cultura barocca
Informatizzazione e riproduzione di B. E. Durante La vita di Maria Cristina di Svezia (nel ritratto in foggia di cavaliere): la ex regina di Svezia che a Roma, tra lo stupore generato dalle sue stravaganze esistenziali, favorì il teatro, la ricerca scientifica, il teatro e nel teatro il ruolo delle donne, attrici, ballerine e cantanti contro le costumanze epocali

il suo influsso per l'istituzione dell'Accademia d'Arcadia - gli appassionati interessi per l'alchimia - la sua immensa biblioteca e i libri rarissimi = i casi emblematici del Picatrix e del Sefer - Ha - Raziel - l'interesse per il celebre volume alchemico di più autori Theatrum Sympatheticum e in dettaglio la viva curiosità per le discussioni sulla trapiantazione o trasmutazione dei morbi vedi qui anche il suo rapporto con il "Gruppo alchemico di Villa Palombara a Roma": il caso singolare de La Porta Magica e della sua simbologia (macro/microcosmo - magnetismo universale ecc.) con peculiare attenzione alla simbologia sugli stipiti (connessa a visualizzare le "interferenze planetarie sul microcosmo umano come sulla natura nei suoi molteplici aspetti) - l'angosciata quanto intensa ricerca di ampliare ad ogni costo con la conoscenza anche le proprie facoltà di percezione con il tutto (meditazione, estasi, sonno sacro, incubatio, aretalogia, cultura sciamanica, sostanze psicotrope) - Da qui l'interesse per sette segrete, gnosticismo, manicheismo, organizzazioni proibite, misteri - e nel caratteriale timore di invecchiamento e fine terrena, le investigazioni scientifiche ma anche esoteriche, il complesso rapporto con la veggente "Sibilla" = la fiducia nell'"alkaest" sino alla morte - Cristina e l'angoscia della morte (attraverso i secoli una sorprendente relazione con un altro grande svedese Alfredo Nobel) - Le letture su "Giovanni di Mandavilla" e la "Fonte dei Giovani" da lui individuata (il viaggiatore inglese del XIV sec. Johan de Mandeville era autore citato anche da A. Aprosio come "Gio: Mandavilla Cavaliere Inglese") per giungere alla Fonte dell'Eterna Giovinezza cercata in Florida dal "Conquistador" Juan Ponçe de Leon tenendo altresì conto sul tema delle preoccupate osservazioni del prestigioso teologo e demonologo Martin Del Rio (senza dimenticare il dibattito, anche seriosamente scientifico oltre che giuridico, tipico del tempo e cui, variamente, partecipò Angelico Aprosio = vale a dire nello specifico Donne unite nel tempo dal timore di specchi riflettenti le tracce dell'ineluttabile invecchiamento e, variamente, connesse alla Cultura del Sangue o meglio di quel Sangue che, nella frenesia paranoica di certi giudizi, avrebbe avuto il potere di ringiovanire) - "Cose" ed emozioni che la indussero ad un peculiare interesse per l'opera di Paracelso e quindi la Medicina della Spagiria al contro di un dibattito epocale con la Medicina Ippocratico-galenica senza tuttavia sminuire le sue innate curiosità per tutta una serie di discipline "proibite" connesse in particolare all'arte di Divinazione e Chiaroveggenza (vedi) non eslusa nemmeno la Magia in tutte le sue forme conoscibili (vedi) = si applicò pure ad investigare su Chiromanzia ed Onicomanzia senza trascurare le interazioni tra Macrocosmo e Microcosmo nell'interpretatazione di Fludd: comprese l'analisi delle gerarchie dei demoni classificati tanto dall'esoterista inglese quanto dalla tradizione cristiana -..... eppure nonostante siffatte "curiosità", le indubbie stravaganze e la supposta sregolatezza Cristina ottenne l'eccezionalità di una sepoltura solenne a Roma nella Basilica di S. Pietro (vedi testi d'epoca sulle esequie digitalizzati) -.....e tuttavia alcuni interrogativi sulla sua morte "sopravvissero" ed uno strano incarico fu segretamente affidato in merito a ciò all'agostiniano di Ventimiglia Domenico Antonio Gandolfo

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