Informatizzazione a cura di Bartolomeo Durante vedi qui la sua edizione del lessico SUIDA

Hieronymus Wolf (1516-1580) Umanista tedesco, nato a Oettingen nel 1516 e morto ad Augusta nel 1580.
Allievo di Philipp Melanchthon Hieronymus fu istruito secondo gli ideali dell'umanismo tedesco e studiò approfonditamente le opere classiche di Latino e Greco.
Divenne presto segretario e quindi e bibliotecario della grande "Libraria" pubblica istituita ad Augusta nel 1537.
Qui ebbe l'eccezionale possibilità di approfondire la conoscenza di tanti autori non solo del Greco classico ma anche di quello medievale.
La fama iniziale la dovette alla sua straordinaria conoscenza di Isocrate, della cui produzione oratoria editò una pubblicazione a Parigi nel 1551.
Grazie al suo intenso lavoro la biblioteca di Augusta divenne sempre più famosa e ricca anche per l'assimilazione di 100 manoscritti greci lì portati da Venezia.
In seguito grazie al lavoro di Hieronymus e dei suoi valenti collaboratori la biblioteca si evolse in un vero e proprio centro di ricerca, ammirato in tutta Europa.
Hieronymus contribuì notevolmente ad incentivare la nomea della biblioteca de Augusta in forza del nuovo modo di intendere lo studio del greco.
Occorre dire che ancora ai tempi in cui visse non si era affermata una vera distinzione fra le opere degli autori della Grecia classica e gli scrittori medievali della stessa regione.
Di conseguenza gli autori greci medievali finivano sistematicamente per occupare un ruolo secondario a fronte dei giganti della classicità.
La metodologia di Hieronymus Wolf ottenne il risultato di una vera e propria scoperta della storia e della civiltà greca che conduce alla conquista ottomana di Costantinopoli nel 1453.
Dalla grande dedizione che egli riservò all'approfondimento ed al recupero del greco medievale derivò il suo principale lavoro del 1557 sotto titolo di corpus Historiae Byzantinae: una presiosissima collezione di fonti bizantine.
In particolare è da segnalare l'edizione che gli fece della Suda (o Suida) un lessico enciclopedico (ed una edizione curata dal Wolf pervenne proprio all'Aprosio che la ingressò nella sua biblioteca) compilato intorno al 1000 sulla base di fonti precedenti [in origine si era pensato che Suda fosse il nome dell'autore, ma oggi si ritiene sia il titolo dell'opera, nel significato di 'roccaforte' (del sapere), secondo un termine tratto dal latino. E' il più vasto lessico greco che ci sia pervenuto, una enciclopedia generale articolata in circa 30 mila voci, ordinate alfabeticamente, e attinenti a tutte le discipline: geografia, storia, letteratura, filosofia, scienze, grammatica, usi e costumi ecc. Cominciò a essere citata nella forma Suida da Eustazio da Tessalonica (XIII secolo). Costituì subito una fonte importantissima per la conoscenza dell'antica storia letteraria greca, conservando preziose notizie su opere andate perdute o conservate parzialmente. Tra le sue fonti sono poeti antichi (Omero, Sofocle, Aristofane ecc.), ed eruditi (Esichio, Arpocrazione, Costantino Porfirogenito ecc.), attinti attraverso commenti e antologie].
Nel diciassettesimo secolo il sovrano francese Luigi XIV coinvolse una vera e propria squadra di ricercatori per ridisegnare la civiltà di Bisanzio e per tale lavoro essi si valsero proprio del corpus edito da Hieronymus: il risultato di tanto impegno fu un ulteriore un corpus Historiae Byzantinae in 34 volumi con testo greco traduzione latina (proprio questa edizione fece sì che vieppiù, per indicare un determinato ed ampio periodo della civiltà e della cultura greca, si affermasse il termine "Bizantino").