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Il fallimento dell'unione portò Rodolfo a condurre una vita libertina e dissoluta che ne minò la salute, anche in dipendenza d'una malattia sessuale che trasmise alla moglie e che contribuì vieppiù ad alimentare il suo stato depressivo con dichiarate tendenze suicide = alla fine per allontanarsi dalle inquietudini della vita di corte e per dedicarsi alle ultime passioni che gli rimanevano, nel 1887, Rodolfo aveva acquistato un edificio di campagna a Mayerling e lo aveva adattato a proprio casino di caccia.
Malgrado la sua infelice situazione, Rodolfo continuava a frequentare la corte per non dare nell'occhio con le sue condizioni di salute e fu proprio nell'autunno del 1888, ad un ballo tenutosi alla corte di Vienna, Rodolfo incontrò la diciassettenne baronessa Marie Vetsera dopo quasi dieci anni dal loro primo incontro nel quale il giovane arciduca aveva fatto perdutamente innamorare la giovane che mai lo aveva dimenticata.
Questa lo adorava e si diceva pronta a tutto per lui. Le testimonianze concordano con l'impressione che Rodolfo non condividesse inizialmente tale illimitata passione, benché la fanciulla non gli fosse indifferente sì che col tempo tra i due nacque un'ultima
irrefrenabile passione che, per quanto oggetto di varie interpretazioni ma quasi certamente attesa l'imposizione di Francesco Giuseppe di porre termine alla relazione, portò al drammatico evento di Mayerling e alla morte tragica dei due amanti.
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