cultura barocca
Inf. B. E. Durante Vedi, da questo libro, la simbologia medica dell'epoca

Come ormai appurato gli interessi aprosiani furono molteplici, non solo polemico-letterari o biblioteconomici: ed egli come più volte scritto si avvalse di materiale sparso, spesso inedito, contenuto entro un registro che lui, più volte come qui, definì
ZIBALDONE
(DA QUI SI ACCEDE A P. 222 DEL SUO TESTO A STAMPA DEL 1673, RIGA 8 DAL BASSO: LA PAROLA, EVIDENZIATA DA SOTTOLINEATURA IN ROSSO, E' ATTIVA E MULTIMEDIALE)
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Specificatamente vedi qui alcune esternazioni aprosiane, edite con modifiche o rimaste inedite in altro collegamento alla voce
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Nel contesto del sopra citato
Repertorio blioteconomico del 1673 intitolato "Biblioteca Aprosiana" ove, come qui si vede, si parla dei medici, Angelico Aprosio cita un sonetto adespota rivolto a tal medico Tarsia, in merito alla cura di malattie della pelle come la "Volatica" e la "Bolla Salvatica", ma sul cui patrimonio libresco e cognitivo avanza qualche dubbio.
Questa considerazione rientra -con varie altre- nei dibattiti sull'erezione della "Libraria" in Ventimiglia, fornita di libri utili a vari scopi e quindi per l'intiera comunità.
Del resto a prescindere dal fatto che con lo scorrere degli anni crebbe in Aprosio la
sensibilità per i ceti subalterni, Marinari e Figliuoli della Terra per sostentarsi e curarsi costretti spesso a rivolgersi ai "Monti di Pietà" se non a pericolosi Usurai
non si può negare che questa sua postazione
fu anche motivata contro varie opposizioni dalla ragione di giustificare l'erezione di una Biblioteca Pubblica in Ventimiglia
sulla linea di
finalità di natura filantropica (culturali ma non solo) insite in una Biblioteca Pubblica fruibile cioè anche dai ceti meno abbienti e quindi a loro vantaggio, per varie ragioni, non esclusa quella di avere a disposizione libri utili per difendere le loro ragioni contro i "Benestanti"
( analizza qui comunque altre plausibili motivazioni storiche alla radice delle postulazioni aprosiane").
A titolo integrativo par doveroso dire che il repertorio della "Biblioteca Aprosiana" si trova digitalizzato in rete ma che spesso risulta assai poco comprensibile per la scrittura aprosiana e la deformazione di termini e nomi secondo l'epoca = onde risolvere possibili fraintendimenti Cultura-Barocca propone qui l'opera digitalizzata oltre che multimedializzata e collegata a riferimenti vari compresa la attenta riflessione aprosiana sulla gestione degli ospedali pubblici (nella fattispecie quello intemelio) spesso non ottimale per la mancanza di aggiornamenti, per gli stessi medici, cui la "Libraria" avrebbe potuto efficacemente concorrere con i suoi libri e non pochi, pure, di Medicina.
(a titolo integrativo vedi i doveri del buona Medico secondo i conntenuti della sei-settecentesca Bibliotheca canonica, juridica, moralis, theologica nec non ascetica, polemica, rubricistica, historica, &c. ... ab ad m.r.p. Lucio Ferraris ... Tomus primus [-undecimus (Additamenta)]. ..., Post plures Italicas editio postrema auctior et emendator).
A prescindere dalla distinzione istituzionale tra Benestanti e Plebei Aprosio, colpito dall'abbandono sociale in cui vegetavano abbandonati troppi poveri endemici, citò, con ammirazione per la competenza e lo spirito filantropico, il medico di Ventimiglia (IM) Giacobi, Napoleone, filosofo ed erudito, patrocinatore della stampa de La Grillaia ( cui Angelico dedicò il qui digitalizzato Capitolo o Grillo XXXVIII) sotto gli auspici di Antonio Muscettola 81 lettere a. 1665-80 e s.d. Ms.E.VI.1: lo stesso personaggio nell'elenco dei "Fautori dell'Aprosiana" è però detto "di Villa-Franca" (Villafranca oggi Villefranche-Sur-Mer): vedi anche qui la registrazione aprosiana di una sua lirica latina
Angelico Aprosio con la collaborazione di Bernardino Tiberti di Mentone "Archiatro già di Honorato Grimaldi principe di Monaco, Duca e Pari di Francia..."
mirò sempre a sottolineare l'importanza per la salute generale della gestione sia degli
ospedali pubblici quanto per la crescente qualificazione dei medici al servizio della Comunità

sì, leggendo libri della grande Bibloteca e gli aggiornamenti che via via le pervenivano, da non esser punto meno documentati dei "Medici Privati" spesso al servizio dei Benestanti.




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