cultura barocca
Ixtlilxochitil, re ma in qualche modo usurpatore di Texcuco alleatosi con gli Spagnoli = la difesa che in una Memoria ne fece il discendente Don Ferdinando D'Alva Cortes Ixtlilxochitil fu demolita dall'edizione critica che ne fece il Bustamante nell'opera Orribili Crudeltà dei conquistatori del Messico e degli Indiani che li aiutarono a sottomettere questo Impero alla Corona di Spagna = risulta emblematica la Conclusione, qui sotto proposta nell'essenza, del Bustamante. Un ruolo basilare ma spesso solo ombreggiato o romanzato nella "Conquista" di Cortés lo ebbe Malineli Tenepatl, Malinche, Malintzin o Doña Marina che fu interprete del condottiero spagnolo (il quale ne scrisse nelle sue qui digitalizzate Lettere), la quale soprattutto svolse una funzione basilare per procurare alleanze a Cortés e pacificare quest'ultimo con la Repubblica di Tlaxala facendoli, da nemici che eran stati, alleati = Tlaxala era accerrima nemica dell'Impero azteco o meglio della federazione delle tre città Tenochtitlán, Texcoco e Tlacopán e di conseguenza alleatasi con Cortes fornì enormi aiuti in vettovagliamento e soprattutto un esercito che giunse a superare le 70.000 unità aspirando il suo Senato in caso di un successo spagnolo di riconoscimenti peculiari, sin a poter egemonizzare il nuovo Messico, da parte di Carlo V: riconoscimenti che avvennero, seppur la città venne falciata, senza più risorgere, da un'epidemia di vaiolo portata dagli Spagnoli di maniera che Tlaxala non ebbe quanto sperato, vedendo accomunato il suo destino a quello di altre genti, nemici storici compresi = quello, cioè, che vien comunemente definito il genocidio mesoamericano dovuto all'avidità spagnola e sostenuto dall'imposizione coatta del cattolicesimo (pur non dovendosi dimenticare alcuni religiosi qui proposti elettisi, fra molti rischi, difensori dei nativi), tra non poche manifestazioni di superstizione, con relative devastazioni di patrimonio culturale e monumentale, diffusesi nel corso delle sovrapposizioni cultuali volute dai nuovi padroni del Messico ( a livello di questo colossale degrado è comunque opportuno rammentare lo scempio demografico qui nel link menzionato fu in buona parte anche alimentato dall'"importazione" dall'Europa nel "Nuovo Mondo" di malattie ignote e falcidianti, tra cui il vaiolo ma non solo, ebbero un ruolo catastrofico - Resta quindi, per correttezza, da precisare che Cortés, consapevole delle tensioni storicamente interne all'Impero Azteco, e peraltro acuite dalla feroce teocrazia introdotta da "Montezuma II" contro il parere di sua sorella e dei suoi stessi sacerdoti, in effetti ebbe come primi alleati i Totonachi di "Cimpual" che gli fornirono un esercito di 12.000 uomini ) . Senza queste varie forze, nonostante la superiorità delle armi (in dettaglio archibugi e cannoni = vedi qui l'annoso dibattito sulla cura delle ferite prodotte dalle armi da fuoco), il piccolo contingente di Cortés ( in contrasto con altri spagnoli con cui dovette combattere venendo giudicato ribelle come lui stesso scrisse parlando però non di ribellione sua di "mal'animo" altrui) senza tali aiuti sarebbe stato spazzato via dal monumentale esercito imperiale = e se a tutto ciò si aggiungono le diecine di migliaia di uomini che il ribelle Ixtlilxochitil sottrasse all'esercito azteco, cui apparteneva, si unì a Cortès si intende bene come la Conquista - che sarebbe certo avvenuta ma solo in virtù dell'arrivo di forze spagnole ben superiori - non sarebbe sopraggiunta nei termini noti, talora alimentati partendo dall'Ottocento da una certa retorica, menzionando pure l'oculato nordamericano Prescott]. Nel contesto dell'edizione critica del Bustamante compare anche a livello di "Nota nell' edizione critica. questa retorica quanto formidabile riprovazione dell'opprimente dominio della Spagna sul Messico e massima parte dell' America meridionale" [il secondo intervento, dell'editore messicano, è verosimilmente un omaggio sulla recente libertà del Messico celebrata peraltro in un corposo volume qui digitalizzato = "FINE DEL DOMINIO IN AMERICA DELLA CORONA DI SPAGNA" - ["Viaggio nell'America Spagnuola (Messico, N. Granata, Perù, Chilì, ec.) in tempo delle guerre dell'Independenza..." di Gabriel Lafond di Lurcy]

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