cultura barocca
INFORMATIZZAZIONE A CURA DI BARTOLOMEO EZIO DURANTE

Con il nome latinizzato in quello di GOCLENIUS il filosofo tedesco RUDOLPH GOCKEL (Korbach, Assia 1547 - Marburgo 1628 = l’immagine tratta dalla Bibliotheca Chalcographica del Boissard evidentemente debitrice dell’immagine tratta dal Conciliator Philosophicus del 1609 rappresenta Gockel detto "il Vecchio" per distinguerlo dal
figlio omonimo, parimenti docente universitario detto "Goclenius il Giovane" e studioso dell'Unguento Armario.
Per la profondità dell'ingegno e la fertile loquela GOCLENIUS"IL VECCHIO" riuscì a svolgere un'eccezionale carriera accademica diventando prima (1575) rettore del Paedagogium di Kassel, conseguendo poi il titolo di professore di fisica presso l'Università di Marburgo (1581) e finalmente quello di professore di logica, etica e matematica presso lo stesso Ateneo (1589). Per quanto non sia stato un filosofo autenticamente originale si meritò gli appellativi di Platone di Marburgo e di Aristotele cristiano circondandosi di numerosissimi allievi. Il suo magistero in effetti rimandava piuttosto ad un "eclettismo" che cercava di conciliare i due grandi discepoli di Socrato: in particolare, come commentatore di Aristotele, si dimostrò aperto a svariati influssi, compreso quello del ramismo. Brillò particolarmente nel campo della logica, qualificandosi per l'ideazione del "sirote progressivo" da lui detto poi "gocleniano": si tratta in definitiva del "sillogismo del mucchio", cioè del sillogismo che coimplica una sequenza di riflessioni sul mucchio o coacervo (il mucchio di grani esiste quando ve ne sono tre o milioni?): e questo affrontò nell'opera edita a Francoforte nel 1598 Isagoge in organum Aristotelis. Fu altresì autore Problemata logica (Marburgo, 1597) e di un importante dizionario filosofico: Lexicon Philosophicum, quo tamen clave philosophiae fores aperiuntur.

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