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Tra tante altre cose Angelico Aprosio ha scritto alcune pagine fondamentali all'interno di questa sua elaborata STORIA DELL'ADULTERIO (QUI INTEGRALMENTE DIGITALIZZATA) nel contesto della sua generalmente mal letta e quindi mal studiata Grillaia e per quanto atroce la parte più interessante del lavoro (in quanto ricca di osservazioni ben poco note) resta quella contenuta nel
"Grillo" o Capitolo XIX dal titolo "Degli Adulteri e delle pene contro loro appo diverse Nazioni".
Naturalmente erano spesso comminate le più terribili pene come si legge qui compresa la pena di morte: ma nella disanima di tutti i popoli e della loro postazione a riguardo di ADULTERIO, ADULTERO, ADULTERA l'erudito frate se elenca pene (comunque terribili) ma che inducono, come forse lui voleva, a stupirsi per la loro stranezza come quella di inserire -con le immaginabili conseguenze- il "Rafano" nelle parti intime dei "colpevoli" resta fuor di dubbio come la pena più terribile (per quanto sia arduo assegnare un qualsiasi primato in questa lugubre casistica dell' intolleranza in generale e della misoginia e/o antifemminismo in particolare) sia da reputarsi l'orrore quanto mai attuale della LAPIDAZIONE.
(a titolo documentario è utile rammentare che in contesto cristiano-europeo nell'ambito del diritto intermedio le pene erano spaventose non meno che altrove ma tra esse -per quanto eccezionalmente applicate- non erano le pene dell'impalatura (il caso di "Dracul, Conte Vlad "l'Impalatore") e della lapidazione (in genere avvenuta solo nel corso di moti popolari incontrollati: come in questo caso avverso un supposto "untore o propagatore di peste")).
In merito alla LAPIDAZIONE DELLE ADULTERE l'erudito e documentato Aprosio correttamente cita dapprima la LEGGE MOSAICA e propriamente gli estremi del Levitico e del Deutoronomio qui digitalizzati per passare quindi alla disanima delle costumanze in essere dei Turchi che alla maniera antica sorpendentemente nomina ancora erroneamente Saraceni.
A riguardo delle costumanze in tema durante la dominazione dell'Impero Turco nel XVI secolo molte notizie giungono oggi da due opere rare qui integralmente digitalizzate COSTUMI ET VITA DEE TURCHI ...CON UNA PROPHETIA & ALTRE COSE TURCHESCHE TRADOTTE PER M. LODOVICO DOMENICHI (con indici moderni) composta ad opera di ANTONIO MENAVINO GENOVESE DA VOLTRI e soprattutto LA MISERIA COSI' DE PRIGIONI, COME ANCHE DE CHRISTIANI, CHE VIVONO SOTTO IL TRIBUTO DEL TURCO, INSIEME CO COSTUMI, & CERIMONIE DI QUELLA NATIONE IN CASA, & ALLA GUERRA - TRADOTTI PER M. LODOVICO DOMENICHI ALLO INVITTISSIMO IMPERADORE DE ROMANI SEMPRE AUGUSTO CARLO QUINTO BARTHOLOMEO GIORGIEVITS HUMILE, & AFFETTIONATISSIMO SERVIDORE (parimenti con indici moderni).
Proprio nell'opera di BARTHOLOMEO GIORGIEVITS si legge una serie di considerazioni per cui la
LAPIDAZIONE DELLE DONNE ADULTERE FOSSE ANCORA PRATICATA.
Aprosio per quanto riguardava il suo XVII secolo come si legge qui sopra a pagina 230 della sua Grallaia oscillava tra due postazioni diverse quella del tedesco Johann Boehme per cui la LAPIDAZIONE era ancora praticata nel '600 e quella di Giovanni Battista Montalbani fratello dell'allora più celebre Ovidio Montalbani, e per il quale la LAPIDAZIONE sarebbe stata surrogata dall'
ANNEGAMENTO
ed alla fine "il Ventimiglia" ed accetta (ma tra le righe si legge qualche perplessità) l'idea che probabilmente la LAPIDAZIONE sia stata sostituitta dallo
SPROFONDAMENTO NELL'ACQUA
(quasi a dar lustre credito al suo secondo informatore ma soprattutto per far un favore al di lui fratello e suo caro amico).
In realtà l'
ANNEGAMENTO PUBBLICO
era pratica altrettanto ignobile e questa non estranea all'ambiente cristiano-cattolico.
I "fondamenti teorici" ricondurrebbero secondo alcune versioni ad una TRADIZIONE FATTA RISALIRE ALLA ROMANITA' E LA CUI DIVULGAZIONE FU ATTRIBUITA A PLINIO ma "tale procedura" risultò potenziata venendo quindi innestata sulla base di un'equazione pregna di misoginia (e sostenuta infatti sulla linea della presunta identitificazione EQUAZIONE ANTICA: DONNA LUSSURIOSA = DONNA PAGANA = DONNA STREGA): questa feroce pratica punitiva venne poi dimensionata anche dal lato giuridico e teologico specie -ma non solo- in ambito centro-nordeuropeo nei MOMENTI PIU' OSCURI DELLA CACCIA ALLE STREGHE (e peraltro non si dimentichi che la STREGA ERETICALE E' SOSTANZIALMENTE L'"ADULTERA SOMMA" CHE NEL SABBA TRADISCE NON IL SINGOLO UOMO MA TUTTI GLI UOMINI E LE LEGGI DELLA NATURA ACCOPPIANDOSI CARNALMENTE CON IL DEMONIO IN VESTE DI CAPRONE).
Tutto ciò sulla linea del
PRINCIPIO QUI DESCRITTO DA GUGLIELMO ADOLFO SCRIBONIO PER CUI -AD OPERA DI REPULSIONE- LE "STREGHE AVREBBERO GALLEGGIATO" SE IMMERSE NELL'ACQUA.
La PRATICA AVREBBE COSTITUITO IN TEORIA L'APPLICAZIONE DI UNO FRA I TORMENTI/TORTURE POSSIBILI PER SCOVARE INDIZI DI STREGONERIAMA IN REALTA' DIVENIVA SEMPRE ESIZIALE E LETALE (FORMA DI ESECUZIONE CAPITALE) = visto che se la donna sospetta di stregheria, per assurdo, sopravviveva la si accusava come malefica e la si uccideva sul ROGO; mentre se ANNEGAVA -cosa che quasi sempre accadeva- era riconosciuta NON STREGA sì da fruire -tristissima consolazione- SEPOLTURA IN TERRA CONSACRATA (donde per tutti il giustificabilissimo ed estremo terrore della DENUNCIA E SOPRATTUTTO DELLA DENUNCIA SEGRETA AMMESSA SIA DALLA LEGGE DELLO STATO CHE DA QUELLA DELLA CHIESA).
Come sopra si è scritto essa fu propria del CONTESTO CATTOLICO SPECIE DI AMBIENTE GERMANICO COME QUI SI VEDE ANCHE ICONOGRAFICAMENTE (pur non mancando TESTIMONIANZE DELLA SUA APPLICAZIONE ad opera anche dell'INQUISIZIONE SPAGNOLA).
Ma parimenti tale PROCEDIMENTO fu diffuso in area riformata come una sorta di Ordalia dell'Acqua a sostituire quella antica od Ordalia del Ferro e del Fuoco o "Giudizio di Dio" e allo stesso modo di quanto prima si è scritto, come si vede qui, essa si concludeva quasi sempre con l' annegamento della DONNA ACCUSATA DI STREGHERIA che vi veniva assoggettata sulla linea prima esposta del
PRINCIPIO PER CUI LE "STREGHE AVREBBERO GALLEGGIATO" SE IMMERSE NELL'ACQUA
(VEDI QUI
THE DISCOVERY OF WITCHES DI M. HOPKINS)



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