INFORMAT. DURANTE

Nell'immagine antiquaria tratta dalla rivista culturale U BERRIUN (n.1 - 1999, p.41, art. di F. POGGI, Corallari del XVII secolo a Bordighera) sono fotograficamente rappresentati alcuni CORALLIERI (nome corretto per indicare i pescatori, mentre i lavoranti del prodotto erano detti MADREPORARI o CORALLAI) di Bordighera con le loro imbarcazioni sulla spiaggia di N.S. DELLA RUOTA. Essi si recavano a cogliere, oltre che in aree molto più lontane, il corallo che sotto aspetto di minuscoli alberi ancora si trovava nel mare antistante ad una profondità che variava da 80 sin a 200 metri. Il Ricca di Civezza nel suo lavoro, scrivendo della baia di N.S. DELLA RUOTA, annotava in merito al corallo:"...I coralli, dice Deluc, sono opera e casa dei polipi che in proporzione del lavoro gradatamente sgombrano le prime dimore sulle quali continuano a fabbricare; e nei climi caldi i polipi sono continuamente lavoratori, nè cessano di moltiplicare e dicostruire; donde ne segue che in poco tempo aumentano sensibilmente il cumulo delle loro dimore cui la decrepitezza non dissolve perché della stessa natura del coccio e della conchiglia...". Il Poggi (pp. 41 - 42) nel suo articolo, rifacendosi a notizie dell'epoca e in particolare agli scritti del Bertolotti sulla pesca dei coralli, annota minuziosamente la strumentazione di cui erano dotate queste imbarcazioni: "...Il battello [nel mar Tirreno mediamente detto CORALLINA] ha un ordigno fatto di due panconi lungo da 4 a 6 metri ciascuno, inchiodati un sull'altro a forma di croce. I bracci della croce sono armati alle quattro loro estremità d'un ferro grande uncinato. Sotto gli uncini s'apre una borsa di tela e sopra all'intorno gira una rete di cordicella. Una grossa fune regge quest'ordigno nel centro. Il navicellaio cala la macchina ove crede abbondante il corallo; la sperienza gli è guida e maestra. Come l'ordigno ha preso il fondo, egli attacca a la fune al battello e senza troppo scostarsi dal posto si aggira vagando qua e là per ogni verso, accioché gli uncini recidano e schiantino i coralli aderenti allo scoglio. La borsa riceve i viventi rami così divelti; e la rete allargando i lembi per l'acqua, raccoglie gli altri non caduti dentro la borsa, e si consola al vedere la ricca preda, o s'attrista le sue speranze ite a male..."