cultura barocca
INFORMATIZZAZIONE A C. DI B. DURANTE Vedi qui ancora un' altra immagine dell'"Angelo di Roma"

Nel campo della Lascivia e della Lussuria (come suggerisce questo Interprete Ecclesiastico) la Chiesa inseriva due punti molto importanti = al PUNTO 86 risultava esplicitata una severità assoluta verso quegli artisti che, peccando mortalmente, realizzavano, divulgavano e rappresentavano canti e libri osceni, laide commedie ed ancora pitture scandalosamente volgari cose tutte quanti capaci di indurre gli spettatori a violare la morale e precipitare nella più grave libidine con estremo pregiudizio della loro anima e al PUNTO 87 si trattava quindi delle Danze che, per quanto ritenute non esenti da pericoli morali, di per se stesse non erano da ritenersi malvage a condizioni che comportassero solo diletto e giammai gesti sessualmente provocanti [ l'interprete in questione cioè il Padre Lucio Ferraris, di rimpetto ad una bibliografia di interpreti e canonisti non sempre in sintonia, precisa nel testo, con ulteriori fonti documentarie che allorquando i Sacri Padri hanno ripreso la costumanza delle danze si son sempre riferiti a balli lascivi e turpi oppure a danze sfrenate tenute in tempi interdetti e in luoghi sacri e che i divieti alla pratica delle danze chiaramente sanciti dai Sacri Canoni sono da intendersi rivolti esclusivamente ai Chierici tanto Regolari che Secolari].
Tra le preoccupazioni della Chiesa risiedeva il motivato timore che nei Tempi di Festa non escluse le Feste Sacre la minor sorveglianza da parte delle Istituzioni potesse generare violenze, liti, scontri, duelli: spesso eccitati dall'abuso del vino e dalla contesa per qualche donna: il controllo sulla musica, le rappresentazioni, le danze e le feste non era solo conservatorismo ma esigenza di non alterare equilibri già precari. Certo la Chiesa aveva maggior facilità a regolare quanto avveniva all'interno degli edifici sacri e come visto si dettavano norme ben precise in merito alle Cantate da farsi: è necessario rammentare che per la maggior parte della popolazione, sia maschile che femminile, questi eventi festivi rientravano tra i pochi svaghi possibili e che anche la musica sacra poteva esser seguita con una passione non solo estatica ma anche profana. Mediamente i Cori delle Chiese periferiche non godevano di Cantori straordinari ma la voce di un un Evirato Cantore, così suadente ed a volte così difficile da apprezzare in un contesto di sostanziale ignoranza, poteva costituire un pericolo, ecco la ragione per cui i migliori fra costoro (sempre che non fossero professionisti del Teatro Profano) operavano nei Grandi Centri.
Eppure non mancavano le contese per potenziare il solito Coro, in queste eccezionali occasioni festive, con qualche Cantore d'eccezione così come anche, sempre per sbirciare oltre l'angusto loro habitat, fedeli e parrocchiani di non agiata condizione contribuivano a raccogliere somme anche considerevoli per pagare i "Nuovi Predicatori" capaci con le loro stravaganze e spesso raccontando vere e proprie fole di condurli in un mondo di sfarzo del quale avevano soltanto sentito parlare.
Aprosio da uomo intelligente aveva appreso quanto fossero pericolose le "turbolenze soldatesche" del suo tempo, specie nell'ambito di una piazzaforte che era anche città di frontiera come Ventimiglia, e da uomo avveduto sapeva che non era opportuno oltraggiare gli estri del caso con stravaganza fuor luogo per giunta perpetrate da religiosi; questo discorso lo aveva già evoluto in filosofia di vita allorquando molto viaggiò come predicatore sacro (vedi) e per non eccitare a gesti inconsulti una popolazione magari eccitata da varie contingenze cercò sempre di arginare gli eccessi e mirò costantemente di attenersi alla grande tradizione dell'Oratoria senza indulgere nei funambolismi come altri religiosi che a suo dire si comportavano da "saltimbanchi" pur di avere i favori del pubblico sì da esser richiamati e sempre meglio prezzolati: possiamo qui registrare i suoi rapporti con l'opera di un illustre predicatore come Carlo Casalicchio ma si può far di più, pur senza menzionare il tutto, segnalare cioè alcuni
momenti importanti quanto significativi della sua attività di predicatore utilizzando materiale anche inedito: come qui si può leggere, sotto forma di indice, attestante i suoi spostamenti dopo il definitivo soggiorno in Ventimiglia
onde recarsi a predicare.