patris nostri Augustini, Hipponensis episcopi ... Expositio Vgonis de Sancto Victore, super regulam beati patris nostri Augustini ..., Mantuae: Ruffinello, Giacomo, 1585
- Hugo : de Sancto Victore, Meditationes deuotissimae ad humanae conditionis cognitionem alias liber de anima: ac alia quaedam eiusdem, & aliorum pia opuscula. Quae omnia, indicat sequens tabella, Venetijs: Stagnino, Bernardino <1.>, 1537
- Humbert : de Romans, Commentaria in regulam D. Augustini episcopi, et tria vota substantialia religionis autore B. Humberto Burgundo Generali V. magistri Ordinis Praedicatorum. Et in eandem breuis quaedam enarratio Hugonis a S. Victore Can. Reg. Nunc denuo ad communem eius Ordinis religiosorum vsum in lucem edita,Comi: Frova, Girolamo, 1605
- Guillaume : d'Auvergne< 1485>, De claustro anime. / Guilhelmus Parisiensis. Hugonis de sancto victore De claustro anime libri quatuor, Parisijs : excudit Henricus Stephanus industrius librorum efformandorum artifex: in officina sua e regione schole Decretorum sita, 1507 decima septembris,Estienne, Henri <1.>
- Hugo : de Sancto Victore, Hugonis de sancto victore Allegoriarum in vtrunque testamentum libri decem, ParisijsParisijs: Estienne, Henri <1.>
- Augustinus, Aurelius , Regula D. Aurelii Augustini, Vgonis de S. Victore, et Vmberti, quinti ordinis Praedicatorum generalis magistri. Commentariis doctissimis illustrata. ... Adiuncta praeterea eiusdem Vmberti eruditissima Epistola, de tribus religiosorum virorum votis,Dilingae: Mayer, Johann, 1581