La famiglia trevigiana dei CONTI DI COLLALTO, i cui antenati erano scesi in Italia nell’alto medioevo al seguito degli imperatori tedeschi, è presente a Roncade ininterrottamente per più di ottocento anni, fino al secolo scorso. Rambaldo, nel 1081, fonda con la madre l’ABBAZIA DI NERVESA, alla quale, grazie ad una bolla di papa Gregorio IX , dal 1231 sono soggette quasi tutte le chiese del roncadese. Lo stemma dei Collalto - uno scudo con riquadri sfalsati - è visibile nella parrocchiali di Roncade e Biancade, e nelle chiese di San Giacomo e Nerbon (San Biagio di Callalta). I conti di Treviso rinforzano i loro possedimenti, dal X secolo, nella zona di Nervesa ed acquistano poco dopo il 1.100 un castello sulla collina di Collalto, da cui la denominazione della famiglia. Il primo ‘’conte di Collalto’’ è Esendisio I. Con la nascita del libero Comune il potere dei conti diminuisce. Il 15 luglio 1245 il podestà di Treviso, Alberico da Romano, allontana i conti dalla città concedendo loro in proprietà la collina di San Salvatore, a Susegana, dove viene costruito un nuovo castello di famiglia (sopra nell'immagine fotografica moderna). I Collalto governano una zona che comprende anche Falzè, Refrontolo e Santa Lucia di Piave, conservando inoltre una vasta proprietà nel roncadese. Questo li agevola nei loro obiettivi politici poiché la vicinanza con Venezia e Treviso permette una osservazione diretta sulle vicende delle città. Nel 1306, con Rambaldo VIII, i Collalto chiedono ed ottengono l’iscrizione nel libro della nobiltà veneziana. Con bolla del 6 giugno 1521 papa Leone X consegna il monastero di Sant’Eustachio di Nervesa, con tutta la dote, ai Collalto, i quali si trovano ad essere automaticamente responsabili del decoro e dell’efficienza della chiesa di Roncade, compresa in quel patrimonio. A Roncade inizia perciò la concorrenza tra i Collalto, titolari della chiesa, e i Giustinian, proprietari della villa adiacente. Da questo secolo in poi, comunque, saranno i più moderni e dinamici Giustinian a determinare le sorti del paese.
I REPERTI della'ntica e gloriosa ABBAZIA DI NERVESA