Inf. di Bartolomeo E. Durante

Galleria civica di Palazzo Rocca a Chiavari (Bernardo Strozzi, Le tre parche)
Figlie di Zeus e Temi, la Giustizia, erano conosciute dai romani come parche. Esse stabilivano il destino degli uomini. In arte e in poesia erano raffigurate come vecchie tessitrici scorbutiche o come oscure fanciulle. I loro nomi greci erano Cloto, Lachesi e Atropo.
La prima filava il tessuto della vita, la seconda dispensava i destini, assegnandone una ad ogni individuo stabilendone anche la durata, e la terza, l'inesorabile, tagliava il filo della vita al momento stabilito. Le loro decisioni erano immutabili, neppure gli dei potevano cambiarle.
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