cultura barocca
Dai Veterinari di Roma antica all'opera dei Maniscalchi dal Medioevo in poi = la Medicina Veterinaria e l'importanza del Cavallo = vedi i casi dei Crociati ma anche di illustri personaggi come Giovanni de Porta da Piacenza e Francesco Petrarca - trasporto di cavalli su navi o loro vendita agli attracchi portuali vedi qui in generale come si diceva bestie grandi e piccole = L' asino (leggi sotto) e la sua importanza per il mondo del lavoro e la civiltà del mulo (l' importanza del Mulo in sintonia con i Mulattieri ed il Cane carrettiere ma anche il Mulo come animale da trasporto per luoghi ad altri impossibili: un es. ligure in Val Crosa dal monte Ceppo il trasporto su binari in carrelli trainati da muli di legname per cantieri navali sin al "Porto di Vallecrosia" = la lunga storia del Mulo anche in Guerra ma pure il suo uso per l'ambulanza volante) = vedi ancora qui integralmente digitalizzato il testo di G. B. Trutta, Il Maniscalco Istruito..., Per i Tipi di Antonio Zatta e figli, Venezia, anno 1785,

La cattiva fama dell'ASINO, pur esaltata - anche a livello di favolistica e letteratura- da alcuni aspetti dell'indole come la testardaggine o la tendenza a scalciare, risiede però in un'originale dispregio di matrice religiosa pagana. Nell'antichità classica furono infatto praticate alcune forme di culto che vanno sotto il nome di "onolatreia" (ònos=asino, latrèia=adorazione) che però aveva sostanziale carattere blasfemo. La propaganda antiebraica infatti finì per attribuire questo tipo di culto agli Ebrei la cui religione non venerava alcun oggetto visibile (per esempio si prese a collegare la forma "IAO" del nome divino Jahvè con il nome egiziano dell'ASINO PIEO). Questa accusa venne poi estesa ai Cristiani: ed al proposito si può ricordare l'esistenza di un graffito, ora custodito al Museo delle Terme di Roma, di un giovane che adora un crocifisso con la testa di Asino sotto cui sta la scritta "Alessameno adora dio". Nonostante questi inizi davvero sconfortanti il CRISTIANESIMO (VEDI INDICI) non penalizzò affatto l'animale, estremamente utile per i lavori e molto economico per le parche esigenze alimentari. Esso fini per costituire il compagno quasi insostituibile dei lavoranti e dei contadini, idoneo soprattutto, assai più del cavallo, ai lavori del tiro, della sella e soprattutto del basto: prescindendo dalle citate controversie religiose l'ASINO ERA USATO NELLA CIVILTA' RUSTICA ROMANO IMPERIALE ALL'INTERNO DI QUELLE AZIENDE AGRICOLE CHE AVEVANO NOME DI "VILLE RURALI O PSEUDORURALI" per esser poi ripreso dai MONACI BENEDETTINI NELLA REALIZZAZIONE DELLA GRANGIA e rientrare quindi per secoli nella TRADIZIONE AGRONOMICA LAICA E SPECIE NEL CONTESTO DELL'OLIVICOLTURA PRIVATA
Inoltre i suoi ibridi rivelarono doti straordinarie in molti campi lavorativi come il MULO [incrocio tra ASINO e CAVALLA] e il BARDOTTO [incocio tra CAVALLO e ASINA] = in particolare vedi qui:
IL MULO STRAORDINARIO ANIMALE DA TRASPORTO PER STRADE ARDUE CHE DIEDE NOME IN LIGURIA -MA NON SOLO- A QUELLA "CIVILTA' DEL MULO"
CHE SI INTEGRO' CON LA "CIVILTA' DEL CARRETTIERI/MULATTIERI"
FORTIFICATA DALLA PRESENZA DEL
" CANE CARRETTIERE "
E DA TUTTO UN ARMAMENTARIO DI CAUTELATIVE PER LUNGHI VIAGGI ENTRO STRADE SPESSO DESERTE ED ESPOSTE A PERICOLI CONTRO CUI ERAN DOVEROSI PROVVEDIMENTI DI CAUTELA



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