cultura barocca
da "Bordighera nella storia" In effetti lo storico ventimigliese Girolamo Rossi suppose che verso il mille sul Capo di Bordighera si trovasse un villaggio nominato "Seve o Sepe o Sepelegium" (G. Rossi, "Bordighera: Appunti storico-critici", in "Archivio Storico Italiano", XIII, 1884, pp. 54-62 e Id., Ms., "Bordighera antica e il collegio dei canonici regolari della chiesa di S. Ampelio", in "Biblioteca Rossi" (presso "Biblioteca di Bordighera dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri"), VI, 97 b e 103 = cat. in "Rivista Ingauna Intemelia", Nuova Serie, XIX, n. 1-4: consultabile in Estratto. L'atlante idrografico tardomedioevale del "Luxoro" tra Ventimiglia e Porto Maurizio poneva una località detta "Sepe" (atlante pubblicato da C. De Simoni, in "Atti della Società Ligure di Storia Patria", V, 1867, tav. III, pp. 31 e 2051). I1 testamento apocrifo del Conte Guido di Ventimiglia del 954 relativamente ai confini della donazione del castello di Seborga ai Benedettini di Lerino porta scritto: " ... Curio Targanigra domino Sepelegi..." e poi "ascenditur ad rocam scuram supra Sepelegium " (leggibile in "Storia della città di Ventimiglia di Girolamo Rossi, p. 34, note 2 e in E. Cais De Pierlas, "I Conti di Ventimiglia, il priorato di S. Michele e il principato di Serborga", in "Miscellanea di Storia italiana", N.S., II, t. IIII, 1884, doc. I, pp. 99-101). Come si legge in un documento del 1064, Sepelegium o "Sepelago" è più probabilmente da identificare col villaggio di SAPERGO, i cui ruderi affiorano presso l'omonima Torre, tra la collina sovrastante Bordighera e Sasso (N. Lamboglia, "Toponomastica intemelia...", s.v. Sapergo). La Ceriolo-Verrando (p.27) lascia invece aperta l'ipotesi di un villaggio distinto sul Capo di Bordighera, cosa che sembrerebbe giustificata dai dati del notaio medievale di Amandolesio . Il Fornara, che identificò "Sepe" col "caput Sevarum" (monte Colma), tra S. Lorenzo e S. Stefano al Mare alludeva forse ad un omonimo, contemporaneo villaggio dalla consimile onomastica (D. Fornara, "Vie liguri e romane tra Vado e Ventimiglia", Imperia, 1932, p. 129).