INF. DURANTE

La STAZIONE FERROVIARIA INTERNAZIONALE (di cui è possibile proporre diverse IMMAGINI) ha forse costituito l'emblema principale della nascita (o rinascita) di VENTIMIGLIA NELL'AREA A LEVANTE DEL FIUME ROIA.
Analizzando le CARTE ANTICHE PIU' ATTENDIBILI giunge abbastanza sorprendente che per secoli tutta la vasta area fra il fiume Roia ed il grande torrente Nervia, dove fiorì la città romana di Albintimilium, sia rimasta sostanzialmente abbandonata e che, a parte il modesto sobborgo della BASTITA, sia stata sostanzialmente caratterizzata dal solo COMPLESSO MONASTICO AGOSTINIANO DI NOSTRA SIGNORA DELLA CONSOLAZIONE dal cui lato settentrionale (poi occupato dalla STAZIONE FERROVIARIA) procedeva una vasta dipendenza monastica denominata LI PRATI DELLI FRATI (I PRATI DEI FRATI).
Ad un relativamente recente PIANO TOPOGRAFICO DI ALBINTIMILIUM si è giunti molto gradualmente partendo in sostanza dalla prima intuizione scientifica, quella predisposta nel XIX secolo da Girolamo Rossi in un suo utilissimo PIANO DI INTERVENTO ARCHEOLOGICO.
Tuttavia sulla base di CONSIDERAZIONI DI AUTORI CLASSICI opportunatamente rielaborate in epoca recente si evidenzia che l'originario centro demico di Nervia, nei periodi più prosperi della tarda REPUBBLICA e quindi dell'IMPERO dovette evolversi considerevolmente sfruttando tutti gli spazi possibili offerti da un ambiente piuttosto ristretto sotto il contesto geomorfologico sì che una cosa restò il fondamentale COMPLESSO URBANO ed, un'altra, non meno importante il SUBURBIO o più propriamente i SUBURBI che da questa si diparivano.
Sotto questo profilo può essere utile la informatizzazione di tutti i possibili rinvenimenti di romanità sì da costruire un MAPPALE che offra seppur in modo relativo un'idea di quello sviluppo lineare e suburbano che la primitiva città dovette avere.

ARCHIVIO IVO SPADONE - BARI


Analizzando le CARTE ANTICHE PIU' ATTENDIBILI giunge abbastanza sorprendente che per secoli tutta la vasta area fra il fiume Roia ed il grande torrente Nervia, dove fiorì la città romana di Albintimilium, sia rimasta sostanzialmente abbandonata e che, a parte il modesto sobborgo della BASTITA, sia stata sostanzialmente caratterizzata dal solo COMPLESSO MONASTICO AGOSTINIANO DI NOSTRA SIGNORA DELLA CONSOLAZIONE dal cui lato settentrionale (poi occupato dalla STAZIONE FERROVIARIA) procedeva una vasta dipendenza monastica denominata LI PRATI DELLI FRATI (I PRATI DEI FRATI).
Ad un relativamente recente PIANO TOPOGRAFICO DI ALBINTIMILIUM si è giunti molto gradualmente partendo in sostanza dalla prima intuizione scientifica, quella predisposta nel XIX secolo da Girolamo Rossi in un suo utilissimo PIANO DI INTERVENTO ARCHEOLOGICO.
Tuttavia sulla base di CONSIDERAZIONI DI AUTORI CLASSICI opportunatamente rielaborate in epoca recente si evidenzia che l'originario centro demico di Nervia, nei periodi più prosperi della tarda REPUBBLICA e quindi dell'IMPERO dovette evolversi considerevolmente sfruttando tutti gli spazi possibili offerti da un ambiente piuttosto ristretto sotto il contesto geomorfologico sì che una cosa restò il fondamentale COMPLESSO URBANO ed, un'altra, non meno importante il SUBURBIO o più propriamente i SUBURBI che da questa si diparivano.
Sotto questo profilo può essere utile la informatizzazione di tutti i possibili rinvenimenti di romanità sì da costruire un MAPPALE che offra seppur in modo relativo un'idea di quello sviluppo lineare e suburbano che la primitiva città dovette avere.

ARCHIVIO IVO SPADONE - BARI