Verosimilmente le scelte predicatorie aprosiane, specie ma non solo in merito a quella forma di letteratura che si esplicò nei seicenteschi Quaresimali e che si esplicò avverso la "scuola" dei predicatori concettisti, rasentanti il teatrale se non il buffonesco e volgare influenzarono il discepolo primario dell'agostiniano intemelio, quel Domenico Antonio Gandolfo ( anche se come risulta dai Fiori Poetici il suo vero maestro fu Padre Giuseppe Giuliani da Cuneo prossimo comunque alle ideazioni aprosiane): come scrisse, evidentemente su sua richiesa per non parere autoelogiarsi il cugino Filiberto Giacinto Gandolfo [che nel trattare della vita Domenico Antonio utilizzò varie fonti (avvalendosi anche di quello che ne redasse l'Aprosio -da questo punto (VII riga dall'alto) per giungere a questo altro- sulla base di quanto rimasto inedito ma ancora a Ventimiglia del repertorio biblioteconomico della "Biblioteca Aprosiana" ed integrando poi da qui il periodo posteriore alla morte del maestro). CLICCA SULLE FRECCE PER VISUALIZZARE LA VITA E L'OPERA CULTURALE DI DOMENICO ANTONIO GANDOLFO
Dai Fiori Poetici dell'Eremo Agostiniano si apprende che, sulla scia del proprio maestro Padre Giuseppe Giuliani da Couneo prossimo comunque alle scelte aprosiane in oratoria sacra l'opera di Gandolfo in qualità di predicatore sacro iniziò a Bordighera villa da lui amata per la semplicità e la sincera fede dei residenti quanto da colui che sarebbe stato suo maestro di biblioteconomia, vale a dire Angelico Aprosio dal quale avrebbe "ereditata" la carica di secondo bibliotecario della grande "Libraria" di Ventimiglia che, cosa poco nota, completò sia per la dotazione libraria sia per i lavori rimasti in sospeso a causa della morte del fondatore = questa prima serie di impegni predicatori si sarebbe quindi estensa in tutta la Liguria ( proprio alla "Bordighetta", come era il toponimo dell'epoca per questa villa marinara di Ventimiglia tenne il suo primo Quaresimale intero = sostenendo invece a 25 anni la sua prima predica nella Cattedrale di Ventimiglia: enorme e precoce successo ebbero però in particolare le sue prediche a Chiavari (vedi) e in Piemonte ad Alba, dove venne celebrato, anche per quanto scrisse sia in merito alla cittadina ligure che in particolare all'antica città piemontese come qui si vede sia in questo madrigale che soprattutto in questo sonetto acrostico che racchiude una bella lode di Alba dal titolo emblematico Auguri di Pace fatto alla città d'Alba, l'ultima Festa di Pasqua, e nell'ultima Predica Quaresimale dell'autore del presente Sonetto Acrostico]. Con il tempo Gandolfo coseguì fama sì grande da intraprendere per le prediche e i quaresimali una lunga stagione di viaggi - anche pericolosi per terre spesso infestate da criminali - per l'Italia sì da divenire CONGIONATOR GENERALIS ovvero PREDICATORE GENERALE DELL'ORDINE AGOSTINIANO = come detto, ispirandosi ad una linea sempre più seguita, apertamente avversa al concettismo esasperato e che presto si sarebbe esaltata al massimo livello nell'opera di Paolo Segneri, egli si adeguò con costanza nelle sue prediche ad una linea mediata, garbata ed esplicativa oltre che formativa, non esente, con le notizie di carattere religioso, di quelle, nelle prediche assai più che nel Quaresimale, sia storiche che culturali non esclusa la città di Ventimiglia e il vasto areale del Ponente di Liguria [per intenderne la portata vedi qui = interazioni tra la predica tenuta nella Cattedrale di Ventimiglia nel 1679 il "Beneficato Beneficante del Gandolfo", l' "Oldoini Corretto (in forma manoscritta dal Gandolfo e tuttora custodito presso la Biblioteca Aprosiana di Ventimiglia)]" (la breve ma basilare corrispondenza Gandolfo - Oldoini)] quasi seguendo, oltre che le postulazioni aprosiane, gli insegnamenti parimenti impartiti da Felice Potestà nella sezione specificatamente dedicata ai predicatori religiosi entro la terza parte di un suo celebre libro qui digitalizzato compiutamente.