cultura barocca
IL COMPLESSO PALEOCRISTIANO DI CAPO DON OVE SI RINVENNE LA FONTE BATTESIMALE Con TESTI ANTIQUARI digitalizzati vedi le DIOCESI LIGURI NEI SECOLI

TRA IL MATERIALE ARCHEOLOGICO RINVENUTO IN QUESTA AREA, OVE I PRIMI SCAVI SCIENTIFICI (1937) SONO DA ATTRIBUIRE A NINO LAMBOGLIA, CONVIENE RICORDARE UN'EPIGRAFE FUNERARIA LATINA (DATATA DEL VI - VII SECOLO) CON LA QUALE UN CERTO ACILIUS RICORDO' LA MOGLIE MARIA, PREMATURATAMENTE SCOMPARSA, CHIEDENDO AI POSTERI DI RISPETTARE SEMPRE LA TOMBA CHE CUSTODIVA LA SUA AMATISSIMA SPOSA (CAMPAGNA DI SCAVI 1987 - DIRETTORE PHILIPPE PERGOLA)

FOTO DAL VOLUME "TERZORIO...", 1989
VEDI QUI DI SEGUITO I COLLEGAMENTI =
-COSTA BALENA - COSTA BELENI (SUPPOSTA STAZIONE STRADALE ROMANA)
-COSTA BELENI - CAPO DON: DAL ROMANO AL PALEOCRISTIANO (RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI)
-CAPO DON
-CAPO DON: DAL ROMANO AL PALEOCRISTIANO (RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI: COMPLESSI BASILICALI - NECROPOLI PALEOCRISTIANA)
-CAPO DON [COSTA BALENA - COSTA BELENI]: "RELAZIONE STORICO/ARCHEOLOGICA" DEL CANONICO V. LOTTI
-NEL CONTESTO DELLA LUNGA RELAZIONE DEL LOTTI VEDI IL RINVENIMENTO DEL CIONDOLO D'AMBRA CHE EGLI COLLEGO' CON LA
CULTURA ROMANA (E NON SOLO) DI SIGILLI, TALISMANI, AMULETI, ANELLI ECC.

- [ Il grande naturalista cinquecentesco Ferrante Imperato che errando, come altri suoi contemporanei, sulla scorta dell'antico Nicia ma anche di autori moderni che cita via via trattando l'argomento, rigetta l'opinione di Tacito e Plinio su un'origine dell'ambra qual resina fossile non rifiuta però l'etimologia di Plinio il Vecchio [succinum, succino = ambra gialla: resina fossile, di conifere, tasparente, inodora, insapora, di colore dal giallo chiaro al giallo bruno anche rossiccio e verdognolo) soffregata, si elettrizza (si trova nelle sabbie argillose delle corste baltiche, della Romania, della Birmania, del Canada, di San Domingo, della Sicilia) vedi "Battaglia sotto voce" - vedi anche lemma "succino" : voce dotta dal latino succinum o sucinum forse di origine indoeuropea ("ambra" dal latino dal lat. tardo ambar, ambaris dal greco ambar -aros, come scrive Aezio dall'arabo anbar indica però l'ambra grigia ( elektron grecismo per l'ambra vera e propria, non di origine animale ): si citano infatti dallo stesso Battaglia "l'ambra grigia quale sostanza grigia o rossastra, secrezione dell'intestino del Capodoglio e che bruciata dà un profumo simile a quello del muschio" e rimane l'ambra nera = "sostanza dura, lucente, bituminosa, lignite, giavazzo"] e nella sua monumentale Historia Naturale (qui digitalizzata) usa ancora italianizzandolo nel Libro XIV (vedi indice) in merito all'ambra il termine pliniano " succino " rifacendosi al suo uso romano per ricavarne monili oltre che a farne numerosi altri oggetti per finalità estetiche.]
- LA DIOCESI DI ALBENGA
- VENTIMIGLIA = UNA DIOCESI DI PRESUMIBILE STRUTTURA PSEUDOGALLICA

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