cultura barocca
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INFORMATIZZAZ. DURANTE

Le Lezioni ovvero sposizioni letterali e morali sopra gli evangeli.... sopra proposte costituiscono la sola opera scotiana pubblicata restando le altre rimasero manoscritte.
Per l'ottimo carattere, non privo di afflato spirituale e connesso a vivo intelletto oltre che ad amore per lo studio entrò fanciullo tra i francescani conventuali meritandosi l'ammirazione dei superiori che, conclusi gli studi sia umanistici che filosofici e teologici, determinarono un suo perfezionamento in campo teologico di maniera che Ludovico conseguì dapprima il baccellierato e poi il dottorato in teologia.
In dipendenza di ciò prese a servire l’ordine religioso quale docente di filosofia e di teologia ricoprendo infine il ruolo di reggente nei principali studia dell'ordine, passando da Casale Monferrato, a Palermo, Perugia, Genova, e quindi Bologna: contestualmente si affermò quale come predicatore, portando ai fedeli di vari centri la parola di Dio; molto altro sarebbe da dire ma qui basta citare quale celebrità gli conferirono i quaresimali d Roma e Venezia. Per anni tenne del paricorsi per adulti in merito al catechismo tridentino. Per quanto plausibilmente conoscesse di fama Aprosio è supponibile che la conoscenza diretta fosse abbastanza tarda, da mettere in rapporto verisimilmente nella primavera del 1674(da cui prende il viaa la
corrispondenza Aprosio-Scoto in occasione del quaresimale che Ludovico tenne Ventimiglia (pur se trovandolo ascritto tra i FAUTORI DELL'APROSIANA nel repertorio biblioteconomico del 1673 vedi qui pag 44 riga 15 dall'alto vagliando la consuetudine aprosiana per vagliare i FAUTORI è poossibile che un qualche contatto anche per interposte amicizie se non per missive andate perse od altro ancora fosse intercorso). Ventimiglia grazie anche alle cortesie aprosiane, gli dovette rimanere nel cuore anche per la visita alla Biblioteca ed al vescovo Promontorio, sostenitore d'Aprosio, come esplicitato sempre dal Bruzzone nel dicembre dell’anno appresso in una ulteriore lettera ad Angelico ebbe modo di sottolineare gli ottimi ricordi che aveva maturato in forza dell'esperienza intemelia.
Dopo che nel contesto di un'attività indefessa svolse impegni di rilievo. ed anche fu consultatore del Sant’ Uffizio oltre che teologo del cardinale Lorenzo Brancato di Laurea, svolgendo poi altri incarichi che si possono scoprire leggendo il saggio del Bruzzone: fino a quando papa Alessandro VIII, suo strenuo ammiratore quale quale predicatore, lo fece ministro provinciale della Sicilia. mansione padre Ludovico nel corso della quale Ludovico si consegnò al Signore spirando il 30 XII 1690 nel convento francescano di Castrogiovanni = vedi G.M. Mira, Bibliografia Siciliana, Palermo, 1881, II, p. 350

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